È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Testimonianza di Gloria Polo

Ultimo Aggiornamento: 17/09/2016 14:07
04/03/2012 19:40

Questo ha prodotto in me quei vizi e criteri di vita sbagliati, quei sentimenti negativi che mi hanno segnato per tutta la vita.

I talenti

Il Signore mi ha chiesto: “Che cosa hai fatto dei talenti che ti ho dato?” Tu non li hai mai usati. Io sono venuta al mondo con una missione, la missione di difendere il regno dell'amore. Ma mi ero completamente dimenticata di avere un'anima, ancor di più, che avevo ricevuto dei talenti, ed anche, che io ero “le mani” della Misericordia di Dio. Non sapevo che tutto il bene che non ho fatto aveva provocato molto dolore al Signore. Ho visto i talenti meravigliosi che Dio mia aveva dato. Tutti noi, fratelli, valiamo molto agli occhi di Dio. Egli  ama a tutti allo stesso modo. A ognuno ha affidato una missione e dei talenti. Io vedo il demonio che è molto preoccupato per i nostri talenti, talenti che Dio ci ha dato per metterli al servizio del Signore.

Sapete che cosa mi ha chiesto ancora il Signore? Mi ha chiamata a dare conto per le mancanze di amore al prossimo e mi disse: “La tua morte spirituale è cominciata quando non ti lasciavi commuovere dalle sofferenze che vedevi intorno a te ... eri viva, ma morta. Non potete immaginare che cosa è la morte spirituale. è un'anima che odia, un'anima brutta, terribile, amareggiata, arrabbiata, che non lascia in pace e fa del male a tutti. Quando siamo pieni di peccati, è doloroso vedere lo stato miserabile della nostra anima. E io avevo visto com'era la mia: fuori bella, profumata e ben vestita; dentro, puzzolente e immersa nell'abisso. è per questo mi sentivo così depressa e amareggiata. Il Signore mi ha detto: “La tua morte spirituale quando non ti lasciavi commuove dai tuoi fratelli.” Ogni volta che vedevi soffrire i tuoi fratelli, quando sentivi notizie ... erano dei segnali di allerta, ma tu, sempre di pietra! Solo a parole dicevi “poverini”, ma non sentivi dolore, il tuo cuore era insensibile, era di pietra!”

Come il Signore mi ha mostrato i talenti. Io non vedevo mai il telegiornale, non avevo pazienza, non volevo vedere tanti morti e altre cose sgradevoli ... Ero interessata solo della parte finale, la parte della fantasia: dieta, oroscopo, potere mentale, energie ... tutte cose che il demonio utilizza per distrarci, confonderci ... E ora il Signore mi mostrava nel Libro della Vita, come nella Sua strategia divina, una volta il telegiornale è durato un poco di più e, quando io ho acceso la televisione, il telegiornale non era ancora finito e mostrava una povera contadina che piangeva sopra il cadavere del marito.

Il demonio, e questo è molto triste, ci fa abituare al dolore degli altri e, quando ci troviamo di fronte a qualcuno che soffre, ci fa pensare che quel problema non mi riguarda. Chi sta male si arrangi, io non centro niente. Il Signore invece mi ha fatto vedere come Gli duole, quando i giornalisti pensano solo a vendere la notizia senza preoccuparsi di coloro che soffrono, in questo caso di quella povera donna! Io, in quel momento, l'ho vista piangere, ho sentito in me il suo dolore, l'ho sentito veramente, e ho ascoltato con attenzione. Soprattutto «dove», era Venadillo, Tulima, la mia città natale. Ma subito dopo, è cominciata la parte della fantasia, pubblicità, dieta ... e mi sono dimenticata completamente di quella contadina ...

Ma il Signore non l'aveva dimenticata! Ha permesso che io sentissi il suo dolore e voleva che io l'aiutassi. Era il momento di usare i talenti che Dio mi aveva dato. Il Signore mi ha detto: “Quel dolore che hai sentito per lei, ero Io che gridavo perché tu la aiutassi. Sono stato Io che ho provocato un ritardo nelle notizie perché tu potessi vedere; ma tu non sei stata capace di inginocchiarti e fare almeno una preghiera per lei, nemmeno un minuto! Ti sei lasciata distrarre dalla tua dieta e ti sei dimenticata di lei!”

