In Ungheria vi erano molte similitudini. Con un comunismo meno rigido che in molti altri paesi, l'Ungheria è stata tra i primi paesi ad essere ospitale verso gli affari degli occidentali ed altre influenze. Mentre ero laggiù ho potuto condividere con degli amici la pubblicità a tutta pagina apparsa alcuni anni prima sul New York Times, che celebrava
Ø il lancio dell'edizione ungherese della rivista Playboy. L'inserzione illustrava bene le sfide che la società ungherese dovrà affrontare.
Ecco il testo dell'inserzione:
Il ventinove Novembre gli ungheresi si sono avvicinati di un passo a qualcosa per cui hanno sempre lottato: la Libertà.
Ø Non solo la libertà politica, ma la libertà di stampa. E la prima rivista americana dei consumatori pubblicata in Ungheria è stata Playboy. Nessuna sorpresa, perché noi siamo la rivista che in America è stata alla guida di una rivoluzione sociale appoggiando la libertà personale, politica ed economica.
Ø È questo il potere di Playboy. Un potere che raggiunge 15.000.000 di lettori in tutto il mondo. E che continua a crescere.
Ø 15.000.000 di lettori ci sono affezionati perché noi siamo affezionati a loro. Per questo il numero di americani che ogni mese compra Playboy è maggiore di quanti comprano Esquire, GQ Rolling Stone e Business Week messi insieme. Fanno di noi la rivista per uomini più venduta – e non solo nel paese – ma nel mondo.
Così, ecco la libertà. O, come si dice in Ungheria: Eljen a Szabadsag.
La Chiesa Cattolica – Accade quindi, che mentre la Chiesa Cattolica in Ungheria si sta lentamente adattando alla nuova situazione,
Ø la chiesa in più rapida crescita del paese è guidata da Sandor Nemeth, un ex cattolico: la Faith Church di Budapest, composta da cinquemila membri, che ha già avviato ottanta chiese satellitari in tutto il paese. Pur rendendosi conto di ingannare le istituzioni religiose in Ungheria, questo leader trova che
Ø molti ungheresi – e in particolare i giovani, “delusi sia dal comunismo, sia dall'istituzione cattolica che dai gruppi di culto del tipo Hare Krishnas, la Chiesa dell’Unificazione di Sun Myung Moon, gli Scientologi, i Mormoni e i Testimoni di Geova – stanno reclutando proseliti.[103]
In un'altra importante città dell'Ungheria due amici provenienti dall'Università Francescana di Steubenville insegnano inglese presso una scuola superiore cattolica e danno testimonianza della loro fede,
Ø ma nella stessa città sono superati per numero da dieci missionari pentecostali dalla California del Sud, che si danno un gran daffare nell’iniziare delle chiese.
Poco dopo il mio ritorno dall'Ungheria, la stampa americana è stata raggiunta da una nuova relazione circa l'ultimo “dono” che il commercio americano stava offrendo alla ex Unione Sovietica: “Mezzo milione di persone erano ammassate il sabato in un campo d'aviazione per vedere gli AC-DC., i Black Crowes e i Metallica suonare al più grande concerto rock occidentale dell'Unione Sovietica, reclamizzato come dono fatto alla gioventù russa…
Ø “Lo spettacolo si proponeva di «celebrare la riuscita difesa della democrazia quale dono ai giovani della Russia. Non vi è nessun collegamento commerciale, nessuna trasmissione televisiva, né specials HBO, niente», disse Marilyn Harris, direttore societario delle comunicazioni per il Time Warner.”
Il primo contatto è sempre gratis.
Durante i viaggi in Lituania, paese con la più alta percentuale di cattolici di tutta la ex Unione Sovietica, importanti conversazioni con vescovi cattolici e con i giovani hanno rivelato una situazione difficile.
Ø I lunghi anni sotto il comunismo hanno demoralizzato molti sacerdoti, e non vi è un grande interesse nel rinnovamento o nelle nuove iniziative. Presso molti preti c'è la forte tendenza a continuare a fare solo ciò che hanno fatto per sopravvivere sotto il comunismo, e a non creare problemi.
