29 ottobre

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MARIOCAPALBO
00domenica 26 ottobre 2014 15:39
Bellezza della creazione


Preghiera

Signore, a te eccellentissimo, ottimo creatore e reggitore dell’universo, a te Dio nostro, grazie, anche se mi avessi voluto soltanto fanciullo. (Conf. I, 20.31)

Lettura

Bellezza della creazione

Con quale discorso si può esprimere la restante bellezza e utilità della realtà creata che dalla bontà di Dio è stata accordata all’uomo, sebbene gettato alla condanna negli affanni e nell’infelicità del tempo, per ammirarla e usarla? Nella multiforme e varia bellezza del cielo, della terra e del mare, nella grande profusione e meraviglioso splendore della luce stessa nel sole e luna e nelle stelle, nella ombrosità dei boschi, nel colore e odore dei fiori, nella diversità e numero degli uccelli ciarlieri e variopinti, nella diversa vaghezza di tanti e tanto grandi animali, fra i quali destano maggiore ammirazione quelli che hanno il minimo della grossezza, perché ammiriamo di più l’operosità delle formiche e delle api che i corpi immensi delle balene, e nella immensa veduta del mare quando, come di una veste, si ricopre di vari colori e talvolta è verde nelle varie gradazioni, talora color porpora, talora azzurro. Si ammira anche con molta soddisfazione quando è in tempesta perché affascina chi guarda appunto perché non lo sbatte e sconvolge come navigante. Che cosa suggerisce contro la fame la svariatissima abbondanza di cibi? Che cosa contro la schifiltosaggine la diversità dei sapori, diffusa dalla ricchezza della natura e non dalla tecnica e lavoro dei cuochi? Che cosa nelle varie circostanze i sussidi per difendere o recuperare la salute? Com’è gradevole l’avvicendarsi del giorno e della notte, la carezzevole tiepidezza delle brezze! Quant’è grande la provvista, in arbusti e bestiame minuto, per confezionare tessuti! Chi potrebbe passare in rassegna tutto? (De civ. Dei XXII, 24.5)

Per la riflessione

Eppure tutti questi beni sono sollievi d’infelici e condannati, non premio dei beati. Che cosa sarà dunque quel bene se questi sono tanti, così considerevoli e grandi? Che cosa darà a coloro che ha predestinato alla vita colui che li ha anche dati a coloro che ha predestinato alla morte? (De civ. Dei XXII, 24.5)

Pensiero agostiniano

Nelle ricchezze nulla è tanto da temersi quanto la superbia. (Sermo 36, 2)


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