Capitolo ottavo La rappresentazione di fede della donna virtuosa

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MARIOCAPALBO
00venerdì 3 febbraio 2012 09:51

la crescita spirituale

Capitolo ottavo

 

La rappresentazione di fede della donna virtuosa

 

 

            Il cuore umano è tenero, e si ferisce facilmente. I cristiani maturi difficilmente feriscono gli altri (o ne sono feriti), perché comprendono, amano, sono pronti ad ammettere i propri errori e vogliono perdonare. Nei giorni che seguirono la mia esperienza nella stanzetta dove Dio mi disse: Agisci sulla Parola, cominciai a rendermi conto di quanto fossi lontano dalla maturità spirituale. Dato che non avevo aderito alla Parola né l'avevo messa in pratica, avevo inflitto un grande dolore a mia moglie e ai miei figli. Ora sarebbe stato proprio per mezzo della Parola di Dio che essi sarebbero guariti, per diventare ciò che Dio voleva fossero.

 

La mia "nuova" moglie

 

            Piano piano, mentre rimetteva in sesto la mia vita, Dio cominciò ad insegnarmi cosa fossero le raffigurazioni della fede. Cominciai a scorgere quelle che Egli aveva posto nella Scrittura. Gli chiesi come vedeva mia moglie e che tipo di donna fosse. La risposta mi giunse tramite i Proverbi, capitolo 31: la rappresentazione di fede della donna virtuosa.

            Cominciai a rendermi conto che, sebbene Dio avesse creato ogni donna nella sua individualità, ognuna con il proprio ingegno e capacità, Egli aveva creato anche un tipo di donna: la donna virtuosa. La donna che Dio aveva fatto era lei stessa divina, creativa, intelligente e capace. Era questa la donna che Dio vedeva in Dacie, esclamai a me stesso leggendo i Proverbi: "Da oggi in poi, guarderò Dacie come la vede Dio".

 

            Sapevo che Dacie era rimasta ferita dalle immagini che le avevo inculcato in precedenza. E questo perché non corrispondevano alla rappresentazione di fede che Dio aveva di lei. Erano le mie immagini, il prodotto delle mie frustrazioni. Ma sapevo che l'amore, la pazienza e il giusto tipo di rappresentazioni di fede potevano aiutare mia moglie ad essere la donna che Dio voleva.

            All'inizio, a causa delle mie molte cattive abitudini, trovai difficile dire a Dacie che l'amavo. Ma ci provai. Mi mettevo vicino a lei (ma non troppo) in cucina e le dicevo, quasi con noncuranza: "Ti amo". Poi guardavo dall'altra parte o mi precipitavo verso il lavandino, per non dover rispondere a ciò che avrebbe potuto chiedermi. Da principio lei non era sicura delle mie intenzioni, ma io continuai a tentare. Finalmente riuscii a dire: "Ti amo, Dacie!" In modo tale da farle capire che parlavo dal profondo del cuore. Lentamente cominciai a comunicarle che la vedevo in maniera totalmente diversa da prima.

            Una sera decisi di leggerle i Proverbi, capitolo 31. Quando le dissi che la vedevo come la donna virtuosa lì descritta, non riuscì a credermi. I miei precedenti attacchi verbali avevano impiantato in lei una rappresentazione ben diversa!

 

La donna virtuosa

 

            Di questa donna virtuosa la Bibbia dice: Il cuore del marito confida in lei (Proverbi 31,11).

            Avevo sempre saputo di poter confidare in mia moglie. Ma quando aveva fatto degli errori, l'avevo rimproverata e la mia critica costante le faceva commettere altri errori.

Quando lessi della donna virtuosa, dissi a Dacie: "È così che ti vedo. So che mi ami ed hai fiducia in me". Prima le avrei detto: "Non sei mai dalla mia parte, sei contro di me".

            In realtà non era questo il suo atteggiamento, ma le mie costanti accuse avevano installato nella sua mente un'immagine sbagliata. Ora tuttavia, le parlavo in modo diverso. Le parlavo con il cuore cambiato. Le dissi: "Mi fai del bene e non del male. So che mi ami, so che lavorerai con me e che il tuo cuore è unito al mio. Abbiamo gli stessi scopi".

