Capitolo 5 P R E G H I A M O

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MARIOCAPALBO
00martedì 27 marzo 2012 14:09
Indice

Capitolo 5

 

 

P R E G H I A M O

 

 

(1)          Per mezzo della preghiera esprimiamo a Dio la nostra amicizia, ed è più una faccenda di  

cuore che di testa. Talvolta può essere utile soffermarsi a riflettere sul significato della preghiera, ma è assai più importante pregare. In questo capitolo rifletteremo su alcuni aspetti della preghiera, ma al solo scopo di aiutarvi a pregare meglio. Probabilmente riuscite già a pregare benissimo, speriamo tuttavia che questo capitolo riesca a produrre in voi un amore ancora più profondo alla preghiera e a portare in essa una pace e una gioia più grandi.

 

"Che Gesù possa vivere, per la fede, nel cuore di ogni persona che legga questo capitolo. Possa Egli darvi il potere, per mezzo del Suo Spirito, di crescere nella fede, nella speranza e nell'amore."

 

 

(2)          La preghiera è molto soggettiva e non esistono due persone che preghino esattamente allo

stesso modo. Ciascuno di noi manifesta il proprio amore agli amici in maniera unica, e quindi non sarebbe possibile darvi, in questo capitolo, direttive dettagliate su come esprimere le vostre preghiere personali. Se d'altra parte fosse possibile, non sarebbe cosa saggia da fare. Il vostro stile di preghiera, il tempo che vi serve per pregare e le parole impiegate non possono essere prescritte da nessuno: sono cose unicamente vostre e di cui siete interamente responsabili.

 

 

Cos'é la preghiera?

 

(3)          Nel capitolo sulla FEDE, l'abbiamo descritta come una disposizione del cuore o un

atteggiamento di amore verso Dio, il nostro Padre Celeste. Tale disposizione comprende il riconoscimento, da parte nostra e con tutto il nostro essere, della grandezza, della bontà, della potenza e della misericordia di Dio. Quando nell'intimo riconosciamo Dio in questo modo, giungiamo ad amarLo davvero; e la manifestazione di questo amore, è preghiera. L'amore per Dio possiamo manifestarlo pensando a Lui con tenerezza, servendoci di parole o di gesti, oppure facendo ciò che Egli ci chiede. In ogni caso esprimiamo la nostra fede, e quindi preghiamo: diamo cioè a Dio dei segni sinceri che Gli manifestano il nostro amore.

 

 

Gesù che prega dentro di noi

 

(4)          La preghiera è un modo per entrare nella vita intima di Dio, per partecipare alla Sua stessa

vita, e non potremo mai capirla pienamente. Tuttavia, quello che Dio ci ha rivelato sulla Sua vita interiore ci aiuterà a capire molti aspetti della preghiera. La rivelazione più grande di Dio è quella della Santissima Trinità: la conoscenza che nella vita interiore di Dio vi sono Tre Persone distinte: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Si tratta di una comunità divina d'amore che risiede in Dio stesso. Dio è una comunità d'amore.

 

Quando la Seconda Persona della Santissima Trinità si fece uomo, rese possibile anche a noi partecipare alla comunità di vita e d'amore di Dio, e l'atto di partecipazione a questa vita divina sta proprio al centro della preghiera.

 

 

(5)          Nella comunità di Dio (la Santissima Trinità) il Figlio ha sempre offerto al Padre una

preghiera perfetta di lode e di adorazione. Ora Egli vive in noi, il Suo popolo, per mezzo dello Spirito Santo, e quindi per mezzo dello stesso Spirito Egli continua a pregare in noi, offrendoci il privilegio di partecipare al Suo slancio d'amore verso il Padre:

 

"E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del Suo Figlio che grida: Abbà, Padre! (Gal 4,6)

 

 

(6)          Il grido di "Padre", pronunziato di continuo dallo Spirito di Gesù in noi, è il punto centrale

della preghiera cristiana. Tutte le nostre preghiere, per essere efficaci, devono essere come ruscelli che si immettono nel grande fiume dell'adorazione che ha luogo tra la Chiesa piena di Spirito Santo e il Padre. Ecco come S. Paolo si esprime in proposito:

 

"Nessuno può dire 'Gesù è il Signore' se non sotto l'azione dello Spirito Santo." (1 Cor. 12,3)

 

E proprio per questo motivo S. Giuda ci ricorda che dobbiamo sempre pregare:

 

"mediante lo Spirito Santo." (Giuda 20)

 

La nostra preghiera deve essere quella dello Spirito di Gesù, altrimenti non è per niente cristiana.

