PASSI CONCRETI PER SUPERARE
LE DIFFICOLTÀ EMOTIVE
1. Il primo passo per superare le difficoltà emotive non gravi consiste nel RICONOSCERE IL PROBLEMA.
- La persona deve parlarne, magari in tempi di preghiera ed anche col Signore, oppure con un amico o una persona cara.
- Spesso il vero problema non si rivela alla prima discussione.
- Dagli specialisti ciò può avvenire ad esempio alla quarta, o persino all’ottava consulenza.
Ø Per chi soffre di depressione quindi la cosa più importante è avere un amico che lo accetti e col quale poter comunicare i propri sentimenti di depressione e frustrazione.
2. Oltre a riconoscere il problema, dobbiamo CERCARNE LE CAUSE.
- Ogni trattamento positivo, sia spirituale sia medico o psicologico, dipende da una giusta diagnosi.
- Se discutete con un amico le vostre reazioni emotive, ricercatene le cause che le originano;
- Valutate i fattori discussi con questo libro, e cioè:
- Rigetto o senso di repulsione, critica, paragoni sfavorevoli coi fratelli, atteggiamenti di critica dei genitori, correzione negativa …
Ø Cercate di determinare quale di questi e in qual misura ha avuto parte nel provocare le vostre attuali reazioni e atteggiamenti.
3. Il terzo passo per superare la depressione emotiva consiste nel RINTRACCIARNE LE CAUSE. Dobbiamo capirne le dinamiche.
- Queste sono strettamente connesse alle cause basilari del problema, ma penetrano più in profondità, fino a capire il “lavoro” emotivo del vostro comportamento.
- Esempio – Una volta “consigliavo” una signora che soffriva di depressione. Per la settimana successiva le chiesi di annotare i momenti in cui era particolarmente depressa.
- Venne fuori che le due volte in cui aveva più sofferto erano state in seguito a dei rimproveri del suo datore di lavoro e di suo marito.
- Risultò così che ella reagiva alla critica con forti sentimenti depressivi perché si sentiva più indegna, incapace e respinta.
Ø C’è una dinamica comprensibile che deve essere determinata e che è necessario scoprire per capire cosa accade a livello emotivo.
Raggiunta questa comprensione, siamo pronti per il passo successivo.
4. Il quarto passo per superare la depressione è L’APPLICAZIONE DELLA BIBBIA, ricca di conforto e di aiuto per tutti i sofferenti di mali emotivi.
Ø La Parola parla per aiutarci a regolare i nostri disturbi emotivi.
- Ad esempio in Efesini 1,6 la Parola dice al depresso: “A Dio dunque sia lode, per il dono meraviglioso che ci ha fatto per mezzo di Gesù, Suo amatissimo Figlio”.
- La persona depressa si sente respinta e non amata.
- Nella Parola di Dio sarà continuamente messa di fronte all’amore di Dio (il dono meraviglioso che ci ha fatto per mezzo di Gesù).
- È un conforto meraviglioso vedere che IN CRISTO siamo totalmente accettati da Dio:
- Siamo i Suoi prediletti. Anche se conosce tutto di noi, ci ama ugualmente!
Ø E ancora in 1 Giovanni 2, 1-2 leggiamo: “Figli miei, vi scrivo queste cose perché non cadiate in peccato.
- Se uno cade in peccato, possiamo contare su Gesù Cristo, il Giusto.
- Egli è nostro avvocato preso il Padre,
- Si è sacrificato per ottenere il perdono dei nostri peccati, e non soltanto dei nostri, ma di quelli del mondo intero.”
Ø Questi versetti parlano della nostra dignità davanti a Dio.
Ø La persona depressa, che si sente indegna, non amata né accettata, nella Parola scopre che tutta la razza umana è indegna. Infatti:
- “Tutti hanno peccato e sono privi della presenza di Dio che salva” (Romani 3,23),
- e il depresso comincia a capire che come cristiano ha un nuovo senso di dignità e di valore.
- Non tramite qualcosa fatto da lui o dai genitori, ma per quanto ha fatto Gesù sulla Croce.
- Il suo valore, la sua dignità, il suo benessere non gli derivano dai genitori o da chi ha intorno, ma dalle verità eterne della Parola di Dio.
Ø In altre parole, non appoggerà più sulle persone la propria vita, ma su Dio.
- E mentre approfondirà sempre più la conoscenza della Parola, le verità eterne metteranno radici nel suo cuore,
- E produrranno le variazioni emotive necessarie al suo carattere.
