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. Al primo posto mettete la confessione e poi chiedete una direzione spirituale, se lo ritenete necessario. La realtà dei miei peccati deve venire come prima cosa. Per la maggior parte di noi vi è il pericolo di dimenticare di essere peccatori e che come peccatori dobbiamo andare alla confessione. Dobbiamo sentire il bisogno che il sangue prezioso di Cristo lavi i nostri peccati. Dobbiamo andare davanti a Dio e dirgli che siamo addolorati per tutto quello che abbiamo commesso, che può avergli recato offesa. (Beata Madre Teresa di Calcutta)
 
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SANT'AGOSTINO

Ultimo Aggiornamento: 07/01/2015 19:26
07/01/2015 19:25

seguendo il loro pastore che dice: Le mie pecore
ascoltano la mia voce e mi seguono 132.
I donatisti respingono i cattolici dalle loro assemblee.
31. Vuoi convincerti, o eretico, di quanto tu sia privo della voce del pastore e di quanto
pericolosamente le pecore seguono te, internamente lupo rapace sebbene all'esterno rivestito
di pelle di pecora 133? Che ascoltino la tua voce! Vedremo se sia la voce di Cristo. Ecco, una
pecora malata, smarritasi dal gregge, cerca la Chiesa. Non sapendo dove sia il gregge di Cristo,
ne va in cerca per riunirvisi, ne cerca la porta. Parla! facci udire se [la tua voce] sia quella di
Cristo, se sia voce d'agnello o di pernice. La pecora di Dio cerca il suo gregge. Fa' conto che si
tratti di una pecora partitasi dall'oriente e giunta in Africa. Mentre cerca il suo gregge,
s'imbatte in te, nella tua basilica, e vuole entrare. Trattandosi d'una faccia sconosciuta, tu
rimani perplesso: tu o il tuo accolito. In piedi o seduto, alla porta egli interroga la pecora che
sta ricercando il suo gregge o, meglio, il gregge di Dio. Ella vuol entrare fra quelli del suo
gregge che crede si trovi lì, e tu prendi a interrogarla: Sei pagano o cristiano? Risponde:
Cristiano; si tratta infatti d'una pecora del Signore. Gli domandi se per caso sia catecumeno e
si disponga ai sacramenti, e ti risponde: Sono un fedele. Gli chiedi ancora di quale comunione
sia, e ti risponde: Sono cattolico. Tu allora lo scacci: scacci chi è cristiano, fedele, cattolico. Chi
sono, dunque, quelli che ti tieni dentro? Avanti! sbattilo pure fuori, scomunicalo! Scomunicato
da te, sarà accettato da Cristo. E volesse il cielo che quanti sono presso di te ti conoscano [a
fondo] e nel mezzo dei tuoi giorni ti piantino in asso! Alcuni dei nostri fratelli ieri si recarono
alla basilica degli eretici: per quanto infatti cattivi fratelli, essi son sempre fratelli. Orbene,
fratelli miei, notate la differenza che passa tra la fiducia di chi è nella verità e il timore di chi è
nella falsità. Quando in mezzo alla folla voi riconoscete qualcuno di loro, come godete! Questo,
perché in voi è colui che cerca chi s'era perduto 134. Talvolta vi si insinua: "Vi ascolterà ma poi
vi abbandonerà". E voi: "Che intanto ascolti! anche se dovesse abbandonarci". "Ma... ascolterà
e si befferà di voi!". "Ascolti anche se dovesse beffarsi di noi!. Verrà giorno in cui rinsavito
riconoscerà [la verità]. Verrà giorno in cui il suo popolo lo abbandonerà e rimarrà solo con la
sua coscienza. Allora rinunzierà al suo errore e ringrazierà Dio". Loro invece come si
comportano? "Chi siete?". "Siamo cristiani". "Non è vero; siete spioni". E gli altri: "Noi siamo
cattolici". Al sentir questo, più volte li hanno strapazzati, sebbene poi, cambiando idea, se ne
siano pentiti. Oh, volesse il cielo che si pentano di rimanere nello scisma come si son pentiti
d'aver oltraggiato quelli che erano andati da loro! Comunque, quelli che hanno scacciati erano
cristiani, fedeli, cattolici. Chi siano coloro che si son tenuti, non voglio dirlo. Vedo chi abbiano
scacciato. Chi si siano tenuti, lo dicano loro!.