Ø Altri continuato ad essere concentrati anzitutto sui problemi politici e ancora non si sono riadattati al bisogno che oggi ha la Chiesa di una grande opera di rievangelizzazione.
Ø In mezzo a tutto ciò, le forti influenze secolari materialiste provenienti dall'Occidente stanno conquistando terreno, e molti giovani stanno perdendo interesse in quella che è avvertita come una chiesa paralizzata, tradizionale e priva di qualsiasi dinamismo.
Un altro fattore particolarmente rilevante in Lituania è stato l'arrivo di una gran quantità di gruppi di missionari evangelici e pentecostali, come pure di gruppi religiosi non cristiani provenienti dall'Occidente.
Ø Di fronte alla paralisi e alla povertà della Chiesa Cattolica, questi gruppi stanno facendo grandi passi, e sono in molti a unirsi a loro.
Ø Ben presto la più grande chiesa del paese non sarà più la cattedrale cattolica, ma una chiesa che si costruirà con l'aiuto dei pentecostali svedesi per una chiesa pentecostale che sta fiorendo in Lituania.
Ø Se non fosse stato per l'atteggiamento accogliente di un vescovo in particolare, molti dei più dotati giovani leader cattolici da noi incontrati avrebbero abbandonato la Chiesa a favore dei più dinamici gruppi protestanti.
Ø Durante un viaggio Padre Michael Scanlan, presidente dell'Università Francescana di Steubenville, ed io, abbiamo presentato un mini raduno di una giornata nel quale centinaia di cattolici hanno risposto alle opportunità di affidare a Gesù la loro vita e di pregare per ricevere una effusione più piena dello Spirito Santo. Alcuni non erano mai stati battezzati.
Abbiamo anche avuto l'occasione di offrire ad alcune giovani donne cattoliche sul punto di andare a vivere con famiglie di mormoni nell'Utah e frequentare una università con predominanza mormone, l'opportunità di frequentare l'Università Francescana, dove ora sono iscritte.
Nell'intera ex Unione Sovietica e negli ex paesi satelliti, più di un migliaio di organizzazioni non cattoliche (senza includere le congregazioni individuali e gli individui) provenienti da tutto il mondo stanno lavorando di buona lena per proclamare il vangelo (per lo più il Vangelo cristiano, ma talvolta il vangelo di sette e culti non cristiani), con risultati davvero notevoli.
Ø Sono in centinaia di migliaia a recarsi alle crociate, ai raduni, alle scuole di formazione e ai seminari, e così si iniziano migliaia di nuove chiese.
Ø Molte persone sono portate in altri paesi per una ulteriore formazione e studi. In questo impegno sono rilevanti le organizzazioni americane evangelica e pentecostale, ma anche gli evangelisti e le organizzazioni provenienti dall'Africa, dalla Corea, dalle Filippine, dalla Svezia e da molti altri paesi.
Sentite la testimonianza oculare di alcuni coinvolti in quella missione:
Sono tornato di recente negli Stati Uniti dalla città di Mosca, dove diversi ministri americani hanno sponsorizzato un seminario per la formazione di una leadership…
Ø portando circa 1.500 pastori e ministri da tutta la Russia e dalle circostanti repubbliche.
Ø Noi abbiamo tenuto due conferenze parallele per i leader, nelle quali è stata offerta una grande varietà di addestramento, di insegnamento e di materiale. Non serve dire che l'intera occasione è stata benedetta dalla presenza del Signore e dall'eccitazione profetica che caratterizza queste giornate di raccolto.
Spesso, quando mi sono trovato davanti dei discepoli russi – la maggior parte dei quali molto giovani negli anni e nel Signore – mi sono chiesto chi è in realtà a ricevere l’addestramento, loro o noi!
Ø Il fuoco nei loro occhi, lo zelo nel cuore, l’eccitazione e l'abbandono con cui si gettano nel Signore ci hanno portato una convinzione profonda ed una immensa gioia.
Ci aspettavamo di trovare un gruppetto di credenti con la mentalità del perseguitato (che è stata per anni una realtà), e invece abbiamo incontrato dei discepoli vivaci, profetici e pieni di entusiasmo.