Ovviamente NON è un processo che duri un sol giorno, ma richiede tempo perché il depresso spesso trova difficile credere a queste promesse della Parola.
Ø Ma se si fanno questi passi-base, si riceve una luce utile.
- Si può dire al Signore: “Padre, riconosco che mi è difficile capire il Tuo amore.
- Mi sento indegno, ma insegnami a capire la Tua Parola quando dice che sono accettato in Gesù. Insegnami il significato di questo.
- Capisco di essere impedito a causa di azioni passate.
- Insegnami il Tuo amore in maniera nuova.”
Ø Quindi la persona comincerà a capire il modo pieno e totale in cui è accettata da Dio.
Ø Di conseguenza cominciano a sparire i sintomi di depressione e scoraggiamento.
- Ma tale processo si completerà solo se la persona continuerà ogni giorno a crescere nel Signore leggendo la Bibbia, pregando e parlando di Cristo agli altri.
Ø Se svilupperà queste comprensioni personali nel regolare la vita spirituale ed emotiva, il Signore migliorerà di continuo il suo benessere spirituale, gli darà pace e una gioia nuova e farà affluire molte grazie e benedizioni nella sua vita e dalla sua vita.
LA RICERCA DI AIUTO PROFESSIONALE
Abbiamo considerato la gamma delle depressioni che va dallo scoraggiamento leggero ai conflitti più gravi, che risultano in tentativi di suicidio e nella necessità di ricovero in appositi istituti.
- Abbiamo anche parlato di alcune cause spirituali, fisiche ed emotive di questi disturbi.
- Abbiamo visto che per molte persone il problema essenziale è non aver mai sperimentato una relazione personale con Gesù Cristo.
- La loro vita perciò manca di scopo e significato.
Ø Per altri abbiamo visto che, pur avendo accettato Cristo come Salvatore, non Gli hanno consegnato TOTALMENTE la loro vita.
- Non capiscono il cammino da fare momento–per–momento, giorno– per– giorno, con Cristo.
Ø Abbiamo dato una traccia dell’insegnamento biblico del ministero dello Spirito Santo e del modo in cui tutti i cristiani possono far proprie le meravigliose provviste di Dio.
Ø Abbiamo inoltre considerato molti dei fattori emotivi – esperienze infantili che impediscono la crescita emotiva e che permettono che l’adulto soffra ancora di gravi depressioni emotive.
- Tale persona non riesce a sentirsi degna e amata, e di conseguenza soffre di sentimenti di depressione e scoraggiamento.
Quindi abbiamo considerato i mezzi per superare molti di questi problemi, quando non sono gravi.
CRISTIANI DEPRESSI DA CURARE
Vi sono tuttavia molti cristiani che soffrono di gravi depressioni e che necessitano di cure professionali anche per lunghi periodi.
Ø Alcuni, per il fatto di essere cristiani, credono di non averne bisogno.
- Ma se vi sono problemi di origine spirituale, ve ne sono pure di origine fisica e psicologica, e un credente non dovrebbe esitare a cercare l’aiuto necessario.
- Come i cristiani si rivolgono al medico per una gamba rotta o per una polmonite,
- non dovrebbero esitare a rivolgersi a uomini di Dio che si sono dedicati al servizio dei fratelli nel lavoro di consulenti cristiani.
Ø Lo psicologo o psichiatra cristiano è un servo di Dio al quale il Signore ha dato tecniche e doni particolari per capire il comportamento umano.
- E come non esitiamo ad andare da una guida spirituale per problemi dello spirito,
- non dovremmo esitare a recarci da un consulente cristiano che svolge lo stesso lavoro nel campo delle irregolarità emotive e spirituali.
- E poiché è specializzato in quel lavoro, è capace di sciogliere i nodi più duri dei disturbi emotivi.
Ø Chi dovrebbe andare da specialisti di professione? - Cerchiamo di esaminare alcuni consigli generali.
1. Chiedersi innanzi tutto: “Il mio problema è tanto grave da abbassare il mio rendimento?”
- Una persona può soffrire di un problema spirituale quando rifiuta di cedere al Signore la sua vita, e tuttavia può riuscire a svolgere i suoi incarichi.
- Ma quando l’efficienza quotidiana è impedita, può essere il segno della necessità di aiuto professionale.
2. Valutare la durata del problema.
- Se dura da mesi, o da anni, di solito è di natura più grave e si dovrebbe cercare un aiuto professionale, sia medico sia spirituale, per risolverlo.