Il Signore mi ha mostrato la sua situazione. Era una famiglia di umili contadini. Avevano chiesto al marito che abbandonassero la casa in cui vivevano ed egli ha risposto di no. Più tardi sono venuti degli uomini per mandarli via. Il marito se ne accorse e vede che sono armati e che vengono per ucciderlo. Io ho visto tutta la vita di quell'uomo e ho sentito dentro di me tutta l'angustia di quell'uomo. Ho visto come, di corsa nascondeva moglie e figli mentre quegli uomini lo cercavano. Aveva tentato di allontanarsi ma senza riuscirci. Sapete quale è stata la sua ultima preghiera: “Signore, prenditi cura di mia moglie e dei miei figli, a te li affido”. In quel momento lo hanno ucciso ed è caduto a terra. Quando gli hanno sparato, il Signore mi ha fatto sentire il dolore di quella donna e di quei bambini, che nemmeno potevano gridare. (piange)

In questo modo, Dio ci fa sentire il Suo stesso dolore e quello degli altri. Ma, quante volte noi non ci preoccupiamo di questo, non ci preoccupiamo nemmeno un poco ... de nostri fratelli nelle loro necessità. (continua a piangere)

Sapete che cosa il Signore voleva? Voleva che io mi inginocchiassi e pregassi per quella famiglia, per quella donna e quei bambini! Dopo mi avrebbe ispirato quello che potevo fare per aiutarli. Sapete che cosa dovevo fare? Fare alcuni passi e parlare con un sacerdote di quello che avevo appena visto nel telegiornale. Questo sacerdote era amico del parroco di quel paese, Venadillo, Tulima, e aveva una casa di accoglienza a Bogotà e avrebbe aiutato quella donna.

Sapete qual'è la prima cosa che Dio ci chiede? Dei peccati di omissione! Sono così gravi! Non immaginate quanto! Un giorno d'estate, come me! Questi peccati fanno piangere Dio! Il bene che avremmo potuto fare e non abbiamo fatto! Dio piange vedendo i Suoi figli soffrire per la mancanza di compassione e per l'indifferenza degli altri, per tanti che soffrono, e noi non facciamo niente per loro! Il Signore ci mostrerà le conseguenze del nostro peccato, per essere stati indifferenti davanti alle sofferenze degli altri; tanto dolore c'è nel mondo per la nostra indifferenza, disinteresse e cuore duro.

Riassumendo, quella contadina, vedendo che la seguivano per ucciderla, è fuggita con i bambini e cerca rifugio a casa del sacerdote di quel paese. Il parroco afflitto, gli dice che deve fuggire perché se la trovano l'ammazzano! E in fretta ha fatto quello che gli è sembrato migliore per lei. Molto preoccupato l'ha mandata a Bogotà e gli ha dato dei soldi e alcune lettere di raccomandazione! Lei è uscita in fretta, con quelle lettere, ed è andata in quei posti che il parroco gli ha raccomandato, ma non l'hanno accolta da nessuna parte. Sapete dove è finita? Sapete chi, alla fina, ha aiutato quella donna? Coloro che l'hanno messa in una casa di prostituzione!!!

Il Signore mi aveva dato una seconda opportunità per aiutare quella donna. Un anno dopo la rivedo. Era una giorno che ero andata al centro della città. Io detestavo andare al centro perché sapevo di incontrare miseria e, siccome mi sentivo superiore, non mi piaceva. Ma in quel giorno dovevo proprio andare e mentre camminavamo mio figlio mi domandato: “Mamma perché quella donna si veste così con quella gonna corta?” Io gli ho risposto: “Non guardala! Quelle sono donne da disprezzare, che vendono il corpo per fare soldi, sono prostitute, donne sporche.” Pensate un po', con questo modo di parlare e, per di più, avvelenando mio figlio, così ho classificato quella donna, una sorella caduta in disgrazia per colpa e indifferenza di un popolo.

Il Signore mi ha detto: “Gli indifferenti sono i tiepidi, quelli che io vomito; un indifferente non entrerà mai in Cielo!  Un indifferente passa nel mondo e non si interessa di niente, oltre casa sua e i suoi interessi. La tua morte spirituale è cominciata quando non ti sei interessata più di quanto succedeva ai tuoi fratelli. Quando pensavi solo a te stessa e al tuo benessere!”

Quali tesori spirituali porti

Sono venuta in questo mondo per dar il mio aiuto nella costruzione di un mondo migliore. I talenti che il Signore mi ha dato erano per aiutarlo a dilatare il Sua Regno sulla terra. Ma io non ho fatto questo! Al contrario! Quanti cattivi consigli ho dato, quanti cattivi esempi! Così ho trascinato molti verso il male. Non ho mai utilizzato bene i talenti che Dio mi ha dato, mai!

