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Testimonianza di Gloria Polo

Ultimo Aggiornamento: 17/09/2016 14:07
04/03/2012 19:35

Matrimonio

Quando siamo entrati in chiesa, nel giorno del matrimonio, e abbiamo detto il nostro "si" e ci siamo impegnati ad essere fedeli sempre, nella salute e nella malattia, nella ricchezza, ... sapete a chi abbiamo promesso? A Dio Padre! Egli è affascinato dalla bellezza del  matrimonio! Egli è l'unico testimone di questo momento. Quando moriremo vedremo quel momento scritto nel Libro della Vita. Dio stesso lo scrive con lettere dorate, bellissime. E quando abbiamo ricevuto la comunione in quel giorno, abbiamo fatto un patto con Dio e con la persona da noi scelta, con la quale camminiamo insieme nella vita. Le parole che abbiamo detto, le abbiamo pronunciate davanti alla Santissima Trinità.

Nel giorno del matrimonio, ho visto che, quando io e mio marito abbiamo ricevuto l'Eucaristia, ormai non eravamo in due, eravamo in tre. Noi due e Gesù. Abbiamo formato con Gesù una Trinità Santa. Non separi l'uomo ciò che Dio ha unito. Chi può separare? Nessuno! Nessuno può separare, dopo il matrimonio!

E quando una coppia celebra il matrimonio essendo vergini, ricevono grandi benedizioni. Ho visto questo, nel matrimonio dei miei genitori. Quando mio papà ha inserito l'anello nuziale nel dito di mia mamma e il sacerdote li ha dichiarati marito e moglie, il Signore ha dato a mio papà un bastone curvo, pieno di luce. È una grazia speciale che Dio concede all'uomo: il dono dell'autorità di Dio Padre, perché possa condurre la famiglia, specialmente i figli e difendere il matrimonio e i figli dai mali che affliggono le famiglie.

A mia madre, Dio ha messo nel cuore, qualcosa simigliante a una palla di fuoco, bellissima, che significa l'amore di Dio, lo Spirito Santo. Ho saputo che lei era una donna molto pura. Dio era felice, pieno di gioia per causa sua. Mio padre invece no. Quando aveva appena 12 anni, suo papà lo aveva portato in un bordello. Non potete immaginare quanti spiriti impuri si erano impossessati di lui in quel momento, come larve, sanguisughe. Dovete sapere che quando qualcuno ha relazioni fuori del matrimonio, immediatamente, gli spiriti maligni, si attaccano a lui da tutte le parti, cominciando dagli organi genitali. Gli attaccano gli ormoni, il cervello, l'ipofisi, tutto l'apparato neurologico, tutti gli organi che producono gli istinti sessuali e portano la persona a "godere la vita".

Una coppia vergine glorifica Dio. Esiste tra loro un patto santo tra di loro e con Dio che santifica la loro sessualità. La sessualità in se stessa non è peccato, è benedetta da Dio, è presenza di Dio nelle vita della coppia. Una volta celebrato il sacramento del matrimonio (anche nelle coppie che hanno perso la verginità), Dio è sempre presente nel letto matrimoniale, perfino a tavola è presente il Signore per benedire gli alimenti.

Dio è veramente affascinato dalla bellezza del matrimonio, è felice di dare vita nuova. La coppia e Dio formano una Trinità. Peccato che molte coppie non abbiano questa dimensione religiosa, non si ricordano di Dio, si sposano solo per tradizione, non per fede, e pensano solo alla festa esteriore, mangiare e bere, la luna di miele; tutto bene, ma il peccato consiste nel mettere da parte il Signore. è stato proprio quello che è successo a me: ho lasciato il Signore per strada, nemmeno mi son sognata, di farlo entrare in casa nostra. Dio vuole essere invitato, ed è felice per questo, vuole stare con noi sempre, nella gioia e nel dolore. Vuole che sentiamo la Sua presenza. Ma nel sacramento è presente sempre, e come sarebbe bello se fossimo coscienti della Sua presenza.