 

 

La preghiera cristiana é diversa

 

(7)          La preghiera cristiana, quindi, è diversa da tutte le altre, perché non è rivolta a un Dio lontano.

Essa è parte, in maniera assai reale se pur misteriosa, della stessa preghiera che Gesù rivolge al Padre; al punto che, quando non sappiamo come pregare o quali parole usare, non abbiamo troppo da preoccuparci perché:

 

"Anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e Colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché Egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio." (Rom. 8,26-27)

 

 

(8)          Più vivremo nello Spirito e più efficace sarà la nostra preghiera. La sua profondità dipende

dalla profondità della nostra relazione con Gesù, ed è proprio la vita nello Spirito a renderci idonei a pregare pienamente nello Spirito. Nella misura in cui viviamo in Cristo, in quella stessa misura potremo chiedere al Padre ogni cosa nel Suo nome e riceverla. Se la nostra vita diventerà davvero simile a quella di Cristo, le Sue promesse stupendamente illimitate non ci sembreranno più così strane. E in ogni nostra preghiera daremo al Padre ogni onore e gloria:

 

"Con Cristo, per Cristo e in Cristo, nell'unità dello Spirito Santo."

 

 

(9)          Non pregheremo più col nostro amore debole e a senso unico. É importante ricordare spesso

per fede che:

 

"L'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato." (Rom 5,5)

 

Ma l'amore si esprime in molti modi. Ed anche la nostra preghiera è libera di esprimere qualsiasi sentimento vogliamo, quando lo vogliamo.

 

 

La preghiera dell'amore che loda

 

(10)      La miglior preghiera che possiamo offrire è la lode a Dio. Questa lode, infatti, è proprio una

delle ragioni principali per cui offriamo il sacrificio della Messa. Nella quarta Preghiera Eucaristica, subito dopo la consacrazione, preghiamo in questo modo per la Chiesa:

 

"A tutti coloro che mangeranno di quest'unico pane e berranno di quest'unico calice, concedi che, riuniti in un solo corpo dallo Spirito Santo, diventino offerta viva in Cristo, a lode della Tua gloria."

 

La terza preghiera Eucaristica comincia con queste parole:

 

"Padre veramente santo, a Te la lode da ogni creatura."

 

E in quasi tutte le Messe lodiamo Dio insieme con questo antico inno cristiano:

 

"Gloria a Dio nell'alto dei cieli... Noi Ti lodiamo... per la Tua gloria immensa."

 

 

(11)      Come esprimere la nostra preghiera di lode? In questo possiamo ricorrere all'aiuto di molti

Salmi, e il Salmo 150 ne è un ottimo esempio. Recitiamolo proprio ora, in preghiera:

 

Alleluia! (che significa: 'Lodate il Signore!')

Lodate il Signore nel Suo santuario,

lodateLo nel firmamento della Sua potenza.

LodateLo per i Suoi prodigi,

lodateLo per la Sua immensa grandezza.

LodateLo con squilli di tromba,

lodateLo con arpa e cetra;

lodateLo con timpani e danze,

lodateLo sulle corde e sui flauti.

LodateLo con cembali sonori,

lodateLo con cembali squillanti;

ogni vivente dia lode al Signore.

Alleluia.

 

Se volete altri esempi di preghiera di lode, li troverete nei Salmi 19, 47, 93, 95, 96, 100, 103, 135, 145, 148.

 

 

La preghiera dell'amore riconoscente

 

(12)   In cielo, come diciamo nella quarta Preghiera Eucaristica,

 

"Canteremo la Tua gloria assieme ad ogni creatura per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore, per mezzo del quale ci dai tutto ciò che è buono."

 

E per questo il nostro cuore dovrebbe sempre avere un atteggiamento di riconoscenza, proprio come ci ricorda S. Paolo:

 

"In ogni cosa rendete grazie; questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi."(1 Tess. 5,18)

 

Abbiamo tanto di cui esserGli grati, in particolare il fatto di essere Suoi figli, e per questo spesso preghiamo così:

 

"Padre Santo, veniamo a Te con lode e ringraziamento, tramite Gesù Cristo Tuo Figlio." (Preghiera Eucaristica 1)

 

 

(13)Dopo averlo lodato, non possiamo offrire a Dio preghiera migliore del ringraziamento, e il

miglior ringraziamento è l'Eucarestia, offerta e ricevuta con amore. La stessa parola "eucarestia" di per sé significa ringraziamento. Con il Cristo vivente dentro di noi, abbiamo l'opportunità di godere una unione perfetta con Lui mentre ringraziamo il Padre per la Sua bontà infinita.