Ø Quando arrivavano alla conferenza dopo aver viaggiato su treni e autobus per centinaia di chilometri, erano già disposti all'incontro col Signore ed hanno fatto presto ad entrare in una intercessione intensa e nell'adorazione comunitaria. Per certi aspetti erano così giovani, eppure così maturi per altri!
Ø In verità, per quanto cupo possa apparire il panorama russo, lo splendore della chiesa emergente sta già attirando moltitudini verso l'abbraccio con Dio.
Questi discepoli e questi leader non solo sono assetati della presenza di Dio e impazienti di crescere, ma
Ø possiedono anche una visione profetica molto contagiosa per il proprio paese e per la l'intera terra.
Ø Ricordo un gruppo di questi credenti russi che ci descrivevano come si aspettassero con certezza, dopo la costruzione della casa del Signore nei loro paesi,
Ø di essere mandati a sud presso le repubbliche musulmane. E dopo averle evangelizzate, pagando il prezzo della sofferenza e del martirio, essi credono che
Ø Dio aprirà il mondo musulmano davanti a loro – mandandoli anche in India, in Cina per proseguire il tragitto fino a Gerusalemme, dove si aspettano di accogliere il Signore al Suo ritorno!
Avessimo tutti noi una visione e un fervore simile![104]
In una recente intervista i quattro vescovi cattolici incaricati di prendersi cura dei cattolici in varie regioni dell'ex Unione Sovietica hanno constatato la seguente situazione:
Riguardo alle sette, queste sono arrivate anche nelle repubbliche asiatiche e stanno convertendo moltissime persone … La scorsa estate qui [Siberia] le sette avevano riempito anche gli stadi.
Ø Vengono dalla Corea del Sud e dall'America, e decine di migliaia di persone sono andate a sentire cosa avevano da dire. Rappresentano un fenomeno davvero notevole…
- I predicatori protestanti dominano il tempo delle trasmissioni tv, con ore ed ore di trasmissioni la settimana, senza considerare gli stadi che prendono in affitto in tutta la Russia. Sono arrivati persino a noleggiare un battello sul Volga…
- E intanto l'Occidente cattolico continua a dormire.
- Permette alle sette di andare avanti con la “nuova evangelizzazione”.
Da Omsk abbiamo ricevuto richieste di missionari, sia uomini sia donne – laici o preti – per insegnare il cattolicesimo. Ma laggiù abbiamo solo un prete…
Ø Ovviamente non c'è paragone tra l'opera missionaria dei protestanti e quella dei cattolici.
Ø Sul giornale ho letto la notizia di un progetto dei Battisti. In Occidente hanno promesso di costruirsi un migliaio di case di preghiera nell'Ex Unione Sovietica.
Ø Noi invece negli ultimi tre anni abbiamo cercato di metter su un paio di chiese cattoliche, ma ancora non abbiamo posto le fondamenta… Ho anche letto che
Ø la Svezia da sola si è impegnata a garantire il finanziamento per la costruzione di 500 case. E sicuramente porteranno il lavoro a termine… È vero. Hanno una risorsa illimitata di denaro. Ma vorrei dire questo.
Ø Il nostro approccio è sbagliato. Pensiamo sia nostro dovere restare in Chiesa ad aspettare che la gente venga da noi per diventare cristiana, ma questa è un'illusione. La proposta cristiana sarà convincente solo se fioriranno le testimonianze dei laici, se la gente darà testimonianza nell'ambiente in cui vive…
Ø All'epoca della Cortina di Ferro tutti ci volevano aiutare, ma ora pare che nessuno, che si tratti di congregazioni religiose o di movimenti ecclesiastici, se la senta di venire qui. E Dio solo sa quanto abbiamo bisogno di loro.[105]
Ad esempio una sola chiesa Pentecostale di Tulsa, Oklahoma, U.S.A., si è concentrata sulla città di San Pietroburgo.
Ø In sedici mesi ha fatto crociate che hanno attirato dalle dodici alle sedicimila persone al mese. Finora quattrocentomila hanno riposto la loro fede in Cristo, in risposta a quelle crociate, la prima chiesa che hanno aiutato a nascere è triplicata dopo tre mesi.