Nel matrimonio - la cosa più bella è stata quando ho visto come Dio ha restituito a mio papà i doni grazia che aveva perduto perché si sposava con mia madre, una donna pura e vergine. Venne guarito dalla sessualità disordinata. Ma non è durato molto tempo. Egli si sentiva «maschio» e i suoi amici lo sfidarono a non lasciarsi dominare dalla sposa e continuare la vita di donnaiolo, come prima. Così è stato! Mio papà, dopo appena quindici giorni era finito, un'altra volta in un bordello.

Sapete dove è finito il bastone di autorità e protezione che il Signore gli aveva dato nel giorno del matrimonio? Il demonio se l'è portato via. E tutti quegli spiriti maligni sono tornati e si erano attaccati un'altra volta a lui e mio papà da pastore si trasformò in lupo rapace nella sua propria famiglia, nella sua propria casa.

Chi è infedele al matrimonio è infedele a Dio; manca alla parola data nel sacramento. Per questo chi non vuole essere fedele e meglio che non si sposi. Chi è infedele si condanna. Dobbiamo chiedere a Dio la grazia della fedeltà coniugale, l'infedeltà è causa di molti mali. Quel marito, per esempio, che va in un bordello o che si mette con la segretaria, anche usando il preservativo, contrai un virus ... dopo ha relazioni con sua moglie. Quel virus entra nella vagina della moglie, si annida nell'utero e forma un'ulcera. Più tardi, lei si ammala e scopre che ha un cancro. Come possiamo dire che l'adulterio non uccide? Quante donne infedeli, che per non essere scoperte, ricorrono all'aborto e così uccidono una creatura innocente?

L'adulterio uccide in tanti modi. E poi, abbiamo anche la faccia tosta di rivoltarci contro Dio, quando le cose vanno male, - quando ci ammaliamo  - e ci dimentichiamo che ce la siamo cercata. Dietro il peccato c'è sempre il demonio! Ma siamo stati noi che gli abbiamo aperto la porta! E poi diciamo che Dio non ci ama. Diciamo, dov'è Dio, se ha permesso questo e quello!? Abbiamo una bella faccia tosta! Dio è la roccia che protegge il matrimonio, guai a colui che lo distrugge! Questi si mette contro Dio.

Vi dico anche, che le suocere non si devono intromettere nel matrimonio dei figli. Anche quando la suocera non ama molto lo genero o la nuora, i filgli sono già sposati, non possono fare niente. Preghino per loro e facciano silenzio. Molte donne si sono condannate per essersi intromesse nel matrimonio dei figli. È un peccato grave! Le suocere, quando è opportuno, possono parlare alla coppia e chiedere che salvino il matrimonio, per amore dei figli, che si amino e si perdonino mutuamente. Devono lottare per il matrimonio, ma non interferire, molto meno, prendere partito per uno o per l'altro.

4º comandamento, onora il padre e la madre

Gesù continuava a mostrarmi tutto. Già vi ho raccontato come sono stata ingrata verso i miei genitori e come mi vergognavo di loro; come li maledicevo e li rinnegavo perchè erano poveri e non mi potevano dare tutto, come le altre mie amiche ricche. Sono stata tanto ingrata che sono arrivata fino al punto di dire che mia mamma non era mia mamma, perché la vedevo inferiore a me. E adesso con’era spaventoso vedere il riassunto di una donna senza Dio! Distrugge tutto quanto si avvicina! Inoltre per di più, e questo e ancor più grave, pensavo di essere una buona persona!

Pensavo che sul quarto comandamento me la sarei cavata bene perché i miei genitori mi erano costati molti soldi, alla fine, prima di morire, perchè erano ammalati. Chi pagava era stato mio marito, ma io dicevo: "Guarda questi due, non hanno vergogna, mi lasciano senza un centesimo di eredità e, come se non bastasse, devo spendere una fortuna dietro a loro. I genitori delle mie amiche hanno lasciato loro molti beni e ...”. Il Signore mi ha fatto vedere come il denaro era sempre il mio criterio di giudizio per tutti, perfino dei miei genitori, anche di loro mi sono approfittata.

