La pace è vita, la pace è la salute di un popolo…
don Primo Mazzolari negli anni immediatamente dopo le due grandi guerre.:
"La pace è vita, la pace è la salute di un popolo…
Se dunque dopo venti secoli di Vangelo siamo un mondo senza pace, i cristiani devono avere la loro parte di colpa. Se la colpa di un mondo senza pace è di tutti, e dei cristiani in modo particolare, l'opera della pace non può essere che un'opera comune, nella quale i cristiani devono avere un compito precipuo, come precipua è la loro responsabilità. Il rifiuto del cristiano alla guerra, più che una rivolta all'ordine temporale, è una fedeltà all'ordine eterno." Ed ancora: "La pace è un bene universale, indivisibile: dono e guadagno degli uomini di buona volontà. La pace non s'impone (come dice Gesù <non ve la do come la da il mondo>) la pace si offre (ancora il Signore <vi lascio la pace>). Essa è il primo frutto di quel comandamento sempre nuovo che la germina e la costruisce: "amatevi l'un l'altro". Nella verità del nuovo comandamento, raffrontato sull'esempio di Cristo, "tu non uccidere" non supporta restrizioni o accomodamenti giuridici di alcun genere. Cadono quindi le distinzioni tra guerre giuste e ingiuste, difensive e preventive, reazionarie e rivoluzionarie. Ogni guerra è fratricidio, oltraggio a Dio e all'uomo. O si condannano tutte le guerre, anche quelle difensive e rivoluzionarie, o si accettano tutte. Basta un'eccezione per lasciar passare tutti i crimini…"