Il timore di Dio è principio della sapienza
10/08
Preghiera
Signore Dio mio, presta ascolto alla mia preghiera (Sal 60, 2); la tua misericordia esaudisca il mio desiderio, che non arde per me solo, ma vuole anche servire alla mia carità per i fratelli. Tu vedi nel mio cuore che è così. (Conf. XI, 2.3)
Lettura
Il timore di Dio è principio della sapienza
La sapienza è un bene che riempie di gioia chi l’ha e di desiderio chi ancora non lo possiede. Ma dice la Scrittura: Principio della sapienza è il timore di Dio (Sal 110, 10). Se a chiunque piace regnare, nel salmo lo Spirito ammonisce: E ora, sovrani, siate saggi; istruitevi, giudici della terra: servite Dio con timore e con tremore esultate (Sal 2, 10-11). Perciò anche Paolo dice: Attendete alla vostra salvezza con timore e tremore (Fil 2, 12). E ancora leggiamo: Se desideri la sapienza, osserva la giustizia e il Signore te la concederà (Sir 1, 33). Poiché molti, come possiamo constatare, non osservano la giustizia, mentre aspirano con ardore alla sapienza, la Scrittura li ammonisce che non possono arrivare a quello che desiderano se non osservando quello che trascurano. Osserva - dice - la giustizia e il Signore ti concederà la sapienza che desideri. Ma solo chi teme Dio può osservare la giustizia: Colui che è senza timore non potrà essere giustificato (Sir 1, 28). Certo se il Signore concede la sapienza solo a chi osserva la giustizia, chi è senza timore non potrà essere trovato giusto. E si ritorna così alla affermazione che ho citato all’inizio: Principio della sapienza è il timore di Dio. (Sermo 347, 1)
Per la riflessione
La salita alla sapienza parte dal timore, perché: Principio della sapienza è il timore del Signore. Dalla valle del pianto si sale al monte della pace. (Sermo 347, 2)
Pensiero agostiniano
Il timore è schiavo, la carità è libera; così che possiamo anche dire: il timore è lo schiavo della carità. (Sermo 156, 13.14)