32. Emettano dunque la loro voce! Controlliamo se sia la voce di Cristo, la voce del pastore che
le pecore debbono seguire. Sia buono o cattivo l'uomo che la emette, osserviamo se sia la voce
del Pastore. Un'anima inferma e fuorviata cerca la Chiesa. Tu cosa le dici? La Chiesa è nella
setta di Donato. Ma io vo in cerca della voce del pastore! Trovami in qualche profeta o nei
salmi una prova che lo confermi. Citami qualcosa o dalla Legge o dal Vangelo e dagli scritti
apostolici. Attingendo alle stesse fonti, io ti mostrerò che la Chiesa dev'essere sparsa per tutto
il mondo, e comincio con le parole del Signore: Le mie pecore ascoltano la mia voce e mi
seguono 135. Qual è la voce del pastore?Nel nome di lui ha da essere predicata la conversione
e il perdono dei peccati in tutte le genti a cominciare da Gerusalemme 136. Ecco la voce del
pastore. Riconosci te stesso e segui lui, se vuoi essere una delle sue pecore.
Le Scritture parlano dell'universalità della Chiesa.
33. Ma quei tali consegnarono i sacri codici e quegli altri offrirono incenso agli idoli: ad
esempio quel tale, quell'altro. Che importa a me di quello e di quell'altro? Se si son comportati
così, è segno che non erano pastori. Tu fai conoscere la voce del Pastore, poiché non annunzi
la voce del Pastore per riguardo a loro. Tu li accusi, non il Vangelo! tu, non uno dei profeti o
degli apostoli! Se la voce di questi mi parla di qualcheduno, io ci credo; agli altri non credo. Ma
tu mi presenterai gli atti [del proconsole]. Ti presento gli atti, mi dici. Ebbene, crediamo alle
tue testimonianze; tu però credi alle mie. E se io non le crederò, allora non credere nemmeno
tu alle mie. Oh, si tolgano di mezzo i documenti umani e risuonino le voci divine! Citami una
sola riga della Scrittura che sia favorevole allo scisma di Donato. Ascolta invece le
innumerevoli testimonianze in prò della Chiesa universale. Chi potrà contarle? chi esaurirle?
Tuttavia, tanto per ricordarne qualcuna, odi la Legge, il testamento primitivo di Dio. Nella tua
discendenza saranno benedette tutte le genti 137. Nel salmo: Chiedi a me, e io ti darò in
eredità le genti, i confini della terra in tuo possesso 138. Si ricorderanno e si volgeranno al
Signore tutti i confini della terra, e lo adoreranno tutte le famiglie delle genti, poiché suo è il
dominio e lui governerà le genti 139. Cantate al Signore un cantico nuovo; cantate al
Signore, [o uomini di] tutta la terra 140. E: Lo adoreranno tutti i re della terra, tutte le genti lo
serviranno 141. Chi sarà in grado di citare [tutti i passi]? Non c'è pagina, si può dire, in cui non
si parli di Cristo e della Chiesa diffusa su tutta la terra. Mi si tiri fuori una sola parola in favore
dello scisma di Donato! È forse troppo quello che ti chiedo? Loro dicono che la Chiesa diffusa
su tutta la terra sarebbe scomparsa. Scomparsa quando con tante testimonianze la si predice
stabile per sempre? Non c'è in tal senso, né nella legge né nei profeti né nei salmi, una sola
voce che sia voce del pastore. Né loro sono mai stati in grado di dire la verità, separati come
sono dal Verbo di Dio, cioè da Cristo. Ora ascolta la voce del Verbo e ascoltala dalla bocca
stessa del Verbo.
