È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!



 
. Al primo posto mettete la confessione e poi chiedete una direzione spirituale, se lo ritenete necessario. La realtà dei miei peccati deve venire come prima cosa. Per la maggior parte di noi vi è il pericolo di dimenticare di essere peccatori e che come peccatori dobbiamo andare alla confessione. Dobbiamo sentire il bisogno che il sangue prezioso di Cristo lavi i nostri peccati. Dobbiamo andare davanti a Dio e dirgli che siamo addolorati per tutto quello che abbiamo commesso, che può avergli recato offesa. (Beata Madre Teresa di Calcutta)
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

CAPIRE I NOSTRI CONFLITTI

Ultimo Aggiornamento: 26/03/2012 19:14
26/03/2012 19:10

Bob Mumford Il dilemma centrale di tutto l'universo e in tutte le epoche è quello dell'autorità
indice

CAPIRE I NOSTRI CONFLITTI

 

Bob Mumford

 

 

Il dilemma centrale di tutto l'universo e in tutte le epoche è quello dell'autorità 

 

 
Schema del contenuto

 

 

-         Spirito di Cristo contro Umanesimo

-         Il Problema - (Le tre forme di Governo)

-         L’Umanesimo – e come esso considera:

-         Dio

-         L’uomo

-         L’Etica e la Legge

-         La Religione

-         Il Governo

-         L’Umanesimo Religioso

-         La nostra guerra

-         La difesa

-   Bibliografia consigliata

 

 

Traduzione: Anna Maria Peselli

 

 

Lo Spirito di Cristo contro L’ Umanesimo

 

 

Crisi di leadership

 

Ho notato di recente un adesivo da applicare alle auto che sembra un grido comune della nostra società: “NON SEGUITEMI! SONO PERDUTO!”

Ø      Pare sia questo l'atteggiamento della nostra nazione, della Chiesa e di un numero enorme di uomini in posizione di autorità: nessuno vuole stare alla guida! Nessuno desidera alzarsi e dire: “Conosco la strada, seguitemi!”

Ø      Tutti sanno darti opinioni su ciò che TU dovresti fare, e poi citano qualche esperto: “Il Consiglio del Presidente su ...”, “L’opinione pubblica oggi è che …”, e così via. Pare che nessuno desideri prestarsi a diventare vulnerabile al punto di prendere posizione su qualcosa e assumersene la guida.

La nostra società e la Chiesa sono in crisi di leadership. Un giornale statunitense ha affermato di recente: “Nei prossimi venticinque anni sarà difficile trovare dei leader...”

Ø      Uomini che stanno perdendo la capacità di capire e di guidare vogliono uscire dal giro.

Ø      Se un pastore presbiteriano abbandona la sua Chiesa, ci vogliono da nove mesi a un anno per trovare un sostituto. In una diocesi cattolica cinque anni fa furono ordinati 155 nuovi preti – l’anno scorso solo 39. Siamo in crisi di leadership.

Responsabilità dei leader – Personalmente conosco la lotta di quando si ha la responsabilità di guidare la vita di altri. Dopo aver combattuto per anni per arrivare a una parvenza di cammino nel regno di Dio, ero soddisfatto di starmene dietro a un pulpito e dire agli altri come arrivarci. Ma poi il Signore cominciò a lavorare su di me:

Ø      “Mosè non disse agli Israeliti come si fa ad attraversare il deserto: li guidò attraverso di esso”.

Ø      “Ma Signore”, ribattei, “ciò significa che dovrei andare con loro e attraversare di nuovo tutte le lotte, i tumulti e le controversie!” - “Ora ti sei fatto un'idea!” rispose il Signore.

Ø      Con alcuni uomini che il Signore mi aveva dato perché li guidassi, ci siamo incamminati verso la Terra Promessa, e la prima cosa che ho imparato è che non sapevo guidare! Non è stato facile, ma ce la stiamo facendo!

 

Un esempio dalla Scrittura:

 

Perché la crisi? Credo che la risposta si trovi nella Parola di Dio. In Isaia 3, 1-5 il profeta dice:

Il Signore Dio degli eserciti toglie a Gerusalemme e a Giuda ogni approvvigionamento e ogni sostegno, ogni riserva di pane e di acqua; il prode e il guerriero, il giudice e il profeta, l'indovino e l'anziano, il capo di cinquanta e il notabile, il consigliere e l'esperto di incantesimi. Io metterò come loro principi dei monelli, ragazzi capricciosi li domineranno!” [Somiglia alla crisi di leadership della nostra nazione].

 Il giovane si infurierà contro l'anziano e l'inferiore contro il nobile.” 

E al versetto 12 prosegue:

O popolo mio! I loro oppressori sono dei fanciulli e le donne li dominano.

Popolo mio, le tue guide ti portano fuori strada e confondono la direzione dei tuoi sentieri”.

Ed ecco quale fu il risultato di questa mancanza di leadership (Isaia 3,6-7):

“... un uomo afferra il fratello nella casa di suo padre e dice: “Tu hai un mantello: sarai tu il nostro governante; e queste rovine saranno sotto la tua responsabilità.

Quel giorno egli protesterà dicendo: “Io non sarò il vostro guaritore, perché in casa mia non ci sono né pane né mantello; non mi nominerete capo del vostro popolo” [cioè: non riesco a mettere insieme neppure le cose mie, non posso aiutarvi].

