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Testimonianza di Gloria Polo

Ultimo Aggiornamento: 17/09/2016 14:07
04/03/2012 19:33

Una Storia che cambiera il tuo senso di vivere




TESTIMONIANZA DI GLORIA POLO

data in 5 Maggio 2005, nella chiesa di Caracas (Venezuela)

Traduzione in lingua italiana fatta da Padre Leone Orlando

 

Fratelli! Realmente è molto bello poter stare qui con voi e raccontandovi quel meraviglioso regalo che il Signore mi ha fatto, più di 10 anni fa.  è successo l' 8 maggio del 1995 nell'Università Nazionale di Bogotà.

Io sono dentista, io e un mio nipote ci stavamo specializzando in odontologia e siamo andati nella Facoltà di Odontologia a prendere alcuni libri. Era un Venerdì pomeriggio. Mio marito era insieme a noi. Pioveva molto forte, io e mio nipote ci camminavamo insieme riparandoci sotto un piccolo ombrello. Mio marito aveva il suo impermeabile e, per ripararsi dalla pioggia, camminava vicino alla parete della Biblioteca Generale. Io e mio nipote andavamo saltando le  le pozzanghere d'acqua, senza accorgerci che ci stavamo avvicinando agli alberi.

Quando stavamo per saltare una grande pozzanghera d'acqua, siamo stati raggiunti da un fulmine che ci ha carbonizzati. Mio nipote è morto subito. Era un ragazzo che, nonostante la sua giovane età, si affidava molto al Signore e aveva una grande devozione al bambino Gesù. Portava al petto una medaglietta di quarzo del bambino Gesù. Le autorità dicono che è stato proprio il quarzo che ha attirato su di lui il fulmine, perché questi gli è entrato, attraverso quella medaglietta, attingendogli il cuore, bruciandolo dentro e uscendo dal piede; fuori non si è carbonizzato, è rimasto intatto, nemmeno una bruciatura.

Quanto e me, il fulmine mi è entrato dal braccio e mi ha bruciato, spaventosamente, tutto il corpo, fuori e dentro. Non avevo più i seni, soprattutto quello sinistro, al suo posto era rimasto un buco. Era sparita  la carne del ventre, delle gambe e delle coste. Quello che state vedendo qui, è il mio corpo completamente ricostruito, per la misericordia del Signore. Il fegato era completamente carbonizzato. I reni, i polmoni e le ovaie si erano bruciati. Il fulmine era uscito dal piede destro.

Io usavo un apparecchio contraccettivo a forma de "T" di ottone, che è un buon conduttore di elettricità, per questo ha carbonizzato, ridotto in polvere, le mie ovaie. Ho avuto un blocco cardiaco e sono rimasta li, senza vita. Il mio corpo saltava a causa dell'elettricità accumulata.

 

L'altro mondo

Ma questa è solo la parte fisica. La cosa più bella è che, mentre il mio corpo stava là, carbonizzato, io, nello stesso tempo, mi trovavo dentro un bellissimo tunnel bianco pieno di luce, una luce bellissima che mi deliziava, che mi trasmetteva una pace e una felicità che non ci sono parole per descriverla. Era come essere entrata in estasi. Io vagavo felice, gioiosa e niente mi perturbava dentro quel tunnel. In fondo a quel tunnel vedevo una luce bianca, come un sole, una luce bellissima. Dico che era bianca, tanto dargli un colore, ma nessun colore umanamente conosciuto si può comparare a quella luce. Era una luce bellissima. Io sentivo che quella luce era la fonte di quella pace, di quell'amore, ….

 

Sono morta

Mentre salivo dentro quel tunnel, in direzione alla luce, dicevo a me stessa "è Mercoledì! Sono morta!" Ho pensato ai miei figli e dicevo: "Oh mio Dio, i miei figli! Che cosa diranno di me? cosa diranno di quella mamma tanto occupata, non aveva mai tempo per loro?." Infatti, io uscivo al mattino presto e ritornavo a casa molto tardi, alle 11 di notte.

In quel momento ho visto la realtà della mia vita e mi sentivo molto triste. Sono uscita di casa decisa a conquistare il mondo, ma in casa, erano rimasti i miei figli, quasi fossero qualcosa di troppo per me.

In quel momento di vuoto, a causa dei miei figli, ho dato un'occhiata e ho visto qualcosa di molto bello ... il mio corpo non era più prigioniero del tempo e dello spazio ... vedevo le persone della mia vita, tutte allo stesso tempo, nello stesso momento, vive e morte. Ho abbracciato i miei bisnonni, i miei nonni e i miei genitori, che erano già morti. Li ho abbracciati tutti, nello stesso istante. è stato un momento pieno, meraviglioso! Mi sono accorta, allora, che era stata ingannata con la teoria della reincarnazione. Si, perché io difendevo la teoria della incarnazione. Mi avevano detto che mi nonno si era reincarnato, e ora, invece, lo vedevo là. Avevo incontrato e abbracciato tutte le persone che avevano qualche relazione con la mia vita, di ogni luogo, e nello stesso tempo. Solo mia figlia di 9 anni (che era viva) si era spaventata quando l'avevo abbracciata; lei si, ha sentito il mio abbraccio! Potevo abbracciare tutti, anche i vivi, solo che questi non se ne accorgono.

