'NDRANGHETA: VESCOVO LOCRI, AFFILIATI A COSCHE CONVERTITEVI

''Tutti dobbiamo convertirci. Lo chiedo anche a voi che avete aderito a qualunque tipo di associazione criminale, per ripetervi che anche a voi è offerta l'occasione di conversione nell'anno della fede che sta per iniziare". Lo ha detto il vescovo di Locri-Gerace, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, nell'omelia in occasione della festa della Santa Croce al Santuario della Madonna di Polsi prima della consegna della croce ai giovani. Il santuario, posto alle pendici dell'Aspromonte vicino a San Luca, è divenuto tristemente famoso per i summit che, secondo quanto emerso da diverse inchieste della magistratura, le cosche di 'ndrangheta del reggino vi tenevano in coincidenza della festa del primo e 2 settembre, per decidere strategie e affari. ''La scissione tra vita e fede - ha sostenuto il presule - è una delle cause che impediscono lo sviluppo della Locride. Tutti abbiamo parte di responsabilità. Ma voi, gente di 'ndrangheta, avete una responsabilita' maggiore perché il clima di paura che create non giova alla serenità; gli impedimenti che ponete alle attività economiche scoraggiano gli investimenti, con conseguente disoccupazione e emigrazione. Se vogliamo purificare e rendere vera la nostra fede, dobbiamo ripudiare ogni altra forma di battesimo o di aggregazione ad associazioni criminali o ad altre società occulte, che sono contrarie al Vangelo. In un paese abitato da cristiani deve sparire qualunque forma di violenza. L'anno della fede deve aiutarci a fare una riflessione purificando quella visione della famiglia che sfocia nel familismo, la cerchia ristretta di parenti chiusa in se stessa per sostenersi nell'illegalità e per darsi protezione reciproca nel momento in cui bisogna resistere allo Stato. Ai genitori che fanno parte in qualunque modo di associazioni criminali voglio dire: quale futuro darete ai vostri figli, quando la legge potrà colpirvi con il carcere, qualche volta a vita?". (ANSA)