E vediamo anche il versetto in 4,1:

Sette donne in quel giorno afferreranno un solo uomo [vero] e diranno: 'Ci nutriremo del nostro pane e indosseremo le nostre vesti; soltanto, lasciaci portare il tuo nome; allontana il nostro biasimo!

 

Il Signore tolse le guide da Israele ed il popolo ne fu tanto disperato che pregò perché qualcuno li guidasse, ma nessuno volle assumersi la responsabilità. Le donne desideravano provvedere a se stesse – volevano un uomo solo perché facesse loro da copertura e desse loro il suo nome.

Ø       Ma perché Dio tolse tutte le guide a Israele?

Perché Gerusalemme ha inciampato e Giuda è caduto, perché i loro discorsi e le loro azioni sono contro il Signore, si ribellano contro la Sua gloriosa presenza” (Is 3,8).

Alla radice: la ribellione - Dio tolse le guide da Israele perché essi si erano rifiutati di vivere secondo la legge di Dio: diventarono ostinati, indurirono il loro cuore, adorarono gli dei del paese e lapidarono i profeti del Signore. Il Signore allora disse: “Volete andare per la vostra strada? Allora vi farò vedere cosa significa andare avanti senza guide!”

Ø      Quando una società si rifiuta di vivere sotto il governo di Dio, tolgono da se stessi la copertura o protezione, e si aprono all'anarchia.

Ø      É proprio questo che sta accadendo oggi nella nostra società, e fino ad un certo punto anche nella Chiesa. Dio ci sta togliendo le guide perché non abbiamo camminato nelle vie della Sua legge.

Ø      Alla radice di questo allontanamento dalla Verità di Dio da parte della nostra società c’è una filosofia e un’idea del “mondo” chiamata Umanesimo.

 

Il Problema

 

Prima di discutere l'Umanesimo, è necessario capire che questa filosofia fa parte di una questione ancora più grande.

è Il dilemma centrale di tutto l'Universo e in tutte le epoche è quello dell'autorità.

Quando Satana si ribellò contro il trono di Dio, per la prima volta in tutta l'eternità egli aprì la creazione a due volontà diverse, a due diverse autorità e a due seggi di governo.

Ø      L’obiettivo centrale della Scrittura, dell'avvento di Cristo, della redenzione dell'uomo e della venuta del Regno di Dio è ristabilire sulla terra e nell'universo l’indiscusso Governo di Dio.

Ø      Il Suo Regno non è mai stato rimosso dalla ribellione: “Il Tuo trono, o Dio, è per sempre” (Eb 1,8). Ma ora il Signore Gesù sta per regnare sul Suo regno e per ristabilire sotto il Suo governo tutto ciò che è andato perduto nella caduta:

Egli infatti deve regnare finché non abbia messo tutti i Suoi nemici sotto i Suoi piedi. E quando tutto Gli sarà sottomesso, allora anche Lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che Gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio possa essere tutto in tutti” (1 Cor 15,25; 28).

Ø      Il problema per ciascun individuo è questo: da quale governo desidera essere dominato? Chi deve regnare su di lui?

I tre tipi di “Governo” possibili

Esistono tre manifestazioni di questi governi, che è necessario considerare e capire bene:

 

      La prima è una teocrazia. Tradotto alla lettera il termine significa: “Governo di Dio”.

Ai tempi del Vecchio Testamento il governo di Israele era una teocrazia: Dio era la figura alla guida della nazione. Governò attraverso Mosè, Giosué, i giudici, i re e i profeti, ma era sempre Lui a governare. Il primo comandamento che Dio aveva dato a Israele era: “Non avrai altri “dei” al di fuori di Me.” Il Suo regolamento aveva la precedenza ed il Suo governo doveva avere il primato su tutti gli altri.

 

     La democrazia è la seconda forma di governo, e significa il “Governo del Popolo”.

Nella Democrazia è il popolo a guidare. I Romani la chiamarono: “Vox Populi”, la “Voce del Popolo”. Ma quanti di voi sanno che Dio non regna attraverso la voce del popolo? Se il Suo governo funzionasse in quel modo, il voto per entrare nella terra promessa sarebbe stato due milioni a uno a favore del ritorno in Egitto. Il popolo avrebbe detto: “No!”, e Mosè avrebbe detto “Si!”, e sarebbe stata la fine di tutto. La democrazia prende come base della sua autorità la volontà del popolo, la teocrazia invece si basa sull'autorità che viene dalla volontà di Dio.

 

      La Cristocrazia è il terzo governo che dobbiamo considerare. Si tratta delle regole di Cristo, o di ciò cui nella Chiesa ci si riferisce come Regno di Dio.

È a questo governo che il mondo dovrà rispondere nella nostra epoca. 1 Corinzi 15,25 dichiara: “Poiché Egli [Cristo] deve regnare finché non ha posto tutti i Suoi nemici sotto i Suoi piedi.” La Chiesa non dovrebbe insegnare la teocrazia, ma piuttosto il governo o regno di Cristo: la Cristocrazia. Dopo che Cristo avrà messo tutti i Suoi nemici sotto i Suoi piedi, riconsegnerà il Regno a Suo Padre: “perché Dio sia tutto in tutti.”

