Capitolo Primo GESU' E' IL SIGNORE

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MARIOCAPALBO
00martedì 27 marzo 2012 14:03
Indice

Capitolo Primo

GESU' E' IL SIGNORE

 

Un mondo che sta cambiando

 

(1)          Il mondo in cui viviamo cambia di continuo perché l'uomo, grazie alla meravigliosa capacità

creativa posta in lui da Dio, cerca e trova di continuo qualcosa di nuovo. Dapprima faceva l'agricoltore servendosi di strumenti di pietra, poi scoprì l'acciaio. Una volta era fabbro, poi diventò ingegnere. Grazie alla scoperta dell'energia del vapore fu possibile viaggiare in treno, ma ora chiunque lo voglia può viaggiare oltre la velocità del suono e alcuni sono in grado di arrivare fin sulla luna. É questo il mondo in cui Dio ci ha posti: un mondo che non smetterà mai di meravigliarci per le sue infinite possibilità di mostrarci qualcosa che prima difficilmente avremmo potuto anche solo immaginare.

 

 

(2)                                  Una volta abituati al cambiamento, ne otteniamo di solito grandi vantaggi e piacere, ma

talvolta esso può sopraggiungere con tanta rapidità da metterci a disagio. Sono stati scritti libri sullo "shock  del futuro", che descrivono quanto sia difficile adattarsi al rapido cambiamento del mondo attuale. Esiste perfino un libro che si propone di rispondere ad una sola domanda: "Riusciremo a sopravvivere al nostro futuro?" In esso l'autore ci fa rilevare che tutto sta diventando sempre più veloce e che di fronte a tale fenomeno la maggior parte della gente ha timore, anche se spera di vedere presto qualcosa di meglio. Per essere brevi, un leggero senso di confusione e d’insicurezza sono una reazione normale al cambiamento, in particolare quando questo riguarda quelle cose che ritenevamo quasi immutabili.

 

 

(3)                                  Ma il cambiamento di solito ha l'effetto di portarci a considerare meglio ciò che possediamo.

Quando la casa in cui abitiamo mostra delle crepe, diamo un'occhiata alle fondamenta. Se un jet supersonico raggiunge il costo di svariati miliardi, la gente di solito si chiederà: "Ma ne abbiamo proprio bisogno?" E allora, pur non essendo sia sempre positivo, il cambiamento ha tuttavia il pregio di farci riconsiderare cosa dovrebbe essere cambiato o no. Dio ha dato all'uomo la capacità creativa e ha posto in lui anche la facoltà di chiedersi se il cambiamento che si sta verificando è per lui vantaggioso o meno.

 

 

Il cambiamento nella Chiesa

 

(4)                                  La Chiesa fa parte di questo mondo che sta cambiando? E sta cambiando anche la Chiesa?

Possiamo senz'altro Dire che essa fa parte di questo mondo perché NOI siamo la  Chiesa. Eppure sotto un altro profilo possiamo affermare che essa non fa parte del mondo, perché contiene delle realtà immutabili come, ad esempio, Dio stesso. La parte mutabile della Chiesa sta certamente cambiando, e sebbene sappiamo che questo non comporta alcun cambiamento nelle parti che costituiscono le sue fondamenta, è naturale che ci sentiamo un po' nervosi, a disagio e perfino minacciati.

 

 

(5)         Come ogni cambiamento, anche questo ha il vantaggio di portarci a considerare più profondamente quelle cose che non possono cambiare. Ci mette di fronte all'esigenza di riesaminare le nostre fondamenta. Sappiamo che oggi tante persone hanno la sensibilità di porsi domande del tipo: 

            "Sta cambiando proprio tutto?" "Non resterà nulla come prima?" "Che altro potrà accadere nella Chiesa?" Se vi attenete alla domanda senza lasciarvi prendere dal panico prima di conoscerne la risposta, questa è una reazione positiva. E il fatto che stiate leggendo questo libro denota che proprio voi siete tra quanti sono alla ricerca di una risposta razionale.

 

 

Qual é lo scopo di questo libro?