Per i soldi mi sono inorgoglita e ho calpestato perfino i miei genitori. Ora li vedevo là, i miei genitori. Mio papà piangeva, era stato un buon papà, mi aveva insegnato a lavorare, a lottare, a guadagnarmi la vita, ad avere un buon nome e che solo lavorando si va avanti nella vita. Ma si era dimenticato di un particolare importante: che anch'io avevo un'anima da salvare e che lui avrebbe dovuto essere il mio primo evangelizzatore con la sua testimonianza di vita. Per il suo cattivo esempio, la mia vita cominciò ad affondare. Egli ora, riconosceva, con profondo dolore, la grave responsabilità che aveva davanti a Dio. Quando era donnaiolo si considerava un uomo felice, tradiva mia madre con altre donne e poi si vantava che lui era molto «maschio» perché aveva molte donne e riusciva a conquistarle. Inoltre, beveva e fumava molto. Pensava di essere una buona persona e considerava questi vizi come se fossero delle virtù. Io ero ancora bambina e vedevo mia madre con gli occhi pieni di lacrime, mentre mio papà si vantava, parlando delle altre donne. Io mi sentivo piena di rabbia, di risentimento e di furia. Com il risentimento comincia la morte della vita spirituale, e io avevo una rabbia spaventosa perchè mio papà umiliava mia mamma, davanti alla gente, e la faceva piangere. Ecco come era cominciata la mia ribellione.

Quando ero adolescente dicevo alla mamma: "Io non farò mai come te. Tu calpesti la dignità delle donne; è per questo che noi altre donne non valiamo niente; la colpa è delle donne come te, senza dignità, senza orgoglio, che si lasciano calpestare e umiliare dagli uomini". E a mio papà dicevo: "Stai attento, io non mi lascerò mai calpestare da nessun uomo, non permetterò a nessuno che mi faccia quello tu fai alla mamma. Mai! Se un uomo mi è infedele io mi vendico! Faccio anch’io lo stesso perché capisca!" Mio papà mi picchiava dicendo "non ti permettere bambina". Io non so perché ... mio papà era tanto maschilista. Io gli risposi: "Puoi anche picchiarmi, ma se un giorno mi sposerò e mio marito mi è infedele io mi vendico, perché gli uomini capiscano come soffre una donna tradita".

Ero piena di risentimento e di odio. Avevo tanta rabbia dentro che vivevo con il desiderio di difendere la donne. Cominciai a difendere l'aborto, l'eutanasia, il divorzio e incitavo tutte le donne che conoscevo a vendicarsi! Io, personalmente, non sono mai stata infedele, ma ho fatto del male a molta gente con questi cattivi consigli.

Quando ho cominciato ad avere soldi, dicevo a mia madre: "Mamma lascia il papà (nonostante tutto, io volevo bene a mio papà). Come fai a resistere un uomo così. Abbi un po' di dignità, fatti valere!". Volete sapere perché io continuavo ad amare mio papà? Perché mia mamma era una persona buona e non mi ha mai insegnato ad odiare, a nessuno. E, pensate un po', io volevo che divorziassero! Mia mamma mi diceva: "No figlia mia, non posso, io soffro, ma mi sacrifico per voi figli, voi siete 7 e io sono una sola. Mi sacrifico perché tuo papà e buon papà, non sono capace di lasciarlo e lasciarvi senza papà. Inoltre se mi separo, chi pregherà per lui perché si salvi? Solo io lo posso fare questo, offrendo a Dio tutto il mio dolore per causa sua, unisco il mio dolore a quello di Gesù, in croce. Tutti i giorni vado un chiesa e davanti al tabernacolo dico: «Signore quello che io soffro è niente di fronte alla Tua croce, ma te lo offro per la salvezza di mio marito e dei miei figli». Così consegno a Gesù tuo papà, legato alla coroncina del rosario. Il demonio lo spinge verso il basso, ma io col rosario, lo tiro verso l'alto e lo porto davanti al Santissimo Sacramento e dico a Gesù: «Signore, eccolo qua, credo che non mi lascerai morire senza vederlo convertito. Signore, ti prego non solo per mio marito, ma anche per tutte le donne che stanno passando le mie stesse pene, specialmente per quelle che, invece di pregare per il marito e i figli, vanno dai maghi e dagli indovini, consegnando la propria anima e le loro famiglie al demonio; si, Signore ti prego per queste donne e per queste famiglie».