Ø Una scuola biblica da loro iniziata ha novecento studenti che studiano cinque giorni la settimana. E mentre ogni mese da Tulsa la gente va e viene a San Pietroburgo per aiutare, alcuni prendendosi il tempo delle ferie per poterlo fare e raccogliendo il proprio denaro, una famiglia ha venduto il proprio magazzino di articoli sportivi e si è trasferita laggiù con i tre figli in età scolare, per fornire regolarmente direttive alla chiesa e alla scuola biblica.[106]
I funzionari del governo russo stanno accogliendo in modo straordinario i cristiani e l'aiuto che essi offrono nel restaurare i principi morali e il carattere della popolazione russa:
Non badate al Grande Macs. Le repubbliche dell'ex Unione Sovietica ora aprono le porte della scuola pubblica all'insegnamento del cristianesimo.
Ø I funzionari russi del Ministero dell'Istruzione dicono di voler invitare un consorzio di 60 gruppi evangelici e università cristiane U.S.A., che si chiamano CoMission, per la formazione di educatori in 120.000 scuole pubbliche affinché insegnino i principi giudaico cristiani.
Ø I leader della CoMission dicono di voler reclutare 12.000 laici e studenti universitari per trascorrere un anno ciascuno nella ex Unione Sovietica…
Ø “Settant'anni fa abbiamo escluso Dio dal nostro paese, e ciò ha causato così tanti problemi nella nostra società da non poterli contare”, ha affermato di recente in una dichiarazione preparata il deputato all'istruzione Evgeniy Kurkin. “Dobbiamo rimettere Dio nel nostro paese, e cominciare dai nostri figli.”
Il deputato del ministero dell'istruzione Aleksandr G. Asmolov definisce un miracolo il fatto che i cristiani degli U.S.A aiutino quelli russi.
Ø “In luogo delle ostilità che vedevamo anni addietro, vediamo la gentilezza. Per questo posso solo dire: Sia lode a Dio.”[107]
I funzionari russi hanno invitato ad aiutarli anche i cattolici, gli ortodossi e i gruppi protestanti tradizionali, gli ebrei, i musulmani e i buddisti.
Ø “Finora tuttavia, gli unici gruppi riforniti di soldi, di materiali e volontà di rispondere sono stati i protestanti evangelici e fondamentalisti dagli Stati Uniti.[108]
Un'altra organizzazione evangelica dagli Stati Uniti, il Bill Gothard's Institute in Basic Life Principles, sta pure svolgendo un immenso lavoro nella Ex Unione Sovietica, ed ha appena annunziato che
Ø il Consiglio Municipale di Mosca ha chiesto loro di distribuire, ai 2,5 milioni di famiglie della città, materiale sulla formazione del carattere. Le forze aeree russe hanno offerto il trasporto gratuito del materiale.[109]
A un'altra organizzazione con base nel Missouri, la Revival Fire Ministries, hanno chiesto di fornire
Ø Bibbie da usarsi come libri di testo in tutte le settemila scuole pubbliche della capitale.[110]
A un'altra organizzazione ancora, Youth with a Mission, (YWAM) hanno chiesto di collaborare a fianco degli educatori in Albania per lo sviluppo di materiale educativo con principi cristiani.[111]
Ø Questa particolare organizzazione evangelica ha più di 7.000 missionari di professione e oltre 25.000 missionari a breve termine che operano in più di ottanta paesi.[112]
Ø Nei miei viaggi in vari paesi ho incontrato i membri della YWAM, e li ho trovati insolitamente disposti a lavorare con le chiese esistenti, inclusa la Chiesa cattolica, e di contribuire in modo tale da edificare la chiesa locale – quando esiste un'apertura in quel senso – anziché avviare una nuova chiesa:
Ø “Al Akimoff, direttore della YWAM per i Ministeri Slavi, afferma che i loro missionari non si propongono di attirare i cattolici per poi farli uscire dalle loro chiese. Invece, dice,
stanno introducendo i cattolici alla conoscenza di Cristo e li vogliono aiutare a fondare comunità cattoliche centrate su Cristo e sull'evangelizzazione.”[113]
Anche in Albania la Christian Broadcasting Network ha distribuito 575.000 libretti del vangelo ad ogni bambino che frequenti la scuola dal primo all’ottavo grado, (le nostre elementari più le tre medie), e ha trasmesso in televisione le sue serie animate per bambini sull'unica rete TV albanese.[114]
Ø Per la Chiesa Cattolica un punto luminoso in Albania è stato l'appuntamento con l'Arcivescovo Ivan Diaz in qualità di nunzio papale. L’arcivescovo Diaz è noto per essere dinamico e centrato su Cristo.