 

(6)          Non abbiamo scritto questo libro al solo scopo di spiegarvi che nella Chiesa non sta

cambiando nessuna delle cose importanti, ma per aiutarvi in primo luogo a considerare e ad esaminare ciò che è davvero importante nella vostra vita. Nello scrivere questo libro presupponiamo che già abbiate imparato cos'è la fede e che conosciate l'insegnamento della Chiesa. Esso infatti, non vi dirà cose che già sapete: si presume che siate a conoscenza di ciò che ogni cattolico, giovane o vecchio, sa molto bene. Ci riferiamo infatti ai fondamenti quali l'esistenza di Dio e tutto quanto è contenuto nel Credo che recitiamo insieme durante la Messa. Questi capitoli non sono stati scritti al solo scopo di farvi sentire sicuri in una Chiesa che cambia, ma per aiutarvi ad approfondire la vostra fede e a beneficiare dei cambiamenti positivi. Vi servirà anche a riconosce e a rifiutare i cambiamenti negativi.

 

 

(7)       Presumiamo che se già non amaste Dio e non desideraste sinceramente vivere una vita cristiana davvero efficace non avreste neppure aperto questo libro. Lo scopo principale nell’offrirvelo è quindi quello di aiutarvi ad approfondire la vostra fede cattolica e ad ottenere sempre di più da ciò che è immutabile in quella fede che Gesù ha rivelato agli apostoli, e che ora la Chiesa insegna, sotto la guida dello Spirito Santo. Lo scopo di questo libro è quindi assai positivo: aiutarvi a crescere nella fede, nella speranza e nell’amore che Dio, nella Sua bontà,  vi ha dato al momento del Battesimo e, in seguito maggiormente, nella Cresima. Nel fare questo, vi aiuteremo anche a non preoccuparvi dei cambiamenti che si stanno verificando intorno a voi.

 

 

(8)   Il nostro scopo nell'offrirvi questo libro è meglio espresso nella preghiera di S. Paolo per i

cristiani di Efeso:

 

"Per questo, dico, io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ogni paternità nei cieli e sulla terra prende nome, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati dal Suo Spirito nell'uomo interiore. Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori  e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, e conoscere l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

A colui che in tutto ha potere di fare molto più di quanto possiamo domandare o pensare, secondo la potenza che già opera in noi, a lui sia gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli! Amen. (Ef 3, 14-21).

 

 

Il vostro atteggiamento personale

 

(9)          È importante che vi accostiate con umiltà a questo argomento perché ciò che offriamo non è

solo informazione sulla teologia e neppure sulla religione: si tratta invece della parola di Dio, affinché questa possa ispirarvi e approfondire la vostra fede. Di conseguenza, sarà di vitale importanza stare in ascolto con tutto il cuore. Questo libro potrà essere veramente valido per voi solo se chiederete allo Spirito Santo di riempirvi il cuore mentre lo studiate. Gesù ha affermato che Dio ha nascosto le cose importanti ai "dotti e agli intelligenti" per rivelarle a quanti verso di Lui hanno un atteggiamento semplice ed infantile (Mt 11,25). A dire il vero, ci ha detto chiaramente che se non ci accostiamo a Dio con la semplicità e l'umiltà dei bambini, non entreremo mai in cielo. In altre parole, dovremo avvicinarci a Lui in un atteggiamento più di preghiera che d’analisi e allo stesso tempo confidare che niente di quanto sarà detto in questo libro andrà oltre la nostra capacità di capire, se il cuore cerca davvero la Parola di Dio in tutta umiltà.

 

(10)      Vorremmo ora proporvi di dedicare un po' di tempo alla preghiera, riflettendo sui pensieri

contenuti in queste parole della Sacra Scrittura. Leggetele molto lentamente:

 

Il Dio del nostro Signore Gesù Cristo,

il Padre della gloria, mi dia

-- uno spirito di sapienza e di rivelazione

-- per una più profonda conoscenza di Lui.

Possa Egli davvero illuminare gli occhi della mia mente per farmi comprendere

-- a quale speranza mi ha chiamato,

   quale tesoro ... racchiude la Sua eredità ... (e)

qual è la straordinaria grandezza della Sua potenza verso di me. (Ef 1, 17-19).

 

 

Sta davvero cambiando tutto?

 

(11)      Oggi alcuni si chiedono se stia cambiando proprio tutto nella nostra religione. Dio stesso ci dà

la risposta, e di quella possiamo essere certi, proprio perché è la risposta di Dio:

 

"Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre!" (Eb 13,8).

 

Per questo motivo la frase successiva ci avverte:

 

"Non lasciatevi s

fuorviare da dottrine diverse e peregrine." (Eb 13,9).