 

Oggi il problema del “governo” è Cristocrazia contro democrazia: la regola di Cristo e del Suo Regno contro la volontà dell'uomo.

Ø      Ed ecco come si esprime questo conflitto:

-          Il Signore dice: “Non commetterai adulterio.” La relazione Kinsey dice: “Cinque persone sposate su sette praticano il sesso al di fuori del matrimonio.” La deduzione è che non sei normale se non pratichi il sesso fuori del matrimonio.

-          La volontà o “voce” del popolo sta cominciando a stabilire gli standard su come dovremmo vivere.

-          Fino a non molto tempo fa gli standard di ciò che era giusto o sbagliato erano stabiliti dalla Parola di Dio e dallo stile di vita nato dalla tradizione Giudaico-Cristiana. I nostri codici legali si basavano sulla Bibbia e la nostra filosofia di vita si fondava su una comprensione assoluta delle priorità della vita e del bene e del male.

-          Ora lo standard è stabilito per consenso generale di ciò che la maggioranza della gente ritiene giusto. Aborto, uso di droga, diritti delle minoranze e etica sessuale sono tutte questioni di grande importanza; oggi sono enormemente influenzate da ciò che vuole la maggioranza della popolazione.

Ø      La Democrazia come Filosofia di Vita – Vorrei chiarire il fatto che “democrazia”, nel senso in cui faccio uso del termine in questa discussione, non si riferisce tanto a un sistema di governo quanto a una moderna filosofia di vita.

Ø      La democrazia, secondo le interpretazioni dei fondatori della nazione americana, poteva funzionare in un modo che si avvicinava molto alla Cristocrazia, perché ognuno in quel tipo di società comprendeva la Legge di Dio e ne era responsabile. Come diceva Francis Schaffer:

q      “Il 51% dei voti non potrà mai diventare l'origine definitiva di ciò che nel governo è giusto o sbagliato, perché ci sono gli assoluti della Bibbia a giudicare una società. L'uomo che non conta nulla, il privato cittadino, può alzarsi in piedi in qualsiasi momento e, sulla base di quanto afferma la Bibbia, dire che la maggioranza (vox populi) ha torto”. (1)

Ø      La democrazia in questo senso è una forma giusta di governo perché qui ciascuno, dal cittadino al governante, sono tutti ugualmente responsabili delle loro azioni davanti a Dio, e quindi in quella società sta governando il Signore attraverso la Sua legge.

è Ma la “democrazia” secondo l’uso contemporaneo del termine è quella filosofia che afferma che qualunque cosa il popolo vuole, è giusta. Ciò elimina ogni assoluto che viene da Dio e fa del popolo l'autorità ultima.

q      Circa un anno fa lessi di un Senatore che gridava disperato: “Perché qualcuno non si dimentica del consenso, per darci invece modo di guidare!” Il “Cinquantuno per cento” sta diventando la voce decisiva dei nostri problemi nazionali.

 

L’ Umanesimo

 

Definizione: Il Dizionario Webster definisce l'UMANESIMO nel modo migliore che io abbia mai letto:

Una dottrina, atteggiamento o modo di vivere centrato su interessi o valori umani, e part.:

una filosofia che asserisce la dignità e il valore dell'uomo e la sua capacità di realizzare se stesso attraverso la ragione.” (2) - (Enfasi mia).

La controversia tra il Regno di Dio e Umanesimo è sempre una questione di “centralità”:

Ø       Qual è il centro della filosofia? Dio o l'uomo? Tutto ciò che ha Dio al centro è Regno di Dio; tutto ciò che invece pone l'uomo al centro, è umanistico nella sua essenza.

Alcune credenze dell’umanesimo - Vorrei ora passare ad esaminare brevemente alcune delle dottrine-base dell'umanesimo. Nel farlo, voglio dimostrare fino a che punto l'espansione di queste credenze ha influenzato la nostra società e come, nello stesso tempo, ci siamo allontanati dalla Parola di Dio.

Ø       Le citazioni sulla dottrina umanistica sono prese dal II Manifesto Umanista – una dichiarazione generale delle credenze degli umanisti, firmata nel 1973 da alcuni dei più grandi pensatori umanisti della nostra epoca.

Ø       Il Manifesto Umanista originale era stato firmato nel 1933, ma da allora è stato trascurato perché considerato “troppo ottimista” dagli umanisti moderni.

Pur non essendo una dichiarazione “ufficiale” delle credenze dell'umanesimo, esso è ampiamente accettato quale dichiarazione generale del loro modo di considerare il mondo e la filosofia.

 

Come l’Umanesimo considera Dio:

 

 “Troviamo vi sia una evidenza insufficiente per credere nell'esistenza del soprannaturale”. Dichiara apertamente Il  Manifesto. E prosegue:

Ø       Quali non-teisti, noi partiamo dagli esseri umani, non da Dio, dalla natura, non dalla divinità.”

L'umanista non è necessariamente ateo: “non esiste alcun Dio”, ma non-teista – ovvero

 afferma che Dio è irrilevante per la vita umana.

Ø       Il risultato più ovvio di questo tipo di fede è l'esclusione di Dio e l'esaltazione dell'uomo al centro della storia e della società. Ciò risulta evidente in una società consumata dalla bramosia della realizzazione e dell'appagamento personale, con la quasi totale inosservanza dei comandi di Dio e della Sua legge.

