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5 novembre

Ultimo Aggiornamento: 04/11/2014 18:55
01/11/2014 12:00

Si muore nel corpo, ma non nello spirito

Preghiera

Signore, non nascondermi il tuo volto: che io muoia per non morire, per vederlo. (Conf. I, 5.5)



Lettura

Si muore nel corpo, ma non nello spirito

Quando celebriamo il giorno commemorativo dei fratelli defunti dobbiamo tener presente che cosa dobbiamo sperare e che cosa temere. La speranza va considerata in questo senso: E’ preziosa davanti a Dio la morte dei suoi santi (Sal 115, 15). Si deve temere, invece, in riferimento a: E’ pessima la morte del peccatore (Sal 33, 22). Inoltre questo, per la speranza: Il giusto sarà sempre ricordato. Ancora questo per il timore: Non temerà annunzio di sventura (Sal 111, 7). Ci sarà infatti un ascolto di cui non si trova il peggiore quando si dirà a coloro che sono alla sinistra: Andate nel fuoco eterno (Sal 22, 41). Il giusto non avrà timore di questo annunzio di sventura. Si troverà infatti alla destra tra coloro ai quali si dirà: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete il regno (Mt 22, 34).Ma in questa vita che si conduce ed è a uguale distanza dai più alti beni e dai più grandi mali, in mezzo ai beni e ai mali intermedi, cioè in nessuno dei due estremi - perché i più grandi beni quali che siano quelli che quaggiù abbia l’uomo, rapportati ai beni eterni, sono un nulla e i mali, quali che siano quelli di cui fa esperienza l’uomo in questa vita, non sono neppure da considerarsi, se raffrontati con il fuoco eterno -; dunque in questo stare al centro, nella vita, dobbiamo tener presente quello che abbiamo ora ascoltato dal Vangelo: Chi crede in me, anche se deve morire, vive. E afferma la vita e non nega la morte. Chi crede in me, anche se deve morire, vive (Gv 11, 25). Che vuol dire: Anche se deve morire, vive? Sebbene debba morire nel corpo, vive nello spirito. (Sermo 173, 1)



Per la riflessione

Può essere che un cuore umano non provi dolore per la morte di una persona molto cara: tuttavia è preferibile che un cuore umano abbia bisogno di ricevere sollievo piuttosto che, per impossibilità, diventi inumano. (Sermo 173, 2)



Pensiero agostiniano

Tutti i giorni muoiono degli uomini. E quelli che restano ne fanno il trasporto, ne celebrano le esequie e si lusingano di sopravvivere a lungo. (Sermo 17, 7)
[Modificato da MARIOCAPALBO 04/11/2014 18:55]

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