 

 

(12)      Ogni cosa deve essere misurata e valutata sulla base di queste assicurazioni fatte da Dio a noi,

il Suo popolo. Se la fede che abbiamo in Gesù è profonda, non potremo essere fuorviati dalle "dottrine diverse" e strane, perché lo Spirito di Gesù guiderà il nostro cuore e ci permetterà di rimanere ben saldi in Lui e di riconoscere con chiarezza ciò che da Lui non proviene. Gesù non è cambiato mai, non cambierà mai né potrà mai cambiare: resterà sempre "la Via, la Verità e la Vita" (Gv 14,6). Gesù non sta cambiando, e quindi non tutto sta cambiando. Vi sono cose che resteranno le stesse per sempre, e mentre possiamo accettare i cambiamenti sia nel mondo sia nella Chiesa, non dobbiamo mai allontanarci dalla via del "pastore e guardiano delle vostre anime" (1 Pt 2,25).

 

 

(13)      Questo libro parla di Lui: Gesù, che è lo stesso oggi come ieri e che resterà sempre lo

stesso, il Gesù sul quale tutti abbiamo costruito la nostra fede. E possiamo davvero rallegrarci per questa certezza invariabile della nostra vita.

 

"Il Verbo (la Parola) della vita...

noi lo annunziamo anche a voi" (1 Gv 1,1; 3).

 

Accostiamoci insieme a questa Parola, con piena fiducia, umiltà e in atteggiamento di preghiera.

 

 

Non vi sono altre fondamenta

 

(14)      San Paolo venne a sapere che i cristiani di Corinto si erano confusi a causa di molte idee

nuove e che si erano divisi per seguire leader diversi nella Chiesa. Perciò volle ricordare loro questo fatto fondamentale:

 

"Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un sapiente architetto ho posto le fondamenta; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento come costruisce. Infatti, nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo." (1 Cor 3, 10-11).

 

 

(15)      Tutto quello che accettate nell'essere cattolico si basa su questo fondamento; non può

esservene un altro. Questo è il Gesù che ha fondato la Chiesa; che guida quella Chiesa; il Gesù che ha scelto Maria come madre; che ci ha dato il suo corpo nell'Eucaristia; Il Gesù la cui passione, morte e risurrezione proclamiamo sull'altare durante la Messa. É lo stesso Gesù che perdona i nostri peccati quando li confessiamo, poiché ha dato questo potere alla Sua Chiesa; è il Gesù che è morto, risorto e che ritornerà; Colui che morendo ha distrutto la nostra morte e che risuscitando ci ha ridato la vita; che per mezzo della Sua croce e risurrezione ci ha liberati e ora è il Salvatore del mondo, come affermiamo nella Messa dopo la consacrazione.

 

 

(16)      Ed è proprio la fede che abbiamo in Lui a renderci quello che siamo, membri della Sua Chiesa

e:

 

"la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di Lui che vi ha chiamato dalle tenebre alla Sua ammirabile luce. (1 Pt 2,9).

 

Non vi è cambiamento che possa alterare tutto questo, e qualsiasi innovazione che lo intacchi non può essere volontà di Dio. La vostra fede è fondata su un Gesù Cristo che non potrà mai cambiare e su questo fondamento vi sarà possibile esaminare e valutare ogni cambiamento nella Chiesa. Se esso aiuta la gente ad approfondire e ad esprimere la loro fede in Gesù, allora è buono; in caso contrario, non può venire da Dio. Tutto deve essere fondato e costruito sulla fede in Gesù quale nostro Signore. Ecco cosa scrisse Giuda in proposito ai primi cristiani:

 

"Ma voi, carissimi, costruite il vostro edificio spirituale sopra la vostra santissima fede, pregate mediante lo Spirito Santo..." (Gd 1,20).

 

 

Il cambiamento presenta i suoi rischi

 

(17)      Non tutti i cambiamenti sono buoni e non possiamo lasciarci guidare dal pensiero

dell'ultimissimo teologo, per quanto esperto possa essere in teologia. La Chiesa, infatti, non è costituita da un gruppo di persone guidate da pochi esperti: essa è il popolo di Dio guidato dal Buon Pastore, Gesù Cristo e da coloro che Egli ha incaricato. Oggi abbiamo molti esperti di greggi, ma dobbiamo ricordare che esiste un solo Pastore.

 

"Io sono il buon Pastore, conosco le Mie pecore

e le Mie pecore conoscono Me...