Il Cristianesimo centra l'Universo in Dio e nella Sua volontà e ogni cosa e ciascuno riceve da Lui il proprio scopo e la propria esistenza.

 

L'Uomo:  

 

“La preziosità e la dignità della persona individuale è un valore centrale dell’ umanista”. E inoltre l’umanista afferma:

Ø       “Crediamo nella massima autonomia individuale...” 

I diritti dell’uomo in primo luogo – Il principale effetto considerato a sé di questo modo di pensare è stato il movimento estremo dei “diritti”. Esso porta ad una visuale estremamente egualitaria che afferma: 

-          “Tu non puoi dire a ME cosa fare: Io ho dei diritti!” Abbiamo così:

-          i diritti dei gay,

-          i diritti delle donne,

-          i diritti degli elettori, 

-          i diritti dei criminali, e un programma nazionale di notizie ha recentemente diffuso via radio una storia relativa al crescente sostegno che si sta ricevendo per

-          i “diritti degli animali”. 

-          Le donne hanno il diritto di assassinare i loro bambini non ancora nati, 

-          i bambini hanno il diritto di liberarsi dal controllo dei genitori e

-          la gente ha il diritto di essere mantenuta dal resto della società se non riesce a trovare un lavoro abbastanza redditizio.

Ø      I diritti oggi sono gonfiati in maniera talmente sproporzionata che la società sta ristagnando, incapace di muoversi, perché si potrebbero violare i diritti di qualcuno.

La Scrittura dice che i nostri diritti derivano dal Signore, quando viviamo in obbedienza alle Sue leggi.

Ø      Violare la Sua legge significa perdere per inadempienza i nostri diritti. Il nostro unico diritto “insito” è quello di obbedire a Dio e di fare quanto Egli, quali Suoi servi, ci comanda.

Il punto di vista umanistico dell'uomo elimina anche l'influenza del peccato e della caduta, col risultato che l'uomo è fondamentalmente buono.

Ø      Egli ha in sé una scintilla “divina” e noi non dobbiamo far altro che permettere il suo naturale sviluppo.

Ø      Il male oggi presente nell'uomo è il risultato di miti e superstizioni religiose, di perversioni culturali e di ingiustizia sociale. Per liberare l'uomo da questi impedimenti,

Ø      i bambini non devono essere piegati da restrizioni riguardo alle loro esplosioni emotive, o dalla disciplina che inibirà la libera espressione. Si deve permettere loro di raggiungere senza inibizioni il loro pieno potenziale.

Questo modo di pensare ha portato ad una crisi nell' istruzione pubblica e nella maggior parte delle famiglie americane.

Ø      Per la maggior parte delle famiglie i bambini sono diventati ingestibili, e i genitori stanno perdendo il controllo. Tale mancanza di controllo è passata alle scuole, che oggi somigliano più a centri diurni di raccolta per ragazzi indisciplinati di quanto  non lo fossero le istituzioni dei “riformatori” accademici per ragazzi ribelli di 25 anni fa.

La Parola di Dio insegna molto chiaramente: “Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio.” Ci avverte anche:

Ø      Un figlio che fa quello che vuole, porta vergogna a sua madre... Correggete vostro figlio, e poi vi sarà di conforto.” (Proverbi 29,15; 17).

Ø      Se si lascia l'uomo libero di svilupparsi al “naturale”, senza restrizione alcuna, non ne risulterà che del male, perché il cuore umano è “cattivo al di sopra di ogni cosa e disperatamente perverso.”

La sola speranza per l'uomo risiede nella morte redentrice e nel sacrificio espiatorio di Gesù Cristo per il suo peccato, e nella potenza dello Spirito Santo che ci renderà conformi all'immagine di Cristo.

L'Etica e la Legge:

 

“Affermiamo che i valori morali hanno la loro origine dall' esperienza umana. L' etica è autonoma e situazionale, e non necessita di sanzioni teologiche o ideologiche (enfasi loro). ” Questo è ciò che dichiara il Manifesto, e può essere tradotto con:

Ø      “se ti fa sentire bene, fallo!” L'intera base della morale, dell'etica, e in ultima analisi della legge, è diventato ciò che è “buono” per l'uomo.

Ø      Se fai qualcosa e qualcuno ti chiede: “Quello che hai fatto ha offeso Dio?” scopriamo che questa non è più neppure una domanda che ci si pone.

Ø      Oggi il problema nell'etica è questo: “Hai ferito qualcuno?” oppure: “Hai offeso la società?”.

La morale e l'etica non hanno più niente a che fare con la conoscenza o la volontà di Dio.

Ø      Senza gli assoluti delle “sanzioni teologiche o ideologiche”, ogni situazione è diversa.

Ø      Rubare può essere un bene o un male – a seconda della situazione. L'adulterio può essere un male – se ferisce qualcuno; o un bene – se aiuta il tuo matrimonio.

Ma il cristiano ha solo un modo di intendere il bene e il male: il comando di Dio. Dio governa con il Suo fiat: il Suo inesplicato comando.

Ø      Egli non si preoccupa mai di appoggiare i Suoi comandi con statistiche e spiegazioni. Dice solo: “Devi,” e “Non devi.”

La legge sta seguendo lo stesso percorso dell'etica. Poiché la legge della terra si basa sul codice morale della società, si tratta solo di una progressione naturale. La legge deriva sempre dagli insegnamenti religiosi di una società.