Mio papà si è convertito 8 anni prima di morire! Si è pentito e ha chiesto perdono a Dio e il Signore lo ha perdonato. Si trovava nel Purgatorio, nella parte più bassa, in preda a grandi dolori, perché non aveva riparato le conseguenze dei suoi peccati. Si, la riparazione, è qualcosa che non prendiamo sul serio, non facciamo caso. Tante volte è proprio impossibile riparare il male fatto, ma il Signore ci concede la grazia di farlo attraverso l'Eucaristia. Ogni volta che andiamo a Messa, il Signore ci dà la grazia di riparare il male che abbiamo fatto. Quando saremo nell'altro mondo, Egli ci mostrerà le conseguenze dei nostri peccati e tutto il male che abbiamo fatto agli altri. Perfino un'occhiata maliziosa, una parola brutta. Se vedessero come è terribile! Come piangeremo i nostri errori!

Nel caso di mio papà. I miei fratelli seguivano il sua mal'esempio: infedeltà, ubriachezza ... Mia madre riprendeva mio papà egli diceva di dare buoni consigli ai miei fratelli, affinché abbandonassero la loro vita di peccato. Questo gli servirebbe come riparazione dei suoi peccati, ma mio papà gli rispondeva che li lasciasse divertire, erano ancora giovani, avevano tutto tempo per cambiare! Mio papà aveva dato il mal’esempio e poi non aveva riparato il suo peccato. Per questo piangeva nel Purgatorio e diceva: “mi sono salvato grazie ai 38 anni di preghiera di mia moglie.” Mia mamma ha passato tutta la vita a pregare per lui!

Satana e le sue strategie

Chi ha visto il film “La Passione di Cristo“, si ricordarà che, durante la flagellazione, c'era un demonio ancora bambino che guardava Gesù e sorrideva. Dovete sapere che quel demonio non è più un bambino, ma un ingegno maligno, enorme e perverso, che mantiene in schiavitù molta gente attraverso i piaceri della carne, la superstizione, teologie errate, come quelle che negano l'esistenza del demonio.

Pensate un po', quanto egli è astuto! Fà credere che non esiste e, così, può agire liberamente, senza ostacoli. Si, istruisce gli uomini, facendogli credere che non esiste per poter condurli più facilmente alla distruzione. Arriva a confondere perfino coloro che credono in Dio. Alle volte ci sono delle apparizioni ed egli fa credere che sono false. Confonde il popolo in molti modi, approfittando delle debolezze di ciascuno.

Molte persone vanno a Messa e, allo stesso tempo, dai maghi. Il Maligno gli fa credere che non c'è niente di male in questo e che tutti andremo lo stesso in Cielo, perché andando là non facciamo male a nessuno. Il demonio conduce tutto questo con una strategia ben preparata. Dovete sapere che quando le persone vanno dai maghi, non importa per qual motivo, il demonio mette la sua marca su di loro. Quando andiamo in questi luoghi - cartomante, spiritismo, astrologia - il demonio mette le sua marca su noi.

Quando, per la prima volta sono andata in uno di questi luoghi, con una amica, anch'io sono stata marcata dalla bestia. A partir da quel giorno, ho cominciato a sentirmi male, ero perturbata, avevo incubi notturni, paura, timori, angustia e, perfino un profondo desiderio di suicidarmi! Piangevo, mi sentivo infelice e non sono più riuscita ad avere pace. Pregavo, ma sentivo il Signore lontano da me, mai più ho sentito quella prossimità con Dio, come quando ero bambina. Mi costava molto pregare, era sempre più difficile! Chiaro! Avevo aperto le porte alla bestia, il Maligno era entrato nella mia vita.