(e) ascolteranno la Mia voce." (Gv 10,14; 16)

 

Gesù è il "pastore e guardiano delle vostre anime" (1 Pt 2,25).

 

 

(18)   La naturale esitazione che possiamo avere di fronte ai cambiamenti nella Chiesa è corretta, in

particolare se ci preoccupiamo che nessuna delle cose importanti vadano perdute o siano trascurate. Perfino nella Chiesa primitiva Pietro ritenne necessario fare questa raccomandazione (a proposito dell'abuso che alcuni facevano della Sacra Scrittura):

 

"...state in guardia per non venir meno alla vostra fermezza (e allontanarvi così dal terreno solido su cui vi trovate, per non esser trascinati fuori strada) travolti anche voi dall'errore degli empi; ma crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e salvatore Gesù Cristo." (2 Pt 3, 17-18).

 

     Allo stesso tempo vogliamo ricordare che dalla Chiesa non può venire nessun errore grave, perché Gesù le ha promesso:

 

"Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo." (Mt  28,20).

 

Parlando della Chiesa come corpo di Cristo S. Paolo rileva che tutti abbiamo un solo corpo, un solo Spirito, un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo e un solo Dio, che è Padre di tutti, e poi ci assicura:

 

"Affinché non siamo più ... sballottati ... e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l'inganno degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell'errore." (Ef 4,14).

 

 

Le vostre fondamenta

 

(19)Prima di considerare più profondamente Gesù quale fondamento della nostra fede, è bene che ciascuno di noi esamini le fondamenta della propria vita cristiana. Pur essendo membri di una chiesa e probabilmente ottimi membri, può darsi che alcune pratiche o persone, doveri o devozioni, pur buoni in se stessi, si siano in seguito dissociati dalla fonte che li aveva originati. Questo argomento richiede a ciascuno una profonda analisi personale. Potete essere un poco preoccupati se una delle vostre preghiere preferite non viene più recitata in pubblico, o se il sacerdote dall'altare si serve di parole "sue", anziché delle formule alle quali eravate abituati; oppure se un sacerdote che conoscete bene chiede la dispensa dal sacerdozio, o quando i preti nuovi incoraggiano i giovani a cantare le preghiere nel modo che preferiscono. Tutte queste cose possono farvi sentire più che a disagio.

 

 

(20)      Se oltre al disagio vi sentite anche contrariati fino all'ansietà, può darsi che in passato abbiate

messo troppa enfasi su quella preghiera, su quel canto, su quella legge particolare o su quel determinato sacerdote. Potrete così fare l'interessante scoperta di aver attribuito troppa importanza ad alcune persone, preghiere o pratiche religiose rispetto al posto dovuto a Gesù quale fondamento della vostra vita. Se così fosse, possiamo solo chiedervi di ascoltare attentamente le parole di Gesù offertevi in questo libro, e allora saprete che:

 

"Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile ad un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia." (Mt 7, 24-25).

 

 

(21)      Senza alcuna colpa da parte vostra, può darsi che la vostra istruzione religiosa si sia fermata ai

tempi della scuola dell'obbligo, e che magari abbiate sviluppato ogni altro aspetto della vostra personalità, ma non quello religioso. Questo libro potrà rimediare all'inconveniente, aiutandovi a raggiungere una concezione più adulta della fede. Potrà costituire il punto di partenza per una considerazione totalmente nuova della vostra fede e per un nuovo modo di viverla.

 

 

Domande fondamentali su Gesù

 

(22)      Rendersi conto dell'importanza di una domanda è essenziale quanto trovare la risposta. E

ciò vale in particolare per le domande su Gesù. Più accetteremo le domande in profondità, più dal profondo daremo la risposta. É qualcosa su cui dobbiamo pregare e non limitarci solo a pensare; è una domanda che dobbiamo fare col cuore, non solo con la testa. Ogni domanda che riguardi Gesù viene rivolta dallo Spirito Santo direttamente al nostro spirito, che è la parte più profonda di noi stessi, e tutti dobbiamo pregare per poter accogliere nel nostro intimo domande simili, con tutto ciò che esse implicano.

 

 

(23)      La nostra risposta potrà essere profondissima, molto superficiale o un qualcosa di mezzo. Ma

dalla profondità della risposta dipenderà la qualità della nostra fede e la nostra stabilità in questi tempi di cambiamento. Le risposte che daremo dovranno essere date in maniera diversa rispetto a qualunque altra domanda. E questo per due motivi.