Ø      Negli Istituti di Legge Biblica, Rousas Rushdoony trae da questo punto la seguente conclusione logica:

Ø      “Va riconosciuto che in ogni cultura l'origine della Legge è il dio di quella società.

Ø      Se la legge ha origine dalla ragione dell'uomo, allora la ragione è il dio di quella società.” (3) (Enfasi sua).

Se l'esperienza dell'uomo sta all'origine della morale e la legge si basa su quel codice morale, l'uomo allora è diventato il dio della propria società e ha cominciato ad “adorare la creatura anziché il creatore.”



26/03/2012 19:14

La Religione:

 

 “Le religioni tradizionali, dogmatiche o autoritarie, che pongono la rivelazione, Dio, i rituali o il credo al di sopra dei bisogni dell'uomo e della sua esperienza, rendono un disservizio alla razza umana”, dichiara l'umanista.

Ø      Le promesse di una salvezza immortale, come la paura di una dannazione eterna, sono entrambe illusorie e dannose.

Ø      Distraggono gli esseri umani dalle preoccupazioni del presente, dalla propria realizzazione e dal correggere le ingiustizie sociali.”

Ed è così che gran parte della nostra società arriva a considerare la religione e/o la relazione personale col Signore come una “stampella”. Perché Il Manifesto dice anche:

Ø      “Le religioni tradizionali, spesso... inibiscono gli esseri umani, impedendo loro di realizzarsi o di sperimentare le loro piene potenzialità.”

Ø      La società quindi comincia a considerare quanti credono fermamente nella Bibbia come persone socialmente ed emotivamente disadattate. Chiunque guardi oltre se stesso, nel passato o verso una vita futura, non è al passo col resto del mondo.

Ø      Se cerchi di condividere la tua fede con un mondo ubriaco di una simile filosofia, diventi un nemico della società e sei accusato di condurli nelle tue superstizioni.

Proprio questa è la base e il motivo dei martiri di questo secolo.

 

Il Governo:

 

Le decisioni vanno prese in maniera decentralizzata, in modo da includere un ampio coinvolgimento della gente a tutti i livelli.” Ciò suona molto americano e responsabile, ma dobbiamo ricordare che gli artefici della Costituzione Americana avevano

Ø      grandi riserve sulla quantità di persone alle quali si poteva permettere di esprimere le proprie opinioni nei palazzi del governo. Avevano capito che:

Ø      un governo solido era quello nel quale i funzionari eletti guidavano il popolo, e non uno nel quale era il popolo a guidare i funzionari che aveva eletto – ovvero: : la vox populi.

Il risultato di questo “decentramento” lo si nota non tanto nelle strutture del nostro governo, quanto nell'atteggiamento verso coloro che stanno alla guida.

Ø      Si rivendica il diritto implicito a mettere in questione o ad avere un'opinione e il diritto di esprimerla in ogni decisione che sia presa. Ciò indebolisce sia i veri “sostenitori” sia chi sta alla guida.

L'umanista dichiara altresì, riguardo al governo:

Ø      “Miriamo allo sviluppo di un sistema di legge mondiale e ad un ordine mondiale che si basi su un governo federale transnazionale.”

Ø      Ciò ha prodotto ad un atteggiamento, da parte di molti leader mondiali, che influenza le loro trattative reciproche e cercherebbe di muoverci verso un governo mondiale sia dal punto di vista economico che sociale e, infine, politico.

Ø      É un atteggiamento dannoso per i nostri interessi e per le difese nazionali. É un argomento che, da solo, andrebbe discusso in un articolo completo.

L’interpretazione che fa la Scrittura del governo è chiara: “Poiché non c'è autorità se non da Dio, e quelle esistenti sono stabilite da Lui” (Rm 13,1).

Ø      I governi sono responsabili verso Dio, e non verso la vox populi. L'autorità riceve il suo sostegno dall'alto, non dal basso. Per i leader si dovrebbe pregare, non criticarli.

Ø      Il Governo mondiale è un argomento che negli ultimi anni è stato ampiamente discusso dai cristiani.

Ø      Nella profezia della Bibbia si parla di un Unico Governo Mondiale come di un sistema anti-cristiano che sorgerà alla fine dei tempi, per essere veicolo di un sistema mondiale ateo.

Ø      La Scrittura è chiarissima nel dire che ci sarà un solo governo mondiale unico, il Regno di Cristo, nel Suo Regno alla fine dei tempi. Sono convinto che

Ø      tutti gli altri tentativi per raggiungere un governo mondiale siano satanici nelle motivazioni, e non sono altro che un tentativo per disfare l'opera di Dio a Babele, quando Egli divise e frustrò l'uomo a causa dei suoi intenti umanistici.

Una cosa ormai dovrebbe essere chiarissima:

l'umanesimo è la filosofia dominante e il sistema di vita della nostra cultura! E dovremmo notare che l'umanesimo è riconosciuto e definito come «religione» dalla Corte Suprema degli Stati Uniti:

“Tra le religioni che in questo paese non insegnano ciò che generalmente è considerata una fede nell'esistenza di Dio, vi sono: il Buddismo, il Taoismo, la Cultura Etica, l'Umanesimo Secolare e altre... “ (enfasi mia).

