23 ottobre

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MARIOCAPALBO
00sabato 25 ottobre 2014 20:28
Disciplina: beneficio verso l’anima


Preghiera

Ascolta me, mio Dio, mio Signore, mio re, mio padre, mio fattore, mia speranza; ascolta, ascolta, ascolta me nella maniera tua, soltanto a pochi ben nota. (Solil. I, 1.4)

Lettura

Disciplina: beneficio verso l’anima

Per quanto attiene poi alla disciplina, per mezzo della quale nell’animo stesso s’instaura la salute in assenza della quale la salute del corpo non vale niente per scacciare le miserie, la questione è difficilissima. Nel corpo, dicevamo, una cosa è curare malattie e ferite (che pochi uomini possono far bene), un’altra invece calmare la fame e la sete e tutti gli altri bisogni, a proposito dei quali si concede generalmente e dappertutto che l’uomo venga in aiuto dell’uomo. Così è dell’anima nella quale esistono bisogni che non richiedono affatto un’eccellenza e una rara maestria, come è il caso in cui, per esempio, esortiamo ed ammoniamo a dare ai bisognosi quei soccorsi che, abbiamo detto, è un dovere dare al corpo. Quando infatti facciamo queste cose, veniamo in aiuto del corpo; quando invece insegniamo a farle, veniamo in aiuto dell’anima mediante la disciplina. Tuttavia esistono altri casi nei quali le molte e varie malattie dell’anima si guariscono con un rimedio grande e del tutto indicibile. E se non fosse Dio a mandare questa medicina ai popoli, non rimarrebbe speranza alcuna di salvezza, tanto smodata è la progressione di coloro che peccano. Pertanto, se si ricerca più in alto l’origine delle cose, si trova che anche la salute del corpo da niente altro è potuta venire agli uomini, se non da Dio, al quale bisogna attribuire lo stato e la prosperità di tutte le cose. (De moribus Ecclesiae cath. I, 28.55)

Per la riflessione

Questa disciplina, della quale ora trattiamo e che è la medicina dell’anima, per quanto ci è dato di ricavare dalle stesse divine Scritture, si divide in due parti: la repressione e l’istruzione. La repressione si ottiene con il timore, l’istruzione con l’amore, con quell’amore, dico, verso la persona a cui si viene in aiuto mediante la disciplina. Infatti chi viene in aiuto né reprime né istruisce se non ama. (De moribus Ecclesiae cath. I, 28.56)

Pensiero agostiniano

Nessuno loda Dio senza che il canto della sua bocca s’accordi con le opere, amando Dio e il prossimo. (Sermo 33, 5)


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