 

 

(24)     Innanzitutto, la risposta si rifletterà su tutta la nostra vita. Il tipo di risposta che daremo sarà il termometro della nostra vita cristiana. Proprio come per la domanda, la risposta deve coinvolgerci totalmente, deve penetrare tutta la nostra vita, in tutti i suoi aspetti. Per questo motivo, una volta diventati adulti, nessuno potrà rispondere al posto nostro, anche se altri possono suggerirci le risposte trovate da qualche parte. La risposta deve essere nostra, solo nostra.

 

 

(24)      In secondo luogo, diversamente da ogni risposta a qualsiasi altra domanda, il fatto di 

trovarla dipende esclusivamente da un dono di Dio. Non possiamo trovarla da soli, anche usando le parole giuste che fanno sembrare giusta la risposta. Da parte nostra possiamo solo disporci con cuore umile e pronto all'ascolto, mentre Dio ci fornisce la risposta. Deve essere Dio a rivelarcela, se deve uscirci dalla bocca in forma di parole e penetrare come teoria oltre l'intelligenza. Gesù ha detto: "E voi, chi dite che Io sia?" E quando Pietro dette la sua risposta, Gesù affermò:

 

"Beato te! Perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre Mio che sta nei cieli." (Mt 16,17).

 
MARIOCAPALBO
00martedì 27 marzo 2012 14:04

Gesú ha detto: "e voi, chi dite che io sia?"

 

(26)      E noi chi crediamo sia Gesù? È questa è la domanda più importante della storia; ed è anche la

domanda centrale di ogni cristiano. Gesù era un falegname palestinese, vissuto e morto in un angolo sperduto del mondo. Fece molti segni e miracoli per dimostrare di essere qualcosa di più di un uomo comune e rivendicò la Sua uguaglianza con Dio. Dio appoggiò le Sue affermazioni col segno supremo della risurrezione dalla morte. Ecco come S. Pietro si esprime con i suoi compatrioti:

                                                               

"Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!" (Atti 2,36)

 

Dio, cioè, ha reso testimonianza alla divinità di Cristo e al fatto che Egli è il Redentore atteso. La nostra fede in questo fatto deve essere totale. Credete senza alcuna riserva che Gesù è il Signore, che è Dio? San Giovanni ci dà una dichiarazione unica della divinità di Gesù:

 

 

(27)   "In principio era il Verbo,

            e il Verbo era presso Dio

e il Verbo era Dio...

E il Verbo si fece carne,

e venne ad abitare in mezzo a noi;

e noi vedemmo la sua gloria,

gloria come di unigenito dal Padre,

pieno di grazia e di verità." (Gv 1,1; 14).

 

 

(28)Tutta la nostra vita di cristiani dipende dalla verità contenuta in queste parole. Credete

davvero che il falegname palestinese chiamato Gesù sia veramente il Figlio di Dio, uguale al Padre? Ecco le Sue parole, rivolte a quelli che lo interrogavano:

 

"In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, IO SONO." (Gv 8,58)

 

 

(29)Siete davvero disposti ad accettare questa diretta affermazione di Gesù che dichiara di essere

 Dio? O più praticamente, siete pronti ad accettarla ad una profondità tale da coinvolgere tutta la vostra vita?

     Non è difficile dire nel credo, durante la Messa:

 

"Crediamo in un solo Signore, Gesù Cristo, 

unigenito Figlio di Dio,

nato dal Padre prima di tutti i secoli,

Dio da Dio, Luce da Luce,

Dio vero da Dio vero,

...nato da Maria Vergine e fatto uomo....

Il terzo giorno risuscitò secondo le Scritture."

 

 

(30)Potete accettarla, nel senso di proclamarla con la voce senza smentirla. Potete pensarla

con la mente e aderirvi in maniera distaccata, senza che si rifletta in alcun modo sulla vostra vita. Oppure potete darle un consenso pieno e profondo, permettendole di provocare un cambiamento completo nella vostra vita. Solo se il vostro consenso, la vostra adesione, sarà piena e profonda, solo allora potrete dire di aver accettato l'affermazione fatta da Gesù di essere Dio. Quando Egli lo dichiarò, chiedendo una risposta, alcuni se n’andarono via, altri Lo disprezzarono e Lo chiamarono demonio, altri ancora Lo crocifissero. Solo in pochi accolsero quell’affermazione nel profondo del cuore e dissero, come S. Pietro:

 

"Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente." (Mt 16,16).