            La Bibbia dice della donna virtuosa: "Si alza mentre è ancora notte, e prepara il cibo per la sua casa" (Proverbi 31,15).

            Avevo sempre impedito a mia moglie di fare questo per me. Quando aveva cercato di servirmi, avevo ignorato le intenzioni del suo cuore per lamentarmi dei suoi sbagli: "Perché il bordo del mio panino è bruciato? Sai che non mi piacciono le uova cotte in questo modo".

            Ma quando cominciai a permetterle di essere la donna che Dio aveva fatto, tra noi si sviluppò una relazione calda. La sua gioia nel cercare di farmi piacere era espressa da tutto ciò che diceva e faceva. "Ti considero il capo della mia casa ed il mio re" mi diceva.

            Ed io cominciai a chiamarla regina: regina della mia casa, regina tra le donne. Davanti ai miei occhi stava avvenendo una trasformazione. Non solo Dacie e i bambini erano diversi, ma io stesso cominciai a cambiare in maniera incredibile.

 

            Imparai a dare autorità a mia moglie, perché avevo letto che la donna virtuosa "esamina un campo e lo compra" (Proverbi 31,16).

            Molti uomini hanno paura ad affidare autorità alle loro mogli. Ma io dissi a Dacie: "Ho fiducia in te e nella tua saggezza". Per provarle la mia fiducia cominciai a farla partecipare di più alla gestione economica della famiglia. Prima non lo avrei permesso, perché non avevo fiducia in lei. All'inizio fece degli errori, ma poi diventò una saggia amministratrice del denaro. In seguito lavorò con me negli affari, e ben presto fu in grado di trattare adeguatamente con i banchieri, i legali e gli uomini d'affari. Oggi svolge un lavoro notevole nello sbrigare tutte queste faccende e mi libera da molti impegni, consentendomi di dedicare più tempo al ministero. Per le questioni importanti cerca il mio consiglio, ma è diventata una donna ingegnosa e capace.

 

Una donna saggia

 

            Troppi uomini oggi, perfino tra i cristiani, hanno la tendenza a pensare che tutte le donne siano sciocche. Ma la Bibbia parla in modo diverso: "apre la bocca con saggezza e la gentilezza è sulla sua lingua" (Proverbi 31,26).

            Avevo spesso apostrofato mia moglie perché non era saggia, ma dopo aver letto i Proverbi vidi che la saggezza è personificata in una donna:

"Com'è beato l'uomo che trova la saggezza, e l'uomo che acquista il discernimento. Il suo possesso è migliore dell'argento, e il suo guadagno maggiore dell'oro. Essa è più preziosa dei gioielli; e niente di quanto potete desiderare è paragonabile a lei" (Proverbi 3, 13-15).

           

            Dissi a Dacie che era una donna saggia. Prima criticavo sempre le sue idee dicendo: "Non voglio neppure sentirlo dire". Ma stavo imparando dalla Parola di Dio che "nell'abbondanza di consiglieri sta la vittoria" (Proverbi 24,6).

            Dio mi ha dato una consigliera importante: mia moglie. Ho anche imparato che: "I consigli nel cuore dell'uomo sono come acque profonde; ma un uomo saggio vi sa attingere" (Proverbi 20,5).

            Mentre raffiguravo Dacie come una donna virtuosa, vidi che nella Bibbia c'erano illustrazioni di fede anche per me. Ero io quell'uomo saggio che avrebbe attinto saggi consigli dal cuore della moglie. Quando cominciai a chiederle dei consigli, ella tentò timidamente di esprimere il proprio pensiero, chiedendosi se poi l'avrei attaccata. Invece la lodai e trassi da lei fonti persino più profonde di saggezza. Logicamente, quale capo della casa, sapevo di dover essere io a prendere le decisioni, e talvolta ho preso decisioni contrarie al consiglio di mia moglie. Tuttavia ho imparato ad ascoltarla, e questo mi ha salvato dal fare tante mosse dolorose e sconsiderate: e tutto perché le ho dato ascolto.

