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11 novembre

Ultimo Aggiornamento: 12/11/2014 20:15
12/11/2014 20:15

Non abusiamo della misericordia di Dio


Preghiera

Rendiamo grazie a Dio, al quale abbiamo cantato con la devozione nel cuore e sulle labbra: Dio, chi è simile a te? (Sal 82, 2) (Sermo 24, 1)

 

Lettura

Non abusiamo della misericordia di Dio

Nulla è l’uomo al quale Dio non si è manifestato e che Dio non stima e al quale non dà la grazia. Con questa grazia, avendo trovato in lui materia di condanna, gli condona tutto il male - supposto che l’uomo lo confessi - sicché poi possa coronarlo, una volta conseguita la fede. Difatti, quando il Signore viene in un uomo, cosa vi trova se non quel che è oggetto di condanna? Proprio così, fratelli! Riflettete e persuadetevi che tanto nel popolo d’Israele quanto fra i pagani, egli non ha trovato se non materia di condanna. Per questo, venendo a dei peccatori, volle venire umile, non in veste di giudice, e risparmiarli: di modo che in un primo momento usasse con loro misericordia, rimettendo i peccati, e così, in un secondo tempo, potesse trattarli con severità, castigando i peccati. Non abusiamo, cioè non usiamo male della sua misericordia, e non sperimenteremo la sua severità. Questo è dunque l’uomo: tutto ciò che Dio gli comunica, il fatto che gli dà la sua grazia, su cui Davide riponeva la propria fiducia. Golia, viceversa, confidava in sé e nelle sue forze: era superbo, orgoglioso, sprezzante; fin dal principio ripose esclusivamente in se stesso la completa vittoria di tutto il suo popolo. E siccome ogni superbia comporta della sfrontatezza, ecco perché fu abbattuto da un sasso che gli andò dritto in fronte. Apparve così la fragilità d’una fronte che si presentava con la sfrontatezza della propria superbia, e vinse la fronte che recava l’umiltà della croce di Cristo. (Sermo 32, 12)

Per la riflessione

Noi portiamo in fronte il segno della croce. Molti se lo fanno, ma non vogliono capirlo. Dio cerca uno che [responsabilmente] compia i suoi segni, non un simulatore. (Sermo 32, 13)

Pensiero agostiniano

Prova del fatto che tu ami il bene sarà l’odio che tu avrai per il male. (En. in Ps. 96, 15)



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