Il Signore mi ha domandato: “Quali tesori spirituali porti?” Tesori spirituali? Le mie mani erano vuote! Allora, il Signore mi ha detto: “A che cosa ti sono serviti i due appartamenti che avevi, le case che avevi, i consultori, tu che ti consideravi una professionale di successo; per caso sei riuscita a portare qui qualche pezzettino di mattone? A che cosa ti è servito il culto prestato al tuo corpo? Il denaro che hai speso per questo? E tutte le preoccupazioni per mantenerti in forma? E tutte le diete con cui hai torturato il tuo corpo? Hai fatto del tuo corpo e di te stessa un dio. A che cosa ti serve tutto questo ora, qui? è vero, davi molte cose, ma era solo per inorgoglirti, per sentirti dire che eri buona. A tutti riuscivi a manipolare con i tuoi soldi perché ti facessero dei favori. Dimmi, di tutto questo questo, che cosa hai portato qui? Quando ti ho benedetta con la tua rovina, non è stato un castigo, come tu pensavi, ma una vera benedizione. Si, quella rovina era per spogliarti di tutte quelle divinità, a cui tu servivi! Era perché tu ti voltassi verso di me!

Ma tu, orgogliosa, ti sei ribellata, non hai voluto scendere dal piedistallo, dalla tua carriera sociale, e maledicevi, schiava, com'eri del tuo denaro! Pensavi che da sola ti eri guadagnata tutto, tu da sola, con la forza della tua volontà, con lo studio, perché lavoravi, lottavi ... Ma no! Guarda quanti altri professionali ci sono, migliori di te, e che hanno lavorato più di te, e in che situazione si trovano! Ma a te molto ti è stato dato e molto ti è richiesto.

Dovete sapere che anche per un piccolo grano di riso sprecato ho dovuto rendere conto a Dio! Per tutte le volte che ho buttato via il mangiare nella spazzatura!

Nel Libro della Vita mi sono vista quando ero piccola e la mia famiglia era povera, mia madre cucinava i fagioli, ma io dicevo: “Ancora una volta questi maledetti fagioli, un giorno, quando avrò molti soldi, non li mangerò più”. Ho che, un giorno, avevo buttato via i fagioli che mia madre mi aveva servito, senza che lei se ne accorgesse. Quando mia madre ha visto il mio piatto vuoto, ha pensato che li avevo mangiati in fretta perché avevo molta fame, e mi ha riempito un'altra volta il piatto, dandomi la sua parte, e rimanendo lei stessa senza mangiare. Il Signore mi ha mostrato che chi veramente aveva passato fame molte volte era proprio mia madre. Aveva 7 figli, e preferiva rimanere lei a digiuno, ma che non ci mancasse il necessario, perché eravamo molto poveri. In quel giorno lei, come tante altre volte, a preferito non mangiare, mentre io avevo buttato via il mangiare nella spazzatura. E questo era successo molte volte, non solo per causa nostra, ma anche perché qualche povero aveva bussato la nostra porta chiedendo da mangiare. Mia madre ha passato fame, ma non lo ha fatto mai pesare, nessuno se accorgeva. Non si mostrava amareggiata, ne triste. Al contrario, aveva sempre un sorriso sulle labbra e non lasciava notare niente.

E io, vi ha già detto che gioia di figlia io ero? Io chiamavo mio padre «Pietro, lo spaccapietre» e a mia madre dicevo che era fuori moda! Che era una vecchia antiquata e cose di questo genere, arrivavo fino al punto di negare che lei era mia madre, per vergogna! Pensate un po'!

Ma non potete immaginare le grandi benedizioni che ho ricevuto grazie a mia madre. Una madre che andava in chiesa, che pregava davanti al Santissimo Sacramento, e offriva tutte le sue sofferenza al Signore, e si fidava, si fidava sempre!

Il Signore mi ha detto: “Mai nessuno ti ha amata, ne ti amerà, come  tua madre! Si, nessuno ti ha amato così teneramente come lei!” Dopo di questo, il Signore continuava a mostrarmi come, ogni volta che facevo una festa, quando era ricca, quei banchetti abbondanti e poi, tutto qual mangiare finiva nella spazzatura, senza tanti ripensamenti.

Il Signore ha continuato: “Guarda i tuoi fratelli che hanno fame!” e, quasi gridando, mi ha detto: “Io avevo fame!” Non potete immaginare come duole al Signore, la fame e le sofferenze dei suoi figli. Come gli duole il nostro egoismo, la nostra mancanza di carità verso il prossimo.

