28 agosto

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MARIOCAPALBO
00giovedì 21 agosto 2014 18:26
Godiamo se tutti gli uomini amano Dio
Preghiera
Riscatta, Dio, il tuo popolo, che hai preparato alla tua visione, dalle sue tribolazioni, e non soltanto da quelle che subisce dall’esterno ma anche da quelle che sopporta nell’intimo. (En. in Ps. 24, 22)

Lettura
Godiamo se tutti gli uomini amano Dio

Tutti gli uomini debbono essere amati ugualmente, ma se non ti è possibile intervenire a vantaggio di tutti, devi di preferenza interessarti di coloro che ti sono strettamente congiunti per circostanze di luogo, di tempo o di qualsiasi altro genere, che la sorte ti ha per così dire assegnato. Fa’ il caso che tu fossi nell’abbondanza di qualcosa da doversi dare a chi non ne ha, ma che fosse impossibile darne a due. Se ti si presentassero due persone, delle quali nessuna è più povera dell’altra o più legata a te da qualche parentela, niente di più corretto potresti fare che tirare a sorte colui al quale dare quell’oggetto che non può essere dato a tutti e due. Allo stesso modo per il caso di più uomini che non puoi aiutare tutti contemporaneamente. È una specie di scelta fatta dalla sorte, se qualcuno ti è unito in un grado superiore per legami temporali.
Una parola su tutti coloro che insieme con noi possono fruire del godimento di Dio. Una parte ne amiamo perché ci è dato aiutarli, una parte perché siamo aiutati da loro; una parte perché abbiamo bisogno del loro aiuto o perché ci è dato di soccorrere alla loro indigenza; una parte senza che noi arrechiamo loro dei vantaggi né attendiamo che ci vengano arrecati da loro. In ogni caso dobbiamo volere che tutti amino Dio insieme con noi e a quest’ultimo fine dobbiamo riferire tutto l’aiuto che loro diamo o da loro riceviamo. (De doctrina christiana 28.29-29.30)



Per la riflessione
Ma non so se questi due amori arrivano insieme alla pienezza della perfezione oppure se è l’amore di Dio a cominciare e l’amore del prossimo a pervenirvi per primo. Infatti, per cominciare forse è la carità divina che ci attira più presto a sé, e noi, d’altra parte, raggiungiamo la perfezione più facilmente nelle cose minori. Comunque sia, bisogna tener conto soprattutto di ciò: che nessuno si illuda di pervenire alla beatitudine e a Dio che ama, senza curarsi del prossimo. (De moribus Ecclesiae Cath. I, 26.51)

Pensiero agostiniano
Cresca in noi la gloria di Dio e diminuisca la nostra gloria, così che anch’essa cresca in Dio. (In Io. Ev. 14, 5)

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