Non mi accorgevo che il tempo passava, quel momento era così bello!  Che meraviglia essere senza corpo! Non vedevo più le cose come prima. Prima, quando vedevo qualcuno, pensavo solo a criticarlo: se era grasso o magro, brutto, negro o bianco, ben vestito o mal vestito; giudicavo secondo criteri umani. Ora invece no, riuscivo a vedere l'interiore delle persone. Leggevo i loro pensieri e i loro sentimenti, mentre li abbracciavo. Come è bello vedere l'interiore delle persone! 

Io avanzavo piena di pace e di gioia e, quanto più salivo, presentivo che avrei goduto un panorama fantastico. Quando sono arrivata in fondo a quel tunnel, ho visto un lago bellissimo, con begli alberi, tanto belli, bellissimi, e fiori bellissimi, di ogni colore. Era un luogo bellissimo e non ci sono parole per descriverlo, tutto era amore. All'entrata mi era sembrato di vedere due alberi e, in quel momento, ho visto mio nipote entrare in quel meraviglioso giardino. Io sapevo, sentivo che non dovevo, ne potevo entrare lì.

Il primo ritorno

In quel momento, ho sentito la voce di mio marito che piangeva e, con un grido profondo, pieno di sentimento, mi diceva: "Gloria! Per favore, non lasciarmi! Gloria, ritorna! Pensa ai bambini, i tuoi figli hanno bisogno di te! Gloria, ritorna! Non essere insensibile! Ritorna".

In quello stesso momento ho dato un'occhiata, che mi sembrava globale, e lo vedevo piangere, con molto dolore. Allora il Signore mi ha concesso di ritornare, ma io non volevo ritornare! Quella pace e quella gioia mi affascinavano. A poco e poco, ho cominciato a scendere verso il mio corpo, che incontrai ormai senza vita. Si trovava nell'infermeria dell'Università Nazionale, vedevo i medici che davano scosse elettriche al cuore per salvarmi dal blocco cardiaco. Io e mio nipote eravamo rimasti più di due ore stesi nel pavimento, perché non ci potevano portar via, a causa delle scosse elettriche. Solo più tardi, terminate le scosse elettriche, hanno cominciato a rianimarmi.

Io ho guardato il mio corpo e ho posto i piedi della mia anima sopra la testa (l'anima ha forma umana come il corpo) e, con violenza, sono entrata. Il mio corpo era come se mi succhiasse dentro. è stato molto doloroso entrare, uscivano scintille da tutte le parti, ma sono riuscita ad entrare nel mio corpo. è stato come incapsularmi in qualcosa di "piccolino". Sentivo un dolore molto grande, la mia carne bruciava, che dolore! Usciva fumo e vapore. Ho sentito i medici gridare di gioia per il mio ritorno, ma non riesco descrivere quanto dolore che ho passato.

Ma c'era un altro dolore, ancora più terribile: quello della vanità de una donna mondana, qual io ero. Una donna pratica e efficiente; intellettuale e studiosa, schiava del mio corpo, della bellezza fisica e della moda: passavo 4 ore al giorno in palestra schiava del mio corpo bello, massaggi, diete, iniezioni... tutto quello che potete immaginare. Questa era la mia vita, una routine, schiava del mio corpo.

Dicevo: «Be, se ho bei seni è per mostrarli, perché nasconderli? Lo stesso per le mie belle gambe. Ma ora, all'improvviso, vedevo tutto questo con orrore. Una vita intera passata a curare il corpo. Si, è vero, questo era il punto centrale della mia vita, l'amore al mio corpo.  Ed ora, ormai non avevo più corpo! Al posto dei seni, avevo dei buchi impressionanti; il seno sinistro era praticamente scomparso; e le mie gambe - questo era veramente terribile - erano rimaste dei pezzi vuoti, senza carne, tutte nere, carbonizzate... pensate un po', proprio quelle parti che io stimavo di più, erano completamente bruciate, praticamente senza carne.

Nell'ospedale

Mi hanno portato al Pronto Soccorso e mi hanno operato d'urgenza.  Hanno cominciato a raspare tutti i miei tessuti bruciati. Mentre mi davano l'anestesia, sono uscita un'altra volta dal corpo e guardavo i medici e quello che facevano al mio corpo. Ero particolarmente preoccupata per le mie gambe, quando all'improvviso è successo qualcosa di orribile!...