E continuava a mostrarmi come, a casa mia, avevo molti oggetti preziosi, carissimi. Ed era vero, in quel tempo avevo molte cose di valore a casa e poi vestiti molto eleganti, carissimi. Il Signore mi diceva: “Io ero nudo e tu avevi l'armadio pieno di vestiti cari e nemmeno li usavi!”. Mi faceva vedere come ero invidiosa, le mie amiche compravano vestiti cari e io ne compravo dei migliori. Se qualcuna di loro comprava una buona automobile io dovevo comprarne una migliore. Il Signore mi diceva: “Tu sei stata sempre superba, ti comparavi agli altri, ma sempre con persone ricche, più ricche di te, mai ti sei piegata verso il basso, verso quelli più poveri. Quando eri anche tu povera, camminavi verso la santità, eri capace di dare anche quello di cui avevi bisogno”. E mi mostrava come era rimasto contento quando mia madre, nonostante la nostra povertà, era riuscita a comprarmi un paio di scarpe da tennis di marca e io ero così contenta. Ma uscendo di casa ho incontrato un bambino scalzo, ed io mi sono tolta le scarpe da tennis e gliele ho regalate. Sono tornata a casa senza scarpe, mio papà quasi mi ammazza! E lo capisco perché eravamo poveri, e che grande sforzo è stato, comprarmi quelle scarpe! Ma il Signore era felice! Come gli era caro il mio cammino! Nonostante la mia famiglia fosse complicata e povera, il Signore, attraverso mia madre, per le sue preghiere e per la sua bontà, ci benediceva. Il Signore mi ha mostrato che se io non avessi chiuso le porte alla grazia dello Spirito Santo, con i talenti che mi aveva dato, avrei potuto aiutare tanta gente. E mi mostrava tutta l'umanità e come noi siamo chiamati a rispondere di tante situazioni umane e, invece, come chiudiamo il cuore a Dio e allo Spirito Santo, e alle Sue aspirazioni divine. Mi diceva: “Io ti avrei ispirato, tu avresti pregato per loro e il male non sarebbe entrato in loro, causando mali ancora peggiori”.

Per esempio, il Signore mi ha mostrato una bambina che era stata violata da suo padre. Se io avessi pregato, se non avessi chiuso il cuore alle aspirazioni dello Spirito Santo, non sarebbe successo, perché, con la preghiera avrei impedito che il demonio lo possedesse. E quella giovane non si sarebbe suicidata.

Il Signore ha continuato, dicendomi: “Se avessi pregato, quella ragazza non avrebbe fatto l'aborto, e quell'altra non sarebbe morta abbandonata in un ospedale. Se avessi pregato, Io ti avrei consigliato come aiutare i tuoi fratelli e Io stesso ti avrei accompagnato. Ti avrei fatto incontrare quelle persone. Quanto dolore nel mondo che tu avresti potuto alleviare!”

Mi ha mostrato, dopo, quante persone soffrono nel mondo e quante io avrei potuto aiutare. Io non mai lasciato che lo Spirito Santo mi toccasse, ne mi sono lasciata commuovere per le sofferenze altrui. Il Signore mi ha detto: “Guarda le sofferenze del mio popolo, e come è stato necessario che Io ferissi la tua famiglia con il cancro, per farti commuovere, perché sentissi compassione per quelli che soffrono di cancro. Ma a niente è servito, ti sei commossa solamente quando tuo marito è stato sequestrato”. E il Signore quasi mi grida: “E tu, di pietra!!! Incapace di sentire amore!”

Come si vede nel Libro della Vita

Tento spiegare come si vede nel Libro della Vita. Io ero molto ipocrita, falsa, di quelle persone che davanti ti elogiano e dietro parlano male di te. Davanti tutto bello e dentro ... non sente quello che sta dicendo. Io, per esempio, elogiavo qualcuno dicendo: “Come sei bella, che bel vestito, ti sta molto bene, ma dentro mi dicevo: mi fai schifo, sei brutta e, per di più, pensi di essere una regina!” Questa era la mia maniera di pensare.

Nel Libro della Vita vediamo tutto questo, ma con una differenza, che vediamo anche i pensieri. Tutte le mie bugie era scoperte «al rosso vivo» e tutti le potevano vedere. Quante volte sono fuggita da mia madre che non mi lasciava andare da nessuna parte, dicendo delle bugie: “Mamma ho un lavoro di gruppo nella biblioteca” e mia mamma credeva, ed io, invece andavo al cinema, a vedere un film porno, o in un bar a bere una birra con le mie amiche. Ed ora mia madre assisteva a tutto questo, nei minimi particolari. Che vergogna! Che grande vergogna!