 

 

(14)Molte persone trovano che i Salmi sono davvero utili come preghiere di ringraziamento, e il

Salmo 138 ne costituisce uno splendido esempio. Leggiamolo in atteggiamento di preghiera:

 

"Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:

hai ascoltato le parole della mia bocca.

A Te voglio cantare davanti agli angeli,

mi prostro verso il Tuo tempio santo.

 

Rendo grazie al Tuo nome

per la Tua fedeltà e la Tua misericordia:

hai reso la Tua promessa più grande di ogni fama.

Nel giorno in cui T'ho invocato, mi hai risposto,

hai accresciuto in me la forza.

 

Ti loderanno, Signore, tutti i re della terra

quando udranno le parole della Tua bocca.

Canteranno le vie del Signore,

perché grande è la gloria del Signore;

eccelso è il Signore e guarda verso l'umile

ma al superbo volge lo sguardo da lontano.

Se cammino in mezzo alla sventura

Tu mi ridoni la vita;

contro l'ira dei miei nemici Tu stendi la mano

e la Tua destra mi salva.

Il Signore completerà per me l'opera Sua.

Signore, la Tua bontà dura per sempre:

non abbandonare l'opera delle Tue mani."

 

Altri bei salmi di ringraziamento includono i N. 33, 40, 65. 66, 116 e 136.

 

 

Preghiera dell'amore fiducioso

 

(15)Quando amiamo qualcuno abbiamo fiducia in lui anche se non comprendiamo pienamente

quello che fa. Accettando loro, accettiamo anche quello che fanno. Un bimbo salterà giù da una certa altezza nelle braccia del padre senza alcuna garanzia che questi lo prenderà: ha semplicemente fiducia. Un bambino sicuro si sottoporrà ad un intervento chirurgico se i genitori gli assicurano che è necessario. Anche il nostro Padre celeste spesso ci chiede di avere fiducia in Lui anche quando non riusciamo a capire cosa sta facendo. Spesso ci dice: "Aspetta", ma non ci dice mai di "preoccuparci" per qualcosa.

 

 

(16)A volte ci chiede di saltare, di uscire dalla barca come S. Pietro, solo per la fiducia che

abbiamo in Lui; altre volte ci manda delle prove per misurare quella fiducia e per farla crescere. Quando la nostra fiducia in Dio sarà perfetta, allora la nostra fede sarà completa. Ecco come si esprime S. Giacomo al riguardo:

 

"Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove, sapendo che la prova della vostra fede produce la pazienza. E la pazienza completi l'opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla." (Gc. 1,2-4)

 

Quando, nella sofferenza, preghiamo Dio che ci guarisca, è una preghiera eccellente, ma talvolta Egli potrebbe ispirarci a chiedere la pazienza e la fiducia, anziché la guarigione. Il notissimo Salmo del Buon Pastore è un esempio splendido di questo tipo di preghiera:

 

"Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla... " (Sal. 23,1)

 

Anche i Salmi 26, 27, 31, 46, 55, 62, 127 e 131 sono altre utilissime preghiere di amore confidente e fiducioso.

 

 

La preghiera dell'amore penitente

 

(17)L'importanza fondamentale di questo tipo d'amore l'abbiamo considerata nel capitolo:

"Orientarsi verso Dio". Ogni giorno chiediamo perdono delle nostre mancanze perché in qualche modo sappiamo di aver mancato di vivere al livello dell'immenso amore di Dio per noi. Possiamo esprimere questa preghiera di amore penitente con un atto di contrizione, con una penitenza liberamente scelta in riparazione al Sacro Cuore di Gesù e, più di tutto, nell'incontro personale con Gesù nel sacramento della Sua misericordia.

 

 

(18)Anche quando perdoniamo agli altri le loro mancanze verso di noi, in pratica offriamo questo

tipo di preghiera; e lo Spirito Santo ci dà la capacità di perdonare. Più i nostri peccati sono grandi agli occhi di Dio, più grande è stato il Suo perdono, e in questo possiamo vantare una speciale parentela con Maria Maddalena, della quale Gesù ha detto:

 

"Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco." (Lc. 7,47)

 

Il nostro stato di peccato può così diventare la sorgente che ci porta a rivolgere ogni giorno a Dio la preghiera dell'amore penitente. Nel secondo capitolo è citato il bellissimo salmo di pentimento del Re David, il Salmo n. 51. Anche i Salmi 6 e 32 sono preghiere di pentimento.