Le bugie della 1ª Comunione

Quando ero piccola, purtroppo, avevo imparato che le bugie erano un mezzo eccellente per evitare i castighi della mamma, che erano abbastanza severi, così ho cominciato a camminare insieme al «il padre della menzogna», sono diventata bugiarda e i miei peccati erano sempre più gravi. Più, quando mi sono accorta che le bugie non erano sufficienti per evitare i castighi, ho cominciato ad usare un'altra strategia; per esempio, sapevo che mia madre rispettava molto il Signore e che per lei il nome del Signore era sacro, anzi, santissimo, allora ho pensato che avevo in mano un'arma perfetta, così alle mie bugie aggiungevo il nome del Signore. Così giustificavo le mie malefatte e la mia anima si macchiava di sporcizia.

Pensavo che le parole le porta via il vento e, quando mia madre insisteva, io gli dicevo: «che mi prenda un fulmine se ti dico una bugia!» Parole che ho ripetuto molte volte e, come vedete, è passato del tempo, ma alla fine sono stata presa da un fulmine. Se sono qui, è solo per Misericordia di Dio.

Un giorno la mia amica Stella mi disse: "tu hai 13 anni e non sei stata ancora violata?». Io l'ho guardata con occhi pieni di spavento come per dire "cosa vuoi dire?".

Mia madre mi aveva sempre parlato dell'importanza della verginità. Mi diceva che era come l'anello del Matrimonio col Signore. La mia amica allora, con aria di superiorità mi disse che, sua madre, quando sono cominciate le mestruazioni l'aveva portata dal ginecologo e che prendeva regolarmente la pillola.

Io non sapevo nemmeno che cosa era quello! Lei mi ha spiegato che si trattava di un anticoncezionale per non ingravidare e aggiunse che già era andata a letto con il cugino, con un amico, con questo e con quello, una lista enorme. E diceva che era molto buono! Le altre mie amiche mi dicevano che io non sapevo niente e mi volevano portare in quel luogo dove loro lo avevano imparato. Cominciava a svegliarsi un mondo nuovo, completamente sconosciuto per me.

Mi hanno portato in una sala di teatro, molto brutta, al centro un film pornografico. Potete immaginare che orrore!? Una bambina di 13 anni, che nemmeno aveva in casa la televisione, e ora, di colpo a si trova a vedere uno di quei film. Mi sembrava essere entrata in un inferno. Avevo voglia di fuggire, non l'ho fatto per vergogna delle mie amiche. Ma volevo proprio fuggire, ero molto spaventata.

In quello stesso giorno sono andata a Messa con mia madre. Ero impaurita e sono andata a confessarmi. Mia madre stava pregando davanti al Santissimo. Ho confessato i peccati abituali: che non avevo fatto mestieri in casa, non avevo fatto i compiti, che ero stata disobbediente ... mi confessavo sempre dallo stesso sacerdote, il quale conosceva i miei peccati, ma quella volta gli dissi anche che ero scappata per andare al cinema. Egli rimase molto sorpreso e quasi ha gridato: "Chi è scappata, dove?" Io ero afflitta, ho guardato verso mia madre e ho visto che lei era tranquilla, nello stesso luogo ... pensate se lei avesse sentito! Ho lasciato il confessionale arrabbiata con il sacerdote, è chiaro che non sono arrivata a dire il film che avevo visto. Era rimasto scandalizzato solo per aver sentito che ero scappata, figuratevi, se gli avessi detto cosa avevo visto! Mi avrebbe picchiata?!

 Sono cominciate così le astuzie di Satana! A partire d'allora sono cominciate le confessioni mal fatte. Selezionavo quello che dovevo dire in confessione: dico questo e non dico quello. E, così, sono cominciate anche le comunioni sacrileghe. Ricevevo la comunione sapendo che non avevo confessato tutto. Ricevevo il Signore indegnamente!