Questa citazione è presa dall'ordinanza di una Corte Suprema, emessa nel 1961 da Justice Black nel caso di Torcaso contro Watkins.

L'umanesimo oggi è la religione della maggioranza delle nostre scuole, di gran parte dei funzionari che abbiamo eletto, e

Ø      sta diventando la nostra linea di condotta nazionale. In poche parole,

Ø      siamo governati da una religione ostile alla nostra fede cristiana quanto il Buddismo o l'Islam.

Siamo tratti in inganno perché pensiamo che per essere considerata una religione sia necessario che vi sia la credenza in un dio – ma non è così, come ha chiaramente fatto rilevare l'ordinanza della Corte Suprema.

Ø      É un raggiro magistrale del nemico, che ha messo i nostri figli sotto l'influenza di una religione e di uno stile di vita anti-cristiani che ordina loro di sottostare ad un periodo di insegnamento di una qualità superiore a quanto possono offrire casa e chiesa insieme.

Non sarebbe diverso dal mandare i nostri figli a una scuola Buddista e poi chiedersi come mai finiscono col perdere la fede oppure perché combattono con una duplice visuale.

 

L'Umanesimo Religioso

 

Come l’umanesimo si infiltra nella Chiesa – Pensate che una persona possa essere cristiana, e tuttavia mantenere una filosofia e uno stile di vita umanistici? É meglio che ci crediate!

Ø      Da quando il Signore ha cominciato ad aprirmi gli occhi sull’insieme della filosofia umanista, sono  rimasto letteralmente sbigottito, e inorridito direi, dalle venature di umanesimo che si trovavano in ciò che ho fatto e creduto in tutti questi anni! Ora vedo che

Ø      quanto Dio sta facendo nei campi dell'autorità, della sottomissione, dell’essere discepoli, della maschilità e nel campo del governo, è una controspinta diretta  alle incursioni che l'umanesimo religioso ha fatto nella Chiesa.

L'umanesimo religioso porta ad ogni specie di atteggiamenti e di eresie.

Ø      In alcune correnti teologiche c'è una corrente centrata sull'uomo che comincia con “l'agape sdolcinata” (“Va benissimo, caro, il Signore comprende e ti perdona per quello che hai fatto,”)

Ø      e finisce con la riconciliazione ultima: (“Dio in realtà non giudicherà nessuno, tutti andremo a finire in Cielo, con il diavolo e i suoi angeli!”).

Ø      Questi sono atteggiamenti concreti che si centrano sull'uomo e sui suoi interessi, anziché sull'assoluto della Legge-Parola di Dio.

La mentalità del “benedicimi” è radicata nell'umanesimo. “Dio è qui per far fronte alle tue necessità! Non devi far altro che venire a Gesù e Lui ti farà felice!”

Ø      Dio diventa il tuo servo, anziché un Signore e Re.

Ø      Umanesimo religioso è qualunque teologia o filosofia religiosa che si centra sulle necessità dell'uomo anziché sulle necessità e sulla volontà di Dio.

Il suo travestimento – Gli insegnamenti e le abitudini umanistiche possono essere agghindati di parole religiose ed essere così resi rispettabili per i cristiani.

Ø      Dovunque si insegna che la preghiera è un “lassativo mentale”, ma che non ha niente a che fare con una relazione col Dio vivente. La Bibbia diventa un libro confortante che ti guida, ma non è più l'infallibile Parola di Dio. L'adorazione diventa una rassicurazione emotiva, e non l'adorazione di nostro Padre. La fede diventa un pensiero positivo e la nostra testimonianza alla verità diventa l’affermazione di ciò in cui “noi” crediamo.

Ø      Tutto viene annacquato, allontanato e distolto dall’obbedienza centrata su Dio per essere orientato  verso l’attività centrata sull'uomo. E questa corrente di pensiero è predominante nella maggior parte delle Chiese dei nostri giorni.

           

La ricerca del Dio vivente – Credo sia necessario vedere chiaramente dove ci troviamo. Nel nostro desiderio profondo e nel tentativo di trovare una relazione vitale col Signore, abbiamo cominciato a cercare all'interno della nostra tradizione particolare.

Ø      Alcuni Lo hanno trovato nella loro tradizione, altri al di fuori. Ma in qualche punto del cammino abbiamo scoperto che la nostra sete di Dio non sempre poteva essere compatibile con ogni tradizione in cui ci trovavamo.

Ø      Quando accadde questo, abbiamo cominciato ad uscirne per trovare qualcosa di più in Dio. Ma non è l'allontanarsi da 15 o 20 anni di tradizione a spaventare, bensì la scelta davanti alla quale ci troviamo quando usciamo da quella situazione!

Ø      A quel punto dobbiamo scegliere: o il Regno di Dio, o una qualche forma di umanesimo. Potremo considerare le richieste del Regno di Dio e aderirvi totalmente, oppure dire: “C'è ancor più schiavitù e legge: ed è proprio ciò da cui sono appena uscito!” e allora aderiremo a un qualche tipo di umanesimo religioso che ha poca o nessuna esigenza, e che si centra su me e sulle mie necessità personali.

A partire dal movimento carismatico c'è stata una scossa terribile nella chiesa tradizionale. La gente ha lasciato le chiese che frequentava, ha iniziato nuovi gruppi di preghiera, ha ridato vita alle loro chiese o ne ha formate di nuove. Tutto ha ricevuto una scossa.