34. Ammirando la fede del centurione, disse: In verità vi dico che in Israele non ho trovato
una fede così grande. Per questo vi dico: Molti verranno dall'Oriente e dall'Occidente e si
assideranno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli 142. Molti verranno
dall'Oriente e dall'Occidente: ecco la Chiesa di Cristo, il gregge di Cristo! Notalo bene, se vuoi
essere una pecora [buona]. Non può sfuggirti un gregge diffuso per ogni dove; né troverai
cosa rispondere al tuo giudice, che ti sei rifiutato d'avere per tuo pastore. Non potrai - dico -
ribattere al tuo giudice: Ma io non lo sapevo! Non l'ho mai visto; non ne ho mai sentito parlare.
Cosa non sapevi? Nessuno può sottrarsi al suo calore 143. Cosa non hai visto? Le estremità
della terra hanno veduto la salvezza del nostro Dio 144. Che cosa non hai udito? In tutta la
terra s'è sparso il loro rumore e fino agli estremi confini della terra le loro parole 145.
Nessun testo scritturale è a favore dei donatisti.
35. A buon diritto si esige di udire da voi la voce di Cristo, la voce del pastore che le pecore
debbono udire per porsi al suo seguito. Voi non trovate una risposta, in quanto non avete la
voce del pastore. Ascoltatelo e mettetevi al suo seguito! Smettetela con la [vostra] voce da
lupi e seguite la voce del pastore; o, almeno, fateci ascoltare la voce del pastore. Rispondono:
Certo che ve la facciamo sentire! Bene! ascoltiamo. Anche da noi risuona la voce del pastore.
Ascoltiamola! Dicono: Nel Cantico dei cantici la sposa parla allo sposo, la Chiesa a Cristo. Noi
conosciamo il Cantico dei cantici: un poema santo, un poema d'amore, di amore santo, di santa
carità, di santa dolcezza. Mi piace veramente ascoltare da quel carme la voce del pastore, la
voce dello sposo amabilissimo. Tira fuori quel che ci trovi. Ascoltiamo! Dicono: La sposa rivolge
allo sposo queste parole: Rivela a me, o diletto dell'anima mia, dove siano i tuoi pascoli, dove
riposi 146. E lui (sempre secondo loro) risponde: Nel mezzodì. Io ti portavo delle prove
irrefragabili, prove che non ammettevano interpretazioni differenti, come [ad esempio]: Chiedi
a me, e io ti darò in eredità le genti, i confini della terra in tuo possesso 147; ovvero: Se ne
ricorderanno e si volgeranno al Signore tutti i confini della terra 148. E tu cosa mi vieni a
presentare dal Cantico dei cantici? Un brano che, probabilmente, tu stesso non capisci. Difatti
il Cantico è un libro denso di misteri, che solo pochi, dotati del dono dell'intelletto, riescono a
penetrare, e che vengono palesati soltanto a quei pochi che perseverano nel bussare 149.
Quanto a te, accetta e conserva con venerazione e rispetto le verità palesi, per meritarti la
comprensione di quelle occulte, poiché... come pretenderai d'essere scopritore di verità
nascoste se avrai disprezzato quelle manifeste?.
Esegesi di Cant 1, 6 di cui abusavano i donatisti.