 

 

(31)A questo punto del primo capitolo vi propongo di pregare per ricevere la grazia di poter

accogliere questa domanda in profondità, ed ascoltare Gesù che dal Suo Sacro Cuore vi chiede:

 

"Ma TU, chi dici che Io sia?" (Mt 16,15)

 

Qual è la tua risposta? La tua risposta personale? Parlagli, diglielo, ora.

 

                                                                

Gesù é venuto a dare la vita

 

(32)La successiva domanda fondamentale è la seguente: "Perché è venuto Gesù?"; oppure: "Cosa ci offre?" Non temete di farvi spesso questa domanda e di pensarla di frequente nella preghiera. Probabilmente, come ogni cattolico che abbia ricevuto la necessaria istruzione, conoscerete già la risposta generale sin dall'infanzia. Ma vi proponiamo di riscoprire la domanda ora, da adulti, e di dare quindi una risposta più libera e più completa di quando eravate ragazzi.

 

 

(33)   Gesù ci dice di essere venuto perché potessimo avere la "vita eterna".

 

"Io sono venuto perché abbiano la vita

e l'abbiano in abbondanza." (Gv 10,10)

 

 

(34)   Ma cos'è questa vita?

 

"Questa è la vita eterna:

che conoscano te, l'unico vero Dio,

e Colui che hai mandato, Gesù Cristo." (Gv 17,3)

 

Prima di accettare pienamente quello che Gesù vuole offrirci, dobbiamo ricevere da Dio il potere necessario per apprezzare e comprendere il dono che ci viene offerto.

 

 

35)       In Gesù, Dio è diventato il nostro Salvatore personale, il

 

"nostro grande Dio e Salvatore Gesù Cristo" (Ti 2,14)

 

per toglierci dallo stato di peccato nel qual è nata l'intera umanità. E questo è ciò che chiamiamo salvezza, redenzione o giustizia.

                                                                

 

(36)   Ora egli Si trova,

 

"Al cospetto di Dio in nostro favore" (Eb 9,24)

 

rendendoci così accetti a Dio grazie ai meriti della Sua morte. E il Padre ha dimostrato di aver accettato quella morte quando il mattino di Pasqua richiamò il Figlio dalla tomba.

 

 

Fratelli e sorelle di Gesù

 

(37)      Quel mattino Gesù apparve a Maria Maddalena e proclamò che, grazie alla Sua vittoria sul

peccato e sulla morte, ora gli uomini potevano diventare Suoi fratelli, e chiamare Dio col nome di Padre.

 

"Va' dai miei fratelli, e di' loro:

Io salgo al Padre Mio e Padre vostro,

Dio Mio e Dio vostro." (Gv 20,17)

 

(38)      Pensate bene a questo grande privilegio: Dio è veramente vostro Padre, e su di Lui ecco cosa

ha scritto l'autore della lettera agli Ebrei:

 

"Infatti, Colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non Si vergogna di chiamarli fratelli." (Eb 2,11)

 

E ora, insieme allo Spirito di Gesù che abita in voi, riconoscete ed accettate questo dono immenso recitando lentamente il "Padre nostro"...

 

 

Gesù è la Via e la Verità

 

(39)      Nella Sua stessa persona Gesù ci offre anche Qualcuno da imitare e un insegnamento da

seguire: una via e una verità. Ma il dono supremo che Dio ci ha fatto in Gesù è il Suo Spirito Santo, del quale parleremo in un altro capitolo. E tutto questo Dio lo ha fatto per l'immenso amore che nutre per noi:

 

"Infatti, mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli empi nel tempo stabilito. Ora a stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto; forse ci può essere chi ha il coraggio di morire per una persona dabbene. Ma Dio dimostra il Suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.... (e) ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, dal quale abbiamo ora ottenuto la riconciliazione." (Rm 5,6; 11)

 

 

(40)   San Giovanni, che tanto da vicino ha conosciuto l'amore di Gesù, ci ricorda:

 

"Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Suo Figlio Unigenito, perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna." (Gv 3,16)

 

 

(41)      Ed ecco questo stesso concetto espresso con le parole dello stesso Gesù:

 

"Come il Padre ha amato Me, così anch'Io ho amato voi." (Gv 15,9)

 

"Li ho amati come tu hai amato Me." (Gv 17,23)

 

 

Gesù é tutto

 

(42)   Quando S. Paolo scrisse ai cristiani Colossesi, convertiti da poco, disse loro:

 

"Vi è un solo Cristo; Egli è tutto ed è in ogni cosa." (cf. Col. 3,11)

 

Quando potremo affermare una cosa simile ogni giorno in maniera sempre più profonda, la nostra fede starà crescendo.