Ø      E ciò ha fatto da spartiacque per la Chiesa. Quanti avevano una sete profonda e insoddisfatta di Dio, stanno camminando in ciò che Egli sta facendo nel Suo Dio, sia che restino all'interno della loro struttura tradizionale o che abbiano deciso di uscirne.

Ø      Quanti invece hanno cercato Dio per i loro fini personali, stanno aderendo ad ogni sorta di umanesimo liberale o carismatico.

Quanto sta accadendo si potrebbe paragonare alla divisione delle pecore dai capri.

 

Credete che la società stia uscendo dalla tradizione? La nostra società si trova di fronte alla stessa scelta della Chiesa.

Ø      Come la Chiesa è stata messa davanti alla decisione per il Regno di Dio o per l'umanesimo,

Ø      il mondo in cui viviamo sta scotendosi di dosso i “ceppi” della cultura giudaico - cristiana ed è alla ricerca di una nuova direzione.

Se non possiamo offrire loro il Regno di Dio, si volgeranno verso un governo umanistico e le conseguenze non saranno piacevoli.

Ø      E. Stanley Jones nel suo libro “Il regno incrollabile e la Persona Immutabile”, racconta questa storia:

“In una cattedrale della Germania Occidentale stavo parlando del Regno di Dio. In prima fila stavano importanti leader tedeschi. Mentre parlavo, questi continuavano a battere il pugno sulle panche. Ero incuriosito e non sapevo cosa intendessero dire: erano dalla mia parte, o contro di me? Ma alla fine rivelarono cosa significasse quel loro gesto: “Pare abbiate capito  perché ci siamo dati al nazismo. Per noi la vita non aveva uno scopo, né una prospettiva precisa: era divisa in compartimenti. Avevamo bisogno di qualcosa che riportasse la vita alla sua interezza, al suo significato e al suo scopo totale. E abbiamo pensato che il nazismo potesse portare quella pienezza. Ma ci ha delusi, ci ha abbandonati nel sangue e nella rovina. Abbiamo scelto il totalitarismo sbagliato. Ora vediamo che stavamo cercando il Regno di Dio, ma non lo sapevamo.” (5)

Che il Signore abbia pietà di noi se ci viene data l'opportunità di presentare il Regno di Dio alla nostra generazione e manchiamo di farlo! Perché se non lo faremo, temo che il risultato sarà più terribile del giudizio che scese sulla Germania nella Seconda Guerra Mondiale.

 

La Nostra Guerra

 

La battaglia in cui ci troviamo non solo è difficile da combattere: ma è anche difficile da scoprire! É una guerriglia.

Ø      Quando il nuovo soldato arrivava in Vietnam, chiedeva: “Come fai a riconoscere i Vietcong?”

Ø      “Ne riconosci uno quando ti spara!” era la risposta. Poteva trattarsi di una ragazzina, di una vecchia signora o di un uomo alla guida di un carro di buoi. Non esistevano linee definite né uniformi, né cappelli bianchi o neri.

Mi piacerebbe se i problemi della nostra guerra fossero chiari e definiti: bianco e nero, in termini di netta contrapposizione!

Ø      Ma sembrano mescolati e confusi, e per il momento in cui hai finito di considerarli ben bene non sei più sicuro di ciò in cui davvero credi.

Ø      Un esempio può essere la pena capitale. La Scrittura dice che l'assassino o il rapinatore dovrebbero subire la pena di morte.

Ø      La filosofia popolare oggi dice che il criminale è un sottoprodotto della sua società e che siamo noi i veri colpevoli dei suoi crimini. Perciò siamo debitori verso di lui: dobbiamo riabilitarlo,  provvedere alle sue necessità emotive, dargli un aiuto psichiatrico, insegnargli una nuova attività e dargli un lavoro nella società. Giustiziarlo per qualcosa che in fondo non era colpa sua è inumano.

Ø      Ci viene allora ricordato che la Bibbia insegna il perdono e la compassione, oltre al giudizio. Gesù non ha forse perdonato il ladrone sulla croce e la donna sorpresa in adulterio?

Ø       Ben presto cominciamo a pensare che ciò in cui crediamo è stupido e indifendibile. Tutto si confonde, e prima di arrivare alla fine non sappiamo più in cosa crediamo!

Scopro di dover credere di continuo in Dio per ricevere il discernimento spirituale nei problemi e situazioni in cui mi trovo immerso. La maggior parte delle volte si tratta di argomenti troppo confusi, troppo adagiati in un linguaggio ambiguo, troppo vicini gli uni agli altri per poter essere capiti con chiarezza.

Ø      Una delle tattiche principali della leadership moderna è quella di parlare senza dire niente. Quante volte vi è capitato di ascoltare i discorsi di un candidato ad una carica pubblica, e quando ha finito di parlare ancora non eravate certi di ciò in cui credere?

Ø      Ad un politico una volta chiesero da che parte stesse riguardo ad una questione spinosa. Dopo un attimo di riflessione, rispose: “Alcuni dei miei amici sono favorevoli, altri sono contrari. Ed io? Io sono con i miei amici!”

Ø      Gran parte della nostra lotta avrà origine dalla pressione della vox populi. Il nostro conflitto si riduce al comando autoritario di Dio contro la richiesta della voce del popolo.

