2 agosto

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MARIOCAPALBO
00giovedì 14 agosto 2014 20:07
Il contenuto delle virtù

02/08



 



Preghiera


Signore, non sarà impunito il mio peccato; conosco la giustizia di Colui del quale imploro la misericordia: non resterà impunito il peccato; ma per questo voglio che tu non mi punisca, perché da me stesso punisco il mio peccato; per questo chiedo che tu lo perdoni, perché da me lo riconosco. (En. in Ps. 50, 7)



 



Lettura



Il contenuto delle virtù


Essere uniti all’eterno e sommo Bene è il culmine della nostra felicità. Ciò si potrebbe chiamare anche prudenza, poiché sarà somma prudenza restare sempre uniti al bene che non si potrà mai perdere; sarà fortezza, poiché sarà un rimanere saldamente uniti al bene, dal quale non potremo essere staccati; sarà temperanza, poiché ci uniremo con perfetta castità, al bene che non soffre corruzione; sarà infine giustizia, poiché ci uniremo con somma rettitudine al bene al quale con tutta ragione dovremo sottometterci. Con tali virtù largite da Dio mediante la grazia di Gesù Cristo Mediatore (fra Dio e gli uomini), Dio come il Padre e uomo come noi, per grazia del quale dopo l’inimicizia contratta col peccato veniamo riconciliati con Dio nello Spirito dell’amore, con tali virtù - dico - non solo ci è concesso di trascorrere una buona vita, ma ci viene poi anche data in premio la vita beata che non può essere se non eterna. Le medesime virtù, che quaggiù ispirano l’azione, lassù avranno il loro effetto; qui sono il movente delle opere, lassù ne saranno il premio; qui compiono il loro ufficio, lassù avranno il coronamento. Perciò tutti i buoni e i santi, anche in mezzo ai tormenti d’ogni specie, sorretti dall’aiuto divino, sono chiamati beati per la speranza di quel coronamento. Se infatti restassero sempre negli stessi tormenti e dolori atrocissimi, nessuno con la testa a posto esiterebbe a considerarli infelici pur con tutte le virtù possibili ed immaginabili. In conclusione la pietà, cioè il vero culto del vero Dio, è utile a tutto. Essa infatti ci aiuta ad allontanare o ad alleviare le molestie di questa vita e ci conduce alla vita e alla salvezza in cui non dovremo soffrire più alcun male, ma solo godere il sommo eterno Bene(Ep. 155, 4.16-17)



 



Per la riflessione


Guai all’anima temeraria, che sperò di trovare di meglio allontanandosi da te. Vòltati e rivòltati sulla schiena, sui fianchi, sul ventre, ma tutto è duro. Ma tu solo sei il riposo. Ed eccoti, sei qui, ci liberi dai nostri errori miserabili e ci metti sulla tua strada e consoli e dici: "Correte, io vi reggerò, io vi condurrò al traguardo e là ancora io vi reggerò". (Conf. VI, 16.26)



 



Pensiero agostiniano


Anche se tu chiedessi qualche altra cosa, come ti basterebbe dal momento che non ti basta Dio? 
(Sermo 105, 3.4)


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