 

 

(19)   Gesù ci fa questa grande promessa:

 

"Se rimanete in Me e le Mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato." (Gv. 15,7)

 

La promessa è chiara ed è legata ad una sola condizione: che rimaniamo nel Suo amore. E poi ci dice come fare:

 

"Se osserverete i Miei comandamenti, rimarrete nel Mio amore." (Gv 15,10)

 

 

(20)Questa promessa ci dice semplicemente che se vivremo come fanciulli, Egli non potrà che

rispondere e donare come un Padre. Dare come un Padre e ricevere come un fanciullo sono cose strettamente collegate, e il segreto della preghiera efficace sta proprio nel cuore pieno d'amore per il Padre, in un cuore che si rivolge a Lui chiamandolo: "Abbà, Padre!" in tutta sincerità.

 

 

(21)Se rimarremo nel Suo amore, se avremo nel cuore un atteggiamento simile a Cristo e se

vivremo in maniera simile a Lui, allora certamente saremo ispirati a chiedere le cose che meglio promuovono la gloria di Dio, e sicuramente le otterremo. E questo fatto di riceverle accresce la gloria di Dio:

 

"Qualunque cosa chiederete nel nome Mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio." (Gv 14,13)

 

Possiamo chiedere qualunque cosa, perfino il successo personale, come fece Gesù, purché abbia per fine la gloria di Dio:

 

"Padre, ... glorifica il Figlio Tuo, perché il Figlio glorifichi Te." (Gv 17,1)

 

 

(22)Prima di pregare per qualcosa, dobbiamo cercare lo Spirito Santo affinché ci illumini

sull'opportunità della nostra richiesta. Se staremo in ascolto, non ci lascerà nel dubbio, e caso mai potrà indicarci se la nostra preghiera è inappropriata, oppure se le motivazioni sono solo ispirate dall'egoismo, come ci ricorda S. Giacomo:

 

"Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per spendere per i vostri piaceri." (Gc 4,2-3)

 

 

(23)Quando ciò che chiediamo rientra chiaramente nella volontà di Dio, allora dobbiamo chiedere

con grande coraggio e fermezza, proprio come faceva Gesù in tutte le Sue preghiere:

 

"Padre, ... Io sapevo che sempre Mi dai ascolto." (Gv 11,42)

 

Ma dobbiamo imitare Gesù anche quando non siamo certi che ciò che chiediamo sia conforme alla volontà di Dio:

 

"Però non come voglio Io, ma come vuoi Tu (sia fatto)!" (Mt 26,39)

 

 

(24)      Altrimenti dovremmo perseverare nell'assoluta fiducia che la nostra preghiera sarà esaudita, e

a questo proposito abbiamo alcuni esempi da imitare: la donna Cananea (Mt 15,21-28), l'amico importuno (Lc 11,5-8) e la vedova insistente (Lc 18,1-8).

 

 

(25)      E ci sono tante cose per cui pregare: la venuta del regno di Dio nel cuore degli uomini, che la

Chiesa di Dio cresca nell'amore, che in essa vi sia unità; dobbiamo pregare per i nostri governanti, per gli affamati e i senza tetto di tutto il mondo, per i malati, per chi è solo, per i leader della nostra Chiesa, per i missionari che ci rappresentano, per gli insegnanti dei nostri figli, per la famiglia, gli amici, per la nostra salute e felicità e per le molte altre cose di cui ogni giorno abbiamo bisogno.

 

"Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi." (Ef. 6,18)

 

(26)      Nel discorso della Montagna (il modello di comportamento per il cristiano), Gesù ci ha dato

una bella illustrazione della preghiera di intercessione:

 

"Chi tra voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe? Se dunque voi che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!" (Mt 7,9-11)

 

 

Le preghiere dei santi

 

(27)      La scrittura è piena di esempi di persone che hanno interceduto per conto di altre, proprio

come fece Maria al banchetto nuziale, o S. Paolo quando scrisse ai cristiani di Efeso:

 

"Non cesso di rendere grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere." (Ef 1,16)

 

Mosè tenne le mani alzate in preghiera per il popolo che Dio in origine Si era scelto.

 

 

(28)      Nella comunità cristiana preghiamo gli uni per gli altri, particolarmente quando qualcuno ci

chiede preghiere. Ma tale comunità trascende la morte: si estende oltre la vita, fino all'eternità. Dopo la morte tutti i fedeli continuano ad essere membri del popolo di Dio, parte del corpo di Cristo. Siamo ancora "membra gli uni degli altri" (Rom 12,5). Per questo possiamo avere la certezza assoluta di godere ancora del sostegno della preghiera di "Maria Vergine, Madre di Dio, con gli apostoli, i martiri e tutti i santi, sulla cui costante intercessione possiamo contare per ricevere aiuto." (Preghiera Eucaristica N. 3). Invochiamo con fiducia la loro intercessione.