Ø      Il nemico vuole usare l'opinione pubblica per intimorirci e spingerci ad allontanarci dalla nostra posizione nei confronti della Parola di Dio. Noi prendiamo posizione e diciamo: “Denuncio anche tutte le regalie sulla dichiarazione  dei redditi!”

La gente allora vi guarderà come una creatura che balza fuori dal Medio Evo e dirà: “Ma che ti prende? Tutti nascondono parte delle entrate! Il governo comunque se lo aspetta, e d'altra parte tu lo meriti. Guarda tutto quello che il governo ti preleva! Devi essere pazzo!”

Non avverti la pressione a conformarti a quella tendenza? Se ne avessi abbastanza saresti tentato di eliminare col raziocinio la chiara Parola di Dio, e cedere.

 

Ricordo le lezioni di filosofia presso l'Università di Delaware e di come ridevano di me, come se fossi un evaso dal manicomio.

Ø      Avevo osato dire che credevo nel Dio della Scrittura – il Dio che aveva creato l'Universo – e nel suo Cristo che ha ordinato l'Universo. Hanno riso fino a sbellicarsi. Tutto quello che ho potuto fare poi è stato pregare in lingue e cercare di tenermi su per non essere del tutto intimorito dalla situazione.

Stiamo vivendo nei giorni di Osea 9,7: “Un pazzo è il profeta, l'uomo ispirato vaneggia, per l'enormità della tua iniquità e per la grandezza della tua ostilità.”

Ø      Nella nostra società stiamo arrivando al punto in cui chiunque creda in Dio, nel Suo Figlio Gesù Cristo, e parla al Signore per mezzo dello Spirito Santo, sarà considerato mentalmente impreparato. Riuscite immaginarvi questa scenetta?:

            “Mi vorresti dire che tu parli con Dio?”

            “Si.”

            “E suppongo che tu creda che davvero Egli ti risponda, vero?”

            Riuscite ad avvertire l'intimidazione che c'è dietro queste parole?

La pressione crescente diventerà talmente forte che senza l'unzione della forza dello Spirito di Dio nessuno potrà resistere contro di essa!

Ø      É questa la natura della nostra lotta. Non si tratta di star sempre a combattere  contro i demoni, perché la vera linea del fronte in questa guerra è molto più subdola ed insidiosa, ma altrettanto mortale.

 

La nostra Difesa

 

Alla luce della lotta in cui ci troviamo, credo vi siano due cose fondamentali che dobbiamo cominciare a fare:

 

1.      In primo luogo dobbiamo imparare ad essere centrati sul regno in tutto ciò che facciamo.

Il solo modo che conosco per farlo, è

-          chiedere sinceramente al Signore di sottoporre al Suo trattamento correttivo tutto ciò che in noi non è centrato sulla Sua volontà, sul Suo Regno e sulla Sua Parola. Ho visto un poster che diceva:

-          “Signore caro, Ti prego di togliere gentilmente e con forza tutto ciò in cui mi rifiuto di arrendermi a Te.” É questo secondo me l'atteggiamento che ogni persona che si centri sul Regno di Dio deve avere nel proprio cuore.

2.             In secondo luogo è necessario arrivare a capire veramente la natura dell'umanesimo e ciò che esso sta facendo.

-          Dobbiamo definire con chiarezza i problemi e i punti secondo la Parola di Dio, e capire in modo intelligente cosa dice in proposito.

-          La Chiesa è stata notoriamente ignorante riguardo alla vera natura di ciò che sta accadendo nel mondo, molto spesso a detrimento del Regno di Dio.

-          Al termine di questo opuscolo ho incluso una breve bibliografia che raccomanderei a quanti capiscono davvero i problemi reali che oggi dobbiamo affrontare, come sono definiti alla luce della Parola di Dio e del Suo Regno.

 

Prego affinché la realtà dei problemi che ci stanno davanti possa essere realmente vista e affrontata da ogni cristiano prima in se stesso, poi nella sua famiglia, nella sua chiesa e nella sua comunità.

 

 

Bibliografia consigliata

-          Rushdoony Rousas J... “The Institute of Biblical Law”, The Craig Press, 1973.

-          Rushdoony Rousas J... “Intellectual Schizophrenia”, Presbyterian and Reformed Publishing Co. 1978.

-          Grover Alan N. “Ohio's Trojan House: A Warning to Christian Schools Everywhere”, Bob Jones University Press Inc., 1977.

-          Schaeffer Francis.  How Should We Then Live?” Fleming H. Revell, Co. 1976.

-          Jones, E. Stanley, “The Unshakeable Kingdom and the Unchanging Person”, Abington Press, 1972.

  

 NOTE

 

Tutte le citazioni Bibliche sono dalla New American Standard Bible.  (La traduzione è letterale, cercando di restare fedele al testo italiano C.E.I. o della Traduzione Interconfessionale).

 

1.      Francis Shaeffer: How Shall we then Live? p. 110.

2.      Webster’s Seventh New Collegiate Dictionary, p. 404.

3.      Rousas Rushdoony, Institute of Biblical Law, p. 4.

4.      Citato da: Ohio's Trojan Horse, Alan A. Grover, p. 38.

5.      E. Stanley Jones, The Unshakable Kingdom and the Unchanging Person, pp. 16-17.

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:02. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com