Indice Capitolo 5
P R E G H I A M O
(1) Per mezzo della preghiera esprimiamo a Dio la nostra amicizia, ed è più una faccenda di
cuore che di testa. Talvolta può essere utile soffermarsi a riflettere sul significato della preghiera, ma è assai più importante pregare. In questo capitolo rifletteremo su alcuni aspetti della preghiera, ma al solo scopo di aiutarvi a pregare meglio. Probabilmente riuscite già a pregare benissimo, speriamo tuttavia che questo capitolo riesca a produrre in voi un amore ancora più profondo alla preghiera e a portare in essa una pace e una gioia più grandi.
"Che Gesù possa vivere, per la fede, nel cuore di ogni persona che legga questo capitolo. Possa Egli darvi il potere, per mezzo del Suo Spirito, di crescere nella fede, nella speranza e nell'amore."
(2) La preghiera è molto soggettiva e non esistono due persone che preghino esattamente allo
stesso modo. Ciascuno di noi manifesta il proprio amore agli amici in maniera unica, e quindi non sarebbe possibile darvi, in questo capitolo, direttive dettagliate su come esprimere le vostre preghiere personali. Se d'altra parte fosse possibile, non sarebbe cosa saggia da fare. Il vostro stile di preghiera, il tempo che vi serve per pregare e le parole impiegate non possono essere prescritte da nessuno: sono cose unicamente vostre e di cui siete interamente responsabili.
Cos'é la preghiera?
(3) Nel capitolo sulla FEDE, l'abbiamo descritta come una disposizione del cuore o un
atteggiamento di amore verso Dio, il nostro Padre Celeste. Tale disposizione comprende il riconoscimento, da parte nostra e con tutto il nostro essere, della grandezza, della bontà, della potenza e della misericordia di Dio. Quando nell'intimo riconosciamo Dio in questo modo, giungiamo ad amarLo davvero; e la manifestazione di questo amore, è preghiera. L'amore per Dio possiamo manifestarlo pensando a Lui con tenerezza, servendoci di parole o di gesti, oppure facendo ciò che Egli ci chiede. In ogni caso esprimiamo la nostra fede, e quindi preghiamo: diamo cioè a Dio dei segni sinceri che Gli manifestano il nostro amore.
Gesù che prega dentro di noi
(4) La preghiera è un modo per entrare nella vita intima di Dio, per partecipare alla Sua stessa
vita, e non potremo mai capirla pienamente. Tuttavia, quello che Dio ci ha rivelato sulla Sua vita interiore ci aiuterà a capire molti aspetti della preghiera. La rivelazione più grande di Dio è quella della Santissima Trinità: la conoscenza che nella vita interiore di Dio vi sono Tre Persone distinte: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Si tratta di una comunità divina d'amore che risiede in Dio stesso. Dio è una comunità d'amore.
Quando la Seconda Persona della Santissima Trinità si fece uomo, rese possibile anche a noi partecipare alla comunità di vita e d'amore di Dio, e l'atto di partecipazione a questa vita divina sta proprio al centro della preghiera.
(5) Nella comunità di Dio (la Santissima Trinità) il Figlio ha sempre offerto al Padre una
preghiera perfetta di lode e di adorazione. Ora Egli vive in noi, il Suo popolo, per mezzo dello Spirito Santo, e quindi per mezzo dello stesso Spirito Egli continua a pregare in noi, offrendoci il privilegio di partecipare al Suo slancio d'amore verso il Padre:
"E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del Suo Figlio che grida: Abbà, Padre! (Gal 4,6)
(6) Il grido di "Padre", pronunziato di continuo dallo Spirito di Gesù in noi, è il punto centrale
della preghiera cristiana. Tutte le nostre preghiere, per essere efficaci, devono essere come ruscelli che si immettono nel grande fiume dell'adorazione che ha luogo tra la Chiesa piena di Spirito Santo e il Padre. Ecco come S. Paolo si esprime in proposito:
"Nessuno può dire 'Gesù è il Signore' se non sotto l'azione dello Spirito Santo." (1 Cor. 12,3)
E proprio per questo motivo S. Giuda ci ricorda che dobbiamo sempre pregare:
"mediante lo Spirito Santo." (Giuda 20)
La nostra preghiera deve essere quella dello Spirito di Gesù, altrimenti non è per niente cristiana.
La preghiera cristiana é diversa
(7) La preghiera cristiana, quindi, è diversa da tutte le altre, perché non è rivolta a un Dio lontano.