 

 

La sincerità nella preghiera

 

(29)      La preghiera è il privilegio che ci permette di entrare in contatto diretto col cuore del nostro

amabilissimo Padre celeste. Gesù una volta ha detto:

 

"Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole." (Mt 6,7)

 

Dio non conta le parole, ma le valuta. Gesù ci ha offerto la preghiera perfetta:

 

Padre nostro che sei nei cieli

sia santificato il Tuo nome;

venga il Tuo regno;

sia fatta la Tua volontà,

come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

e rimetti a noi i nostri debiti

come noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non ci indurre in tentazione,

ma liberaci dal male." (Mt 6,10-13)
MARIOCAPALBO
00martedì 27 marzo 2012 14:10

Solo quando potremo ripetere queste parole lentamente e con profonda sincerità, anche le altre preghiere che faremo acquisteranno per noi significato e valore.

 

 

(30)      Come per ogni altro incontro con un amico, le nostre preghiere richiedono quasi sempre

intimità, e così Gesù ci ha detto:

 

"Quando preghi... entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto." (Mt 6,5-6)

 

Se prendiamo sul serio questa attività centrale della vita cristiana, di solito non potremo lasciare al caso il tempo e il luogo della preghiera. Gesù valuta in modo ancora diverso le nostre preghiere:

 

"Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate." (Mc 11,25)

 

Se manca questo, abbiamo la pretesa di amare il Padre senza esser disposti a perdonare i fratelli, gli altri Suoi figli che Egli ama immensamente. Dio ci darà la forza e il potere di perdonare tutto a tutti, perché ce lo ha ordinato, precisando poi che la preghiera senza il perdono è una falsità. Chiedete allo Spirito Santo di darvi il potere e la capacità di perdonare i vostri nemici.

 

 

Esprimere le preghiere

 

(31)      Nella preghiera servirsi dei gesti è normale, ma se lo facciamo, è importante che per noi

abbiano una utilità personale. Vi sono gesti comunemente accettati con i quali la gente prega insieme. La Chiesa ad esempio, ci ha dato una combinazione di parole e di gesti da usare nell'adorazione pubblica o liturgia. Di solito il sacerdote alla Messa prega con le braccia alzate; bacia il vangelo; si inchina davanti al crocifisso, ecc., e queste sono preghiere fatte coi gesti. Quando ci inginocchiamo, ci facciamo il segno della croce, ci battiamo il petto o chiniamo il capo, preghiamo coi gesti. Questi gesti sono preghiere vere e proprie se provengono da una disposizione sincera del cuore. S. Paolo, ad esempio, ci ha dato questo suggerimento:

 

"Voglio dunque che gli uomini preghino, dovunque si trovino, alzando al cielo mani pure." (1 Tim. 2,8)

 

 

(32)      Quando pregate privatamente in camera vostra, o davanti al Santissimo Sacramento, potete

desiderare di stare semplicemente seduti a pensare a Dio con amore, oppure leggere la Sua parola nella scrittura e parlarne con Lui, o ancora inginocchiarvi e recitare delle preghiere che conoscete a memoria; potete voler stare in piedi e a braccia aperte come il prete durante la Messa, o cantare un inno di lode a Dio, e perfino piangere o gridare davanti a Dio. Altre volte potete desiderare di camminare per la stanza recitando una decina del rosario, o pregare con dei salmi che esprimano il vostro stato d'animo davanti a Dio in quel momento. Non importa il modo in cui esprimete le vostre preghiere, purché queste provengano dal cuore e non siano solo parole vuote e gesti privi di significato. A proposito della preghiera, Gesù ha condannato ogni esibizionismo, ogni mancanza di sincerità:

 

"Questo popolo mi onora con le labbra ma il suo cuore è lontano da Me. Invano essi Mi rendono culto." (Mt 15,8-9)

 

 

(33)      Ognuno di noi deve trovare, poco a poco, il proprio stile di preghiera, sentendosi poi libero di

cambiarlo quando un nuovo stile ci aiuterà a pregare meglio. A volte potremmo sentirci di cantare un inno di gioia o di pentimento; altre volte può esserci più utile restare in silenzio a pensare all'amore di Dio per noi; altre volte ancora possiamo aver voglia di ripetere più volte, lentamente, la nostra preghiera preferita. Talvolta avremo il desiderio di inginocchiarci, altre volte di restare in piedi, o di inchinarci, di alzare le mani e perfino di danzare davanti a Dio. Gli uomini di Dio, i santi del Vecchio e del Nuovo Testamento, hanno pregato così. Di Gesù leggiamo:

 