 

Il fatto di cominciare a riconoscere l'importanza delle due domande rivolte nel corso di questa lezione indica che la nostra fede ha cominciato a crescere. S. Paolo incontrò Cristo quando era già adulto, ma per aver accettato pienamente Gesù come "Signore e Cristo", come Dio e Salvatore, poté scrivere ai Galati:

 

"Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne io la vivo nella fede nel Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato Se Stesso per me." (Gal 2,20)

 

 

Cosa mi chiede Gesù?

 

(44)   Mi chiede tre cose:

 

di pentirmi,

di credere,

di ricevere lo Spirito Santo.

 

Considereremo questi argomenti nei prossimi capitoli.

 

 

Punti di discussione

 

1.       Elencate alcune cose che ritenete non possano mai cambiare nella nostra religione.

 

2.       Perché il Concilio Vaticano II ha fatto tanti cambiamenti?

 

3.       Secondo voi, su quali fondamenta si basa la nostra religione?

 

4.       Qual è la vostra risposta personale alla domanda: "Chi credi che sia Gesù?"

 

 

Revisione

 

Prima di tentare questa revisione, è importante leggere e studiare attentamente il capitolo. Se non lo farete, verrete a perdere il valore istruttivo che questo libro può avere per voi.

 

In questa revisione troverete una serie di affermazioni, ciascuna delle quali può essere vera o falsa. Leggetele una ad una, e fate un cerchio intorno alla lettera che indica la vostra risposta: Vero oppure Falso, alla destra di ciascuna affermazione.

 

 

1.       La velocità con cui avvengono i cambiamenti nel  mondo è in continuo aumento.        V     F

 

2.       I cambiamenti troppo rapidi di solito portano confusione e insicurezza.                        V     F

 

3.         Di solito gli uomini accettano i cambiamenti senza chiedersene il perché.                  V     F

 

4.      La Chiesa di Dio non può in alcun modo cambiare.                                                        V     F

 

 5.        Questo libro ha il solo scopo di spiegare i cambiamenti avvenuti nella Chiesa            V     F

 

 6.        I cambiamenti che avvengono nella Chiesa possono  essere sia buoni sia cattivi.        V     F

 

 7.        Questo libro si propone lo scopo di aiutarci ad  insegnare meglio la religione.            V     F

 

 8.        Questo è un libro sulla teologia moderna.                                                                     V     F

 

 9.        Più uno è intelligente e meglio potrà  avvantaggiarsi di questo libro.                          V     F

 

10.       Se questo libro non viene letto in atteggiamento  di preghiera, se ne ricaverà poco.   V     F

 

11.       Nella Chiesa tutto può essere cambiato.                                                                       V     F

 

12.       I teologi sono le migliori guide per comprendere la verità di Dio.                               V     F

 

13.       Il Papa è il fondamento della nostra fede.                                                                     V     F

 

14.       La fede in Gesù ci fa membri della Sua Chiesa.                                                           V     F

 

15.       É bene che ci sia una naturale esitazione davanti ai cambiamenti nella Chiesa.               V     F

 

16                L 'istruzione religiosa della maggior parte della gente si ferma al termine della

            scuola.                                                                                                                        V    F

 

17.       La mia risposta personale alla domanda: "Chi è Gesù?" si rifletterà su tutta la mia

            vita.                                                                                                                            V      F

18.       La risposta a: "Chi è Gesù?" posso trovarla su dei buoni libri.                                       V     F

 

19.         La mia fede in Gesù come Signore può essere profonda, superficiale o una via di.                                                                                                                                             mezzo                                                                                                                        V     F

 

20.       Se posso recitare il credo significa che ho davvero fede.                                             V     F

 

21.       Gesù è venuto sulla terra solo per parlarci di Dio.                                                        V     F

 

22.       Gesù ci dà il potere di chiamare Dio "Padre nostro."                                                   V     F

 

23.       Se non accettiamo Gesù nella fede da bambini, non possiamo farlo da adulti.            V     F

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