Preghiera
Che ioti cerchi, Signore, invocandoti, e t’invochi credendoti, perché il tuo annunzio ci è giunto. (Conf. I, 1.1)
Lettura
La lode di Dio presuppone la buona coscienza
Come esultino i santi (che esultano nella gloria), non c’è bisogno che lo descriviamo noi. Ascoltate il seguente verso del nostro salmo: Esulteranno i santi nella gloria, si rallegreranno nei propri letti. Non nei teatri, non negli anfiteatri, non nei circhi, non nelle bazzecole, non nelle piazze ma nei propri letti. Che significa: nei propri letti?Nei loro cuori. Ascolta come esultasse nel suo letto l’apostolo Paolo. La nostra gloria è questa: la testimonianza della nostra coscienza (2Cor 1, 12). C’è però anche qui il pericolo che l’uomo ripieghi su se stesso in cerca di umana compiacenza e insuperbito si glori [delle testimonianze] della coscienza. Si deve infatti gioire nel tremore, perché il motivo della nostra gioia è dono di Dio, non merito nostro. Molta infatti è la gente che si compiace di se stessa, ritenendosi giusta; ma contro di loro interviene un’altra pagina [scritturale] ove è detto:Chi potrà gloriarsi d’avere il cuore casto, e chi potrà gloriarsi d’esser mondo da peccato? (Pro 20, 9)C’è, è vero, un modo di gloriarsi in base alla coscienza: quando cioè tu sai che la tua fede è sincera, la tua speranza è incrollabile, la tua carità senza finzione. Ma siccome ci sono ancora molte altre cose che possono offendere lo sguardo di Dio, loda piuttosto Dio perché ti ha donato tutte queste cose. Se così farai egli perfezionerà quel che ti ha donato. In riferimento a ciò, dopo le parole: Si rallegreranno nei propri letti, subito aggiunge: Le glorificazioni di Dio sulla loro bocca. Questo per evitare ogni impressione di vana compiacenza. Se infatti si rallegrano nei loro letti, lo fanno non attribuendo a sé il merito di essere buoni, ma lodando colui dal quale hanno ricevuto ciò che sono. Dal medesimo, inoltre, essi sono chiamati a giungere là dove ancora non sono pervenuti, e da lui ancora si attendono la perfezione. In quanto lo ringraziano per aver iniziato [l’opera]. (En. in Ps. 149, 11)
Per la riflessione
Dio ha sede nella coscienza dei pii. (En. in Ps. 45, 9)
Pensiero agostiniano
Le lacrime dell’orante sono più dolci dei godimenti che offre il teatro. (En. in Ps. 127, 10)