"E avanzatosi un poco, Si prostrò con la faccia a terra e pregava." (Mt 26,39)

 

e

 

"David danzava con tutte le forze davanti al Signore." (2 Sam. 6,14)

 

 

(34)      Oltre che con parole e gesti, la preghiera si esprime anche col digiuno, e qualche volta questo

è necessario, particolarmente quando sembra che il diavolo abbia un potere maggiore nella nostra vita o in quella degli altri. La Chiesa ci esorta ancora a digiunare, sebbene non vi siano leggi specifiche sull'argomento. Lo stesso Gesù ce ne ha dato l'esempio:

 

"Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti..." (Mt 4,2)

 

Il fare elemosine è un altro modo di esprimere la preghiera:

 

"Dei tuoi beni fa' elemosina. Non distogliere mai il tuo sguardo dal povero, così non si leverà da te lo sguardo di Dio. La tua elemosina sia proporzionata ai beni che possiedi: se hai molto, da' molto; se poco, non esitare a dare secondo quel poco. Così ti preparerai un bel tesoro per il giorno del bisogno, poiché l'elemosina libera dalla morte e salva dall'andare tra le tenebre. Per tutti quelli che la compiono, l'elemosina è un dono prezioso davanti all'Altissimo." (Tb 4,7-12)

 

 

"Quando" dobbiamo pregare?

 

(35)      Se uno dei vostri figli vi chiedesse: "Mamma, Papà, quando devo amarvi?" la risposta

sarebbe ovvia. S. Paolo dice:

 

"Pregate incessantemente."(Ef 6,18; 1 Tess. 5,17)

 

Ciò non significa che dobbiamo star sempre a pensare a Dio o a parlargli. Se la disposizione del cuore è quella giusta, si può dire che in un certo senso preghiamo sempre e in ogni cosa che facciamo, proprio come l'uomo veramente innamorato della moglie la ama anche quando è al lavoro per guadagnarsi da vivere. Per questo è importante obbedire alla parola di Dio che  dice:

 

"Sia dunque che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio." (1 Cor 10,31)

 

 

(36)      Tuttavia è d’importanza vitale riservare momenti speciali ad una preghiera più diretta e

intensa. Un uomo e sua moglie, pur amandosi sempre anche quando sono separati l'uno dall'altra, devono trovare il tempo per stare soli ed esprimere in maniera più profonda e speciale il loro amore. Lo stesso dicasi del nostro amore per Dio: a volte dobbiamo restare da soli con lui.

 

La semplice pratica delle preghiere del mattino e della sera non sarà mai raccomandata abbastanza, e lo Stesso Gesù impiegava entrambi questi momenti per pregare:

 

"Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava." (Mc 1,35)

 

e

 

"Appena li ebbe congedati, salì sul monte a pregare. Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed Egli solo a terra." (Mc 6,46-47)

 

 

(37)      Ci sono momenti particolari in cui abbiamo bisogno di ascoltare con maggior chiarezza la

voce di Dio, o in cui abbiamo bisogno di un aiuto speciale per noi stessi o per gli altri. Quando Gesù stava per prendere l'importante decisione della scelta degli apostoli, leggiamo:

 

"In quei giorni Gesù se n’andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione. Quando fu giorno, chiamò a Sé i Suoi discepoli e ne scelse dodici." (Lc 6,12-13)

 

É un esempio questo che dovremmo imitare nei momenti particolari, quando ci troviamo a dover affrontare decisioni importanti. Preghiamo davvero con sincerità per le decisioni da prendere?

 

 

(38)      Nei periodi di tentazione, quando pare che il diavolo ci stia particolarmente vicino, dobbiamo

fare ciò che Gesù disse ai Suoi discepoli:

 

"Vegliate e pregate per non cadere in tentazione." (Mt 26,41)

 

 

Pregare insieme

 

(39)      Nel capitolo sulla comunità cristiana vedremo che la Chiesa è il popolo di Dio e che Dio

vuole che Lo adoriamo insieme come popolo, oltre che individualmente. I leader della nostra Chiesa hanno stabilito in che modo si devono offrire alcune di queste preghiere da fare insieme: in particolare quando adoriamo durante la Messa, quando ci accostiamo ai Sacramenti o quando preghiamo nel nome della Chiesa intera usando la "Preghiera ufficiale della Chiesa." Questa bellissima preghiera è a disposizione di chiunque se ne voglia avvalere.