36. Vogliamo ora, fratelli, esaminare (nei limiti che ci è consentito) le parole del Cantico. Ci
aiuti il Signore a mostrarvi quale ne sia il significato esatto. In primo luogo notiamo una cosa
che con estrema facilità può essere valutata da tutti, anche dai più ignoranti, e cioè com'essi
spezzino malamente la frase. Appena l'ascolterete ve ne convincerete. Il testo della profezia,
come giace, si presenta così. La sposa parla allo sposo dicendogli: Rivela a me, o diletto
dell'anima mia, dove siano i tuoi pascoli e dove riposi 150. Che queste siano parole rivolte dalla
sposa allo sposo (cioè dalla Chiesa a Cristo), non lo poniamo in dubbio né noi né loro. Ma
ascolta tutte le parole della sposa. Perché vuoi attribuire allo sposo parole che invece sono
dette ancora dalla sposa? Prima si riferiscano per intero le parole della sposa, poi risponderà
lo sposo. Ascolta come non ci sia cosa più evidente della divisione [della frase] di cui ti
parlerò. Non vi troverai alcun appiglio. Rivela a me, o diletto dell'anima mia, dove siano i tuoi
pascoli e dove riposi a mezzodì. È sempre la sposa che dice: Dove siano i tuoi pascoli e dove
riposi a mezzodì. Nota come sia realmente la stessa sposa a pronunziare tali parole. Continua
infatti il testo: Affinché io non diventi come una [che è] nascosta fra i greggi dei tuoi
compagni 151. Suppongo che voi tutti, dotti e ignoranti, sappiate distinguere fra genere
maschile e genere femminile. Nascosta di che genere è? Lo chiedo a tutti: È maschile o
femminile? Dice: Rivela a me, o diletto dell'anima mia. Parlando di un diletto, si rivolge a un
uomo, allo sposo. Che poi a interpellare quest'uomo sia una donna, lo indicano le parole
successive: Rivela a me dove siano i tuoi pascoli e dove riposi a mezzogiorno, perché io non
divenga come una [che è] nascosta.Intendi nascosta [al femminile] perché il senso sia
palese. Rivela a me, o diletto dell'anima mia, dove siano i tuoi pascoli e dove riposi a
mezzogiorno, perché io non divenga come una [che è] nascosta fra i greggi dei tuoi
compagni. Fin qui le parole della sposa; dopo cominciano (è chiarissimo) le parole dello
sposo: Bada a conoscere te stessa! Pur essendo donna, riconosci virilmente te stessa. Bada -
dice - a conoscere te stessa 152, - e ascolta anche il seguito: o bella fra le donne -. Bada a
conoscere te stessa o bella fra le donne! Esci sulle orme dei greggi e pasci i tuoi capretti fra le
tende dei pastori, non dentro la tenda del pastore. Nota come lo sposo parli minaccioso. Nota
com'egli, sebbene amabile, dinanzi al pericolo escluda ogni lusinga. Con che tenerezza aveva
parlato lei! Rivela a me, o diletto dell'anima mia, dove siano i tuoi pascoli e dove riposi a
mezzodì 153. Verrà infatti il mezzogiorno, quando i pastori si rifugiano sotto l'ombra, e
potrebbe, forse, celarmisi il luogo dei tuoi pascoli e del tuo riposo, mentre io voglio che tu me
lo riveli affinché io non sia come una che è nascosta, cioè non vista, sconosciuta. In realtà io
sono manifesta, né ha da succedere che, come una che è nascosta, celata, mi mescoli alle
greggi dei tuoi compagni. Difatti tutti gli eretici sono usciti dal [gregge di] Cristo. Quanti son
diventati pastori cattivi e posseggono greggi non propri, pur avendoli segnati col nome di
Cristo, un tempo furono suoi compagni, presero parte alla sua mensa. Si chiamano infatti
compagni coloro che partecipano (come si dice) di una mensa comune; e la lingua latina li dice
appunto sodales per il fatto che mangiano alla stessa mensa. Ascolta da un salmo il
rimprovero che un tale rivolge a certi cattivi compagni, cioè a gente nutrita alla stessa mensa.
Dice: Se mi avesse ingiuriato un nemico, l'avrei tollerato; se contro di me avesse pronunciato
parole offensive, mi sarei certo nascosto lontano da lui. Ma tu, mio amico e mio conoscente,
tu, mia guida che insieme con me prendevi i cibi gustosi 154. In effetti, molti amici del Signore,
ingrati alla mensa da lui imbandita, se ne sono usciti fuori. Erano commensali perversi, e si
fecero mense proprie ed eressero dei contraltari. In costoro teme lo sposo che la sposa abbia
ad incorrere.
Il cristiano forestiero che capita in Africa.