 

            Una donna virtuosa "sorveglia l'andamento della casa; il pane che mangia non è frutto di pigrizia. I suoi figli sorgono a proclamarla beata" (Proverbi 31, 27-28).

            Oggi è difficile che la maggior parte delle donne sia trattata in questo modo. Queste illustrazioni di fede tratte dalla Parola di Dio devono essere restaurate nella famiglia. Allora i figli sorgeranno a proclamare beata la loro madre, e uomo di Dio il loro padre. Anche il marito la chiamerà beata, dicono i Proverbi, e la loderà.

            Dovevo imparare a lodare mia moglie.

            Dapprima pensai: "Non posso farlo; si inorgoglirà". Ella divenne umile, e la verità gloriosa di Dio sulla mia donna stava sempre più diventando una realtà. Quella donna virtuosa era stata mia moglie sin da quando ci eravamo sposati, ma io non l'avevo riconosciuta! Ero come l'uomo dall'occhio inesperto che non riesce a vedere un diamante grezzo: per lui è solo un comune pezzo di pietra. Ma io volevo diventare come l'esperto che si ferma, raccoglie la pietra ed esclama: "Questo è un diamante!". E tratta la cosa scoperta con cura, perché conosce la verità su ciò che gli altri definirebbero solo un pezzo di pietra.

Avere una raffigurazione di fede non è semplicemente imbastire un'immaginazione.

            È imparare a vedere le cose allo stesso modo di Dio.

            Il capitolo 31 dei Proverbi conclude: "Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti, ma tu le hai superate tutte! Fallace è la grazia e vana la bellezza, ma la donna che teme Dio è da lodare. Datele il frutto delle sue mani, e le sue stesse opere la lodino alle porte della città" (Proverbi 31, 29-31).

 

            Come vedete la vostra sposa? Come vedete voi stessi? Se avete raffigurazioni diverse da quelle della Parola di Dio, non potete sperimentare pienamente le grazie e la vittoria promesse da Dio.

 

Nessuna formula: solo opere

 

            Ora devo fare una distinzione importante, perché non sembri che io abbia presentato una formula facile e di immediato successo.

            Senza la pazienza, nessuna rappresentazione di fede potrà svilupparsi nel modo dovuto. Noi abbiamo la tendenza a pensare: "Okay, ho una raffigurazione di fede; ma dove sono i risultati?" Il restauro del mio matrimonio richiese pazienza, un bel po' di tempo e di esercizio. Non sempre mi sono espresso nel modo giusto. Dacie non sempre ha saputo accettare ciò che io cercavo di fare. E c'era la tentazione costante di ricadere nelle vecchie abitudini. Solo attraverso una pazienza notevole e tanta comprensione cominciammo a vedere i risultati. La Parola di Dio non offre sempre una soluzione istantanea ai nostri problemi. Tuttavia, i princìpi della Sua Parola, se applicati con costanza, produrranno sempre in noi delle grandi benedizioni.

 

            Fino ad un certo punto ci è già noto il principio delle illustrazioni di fede, poiché esso opera nella vita di ciascuno di noi. Sin dai primi tempi della storia dell'uomo, possiamo vedere questo princìpio all'opera.

            La Bibbia ci dice che vi fu un periodo in cui sulla terra c'era una sola lingua e la gente si radunò in una grande pianura e disse:

"Venite, costruiamo una città, e una torre la cui cima raggiunga il cielo, e facciamoci un nome, per non essere dispersi sulla faccia di tutta la terra".

Notate la reazione di Dio alla raffigurazione che si stava formando nella mente di quella gente:

"Ecco, sono un solo popolo e parlano tutti la stessa lingua ed è questo che hanno cominciato a fare, ed ora niente di quanto vorranno fare sarà loro impossibile" (Genesi 11, 4-6).

 

            Dio riconobbe il potere dell'uomo di immaginare, espresso nel brano con la parola vorranno; un potere che potrebbe essere usato per il bene come per il male. La capacità di immaginare o di raffigurarsi le cose nella fede opererà in ciascuno di noi.

