27 ottobre

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MARIOCAPALBO
00domenica 26 ottobre 2014 09:59
Carità: precetto nuovo che fa nuovo l’uomo


Preghiera

Con libera ed efficace intenzione ho innalzato a te preghiere; giacché per poter avere tale intenzione, tu mi hai esaudito quando pregavo più debolmente. (En. in Ps. 16, 6)

Lettura

Carità: precetto nuovo che fa nuovo l’uomo

Fratelli miei, chi ha il cuore colmo di carità comprende senza alcun errore e custodisce senza alcuna fatica la molteplice ricchezza delle divine Scritture e quella immensa dottrina. Lo testimonia l’Apostolo: Il compimento della legge è la carità (Rom 13, 10). E ancora: Il fine del precetto è la carità, che sgorga da cuore puro, da buona coscienza e da fede sincera (1Tm 1, 5). Il fine del precetto che cosa è se non il suo realizzarsi? E il realizzarsi del precetto che cosa è se non il compimento della legge? Perciò quel passo in cui [l’Apostolo] ha detto: Il compimento della legge è la carità coincide con quello che ha aggiunto dopo: Il fine del precetto è la carità. Né si può dubitare in alcun modo che l’uomo in cui risiede la carità sia tempio di Dio, perché Dio è carità (1Gv 4, 8), lo afferma Giovanni. Gli Apostoli, nel dirci queste cose, ed esaltandoci la preminenza della carità, non fanno altro che trasmettere a noi ciò di cui essi stessi si sono alimentati. Loro alimento fu lo stesso Signore che li nutrì con la parola della verità, con la parola della carità, che è poi lui stesso, il pane vivo disceso dal cielo. Disse loro: Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. E ancora: Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri (Gv 13, 34ss). Colui infatti che venne ad annientare la corruzione della carne attraverso l’obbrobrio della croce e a sciogliere il vincolo antico che ci legava alla morte, con la novità della sua morte, con questo comandamento rese nuovo l’uomo. Era una cosa vecchia il morire dell’uomo. Ma perché appunto questa cosa vecchia non trionfasse perpetuandosi nella condizione umana, avvenne questa cosa nuova: che Dio morisse. Ma poiché è morto solo nella carne, non nella divinità, non permise, in virtù della vita eterna della divinità, che la morte della carne fosse definitiva. (Sermo 350, 1)

Per la riflessione

Se vuoi estinguere il peccato, che è cosa vecchia, estingui la cupidigia osservando il comandamento nuovo, e pratica la carità. (Sermo 350, 1)

Pensiero agostiniano

Come infatti la cupidigia non sa possedere nulla senza egoistiche strettezze, così la carità non le sa possedere con la benché minima restrizione. (Quaestiones Evangeliorum II, 33.7)

 

 


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