 

 

(40)      Immediatamente dopo l'ascensione di Gesù al cielo, a proposito dei Suoi discepoli leggiamo

che:

 

"Erano assidui ... nella frazione del pane e nelle preghiere... Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa." (Atti 2,42; 46)

 

Ma per pregare insieme non è certo necessario aspettare l'adorazione ufficiale fatta in Chiesa una volta la settimana. Gesù infatti ha detto:

 

"Dove sono due o tre riuniti nel Mio nome, Io sono in mezzo a loro." (Mt 18,20)

 

 

(41)      Per questo quando siamo in compagnia di un altro cristiano è bene pregare insieme, perché

allora Gesù Si fa presente in modo speciale. Egli prega insieme a noi in un modo unico quando siamo insieme ad un'altra persona per pregare con lei. La semplice pratica della preghiera familiare assicura la presenza di Gesù nella famiglia.

 

"In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accordano per domandare qualunque cosa, il Padre Mio che è nei cieli ve la concederà." (Mt 18,19)

 

Nel capitolo successivo faremo un più ampio riferimento al valore delle piccole comunità di preghiera composte da tre o quattro famiglie. Vi sarebbe possibile incontrarvi con altre famiglie per la preghiera privata?

 

 

L'esperienza della preghiera

 

(42)      Questi versi del Salmo 139 sono una preghiera davvero profonda, e se li leggerete dopo aver

invocato lo Spirito Santo, che ha ispirato l'autore, metteranno anche voi in un atteggiamento perfetto di preghiera davanti a Dio. Meditate ogni rigo con il cuore, prima di passare a quello successivo.

 

Signore, Tu mi scruti e mi conosci,

tu sai quando seggo e quando mi alzo.

Penetri da lontano i miei pensieri,

mi scruti quando cammino e quando riposo.

Ti sono note tutte le mie vie;

la mia parola non è ancora sulla lingua

e Tu, Signore, già la conosci tutta.

Alle spalle e di fronte mi circondi

e poni su di me la Tua mano.

Stupenda per me la Tua saggezza,

troppo alta, e io non la comprendo.

 

Dove andare lontano dal Tuo spirito,

dove fuggire dalla Tua presenza?

Se salgo in cielo, là Tu sei,

se scendo negli inferi, eccoTi.

 

Se prendo le ali dell'aurora

per abitare all'estremità del mare,

anche là mi guida la Tua mano

e mi afferra la Tua destra.

 

Se dico: 'Almeno l'oscurità mi copra

e intorno a me sia la notte';

nemmeno le tenebre per Te sono oscure,

e la notte è chiara come il giorno;

per Te le tenebre sono come luce.

 

Sei Tu che hai creato le mie viscere

e mi hai tessuto nel seno di mia madre.

Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;

sono stupende le Tue opere,

Tu mi conosci fino in fondo.

Non Ti erano nascoste le mie ossa

quando venivo formato nel segreto,

intessuto nelle profondità della terra.

 

Ancora informe mi hanno visto i Tuoi occhi

e tutto era scritto nel Tuo libro;

i miei giorni erano fissati,

quando ancora non ne esisteva uno.

 

Quanto profondi per me i Tuoi pensieri,

quanto grande il loro numero, o Dio;

se li conto sono più della sabbia,

se li credo finiti, con Te sono ancora.

 

Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore,

provami e conosci i miei pensieri:

vedi se percorro una via di menzogna

e guidami sulla via della vita." (Salmo 139,1-18; 23-24)

 

Per mezzo della preghiera veniamo ad attingere alle risorse infinite della potenza divina: apriamo il cuore a Dio rendendoci disponili affinché Egli possa parlare non solo a noi, ma anche agli altri tramite noi.

 

A proposito della sua vita di preghiera un giovane ha scritto:

 

     "A volte prego perché pare che quella sia l'unica cosa giusta da farsi in quel momento particolare; a volte lo faccio perché avverto la presenza di Cristo in me. Altre volte prego perché non avverto affatto la presenza di Cristo, mentre lo vorrei. Posso trovarlo dentro di me, nel mio prossimo, nel mondo che mi circonda o in me per mezzo dell'Eucarestia. Egli è presente in tutte queste forme; sta a me cercarlo nel modo giusto, essere aperto a tutte queste possibilità. Non arriveremo mai a conoscere Dio per mezzo delle idee, ma solo attraverso l'apertura e l'amore.

 

     Più preghiamo e più portiamo Cristo a noi stessi. E così facendo, lo portiamo anche agli altri attraverso il nostro contatto con loro. Quando poi sono gli altri a pregare, indirettamente ci portano Cristo. Ogni volta che preghiamo rinnoviamo la nostra apertura a Cristo e continuiamo a crescere nell'amore per Lui."

