COME VINCERE LA DEPRESSIONE di Clyde Narramore terza parte

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MARIOCAPALBO
00lunedì 6 febbraio 2012 19:31

PASSI CONCRETI PER SUPERARE

LE DIFFICOLTÀ EMOTIVE

 

1.     Il primo passo per superare le difficoltà emotive non gravi consiste nel RICONOSCERE IL PROBLEMA.

-        La persona deve parlarne, magari in tempi di preghiera ed anche col Signore, oppure con un amico o una persona cara.

-        Spesso il vero problema non si rivela alla prima discussione.

-        Dagli specialisti ciò può avvenire ad esempio alla quarta, o persino all’ottava consulenza.

Ø      Per chi soffre di depressione quindi la cosa più importante è avere un amico che lo accetti e col quale poter comunicare i propri sentimenti di depressione e frustrazione.

 

2.     Oltre a riconoscere il problema, dobbiamo CERCARNE LE CAUSE.

-        Ogni trattamento positivo, sia spirituale sia medico o psicologico, dipende da una giusta diagnosi.

-        Se discutete con un amico le vostre reazioni emotive, ricercatene le cause che le originano;

-        Valutate i fattori discussi con questo libro, e cioè:

-        Rigetto o senso di repulsione, critica, paragoni sfavorevoli coi fratelli, atteggiamenti di critica dei genitori, correzione negativa

Ø      Cercate di determinare quale di questi e in qual misura ha avuto parte nel provocare le vostre attuali reazioni e atteggiamenti.

 

3.     Il terzo passo per superare la depressione emotiva consiste nel RINTRACCIARNE LE CAUSE. Dobbiamo capirne le dinamiche.

-        Queste sono strettamente connesse alle cause basilari del problema, ma penetrano più in profondità, fino a capire il “lavoro” emotivo del vostro comportamento.

-        Esempio – Una volta “consigliavo” una signora che soffriva di depressione. Per la settimana successiva le chiesi di annotare i momenti in cui era particolarmente depressa.

-        Venne fuori che le due volte in cui aveva più sofferto erano state in seguito a dei rimproveri del suo datore di lavoro e di suo marito.

-        Risultò così che ella reagiva alla critica con forti sentimenti depressivi perché si sentiva più indegna, incapace e respinta.

Ø      C’è una dinamica comprensibile che deve essere determinata e che è necessario scoprire per capire cosa accade a livello emotivo.

Raggiunta questa comprensione, siamo pronti per il passo successivo.

 

4.     Il quarto passo per superare la depressione è L’APPLICAZIONE DELLA BIBBIA, ricca di conforto e di aiuto per tutti i sofferenti di mali emotivi.

Ø      La Parola parla per aiutarci a regolare i nostri disturbi emotivi.

-        Ad esempio in Efesini 1,6 la Parola dice al depresso: “A Dio dunque sia lode, per il dono meraviglioso che ci ha fatto per mezzo di Gesù, Suo amatissimo Figlio”.

-        La persona depressa si sente respinta e non amata.

-        Nella Parola di Dio sarà continuamente messa di fronte all’amore di Dio (il dono meraviglioso che ci ha fatto per mezzo di Gesù).

-        È un conforto meraviglioso vedere che IN CRISTO siamo totalmente accettati da Dio:

-        Siamo i Suoi prediletti. Anche se conosce tutto di noi, ci ama ugualmente!

 

Ø      E ancora in 1 Giovanni 2, 1-2 leggiamo: “Figli miei, vi scrivo queste cose perché non cadiate in peccato.

-        Se uno cade in peccato, possiamo contare su Gesù Cristo, il Giusto.

-        Egli è nostro avvocato preso il Padre,

-        Si è sacrificato per ottenere il perdono dei nostri peccati, e non soltanto dei nostri, ma di quelli del mondo intero.”

Ø      Questi versetti parlano della nostra dignità davanti a Dio.

Ø      La persona depressa, che si sente indegna, non amata né accettata, nella Parola scopre che tutta la razza umana è indegna. Infatti:

-        Tutti hanno peccato e sono privi della presenza di Dio che salva” (Romani 3,23),

-        e il depresso comincia a capire che come cristiano ha un nuovo senso di dignità e di valore.

-        Non tramite qualcosa fatto da lui o dai genitori, ma per quanto ha fatto Gesù sulla Croce.

-        Il suo valore, la sua dignità, il suo benessere non gli derivano dai genitori o da chi ha intorno, ma dalle verità eterne della Parola di Dio.

Ø      In altre parole, non appoggerà più sulle persone la propria vita, ma su Dio.