Essa è parte, in maniera assai reale se pur misteriosa, della stessa preghiera che Gesù rivolge al Padre; al punto che, quando non sappiamo come pregare o quali parole usare, non abbiamo troppo da preoccuparci perché:
"Anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e Colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché Egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio." (Rom. 8,26-27)
(8) Più vivremo nello Spirito e più efficace sarà la nostra preghiera. La sua profondità dipende
dalla profondità della nostra relazione con Gesù, ed è proprio la vita nello Spirito a renderci idonei a pregare pienamente nello Spirito. Nella misura in cui viviamo in Cristo, in quella stessa misura potremo chiedere al Padre ogni cosa nel Suo nome e riceverla. Se la nostra vita diventerà davvero simile a quella di Cristo, le Sue promesse stupendamente illimitate non ci sembreranno più così strane. E in ogni nostra preghiera daremo al Padre ogni onore e gloria:
"Con Cristo, per Cristo e in Cristo, nell'unità dello Spirito Santo."
(9) Non pregheremo più col nostro amore debole e a senso unico. É importante ricordare spesso
per fede che:
"L'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato." (Rom 5,5)
Ma l'amore si esprime in molti modi. Ed anche la nostra preghiera è libera di esprimere qualsiasi sentimento vogliamo, quando lo vogliamo.
La preghiera dell'amore che loda
(10) La miglior preghiera che possiamo offrire è la lode a Dio. Questa lode, infatti, è proprio una
delle ragioni principali per cui offriamo il sacrificio della Messa. Nella quarta Preghiera Eucaristica, subito dopo la consacrazione, preghiamo in questo modo per la Chiesa:
"A tutti coloro che mangeranno di quest'unico pane e berranno di quest'unico calice, concedi che, riuniti in un solo corpo dallo Spirito Santo, diventino offerta viva in Cristo, a lode della Tua gloria."
La terza preghiera Eucaristica comincia con queste parole:
"Padre veramente santo, a Te la lode da ogni creatura."
E in quasi tutte le Messe lodiamo Dio insieme con questo antico inno cristiano:
"Gloria a Dio nell'alto dei cieli... Noi Ti lodiamo... per la Tua gloria immensa."
(11) Come esprimere la nostra preghiera di lode? In questo possiamo ricorrere all'aiuto di molti
Salmi, e il Salmo 150 ne è un ottimo esempio. Recitiamolo proprio ora, in preghiera:
Alleluia! (che significa: 'Lodate il Signore!')
Lodate il Signore nel Suo santuario,
lodateLo nel firmamento della Sua potenza.
LodateLo per i Suoi prodigi,
lodateLo per la Sua immensa grandezza.
LodateLo con squilli di tromba,
lodateLo con arpa e cetra;
lodateLo con timpani e danze,
lodateLo sulle corde e sui flauti.
LodateLo con cembali sonori,
lodateLo con cembali squillanti;
ogni vivente dia lode al Signore.
Alleluia.
Se volete altri esempi di preghiera di lode, li troverete nei Salmi 19, 47, 93, 95, 96, 100, 103, 135, 145, 148.
La preghiera dell'amore riconoscente
(12) In cielo, come diciamo nella quarta Preghiera Eucaristica,
"Canteremo la Tua gloria assieme ad ogni creatura per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore, per mezzo del quale ci dai tutto ciò che è buono."
E per questo il nostro cuore dovrebbe sempre avere un atteggiamento di riconoscenza, proprio come ci ricorda S. Paolo:
"In ogni cosa rendete grazie; questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi."(1 Tess. 5,18)
Abbiamo tanto di cui esserGli grati, in particolare il fatto di essere Suoi figli, e per questo spesso preghiamo così:
"Padre Santo, veniamo a Te con lode e ringraziamento, tramite Gesù Cristo Tuo Figlio." (Preghiera Eucaristica 1)
(13)Dopo averlo lodato, non possiamo offrire a Dio preghiera migliore del ringraziamento, e il
miglior ringraziamento è l'Eucarestia, offerta e ricevuta con amore. La stessa parola "eucarestia" di per sé significa ringraziamento. Con il Cristo vivente dentro di noi, abbiamo l'opportunità di godere una unione perfetta con Lui mentre ringraziamo il Padre per la Sua bontà infinita.
(14)Molte persone trovano che i Salmi sono davvero utili come preghiere di ringraziamento, e il
Salmo 138 ne costituisce uno splendido esempio. Leggiamolo in atteggiamento di preghiera:
"Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
A Te voglio cantare davanti agli angeli,
mi prostro verso il Tuo tempio santo.
