10 ottobre

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MARIOCAPALBO
00domenica 5 ottobre 2014 10:56
Trascendi l’anima per raggiungere Dio



Preghiera

Venga a noi per farsi contemplare dagli occhi dello spirito il Dio bello, il Verbo presso Dio, bello in cielo, bello in terra; bello nel seno, bello nelle braccia dei genitori; bello nei miracoli, bello nei supplizi; bello nell’invitare alla vita, bello nel non curarsi della morte, bello nell’abbandonare la vita e bello nel riprenderla; bello nella croce, bello nel sepolcro, bello nel cielo. (Cf. En. in Ps. 44, 3)

Lettura

Trascendi l’anima per raggiungere Dio

Se ti fermi a ciò che l’anima erroneamente si costruisce, parlerai con la tua fantasia, non col Verbo di Dio: rimarrai vittima delle tue fantasie. Trascendi il corpo e comincia a gustare l’anima; trascendi anche l’anima e arriva a gustare Dio. Non puoi raggiungere Dio, se non ti elevi ad di sopra anche dell’anima; tanto meno riuscirai a raggiungerlo se permani nella carne. Quanto sono lontani dal gustare Dio coloro che si fermano alla sapienza della carne! Infatti non ci arriverebbero neppure con la sapienza dell’anima. La sapienza della carne allontana molto l’uomo da Dio; c’è molta distanza tra la carne e l’anima, ma ce n’è di più tra l’anima e Dio. Se tu abiti nella tua anima, ti trovi come in mezzo: se guardi giù, c’è il corpo; se guardi su, c’è Dio. Elèvati al di sopra del tuo corpo e oltrepassa anche te stesso. Tieni conto di ciò che il salmo dice e saprai come si deve gustare Dio: Le lacrime sono diventate il mio pane giorno e notte, mentre mi si ripete in ogni istante: Dov’è il tuo Dio? (Sal 41, 4). Quasi che i pagani ci provocassero dicendo: Ecco i nostri dèi; e il vostro Dio dov’è? Essi mostrano ciò che è visibile, noi adoriamo l’Invisibile. E a chi potremmo mostrarlo? all’uomo che non ha la possibilità di vederlo? Perché, se è vero che essi vedono i loro dèi con gli occhi, è altrettanto vero che abbiamo anche noi occhi per vedere il nostro Dio. Sono gli occhi che il nostro Dio deve purificare perché possiamo vederlo: Beati - infatti - i puri di cuore, perché essi vedranno Dio (Mt 5, 8). Così il salmista, dopo aver detto di essere turbato nel sentirsi dire continuamente dov’è il tuo Dio?,dice: mi sono ricordato di questo, che mi si dice continuamente: Dov’è il tuo Dio?; e come nel tentativo di afferrare il suo Dio, aggiunge: mi sono ricordato di questo e ho elevato sopra di me l’anima mia (Sal 41, 4-5). Cioè, per raggiungere il mio Dio, riguardo al quale mi sentivo dire: dov’è il tuo Dio?,ho elevato la mia anima non soltanto sopra la mia carne, ma anche al di sopra di me stesso: ho trasceso me stesso per raggiungere lui. Colui che mi ha creato è sopra di me: non lo raggiunge se non chi si eleva al di sopra di sé. (In Io. Ev. 20, 11)

Per la riflessione

E’ meglio non sapere che sbagliare: certamente, però, è meglio sapere che ignorare. Perciò, prima di tutto dobbiamo fare ogni sforzo per capire; se ci riusciremo, ringrazieremo Dio; ma se per ora non riusciremo a pervenire alla verità, ci sia almeno concesso di non cadere in errore. (In Io. Ev. 21, 1)

Pensiero agostiniano

Non è una piccola conoscenza il poter conoscere che cosa Dio non è, prima di sapere che cosa è. (De Trinitate VIII, 2.3)


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