37. Tu ritieni che il mezzodì sia l'Africa. Io potrei dimostrarti che parti della terra situate a
mezzodì siano piuttosto l'Egitto o quelle regioni bruciate dal sole dove non piove mai. Difatti
sono il mezzodì quei luoghi dove picchia il sole a metà giorno. Là però c'è il deserto, che
rigurgita di migliaia di servi di Dio. Per cui, se vogliamo parlare di mezzodì in senso locale,
perché non sarebbero quelli i luoghi dove egli ha i suoi pascoli e dove riposa, dal momento che
fu detto: Ubertosi saranno i deserti più aridi 155? Ma voglio ammettere la tua interpretazione e
ritenere che il mezzodì sia l'Africa. Sia dunque l'Africa il mezzodì, dove sono i cattivi compagni.
La Chiesa d'oltremare, in qualche suo membro, fa vela per l'Africa e, sollecita che quel tale
possa cadere in errore, invoca il suo sposo e gli dice: Sento dire che in Africa ci sono in gran
numero gli eretici, in gran numero i ribattezzatori. Tuttavia - a quanto sento dire - ci sono
anche i tuoi. Mi giunge l'una e l'altra notizia; ma io voglio udire direttamente dalla tua bocca
quale dei due gruppi sia il tuo. Rivela a me, o diletto dell'anima mia, dove siano i tuoi pascoli e
dove riposi a mezzodì 156, cioè in quelle regioni meridionali donde mi giunge notizia
dell'esistenza di due fazioni: l'una di Donato, l'altra in comunione con l'universo a te fedele.
Dimmi tu stesso dove debbo andare, in modo che io, come una [che è] nascosta (cioè
sconosciuta), non sia fra i greggi dei tuoi compagni 157. Affinché cioè non m'imbatta nei
greggi degli eretici, intenti a sovrapporre pietra su pietra nel loro edificio destinato a crollare,
né precipiti in mezzo ai ribattezzatori. Rivela a me. Le risponde colui che, volendo inculcare
l'unità del pastore, nel brano ora letto diceva: Io stesso le pascerò 158; colui che biasimava
certi pastori che, per essere in molti, avevano lacerato l'unità. La sua risposta non è mite ma
quanto mai severa, proporzionata alla gravità del pericolo. Dice: Bada a conoscere te stessa, o
bella fra le donne 159. Tu sei bella fra le donne, ma sappiti riconoscere! Da che cosa ti
riconoscerai? Dall'essere in tutto il mondo. Se infatti sei bella devi possedere l'unità, poiché
dove c'è divisione c'è bruttezza, non beltà. Bada a conoscere te stessa! Hai creduto in me:
riconosci te stessa! Come hai creduto in me? Alla stessa maniera come vi hanno creduto quei
tuoi cattivi compagni i quali, come te, ammettono che il Verbo si sia fatto carne, sia nato dalla
Vergine, sia morto sulla croce e poi sia risorto e asceso al cielo. Tale mi hai creduto tu ed
altrettanto mi proclamano loro. Ebbene, sappi riconoscere me e te: me in cielo, te sparsa su
tutta la terra. È Cristo che così apostrofa un membro qualsiasi della Chiesa, come parlando alla
Chiesa intera. Difatti, come potrebbe la Chiesa essere in cerca della Chiesa? Voglio
argomentare come usano loro. Rivela a me, o diletto dell'anima mia, dove siano i tuoi pascoli e
dove riposi 160. Cosa cerca? La Chiesa. E l'interpellato, come mostrandole la Chiesa,
risponde: Nel mezzodì. Così interpretano. Mi rispondano allora come faccia la Chiesa a
ricercare la Chiesa. Rivela a me, o diletto dell'anima mia. Chi parla così? La Chiesa. Cosa
desidera le venga palesato? Dove siano i tuoi pascoli e dove riposi, cioè dove sia la Chiesa.