3. Chiedersi: “Ho risposto a tentativi precedenti di risolvere il problema?”
- Molti cristiani hanno pregato su un problema emotivo, hanno parlato con un ministro e hanno fatto pregare senza ottenere miglioramenti.
- Capiscono la Scrittura su quanto Dio vuol dare per la vita di ogni giorno attraverso il ministero dello Spirito Santo, ma non hanno avuto sollievo nel problema.
- Se il problema fosse stato solo spirituale, e se la persona è sincera nella ricerca, Dio non avrebbe trattenuto la risposta.
Ø Il fatto che il problema non sia stato risolto in passato con l’aiuto spirituale significa che la sua natura è emotiva da tempo.
Ø Ma è vero anche l’opposto: molti non-cristiani vanno da psicologi secolari per problemi depressivi.
- Ne parlano, ne analizzano le cause e le capiscono, ma restano depressi.
Ø In molti casi il problema alla radice è che la persona non ha stabilito una relazione profonda col Signore.
- Il suo problema NON è emotivo, ma spirituale.
- In questo caso quindi la persona che riceve aiuto emotivo e non risolve, dovrebbe cercare un’altra soluzione, perché il problema pare sia di ordine spirituale.
Queste tre indicazioni possono offrire molto aiuto nella ricerca di una soluzione.
Ø Aiuto medico, o di consulenti cristiani esperti?
Ø Una parola finale:
- Sebbene si riceva un enorme sollievo parlando del problema con una persona cara, o per mezzo di risorse spirituali, vi sono casi in cui il problema è di lunga durata e grave, e merita attenzione professionale.
- I cristiani dovrebbero considerare un privilegio il poter consultare persone che il Signore ha fornito per risolvere i conflitti emotivi più gravi della loro vita.
VERSO LA GUARIGIONE INTERIORE
Alcuni ricordi che risalgono alla più lontana infanzia possono minacciare la vita degli adulti.
Ø Anche se sepolti nell’inconscio, possono bloccare la personalità di un individuo.
Ø Allora è necessario pregare per la guarigione delle memorie, dei ricordi.
La guarigione interiore è un procedimento, non un momento.
Ø È un mezzo per accelerare la crescita emotiva, che è il prodotto naturale per chi segue Gesù e la Sua Parola.
- Essa ci porta a capire cosa ci induce a fare ciò che sappiamo essere sbagliato, e NON ci fa fare ciò che sappiamo essere giusto (Romani 7,15).
La guarigione dei ricordi – ci permette e ci porta ad affrontare i problemi che stanno alla radice del male spirituale;
Ø È un mezzo per instillare immagini positive nella profondità della mente.
- Queste immagini determineranno in gran parte come rispondere, come reagire ad ogni momento della vita.
L’essere stati respinti – può essere una causa dell’esaurimento, e può risalire all’infanzia e generare rabbia e amarezza.
- Tutto questo si riflette su coloro con i quali abbiamo relazione, e li fa sentire RESPINTI.
Il matrimonio – può mettere in risalto la nostra impreparazione emotiva, rivelarla apertamente.
- Ma per guarire è necessario scoprire le cause prime del senso di rigetto.
- “Che relazione hai avuto con tuo padre? Com’è stata la tua infanzia?”
Nella preghiera e con della meditazione, possiamo chiedere allo Spirito Santo di rivelarci le nostre ferite, i segreti del nostro cuore.
Ø Io ad esempio mi credevo la regina dell’universo, la migliore persona al mondo, perché mio padre mi idolatrava.
Ø Fin troppo protetta, e questo mi rese fragile e impreparata alla vita.
è [N.B. – La TROPPA PROTEZIONE – COME L’ESSERE RESPINTI, producono gli stessi risultati. Solo Dio equilibra tutto].
- Chi si ritiene superdotato per l’eccessiva protezione dell’ambiente, rimane scioccato davanti alle prime sconfitte della vita.
- Ciò porta alla depressione e all’ansietà, alla voglia di gridare, di tirare un calcio a tutto. E si sentono respinti.
Ø La fede viva in Gesù Cristo dà nuovo significato a chi si trova in questo stato.
Ø Dobbiamo cercare di cedere allo Spirito il controllo della nostra vita.
Ø Questo porta all’inizio della nuova vita promessa da Gesù.
Ma questa non è la soluzione di tutto: è necessario approfondire la ricerca, risolvere i problemi alla radice.