 

 

Una preghiera rivolta a Gesù

 

     Signore Gesù, insegnami a pregare. Tu solo puoi farlo, come lo facesti con gli apostoli. Desidero ardentemente pregare bene e veder crescere la mia amicizia con Te, ma non riesco a pregare come dovrei.

 

     Signore, dammi la sensazione profonda del bisogno che ho di restare quieto davanti a Te per tutto il tempo necessario ad ascoltare quello che mi stai dicendo. Dammi la convinzione profonda della potenza della preghiera e della verità che è il Tuo Spirito dentro di me a rendere potenti anche le mie preghiere.

 

     Signore, dammi una fede piena d’aspettative. Dammi la totale fiducia che, con Te come Maestro, potrò davvero imparare a pregare bene, nonostante il mio nulla. Ti chiedo di darmi la convinzione  che mi rivelerai tutto ciò che ho bisogno di sapere per arrivare a pregare bene. Dammi una fiducia talmente profonda nella potenza della preghiera da indurmi ad accogliere con gioia l'opportunità di pregare per gli altri. Allontana da me ogni rispetto umano, affinché io possa restare con gioia accanto a chi chiede preghiere ed esprimere alla loro presenza le parole che Ti rivolgo mentre prego. Fa' che sempre più io acquisti la consapevolezza che Tu, Signore Gesù, sei vivo in me e che tutte le mie preghiere sono piene di potenza positiva, perché sono le Tue preghiere  fatte attraverso di me.

 

 

 

Punti di discussione

 

1.       Nella preghiera non ci limitiamo a parlare a Dio: entriamo nella Sua stessa comunità d'amore. Che significa?

 

2.       Esponi alcuni dei motivi per cui si dice che la preghiera di lode sia la più grande di tutte le preghiere.

 

3.       Cita alcune delle cose che Gesù ha detto a proposito della preghiera, ed esponi, con le Sue parole, il passo che preferisci sulla preghiera di petizione.

 

4.       Esponi alcuni dei motivi per i quali gli insegnamenti di Gesù dimostrano quanto sia speciale il valore della preghiera comunitaria. Cosa pensi della preghiera spontanea fatta assieme agli altri?

 

 

Revisione

 

1.       É più importante capire cos'è la preghiera che pregare.                                                    V     F

 

2.       Nessuno può dirmi le parole che devo usare nelle mie preghiere personali.                     V     F

 

3.       La rivelazione della Santissima Trinità ci aiuta a capire la preghiera.                             V     F

 

4.             La parte centrale della preghiera cristiana è il grido "Padre" pronunziato dallo Spirito

         Santo dentro di noi.                                                                                                            V     F

 

5.       Non ci è possibile pregare se non sappiamo quali  parole usare.                                      V     F

 

6.         La profondità della preghiera dipende dalla nostra capacità di discorrere

         spontaneamente.                                                                                                                 V     F

 

7.       La miglior preghiera che possiamo offrire è quella di lode.                                              V     F

 

8.       Dio non ci chiederà d’avere fiducia in Lui se non riusciamo neppure a capire cosa ci

         sta facendo.                                                                                                                         V     F

 

9.         Il modo migliore per esprimere la preghiera di pentimento è il sacramento della

         penitenza.                                                                                                                            V     F

 

10.     Il principale requisito della preghiera di petizione è che si perseveri nelle richieste.       V     F

 

11.     Il segreto della preghiera efficace è il cuore pieno d'amore per il Padre.                          V     F

 

12.         Se staremo in ascolto dello Spirito Santo, Egli ci suggerirà cosa chiedere nella

          preghiera.                                                                                                                           V     F

 

13.         Nel Discorso della Montagna Gesù ha paragonato il Padre Suo al più amoroso dei

          padri umani.                                                                                                                       V     F

 

14.     La Scrittura non dice niente a proposito dell'intercessione dei santi.                                 V     F

 

15.     La comunità cristiana finisce con la morte.                                                                        V     F

 

16.     Dio non conta le nostre preghiere, ma le valuta.                                                                V     F

 

17.         Se il cuore ha un atteggiamento di preghiera, non è  necessario dedicare un tempo

         particolare alla preghiera.                                                                                                   V     F

 

18.     Le preghiere fatte coi gesti non hanno il valore di quelle espresse con parole.                 V     F

 

19.     E' importante conservare per tutta la vita lo stesso stile di preghiera.                                V    F

 

20.     Il fare elemosina è preghiera.                                                                                             V     F

 

21.     Prima di prendere delle decisioni importanti è necessaria una preghiera speciale.            V     F

 

22.     Le preghiere migliori le diciamo quando siamo soli.                                                         V     F

 

23.       La lettura dei Salmi ci aiuta a crescere nello spirito.                                                       V    F

 
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