Il Signore mi ha mostrato come nella mia vita si era realizzata una terribile degradazione della mia anima, come un processo di morte spirituale. È stato qualcosa di tanto grave, che sono arrivata al punto di non credere più a niente. Mi ha mostrato che quando ero bambina camminavo mano nella mano con Dio; avevo una relazione profonda con Lui, ma il peccato, poco a poco, mi ha allontanato da Lui. E mi ha detto anche che tutti coloro che mangiano il Suo Corpo e bevono il Suo Sangue indegnamente, mangiano e bevono la loro condanna. E io avevo mangiato e bevuto la mia condanna! Vedevo nel libro della vita, come il demonio era disperato perché quando avevo 12 anni ancora credevo in Dio, ancora adoravo il Santissimo Sacramento con mia madre; il demonio era proprio disperato per questo.

Quando è cominciata la mia vita di peccato, il Signore mi ha fatto sentire come perdevo poco a poco la pace del cuore. C'era in me una lotta tra la mia coscienza e quello che le mie amiche mi dicevano. Cosa mi dicevano le mie amiche: "confessarsi! Che cosa? Sei una stupida, sono cose del passato! E poi questi preti, sono più peccatori di noi!". Nessuna di loro si confessava, io ero l'unica. C’era un conflitto tra quello che le mie amiche dicevano e quello che mia madre e la mia coscienza mi dicevano. Poco a poco, la bilancia cominciò a inclinarsi e le mie amiche hanno vinto. Allora, ho deciso di non confessarmi più: “perché confessarvi dai quei vecchi che si scandalizzano solo perché ero andata al cinema!”

Vedete, il demonio mi ha allontanato dalla confessione a 13 anni. È furbo, sapete? Egli insinua idee sbagliate nella nostra mente. A 13 anni Gloria Polo era un cadavere vivente! Per me era importante ed era un orgoglio appartenere a quel gruppetto di amiche, di ragazzine fini e sveglie. In quella età pensiamo di sapere tutto e quelli che parlano di Dio ci sembrano "fuori moda" o "matti". Tutto perché dobbiamo seguire la moda.

Ancora non vi ho detto cosa è successo quando la voce di Gesù si è fatta sentire, tutti quei demoni fuggirono, non sopportavano la Sua voce; solo un demonio era rimasto, perché era stato autorizzato da Dio. Era un demonio che emetteva grida orribili: "è mia! è mia! è mia!". Si, solo un demonio era rimasto, era quello che, con la sua strategia mi aveva manipolato, e mi aveva indotto a peccare; è stato quello che mi aveva allontanato dalla confessione. Per questo, il Signore gli aveva dato il permesso di rimanere e, accusandomi, gridava che gli appartenevo. Così sono morta in peccato mortale! Era dai miei 13 anni che non mi confessavo e molte altre volte mi sono confessata male. Io appartenevo a quel demonio, per questo egli poteva rimanere e assistere al processo del mio giudizio. Immaginatevi che grande vergogna! Non solo dovevo sopportare l'orrore dei miei molti peccati, ma anche vedere quell'essere orribile che mi accusava; è stato orribile!

Quel demonio, non solo mi aveva allontanato dalla confessione, ma anche mi aveva tolto l'innocenza dell'anima, perché, ogni volta che peccavo, quel peccato non era gratuito. Il maligno imprimeva il suo marchio di oscurità nella mia anima. Non ho più ricevuto la comunione in grazia di Dio, solo nella mia 1ª comunione mi ero confessata bene, dopo continuai a ricevere il Signore indegnamente. Quando ci confessiamo, dobbiamo chiedere allo Spirito Santo che ci illumini, che ci doni la Sua Santa Luce per schiarire le tenebre della nostra mente. Il maligno, infatti, ottenebra la nostra mente, così pensiamo di non avere peccati, che tutto va bene, che non abbiamo bisogno del sacerdote, che loro sono più peccatori di noi ... Che la confessione è "fuori moda";  è chiaro, per me è stato più comodo non confessarmi.


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