Parla la Chiesa e cerca dove si trovi la Chiesa; e l'altro - così opinano - risponde: Nel
mezzodì. Se, come dicono il mezzodì è unicamente l'Africa, come fa la Chiesa a domandare
dove lei stessa si trovi? O, forse, è la Chiesa d'oltremare che si pone la domanda (in verità
pertinente) nei riguardi del mezzodì per non cadere in errore. È Cristo che si rivolge ai singoli
membri della sua Chiesa e come parlando a [tutt'intera] la sua Chiesa. E cosa dice? Bada a
riconoscerti, o bella fra le donne; altrimenti esci fuori 161! Uscire è proprio degli eretici.
Orbene, o sappiti riconoscere o esci fuori! poiché, se non saprai riconoscerti, uscirai fuori. E
dove andrai uscendo? Sulle orme dei greggi: seguirai greggi cattivi. Non credere che, uscendo
fuori, seguirai le orme delle pecore! Ascolta come continua [il profeta]: Esci fuori, sulle orme
dei greggi, e pasci i tuoi capretti 162. Non le pecore! E voi sapete, fratelli, dove andranno a
finire i capretti. Tutti coloro che sono usciti dalla Chiesa finiranno alla sinistra. A Pietro che
persevererà è detto: Pasci le mie pecore 163; all'eretico che se ne andrà via: Pasci i tuoi
capretti 164.
Esegesi donatista di Hab 3, 3.
38. Insistono: C'è un altro testo. Ugualmente contro di te. Dillo: ascoltiamo! Sarà senz'altro
contrario a te, come il precedente che ritenevi a te favorevole. Dicono: È vero che per mezzodì
intendete l'Egitto? Noi allora potremmo intenderlo in molte altre maniere; anzi, prendendo lo
stesso Egitto per una qualsiasi regione del mondo; potremmo perfino identificarlo con l'Africa.
Odi però cosa io intendo per mezzodì. Vi intendo il fervore degli uomini spirituali, ardente per
il fuoco della carità, splendente per la luce della verità. Si dice infatti in un salmo:Manifestami
la tua destra e quanti hanno il cuore istruito nella sapienza 165. Mostrami la destra, non i
capretti; e quanti hanno il cuore istruito nella sapienza, poiché un uomo siffatto è il mezzodì,
come sta scritto nel profeta: Le tue tenebre saranno come il meriggio 166. In molte maniere
possiamo quindi interpretare questo "mezzodì", ma io voglio vedervi proprio l'Africa,
nient'altro che l'Africa. Forse da te mi viene una spiegazione migliore di quella che,
senz'essere edotto da te, io non sarei riuscito a scoprire. Sia dunque l'Africa il mezzodì ! Ma la
Chiesa d'oltremare teme d'incappare nei ribattezzatori, teme d'imbattersi come una
sconosciuta nelle greggi dei compagni, e chiede allo sposo che le riveli dove siano i suoi
pascoli e dove riposi a mezzodì 167. Questo, perché nello stesso mezzodì ci sono alcuni nei
quali egli pasce mentre in altri non pasce, alcuni nei quali riposa e altri nei quali non riposa.
Ebbene, ascolti [questo emigrante] il [nostro] consiglio: Venga dalla Chiesa cattolica; non si
mescoli ai greggi dei compagni, non si metta a pascere propri capretti! E adesso citami pure il
testo che mi volevi citare. Risponde: Il profeta afferma: Dio verrà dalle regioni dell'africo 168.
Ora, dove è l'africo lì c'è anche l'Africa... O testimonianza [veramente magnifica]! Dio verrà
dalle regioni dell'africo. E questo vorrà dire che Dio ha da venire dall'Africa? Dunque gli eretici
proclamano che in Africa ha da nascere un altro Cristo e da lì spingersi per tutto il mondo ! Vi
prego, cosa significa: Dio verrà dalle regioni dell'africo? Se voi mi rispondeste: Significa che
Dio ha soggiornato in Africa, questa sarebbe certo una risposta sconcia. Voi invece mi asserite
che significa: Dio ha da venire dall'Africa! Di Cristo sappiamo dove sia nato, dove abbia patito,
dove sia asceso al cielo e donde abbia inviato gli apostoli, dopo averli riempiti di Spirito Santo,
comandando di evangelizzare il mondo intero. Al suo ordine si attennero i discepoli e il mondo
è già pieno del messaggio evangelico; e tu mi sostieni che Dio ha da venire dall'Africa?