Le preoccupazioni delle Chiese esistenti - Nel complesso tuttavia, le autorità delle chiese cattolica e ortodossa dei territori dell’ex blocco Sovietico sembrano ostacolate nell'impegno verso il rinnovamento pastorale e spirituale e l'evangelizzazione dalla
Ø preoccupazione a reclamare gli edifici confiscati di chiese e monasteri, a disputare sui diritti territoriali e a porre limiti reciproci nel nome dell'ecumenismo.[115] E intanto arrivano i protestanti.
Come si è espresso un teologo Russo Ortodosso: “La società russa e la chiesa stanno diventando estranei tra loro…
Ø La gente si aspettava risposte ai loro interrogativi. Ma la Chiesa era stata contaminata dai mali della società sovietica, mancanza di verità, linguaggio stereotipato … Nel 1989, quando i preti parlarono in televisione, ci fu un grande entusiasmo. Oggi di quell'entusiasmo non rimane più niente. Perché la Chiesa non aveva nulla da dire, a parte qualche banale considerazione di carattere generale.”[116]
Riflessioni di questo genere nascono dalle interviste con alcuni dei russi che stanno aspettando l'arrivo in Russia delle nuove chiese carismatiche:
Ø “Frequento anche la Chiesa Ortodossa, ma lì tutto è talmente complicato, col prete e con le icone. Qui invece tutto è dalla Bibbia, tutto è comprensibile, e questi pastori sono talmente gentili.
Ø Qui ci sentiamo accolti… Capire i preti invece è impossibile; non ti senti accolto.”[117]
E un eminente prete cattolico della ex Cecoslovacchia mette in guardia dall’idealizzare la presente condizione delle Chiese Cattoliche orientali sopravvissute alla persecuzione:
Non dobbiamo essere sentimentali verso la Chiesa Cattolica del vecchio mondo Comunista… È vero che ci sono stati dei martiri nella nostra chiesa e che molti onesti cristiani hanno perseverato nella fede anche nelle più atroci condizioni. Tuttavia
Ø molti hanno scelto il compromesso, e c'erano collaboratori e perfino agenti della Sicurezza Statale. E se ci riteniamo fortunati perché
Ø tra noi non vi sono teologi problematici, non dovremmo mancare di aggiungere che, purtroppo, non siamo in grado di fornire una sana teologia moderna, in grado di abbinare la fedeltà alla tradizione con la sensibilità alle esigenze dei nostri tempi.
Ø Ortodossia infatti non significa in alcun modo ripetizione ansiosa e non creativa. Chi si vanta perché non ha denti cariati, dovrebbe chiedersi se per caso ciò non sia dovuto al fatto ha denti artificiali.
Quindi Padre Halik rileva che “anche la nostra fede proverbiale in relazione all'autorità ecclesiastica può esser stata un po' più facile ai tempi in cui quasi non vi erano vescovi, o quando i nostri vescovi erano in prigione…
Ø solo adesso ci rendiamo conto che non è poi così facile rispettare l'autorità dei superiori, dei quali non si possono ignorare i naturali limiti e debolezze umane.
Ø Anche la lealtà verso la chiesa perseguitata si può dire fosse umanamente più facile della solidarietà verso l'istituzione pubblica, perché talvolta alcune delle manifestazioni esteriori di quest’ultima bastavano a far arrossire di vergogna.”
E pur riconoscendo la legittimità delle rivendicazioni della Chiesa per la restituzione delle sue proprietà, egli avverte:
Ø “Non dovremmo sopravvalutare i problemi economici e istituzionali, ma porre la prima enfasi sul rinnovamento spirituale… può essere bene ricordare che la Chiesa non vive solo dell'aspetto “amministrativo.”[118]