Sapete, quando i miei genitori erano poveri, portavo a scuola una banana per merenda e un poco di latte. Dopo buttavo via la buccia di banana non importa dove. Non pensavo che qualcuno potesse scivolare e farsi male. Anche questo, il Signore mi ha fatto vedere, con tutte le conseguenze; mi ha mostrato tutte le persone che erano cadute e, perfino, come qualcuno ha anche rischiato di morire, a causa della mia irresponsabilità.

Ho visto, con molto dolore, che solo una volta mi sono confessata bene, quando ero adulta. È stato quando una signore mi ha dato 4.500 pesos più del dovuto come resto, in un supermercato di Bogotà. Mio papà mi aveva insegnato che dobbiamo essere giusti e non toccare mai nemmeno un centesimo di quello che è degli altri. Mi sono accorta di questo quando, in macchina, mi dirigevo verso il mio consultorio, e mi dicevo: “Guarda quella brutta vecchia, quella bestia (ero così che io parlavo) mi ha dato 4.500 pesos in più e adesso mi tocca tornare indietro. Ho guardato nello specchio retrovisore e vedo la strada piena di transito e mi dico: “Io non torno indietro, non posso ritardare, perdere tempo! Chi l'ha comandata ad essere così distratta!”. Ma sono rimasta con il rimorso di coscienza per quei soldi. In questo, mio papà mi aveva educata bene.

Nella Domenica mi sono confessata, dicendo: “Padre, io mi accuso di avere rubato 4.500 pesos, non li ho restituiti, me li son tenuti!”. Non ho nemmeno fatto attenzione a quello che il sacerdote mi ha detto, ma, sapete, il maligno non poteva accusarmi di essere una ladra!

Il Signore, allora, mi ha detto: “Quella tua mancanza di carità per non aver restituito i soldi, e per te 4.500 pesos non erano niente, ma per quella donna era l'alimentazione di tre giorni. La cosa più triste é che il Signore mi ha fatto vedere quella donna che soffriva e, per colpa mia, ha passato tre giorno senza mangiare, lei e i suoi bambini.

Quando io faccio qualcosa, il mio atto ha delle conseguenze, c'è qualcuno che soffre per colpa mia. Quello che facciamo, ma anche quello non facciamo, ha le sue conseguenze per noi e per gli altri! Tutti vedremo quello che abbiamo fatto e quello che non abbiamo fatto e le relative conseguenze per noi e per gli altri! Vedremo le conseguenze nel Libro della Vita. Quando ci presenteremo davanti a Dio per essere giudicati, come è successo a me. Quando si è chiuso il Libro della Vita sono rimasta con una vergogna e una tristezza così grandi, quanto dolore ....

Il libro della mia mia vita si è chiuso nella forma più bella.

Nonostante i miei peccati, le mie immondizie, la mia indifferenza e i miei sentimenti orribili, il Signore mi ha cercata fino all'ultimo istante della mia vita e mi mandava sempre “strumenti”, persone, mi parlava, perfino, mi sgridava, mi toglieva le cose, mi ha fatto cadere in rovina, perché mi cercava e perché io lo cercassi. Egli mi ha cercata fino all'ultimo istante.

Sapete chi è il nostro Dio e Padre? È un Dio potente, innamorato, che chiede mendicando a ciascuno di noi che si converta. Ma io, quando le cose andavano male, dicevo: “Dio mi ha castigato, mi ha condannato!”. Ma non è così! Egli non condanna mai. Io, con il mio libero arbitrio, ho scelto chi era mio padre, e non era Dio. Avevo scelto Satana come padre.

Quando mi ha colpito quel fulmine e mi hanno portata all'ospedale, ma prima ero stata al pronto soccorso. Nell'ospedale c'erano molti ammalati, tanti feriti, e non c'era più spazio disponibile, dove mettermi. Quelli che mi avevano portata là domandavano “dove possiamo lasciarla?”. Quei medici rispondevano “lasciatela li, nel pavimento””. Ma non volevano lasciarmi per terra, perché bruciata com'ero potevo prendere una infezione e certamente sarei morta.

In quelle ore in cui mi avevano messo in un angolo, i medici mi guardavano con una faccia ... perché non potevano abbandonare altri ammalati che avevano avuto un infarto, per esempio, o qualche altro molto grave, ma che ancore aveva qualche speranza di vita. Io invece, ero completamente bruciata, nera come il carbone, era più probabile che sarei morta.


Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]
Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:06. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com