-        E mentre approfondirà sempre più la conoscenza della Parola, le verità eterne metteranno radici nel suo cuore,

-        E produrranno le variazioni emotive necessarie al suo carattere.

Ovviamente NON è un processo che duri un sol giorno, ma richiede tempo perché il depresso spesso trova difficile credere a queste promesse della Parola.

Ø      Ma se si fanno questi passi-base, si riceve una luce utile.

-        Si può dire al Signore: “Padre, riconosco che mi è difficile capire il Tuo amore.

-        Mi sento indegno, ma insegnami a capire la Tua Parola quando dice che sono accettato in Gesù. Insegnami il significato di questo.

-        Capisco di essere impedito a causa di azioni passate.

-        Insegnami il Tuo amore in maniera nuova.”

Ø      Quindi la persona comincerà a capire il modo pieno e totale in cui è accettata da Dio.

Ø      Di conseguenza cominciano a sparire i sintomi di depressione e scoraggiamento.

-        Ma tale processo si completerà solo se la persona continuerà ogni giorno a crescere nel Signore leggendo la Bibbia, pregando e parlando di Cristo agli altri.

Ø      Se svilupperà queste comprensioni personali nel regolare la vita spirituale ed emotiva, il Signore migliorerà di continuo il suo benessere spirituale, gli darà pace e una gioia nuova e farà affluire molte grazie e benedizioni nella sua vita e dalla sua vita.

 

LA RICERCA DI AIUTO PROFESSIONALE

 

Abbiamo considerato la gamma delle depressioni che va dallo scoraggiamento leggero ai conflitti più gravi, che risultano in tentativi di suicidio e nella necessità di ricovero in appositi istituti.

-        Abbiamo anche parlato di alcune cause spirituali, fisiche ed emotive di questi disturbi.

-        Abbiamo visto che per molte persone il problema essenziale è non aver mai sperimentato una relazione personale con Gesù Cristo.

-        La loro vita perciò manca di scopo e significato.

Ø      Per altri abbiamo visto che, pur avendo accettato Cristo come Salvatore, non Gli hanno consegnato TOTALMENTE la loro vita.

-        Non capiscono il cammino da fare momento–per–momento, giorno– per– giorno, con Cristo.

Ø      Abbiamo dato una traccia dell’insegnamento biblico del ministero dello Spirito Santo e del modo in cui tutti i cristiani possono far proprie le meravigliose provviste di Dio.

Ø      Abbiamo inoltre considerato molti dei fattori emotivi – esperienze infantili che impediscono la crescita emotiva e che permettono che l’adulto soffra ancora di gravi depressioni emotive.

-        Tale persona non riesce a sentirsi degna e amata, e di conseguenza soffre di sentimenti di depressione e scoraggiamento.

Quindi abbiamo considerato i mezzi per superare molti di questi problemi, quando non sono gravi.

 

CRISTIANI DEPRESSI DA CURARE

 

Vi sono tuttavia molti cristiani che soffrono di gravi depressioni e che necessitano di cure professionali anche per lunghi periodi.

Ø      Alcuni, per il fatto di essere cristiani, credono di non averne bisogno.

-        Ma se vi sono problemi di origine spirituale, ve ne sono pure di origine fisica e psicologica, e un credente non dovrebbe esitare a cercare l’aiuto necessario.

-        Come i cristiani si rivolgono al medico per una gamba rotta o per una polmonite,

-        non dovrebbero esitare a rivolgersi a uomini di Dio che si sono dedicati al servizio dei fratelli  nel lavoro di consulenti cristiani.

Ø      Lo psicologo o psichiatra cristiano è un servo di Dio al quale il Signore ha dato tecniche e doni particolari per capire il comportamento umano.

-        E come non esitiamo ad andare da una guida spirituale per problemi dello spirito,

-        non dovremmo esitare a recarci da un consulente cristiano che svolge lo stesso lavoro nel campo delle irregolarità emotive e spirituali.

-        E poiché è specializzato in quel lavoro, è capace di sciogliere i nodi più duri dei disturbi emotivi.

 

Ø      Chi dovrebbe andare da specialisti di professione? - Cerchiamo di esaminare alcuni consigli generali.

1.     Chiedersi innanzi tutto: “Il mio problema è tanto grave da abbassare il mio rendimento?”

-        Una persona può soffrire di un problema spirituale quando rifiuta di cedere al Signore la sua vita, e tuttavia può riuscire a svolgere i suoi incarichi.

-        Ma quando l’efficienza quotidiana è impedita, può essere il segno della necessità di aiuto professionale.