Si, vi dico, fratelli, io ero una "Cattolica dietetica"; sono stata così per tutta la mia vita. La mia relazione con Dio si riduceva ad una Messa domenicale, che durava 25 minuti. Sceglievo quella Messa dove il sacerdote parlava poco, se no mi stancava. Questa era la mia relazione con Dio! Per questo, le attrazioni del mondo mi trascinavano. Mi mancava la protezione della preghiera personale, fatta con fede.

Un giorno avevo sentito un sacerdote che diceva che l'inferno e i diavoli non esistono! Io ho tirato la conclusione: ho pensato dentro di me che se i diavoli non esistono, tutti andiamo in cielo. Adesso non avevo più nessun motivo per avere paura! Devo riconoscere con vergogna che in quel tempo, l'unica cosa che ancora mi manteneva legata alla Chiesa era proprio la paura del diavolo. Ma da quando mi hanno detto che non esiste l'inferno, ne il demonio, mi dicevo: "Be... se non esiste, tutti andiamo in Cielo, non importa come ci comportiamo." Questo fatto ha determinato il mio l'allontanamento definitivo dal Signore. 

Mi sono allontanata dal Signore, parlavo male della Chiesa, dicendo stupidaggini ... Non avevo più paura del peccato e la mia relazione col Signore si deteriorava sempre di più. Ho cominciato a dire a tutti che il demonio non esiste, che era una invenzione dei preti, idee inventate per manipolare la gente. Dicevo queste cose anche ai miei compagni dell'università e sono riuscita a influenzare molta gente. Bene, dicevo anche che Dio non esisteva e che noi siamo frutto dell'evoluzione. E adesso, all'improvviso, che grande scossone! Alla fine, Dio esiste, i demoni esistono, anzi, non solo esistono, ma mi vengono a prendere ... vedevo infatti alcuni demoni che chiedevano la ricompensa che gli era dovuta per aver accettato la loro offerta col peccato. Il pagamento ero io stessa: Chi Io! I peccati hanno le loro conseguenze.

In quel momento ho cominciato a vedere che dalle pareti della sala operatoria uscivano moltissime persone. Apparentemente sembravano persone comuni, ma avevano uno sguardo pieno di odio, pauroso, diabolico, che mi faceva tremare. Prendevo coscienza che erano demoni. Era come se avessi ricevuto una sapienza speciale; comprendevo che a ciascuno di loro dovevo qualcosa, il peccato non era stato gratuito e la mia più grande infamia e menzogna è stata quella di aver detto che il demonio non esiste. Far credere che non esiste, ecco il più grande stratagemma che permette al demonio di lavorare senza essere disturbato! Adesso scopro con terrore che egli non solo esiste, ma à là, mi circonda, viene a prendermi. Immaginate che spavento! Che terrore!

La mia mente scientifica e intellettuale non mi serviva per niente, adesso. Mi rotolavo nel pavimento e dentro la mia carne sperando il mio corpo mi ricevesse ancora, ma invano. Uno spavento terribile!

Impaurita, sono fuggita correndo, non so come, ho attraversato la parete della sala operatoria, volevo fuggire, nascondermi nei corridoi dell'ospedale, ma una volta attraversata la parete ... "zas", sono caduta nel vuoto ...

Sono passata dentro una quantità di gallerie, sempre verso il basso. All'inizio vedevo alcune luci, come sciami di api, dove c'era  moltissima gente, adolescenti, anziani, uomini e donne e io, sconfitta, scendevo sempre più in basso, la luce diminuiva sempre di più e vagavo dentro quelle gallerie avvolta in tenebre spaventose, fino ad arrivare a tenebre così fitte, che non hanno comparazione con quelle da noi conosciute. Pensiamo allo scuro più scuro che riusciamo a immaginare. è come la luce di mezzogiorno, solo che sono tenebre. è una oscurità vivente! In quale luogo niente è morto o inerte. Sono tenebre che, per se stesse provocano dolore, orrore, vergogna e puzzano.

Terminata quella discesa, finalmente sono arrivata in un luogo pianeggiante, ero disperata e con la volontà di ferro di uscire da lì, la stessa volontà di ferro di avanzare nella vita come prima, solo che ora non mi serviva a niente. Vedevo la terra che si apriva, come una bocca enorme. Era viva, viva! Sentivo un vuoto impressionante in tutto il  mio corpo e, sotto di me, c'era un'abisso spaventoso, orribile ... era così spaventoso perché non si sentiva nemmeno un poco di Amor di Dio, ne la più piccola goccia di speranza. In quella apertura c'era qualcosa che succhiava dentro. Cominciai a gridare come una pazza, impaurita, terrorizzata perché, per quanto volessi, non potevo fermare quella discesa. Sapevo che non c'era alcun rimedio, ero destinata ad entrare là dentro; e sapevo anche che, una volta entrata, non potevo più uscire. Era la morte spirituale della mia anima, la mia perdizione eterna.


[Modificato da MARIOCAPALBO 17/09/2016 14:07]

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