Dobbiamo imparare a mettere nella nostra mente le raffigurazioni giuste: quelle della Bibbia.

 

Le rappresentazioni sbagliate

 

Voi ed io siamo nati in un mondo immerso nel peccato.

Non sempre ci siamo resi conto delle false raffigurazioni di fede che sono entrate nel nostro spirito, né della loro potente influenza sulla nostra formazione. I genitori o gli insegnanti ci hanno detto alcune cose su noi stessi. Qualcosa lo abbiamo imparato anche dai bambini con cui abbiamo giocato. Televisione, libri e cinema ci hanno comunicato di continuo rappresentazioni negative. Adottando quelle false raffigurazioni, ci siamo formati abitudini ed atteggiamenti che ci hanno condotto verso un comportamento pagano.

I bambini hanno un'immaginazione assai vivace, e spesso si lasciano totalmente coinvolgere da quanto vedono alla televisione. Si vedono spesso nei panni della persona che agisce sullo schermo, e l'immaginazione penetra il loro spirito e vi mette le radici. E Per il fatto di non comprendere la Parola di Dio, non sono in grado di distinguere le raffigurazioni giuste da quelle sbagliate.

Quando le rappresentazioni di fede della Parola di Dio cominciano a sradicare le raffigurazioni negative e sataniche, è importantissimo che il cuore venga riempito dalle promesse di Dio.

 

Può darsi che in passato vi siano accaduti dei fatti dolorosi. Magari provate risentimento verso i genitori per qualcosa che vi hanno fatto o che hanno mancato di farvi. Oppure ricordate un amico che vi ha abbandonato. Qualunque sia l'effetto che queste esperienze hanno avuto su di voi, non continuate a riviverle nella mente. Tanta gente soffre per anni a causa di vecchie ferite e di dolori passati perché usa l'immaginazione come uno schermo cinematografico per rivivere le esperienze trascorse.

Se avete ricevuto Gesù Cristo come Signore e Salvatore, permettete al Suo sangue di coprire il vostro passato. Permettete alle raffigurazioni di fede della Parola di Dio di sostituire le rappresentazioni negative con le quali siete cresciuti.

Quante volte avete permesso a esperienze dolorose e spiacevoli del passato di rivivere nella vostra mente? Quante volte permettete ad immagini strane e contrarie a Dio di svilupparsi in voi? All'inizio una raffigurazione negativa può sembrare un pensiero passeggero. Ma se gli permettete di restare, ne attirerà altre della stessa specie. Presto la vostra immaginazione sarà tutta un turbinio di pensieri e le emozioni prenderanno il sopravvento, finché non direte o farete qualcosa che poi vorreste non aver detto o fatto.

 

Mettete in pratica ciò che ha insegnato Paolo:

In conclusione fratelli, tutto ciò che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri" (Fil 4,8).

Se cercherete di imparare a fare questo, all'inizio vi sembrerà di non riuscire a tenere lontani dalla mente i pensieri e le raffigurazioni pazze. Continuate a provare, esercitatevi con pazienza; e presto sarete ricompensati.

 

Mettete nella mente delle rappresentazioni di fede

 

            Ricordate: il vostro comportamento rifletterà le raffigurazioni di fede che avete nella mente. Impiegate del tempo a leggere con cura la Parola di Dio. In essa vi sono migliaia di illustrazioni di fede adatte ad ogni aspetto della vita: matrimonio, educazione dei figli, affari, vita di chiesa - tutto!

            Quando scoprite una raffigurazione di fede che si applica a voi, prendetene possesso e meditateci sopra. Permettetele di fornirvi un modo completamente nuovo di pensare a voi stessi, alle vostre circostanze, a coloro che vi circondano. Ben presto le parole di Pietro si applicheranno anche a voi:

"Con queste ci ha concesso promesse preziose e grandissime, affinché per mezzo loro possiate diventare partecipi della natura divina" (2 Pt 1,4).

 

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