2.     Valutare la durata del problema.

-        Se dura da mesi, o da anni, di solito è di natura più grave e si dovrebbe cercare un aiuto professionale, sia medico sia spirituale, per risolverlo.

3.     Chiedersi: “Ho risposto a tentativi precedenti di risolvere il problema?”

-        Molti cristiani hanno pregato su un problema emotivo, hanno parlato con un ministro e hanno fatto pregare senza ottenere miglioramenti.

-        Capiscono la Scrittura su quanto Dio vuol dare per la vita di ogni giorno attraverso il ministero dello Spirito Santo, ma non hanno avuto sollievo nel problema.

-        Se il problema fosse stato solo spirituale, e se la persona è sincera nella ricerca, Dio non avrebbe trattenuto la risposta.

Ø      Il fatto che il problema non sia stato risolto in passato con l’aiuto spirituale significa che la sua natura è emotiva da tempo.

Ø     Ma è vero anche l’opposto: molti non-cristiani vanno da psicologi secolari per problemi depressivi.

-        Ne parlano, ne analizzano le cause e le capiscono, ma restano depressi.

 

Ø      In molti casi il problema alla radice è che la persona non ha stabilito una relazione profonda col Signore.

-        Il suo problema NON è emotivo, ma spirituale.

-        In questo caso quindi la persona che riceve aiuto emotivo e non risolve, dovrebbe cercare un’altra soluzione, perché il problema pare sia di ordine spirituale.

Queste tre indicazioni possono offrire molto aiuto nella ricerca di una soluzione.

Ø      Aiuto medico, o di consulenti cristiani esperti?

Ø      Una parola finale:

-        Sebbene si riceva un enorme sollievo parlando del problema con una persona cara, o per mezzo di risorse spirituali, vi sono casi in cui il problema è di lunga durata e grave, e merita attenzione professionale.

-        I cristiani dovrebbero considerare un privilegio il poter consultare persone che il Signore ha fornito per risolvere i conflitti emotivi più gravi della loro vita.

 

VERSO LA GUARIGIONE INTERIORE

 

Alcuni ricordi che risalgono alla più lontana infanzia possono minacciare la vita degli adulti.

Ø      Anche se sepolti nell’inconscio, possono bloccare la personalità di un individuo.

Ø      Allora è necessario pregare per la guarigione delle memorie, dei ricordi.

La guarigione interiore è un procedimento, non un momento.

Ø      È un mezzo per accelerare la crescita emotiva, che è il prodotto naturale per chi segue Gesù e la Sua Parola.

-        Essa ci porta a capire cosa ci induce a fare ciò che sappiamo essere sbagliato, e NON ci fa fare ciò che sappiamo essere giusto (Romani 7,15).

 

La guarigione dei ricordi – ci permette e ci porta ad affrontare i problemi che stanno alla radice del male spirituale;

Ø      È un mezzo per instillare immagini positive nella profondità della mente.

-        Queste immagini determineranno in gran parte come rispondere, come reagire ad ogni momento della vita.

L’essere stati respinti – può essere una causa dell’esaurimento, e può risalire all’infanzia e generare rabbia e amarezza.

-        Tutto questo si riflette su coloro con i quali abbiamo relazione, e li fa sentire RESPINTI.

Il matrimonio – può mettere in risalto la nostra impreparazione emotiva, rivelarla apertamente.

-        Ma per guarire è necessario scoprire le cause prime del senso di rigetto.

-        “Che relazione hai avuto con tuo padre? Com’è stata la tua infanzia?”

 

Nella preghiera e con della meditazione, possiamo chiedere allo Spirito Santo di rivelarci le nostre ferite, i segreti del nostro cuore.

Ø      Io ad esempio mi credevo la regina dell’universo, la migliore persona al mondo, perché mio padre mi idolatrava.

Ø      Fin troppo protetta, e questo mi rese fragile e impreparata alla vita.

è [N.B. – La TROPPA PROTEZIONE – COME L’ESSERE RESPINTI, producono gli stessi risultati. Solo Dio equilibra tutto].

-        Chi si ritiene superdotato per l’eccessiva protezione dell’ambiente, rimane scioccato davanti alle prime sconfitte della vita.

-        Ciò porta alla depressione e all’ansietà, alla voglia di gridare, di tirare un calcio a tutto. E si sentono respinti.

Ø      La fede viva in Gesù Cristo dà nuovo significato a chi si trova in questo stato.

Ø      Dobbiamo cercare di cedere allo Spirito il controllo della nostra vita.

Ø      Questo porta all’inizio della nuova vita promessa da Gesù.

Ma questa non è la soluzione di tutto: è necessario approfondire la ricerca, risolvere i problemi alla radice.
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