Rendo grazie al Tuo nome
per la Tua fedeltà e la Tua misericordia:
hai reso la Tua promessa più grande di ogni fama.
Nel giorno in cui T'ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.
Ti loderanno, Signore, tutti i re della terra
quando udranno le parole della Tua bocca.
Canteranno le vie del Signore,
perché grande è la gloria del Signore;
eccelso è il Signore e guarda verso l'umile
ma al superbo volge lo sguardo da lontano.
Se cammino in mezzo alla sventura
Tu mi ridoni la vita;
contro l'ira dei miei nemici Tu stendi la mano
e la Tua destra mi salva.
Il Signore completerà per me l'opera Sua.
Signore, la Tua bontà dura per sempre:
non abbandonare l'opera delle Tue mani."
Altri bei salmi di ringraziamento includono i N. 33, 40, 65. 66, 116 e 136.
Preghiera dell'amore fiducioso
(15)Quando amiamo qualcuno abbiamo fiducia in lui anche se non comprendiamo pienamente
quello che fa. Accettando loro, accettiamo anche quello che fanno. Un bimbo salterà giù da una certa altezza nelle braccia del padre senza alcuna garanzia che questi lo prenderà: ha semplicemente fiducia. Un bambino sicuro si sottoporrà ad un intervento chirurgico se i genitori gli assicurano che è necessario. Anche il nostro Padre celeste spesso ci chiede di avere fiducia in Lui anche quando non riusciamo a capire cosa sta facendo. Spesso ci dice: "Aspetta", ma non ci dice mai di "preoccuparci" per qualcosa.
(16)A volte ci chiede di saltare, di uscire dalla barca come S. Pietro, solo per la fiducia che
abbiamo in Lui; altre volte ci manda delle prove per misurare quella fiducia e per farla crescere. Quando la nostra fiducia in Dio sarà perfetta, allora la nostra fede sarà completa. Ecco come si esprime S. Giacomo al riguardo:
"Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove, sapendo che la prova della vostra fede produce la pazienza. E la pazienza completi l'opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla." (Gc. 1,2-4)
Quando, nella sofferenza, preghiamo Dio che ci guarisca, è una preghiera eccellente, ma talvolta Egli potrebbe ispirarci a chiedere la pazienza e la fiducia, anziché la guarigione. Il notissimo Salmo del Buon Pastore è un esempio splendido di questo tipo di preghiera:
"Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla... " (Sal. 23,1)
Anche i Salmi 26, 27, 31, 46, 55, 62, 127 e 131 sono altre utilissime preghiere di amore confidente e fiducioso.
La preghiera dell'amore penitente
(17)L'importanza fondamentale di questo tipo d'amore l'abbiamo considerata nel capitolo:
"Orientarsi verso Dio". Ogni giorno chiediamo perdono delle nostre mancanze perché in qualche modo sappiamo di aver mancato di vivere al livello dell'immenso amore di Dio per noi. Possiamo esprimere questa preghiera di amore penitente con un atto di contrizione, con una penitenza liberamente scelta in riparazione al Sacro Cuore di Gesù e, più di tutto, nell'incontro personale con Gesù nel sacramento della Sua misericordia.
(18)Anche quando perdoniamo agli altri le loro mancanze verso di noi, in pratica offriamo questo
tipo di preghiera; e lo Spirito Santo ci dà la capacità di perdonare. Più i nostri peccati sono grandi agli occhi di Dio, più grande è stato il Suo perdono, e in questo possiamo vantare una speciale parentela con Maria Maddalena, della quale Gesù ha detto:
"Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco." (Lc. 7,47)
Il nostro stato di peccato può così diventare la sorgente che ci porta a rivolgere ogni giorno a Dio la preghiera dell'amore penitente. Nel secondo capitolo è citato il bellissimo salmo di pentimento del Re David, il Salmo n. 51. Anche i Salmi 6 e 32 sono preghiere di pentimento.
(19) Gesù ci fa questa grande promessa:
"Se rimanete in Me e le Mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato." (Gv. 15,7)
La promessa è chiara ed è legata ad una sola condizione: che rimaniamo nel Suo amore. E poi ci dice come fare:
"Se osserverete i Miei comandamenti, rimarrete nel Mio amore." (Gv 15,10)
(20)Questa promessa ci dice semplicemente che se vivremo come fanciulli, Egli non potrà che
rispondere e donare come un Padre. Dare come un Padre e ricevere come un fanciullo sono cose strettamente collegate, e il segreto della preghiera efficace sta proprio nel cuore pieno d'amore per il Padre, in un cuore che si rivolge a Lui chiamandolo: "Abbà, Padre!" in tutta sincerità.
