capitolo 1 il sacramento dellA PENITENZA OGGI

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MARIOCAPALBO
00mercoledì 1 febbraio 2012 13:28

 

la crescita spirituale

capitolo 1

 il sacramento dellA PENITENZA OGGI  

 

Eucaristia e penitenza sono le fonti principali della riconciliazione nella vita cristiana. A partire dal Concilio Vaticano Secondo, la Chiesa ha approfondito la propria consapevolezza e apprezzamento della Santa Eucaristia. Una serie di cambiamenti nel rito hanno accentuato il suo potere di unire l'individuo al corpo di Cristo, e di fatto alla Santissima Trinità. Il sacramento della penitenza, al contrario, è caduto sempre più in disuso e ne è stata sempre più sminuita l'importanza, sia dal clero che dai laici. 

Questo libretto si propone di considerare sia la posizione adeguata della confessione che i poteri speciali di grazia e di guarigione resi disponibili da questo sacramento.

Ø      Resta difficile generalizzare sull'esperienza della confessione. Certo, sono ancora in molti a ritenere che una confessione regolare rivesta tuttora una importanza vitale densa di frutti. Oggi tuttavia, un sempre maggior numero di persone ha un atteggiamento meno favorevole verso il sacramento.  

Sacerdoti e penitenti insoddisfatti - Sacerdoti e laici sembrano frustrati dall'apparente limitata efficacia della pratica regolare della confessione:

Ø   il penitente ripete il solito, vecchio elenco di peccati per ricevere  più o meno la solita penitenza e ammonizione generale.

-          Egli si aspetta che quell'elenco, di settimana in settimana, di mese in mese, non cambi mai e in realtà pare che utilizzi quel sacramento come azione di contenimento che, nella migliore delle ipotesi, gli impedisce di peggiorare la propria condizione.

Ø      Il sacerdote fa presto ad esaurire le intuizioni sulle solite offese particolari del penitente, e avverte un senso di impotenza nel riascoltare sempre lo stesso elenco di peccati. Spesso si risolve ad incoraggiare il penitente, dicendogli che è stata una buona confessione e che deve confidare in Dio e ricevere i sacramenti.

Ø      Il penitente tuttavia è spesso insoddisfatto perché crede che nella sua vita dovrebbero esserci dei cambiamenti, almeno in quei campi dove il pentimento è sincero. Una tale situazione senza sbocco spesso continua piuttosto a lungo, col risultato che di solito la persona adotterà un accostamento meccanico al sacramento, oppure cesserà di servirsene, eccetto in occasioni speciali. 

Molti penitenti inoltre ritengono che nell'esperienza della confessione venga ignorata la dimensione sociale del peccato che si riflette sui loro simili. Essi pensano che nella confessione non venga prestata sufficiente attenzione né agli effetti prodotti dal peccato personale nel ferire e distruggere la comunità, né al potere del sacramento di guarire e rafforzare i legami all'interno della comunità stessa.

Ø      Infine, molti sacerdoti e penitenti sono del tutto insoddisfatti delle forme tradizionali dell'esame di coscienza. I peccati suddivisi per categorie non fanno fronte alla realtà della colpevolezza nella loro vita; inoltre, l'interpretazione tradizionale dei peccati sessuali in particolare, è inadeguata alla consapevole convinzione del penitente su dove sta l'errore nell'immoralità sessuale. Si ha quindi l'impressione di comunicare cose triviali ignorando, o non mettendo in sufficiente risalto, gli errori più gravi.  

Per alleviare alcuni di questi problemi si possono introdurre svariati cambiamenti di forma.

Ø      In un capitolo successivo includeremo dei metodi alternativi all'esame di coscienza tradizionale: le celebrazioni comunitarie della penitenza possono aiutare ad esprimere le dimensioni sociali ed ecclesiali; il sacerdote può essere più sensibile alle necessità del penitente; diventare più esperto e competente nella direzione spirituale selettiva; si potrebbe anche incoraggiare la confessione generale nei momenti cruciali della vita del penitente.

Ø      Ma tali cambiamenti non risolveranno le difficoltà, se non saranno accompagnati da un cambiamento radicale di atteggiamento nei confronti della potenza disponibile attraverso il sacramento.

Ø      É stata messa troppa poca enfasi sulla potenza dello Spirito Santo di dimostrare, sia al penitente che al sacerdote, quale dovrebbe essere il punto focale della confessione.

Ø      Tale incapacità di rivolgersi allo Spirito Santo per ricevere la Sua guida pare associata all'incapacità di credere che lo stesso Spirito Santo metterà il penitente in grado di cambiare condotta.  

A sottolineare l'insoddisfazione sia del sacerdote che del penitente c'è la convinzione che, attraverso il sacramento della penitenza, dovrebbe esserci una riconciliazione vitale e che quindi, dopo una serie di confessioni, nella vita di chi necessita di una conversione fondamentale dovrebbe risultare evidente la dinamica del cambiamento.

Ø      Questo libretto raccomanda e sostiene che l'obiettivo della riconciliazione potrebbe essere più agevolmente raggiunto se entrambi, sacerdote e penitente, si accostassero al sacramento  aspettandosi dei risultati ben definiti, confidando che la potenza dello Spirito Santo cambi la vita del penitente.

Ø      Per essere più espliciti, sacerdote e penitente dovrebbero aspettarsi che il pentimento sincero - attraverso il potere dello Spirito Santo di guarire le ferite, di liberare dalle forze del male e di rafforzare la capacità di fare il bene e di resistere al male - porti ad una più profonda unione con Dio e col prossimo.

Ø      Tuttavia, dopo una conversione radicale, dovrebbero anche aspettarsi periodi in cui il penitente dovrà lottare unicamente con mancanze abituali e accidentali.  

Le persone coinvolte nel rinnovamento carismatico hanno sperimentato la potenza di un Dio che guarisce, libera e rafforza.

Ø      Hanno scoperto che questi tipi di potenza sono disponibili attraverso la preghiera, e se li aspettano per lo meno altrettanto presenti nel sacramento della penitenza.

Ø      Quei cattolici credono che Dio voglia perdonarli e operare in loro una trasformazione tale da farli diventare dei cristiani liberi e pieni d'amore, sciolti dalle catene dei peccati abituali.

Ø      Sono convinti che il Signore abbia assunto su di Sé tali peccati e li abbia pienamente riscattati con lo spargimento del Suo sangue. Credono che perdono e guarigione ci siano già stati concessi mediante il potere di Gesù Cristo.  

Questo libretto indicherà i fondamenti di tale credenza nella Scrittura e nella teologia morale. Quindi proporrà una formula per la confessione, con qualche riflessione sulla posizione che essa dovrebbe avere nella Chiesa.

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