Replica di Agostino.
39. Mi replica: Allora dimmi tu il significato delle parole Dio verrà dalle regioni dell'africo. Cita
per intero il passo e forse lo comprenderai.Dio verrà dalle regioni dell'africo, e il Santo dal
monte ombreggiato 169. Spiegami tu in che modo può venire dall'Africa, se viene dal monte
ombreggiato. Lo scisma di Donato è sorto in Numidia: furono numidi quelli che per primi
passarono allo scisma, provocando tumulti e scandali e infliggendo [alla Chiesa] una terribile
piaga. Altri numidi ve li sospinsero. Ve li sospinse Secondo di Tigisi, e dove sia Tigisi è cosa
nota. I chierici che vi furono inviati li radunarono fuori della chiesa, né vollero far parte del
clero cartaginese. Si nominarono un visitatore, e furono accolti in casa da Lucilla. L'autore di
tutta questa sciagurata vicenda fu, dunque, un eretico della Numidia. Ora, nella Numidia, da
cui ebbe origine il movimento che con tanti disastri è giunto fino a noi, c'è sì e no un qualche
cespuglio, tant'è vero che la gente abita nelle grotte. Ci saranno dunque nella Numidia
montagne ombreggiate? Spiegami la cosa. Non fermarti alle parole: Dio verrà dalle regioni
dell'africo; io voglio la spiegazione anche del resto: Il Santo [verrà] dal monte
ombreggiato. Mostrami come il donatismo, sorto in Numidia, possa venire dal monte
ombreggiato. Ovunque troverai regioni prive di vegetazione. Se vi sono dei campi fertili, essi
son coltivati a frumento, ma in nessun posto troverai oliveti o altre piantagioni che rendano
ameno il paese. Come parlare di monti ombreggiati esistenti in Numidia, donde ha tratto
origine lo scandalo donatista?.
La realizzazione della profezia di Hab 3, 3.
40. Insistono: Spiegami dunque tu cosa significhi il detto: Dio verrà dalle regioni dell'africo e il
Santo dal monte ombreggiato. Vedi quanto mi sia facile spiegartelo! Ascolta in primo luogo le
parole del Signore: Era necessario che Cristo patisse e il terzo giorno risorgesse, e che nel suo
nome fossero predicati la conversione e il perdono dei peccati fra tutte le genti a cominciare
da Gerusalemme 170. Ecco da che parte è venuto il Signore. Quando dice: A
cominciare preannunzia che a partire da lì avrebbe raggiunto le altre genti nella persona dei
suoi santi. Leggi nel libro di Gesù di Nave in qual modo la terra dei figli d'Israele venne
ripartita fra le diverse tribù. Ivi è detto chiaramente chedalle parti dell'africo c'è Gebus, cioè
Gerusalemme 171. Leggi, scruta e troverai; e volesse il cielo che, trovando [la verità], vi creda
e la smetta con il tuo astio. Dalle parti dell'africo c'è Gebus, cioè Gerusalemme; e il Signore: A
cominciare da Gerusalemme 172. Ecco cosa significa: Dio verrà dalle regioni dell'africo. Ma
allora, in che senso: Dal monte ombreggiato? Leggi il Vangelo! Cristo salì al cielo dal monte
Oliveto. Continua! Potrebbe essere più chiaro? Ti senti dire: Dall'africo, e ancora: Dal monte
ombreggiato. Riferiamo parole della Legge e riferiamo parole del Vangelo. Ti sei sentito dire: A
cominciare da Gerusalemme; ascolta anche: Fra tutte le genti. Dalla bocca dello stesso profeta
prosegui a leggere anche le parole che non avevi calcolate, anzi avevi del tutto omesse: Dio
verrà dalle regioni dell'africo e il Santo dal monte ombreggiato; la sua ombra coprirà i monti, e
della sua gloria sarà piena la terra 173. Dunque, fra tutte le genti a cominciare da