(21)Se rimarremo nel Suo amore, se avremo nel cuore un atteggiamento simile a Cristo e se
vivremo in maniera simile a Lui, allora certamente saremo ispirati a chiedere le cose che meglio promuovono la gloria di Dio, e sicuramente le otterremo. E questo fatto di riceverle accresce la gloria di Dio:
"Qualunque cosa chiederete nel nome Mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio." (Gv 14,13)
Possiamo chiedere qualunque cosa, perfino il successo personale, come fece Gesù, purché abbia per fine la gloria di Dio:
"Padre, ... glorifica il Figlio Tuo, perché il Figlio glorifichi Te." (Gv 17,1)
(22)Prima di pregare per qualcosa, dobbiamo cercare lo Spirito Santo affinché ci illumini
sull'opportunità della nostra richiesta. Se staremo in ascolto, non ci lascerà nel dubbio, e caso mai potrà indicarci se la nostra preghiera è inappropriata, oppure se le motivazioni sono solo ispirate dall'egoismo, come ci ricorda S. Giacomo:
"Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per spendere per i vostri piaceri." (Gc 4,2-3)
(23)Quando ciò che chiediamo rientra chiaramente nella volontà di Dio, allora dobbiamo chiedere
con grande coraggio e fermezza, proprio come faceva Gesù in tutte le Sue preghiere:
"Padre, ... Io sapevo che sempre Mi dai ascolto." (Gv 11,42)
Ma dobbiamo imitare Gesù anche quando non siamo certi che ciò che chiediamo sia conforme alla volontà di Dio:
"Però non come voglio Io, ma come vuoi Tu (sia fatto)!" (Mt 26,39)
(24) Altrimenti dovremmo perseverare nell'assoluta fiducia che la nostra preghiera sarà esaudita, e
a questo proposito abbiamo alcuni esempi da imitare: la donna Cananea (Mt 15,21-28), l'amico importuno (Lc 11,5-8) e la vedova insistente (Lc 18,1-8).
(25) E ci sono tante cose per cui pregare: la venuta del regno di Dio nel cuore degli uomini, che la
Chiesa di Dio cresca nell'amore, che in essa vi sia unità; dobbiamo pregare per i nostri governanti, per gli affamati e i senza tetto di tutto il mondo, per i malati, per chi è solo, per i leader della nostra Chiesa, per i missionari che ci rappresentano, per gli insegnanti dei nostri figli, per la famiglia, gli amici, per la nostra salute e felicità e per le molte altre cose di cui ogni giorno abbiamo bisogno.
"Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi." (Ef. 6,18)
(26) Nel discorso della Montagna (il modello di comportamento per il cristiano), Gesù ci ha dato
una bella illustrazione della preghiera di intercessione:
"Chi tra voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe? Se dunque voi che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!" (Mt 7,9-11)
Le preghiere dei santi
(27) La scrittura è piena di esempi di persone che hanno interceduto per conto di altre, proprio
come fece Maria al banchetto nuziale, o S. Paolo quando scrisse ai cristiani di Efeso:
"Non cesso di rendere grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere." (Ef 1,16)
Mosè tenne le mani alzate in preghiera per il popolo che Dio in origine Si era scelto.
(28) Nella comunità cristiana preghiamo gli uni per gli altri, particolarmente quando qualcuno ci
chiede preghiere. Ma tale comunità trascende la morte: si estende oltre la vita, fino all'eternità. Dopo la morte tutti i fedeli continuano ad essere membri del popolo di Dio, parte del corpo di Cristo. Siamo ancora "membra gli uni degli altri" (Rom 12,5). Per questo possiamo avere la certezza assoluta di godere ancora del sostegno della preghiera di "Maria Vergine, Madre di Dio, con gli apostoli, i martiri e tutti i santi, sulla cui costante intercessione possiamo contare per ricevere aiuto." (Preghiera Eucaristica N. 3). Invochiamo con fiducia la loro intercessione.
La sincerità nella preghiera
(29) La preghiera è il privilegio che ci permette di entrare in contatto diretto col cuore del nostro
amabilissimo Padre celeste. Gesù una volta ha detto:
"Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole." (Mt 6,7)
Dio non conta le parole, ma le valuta. Gesù ci ha offerto la preghiera perfetta:
Padre nostro che sei nei cieli
sia santificato il Tuo nome;
venga il Tuo regno;
sia fatta la Tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male." (Mt 6,10-13)