Gerusalemme 174. Ma come a cominciare da Gerusalemme? Dio verrà dall'africo e il Santo dal
monte ombreggiato, cioè dal monte degli Olivi, dove Cristo salì al cielo e donde inviò i
discepoli. Fu lì che, prima di ascendere, disse: Non spetta a voi conoscere il tempo che il Padre
nella sua potenza ha stabilito, ma riceverete una forza dall'alto e mi sarete testimoni. Notate
come ebbe inizio la predicazione evangelica!Mi sarete testimoni in Gerusalemme e in Giudea e
in Samaria e per tutta la terra 175. Pertanto, allorché venne [a noi] Cristo-Dio e quando il suo
nome e l'annunzio evangelico mossero da Gerusalemme, fu allora che egli venne dall'africo; e
venne anche dal monte ombreggiato,cioè dal monte Oliveto. E siccome fra tutte le genti s'è
diffuso il Vangelo, ecco perché la sua ombra coprirà i monti (si riferisce al suo refrigerio e alla
sua protezione! e in che modo della sua lode è piena la terra 176. Con tutta la terra
dunque cantate il cantico nuovo; non il cantico antico che si canta in un angolo della terra.
Il cireneo e Giuseppe d'Arimatea.
41. Dicono un'altra storia. Questa: Simone di Cirene fu costretto a portare la croce del
Signore 177. Sì, lo leggiamo; ma vorrei proprio sapere cosa ti serva questo. Risponde: Il
cireneo è un africano, e quel tale fu costretto a portare la croce esattamente per questo
motivo. Ma tu, forse, non sai dove si trovi Cirene. È nella Libia, nella Pentapoli: una regione
confinante con l'Africa, che però fa parte piuttosto dell'Oriente. Ricavalo almeno dalla
distribuzione delle province imperiali. È l'imperatore d'Oriente che manda il giudice a Cirene.
Ti rispondo in due parole: Dove alligna la setta di Donato, non è Cirene; e dove è Cirene, là non
esiste la setta di Donato. La verità, chiarissima, smaschera l'errore. Mi si mostri Cirene là dove
sono i donatisti; mi si mostrino i donatisti a Cirene! È infatti cosa arcinota, fratelli, che nella
Pentapoli c'è la Chiesa cattolica, non la setta donatista. Sicuri [della verità], prendiamoci pur
gioco di quelli che dovremmo compiangere o, meglio, compiangiamo quelli che ci verrebbe
voglia di prendere in giro. Cosa mai dici? Mi richiami alla mente i meriti insigni di quel tal
cireneo che portò la croce del Signore, e lo supponi un africano. Invece egli è un orientale. Si
può infatti parlare di Libia in doppio senso: o intendendo questa [provincia] che propriamente
è l'Africa o quella regione dell'Oriente vicina e confinante in tutto con l'Africa. Ma ammettiamo
pure che quel cireneo fosse un africano. Lo ritieni beato perché, costretto, portò la croce del
Signore 178? Con quanto maggior ragione un altro potrebbe concludere che la Chiesa di Cristo
è rimasta in Arimatea! Difatti quel Giuseppe, uomo ricco di Arimatea che aspirava al regno di
Dio, si avvicinò alla croce non forzato, non costretto, anzi, a differenza degli altri, sopraffatti
dal timore, chiese a Pilato di seppellire il corpo del Signore, lo depose dal patibolo, ne curò la
sepoltura, lo nascose nel sepolcro: e di tutto questo è elogiato nel Vangelo. E allora? Perché
questo devoto, che tanta cura si prese della salma del Signore, era nato in Arimatea, forse che,
per questo, la Chiesa è rimasta in Arimatea? O, al contrario, dato che a voi piace di più
quell'altro che venne forzato (cioè costretto) a portare la croce, in tal caso fanno bene gli
imperatori cattolici, a ridurvi per forza all'unità.

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