Capitolo Tredicesimo L'INCONTRO DI PREGHIERA

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MARIOCAPALBO
00martedì 27 marzo 2012 13:53
INDICE

Capitolo Tredicesimo 

 

L'INCONTRO DI PREGHIERA  

 

"Quando vi radunate, ognuno può avere un salmo,

 un insegnamento,

 una rivelazione,

 un discorso in lingue,

 il dono di interpretarle.

 Ma tutto si faccia per l'edificazione"

                         (1 Cor. 14,26)                                                               

 

INTRODUZIONE

  

I cattolici conoscono diverse forme di preghiera strutturata e di adorazione: la messa, la recitazione comunitaria del rosario, le novene, ecc., e sono abituati al fatto che la spontaneità individuale trovi spazio solo nella preghiera privata, come la meditazione o la visita al Santissimo Sacramento. La lode e l'adorazione spontanea fatte in comunità sono entrate solo di recente nella vita del cattolico moderno.

 

    Sebbene si tratti di un'idea nuova, negli Stati Uniti i cattolici, in migliaia di luoghi, si radunano settimanalmente in un incontro di preghiera per lodare Dio, e molti vi trovano un aiuto incredibile per adempiere all'obbligo della preghiera.

 

   L'incontro di preghiera fornisce l'ambiente per pregare e la giusta disposizione alla preghiera, il buon esempio degli altri, un insegnamento solido sulla preghiera e tanti altri aiuti che, per migliaia di cattolici, sono diventati un nutrimento settimanale per lo spirito. Molti, che prima non pregavano mai o che trovavano difficilissima la preghiera privata, rendono testimonianza allo spirito di preghiera presente in una stanza piena di persone che lodano Dio.

 

    Anche prima del Rinnovamento Carismatico molte persone erano alla ricerca di nuove forme di preghiera, e si rendevano conto della necessità che la gente si radunasse per pregare. In quel periodo emerse il fenomeno della "preghiera condivisa": i sacerdoti che leggevano insieme il breviario, i religiosi o i membri dei gruppi di Cursillos che cercavano di fare una preghiera spontanea insieme. Ma tale "preghiera condivisa" non è mai diventata, nella Chiesa, quella forza incredibile che è stata sviluppata dagli incontri di preghiera carismatica.

 

    Quali sono i fattori presenti, che fanno degli incontri di preghiera carismatica una simile sorgente di aiuto spirituale?

 

    In questo capitolo cercheremo di analizzare e di definire le risposte a questa domanda. Poiché l'adorazione è il cuore stesso della Chiesa, ogni movimento che riesca ad accrescere la vitalità e la potenza dell'adorazione all'interno della Chiesa ha certamente qualcosa di valido da offrire. Un movimento in continua espansione, che in poco tempo è riuscito ad attirare tanta gente e a portarla a vivere una vita di adorazione profonda, sia a livello pubblico sia privato, pare debba avere molto da offrire alla Chiesa.

    Ancora non è chiaro come e quando l'incontro di preghiera carismatica potrà influenzare la liturgia domenicale della parrocchia cattolica comune, e sarebbe sbagliato accostarsi ad esso come ad una panacea per qualsiasi problema parrocchiale relativo alla liturgia festiva, o anche credere che tutto ciò di cui vi è bisogno sia una specie di trapianto, spostare quindi l'incontro di preghiera alla domenica e unirlo alla Messa.

 

    Attualmente l'incontro di preghiera carismatica viene tenuto separato dalla Messa domenicale; attira quelli che ne avvertono la necessità, mentre può continuare a mantenere le proprie mete e a svilupparsi secondo il proprio stile.

    Il presente capitolo ha lo scopo di aiutarci a comprendere le dinamiche dell'incontro di preghiera perché questo risulti efficace. Al momento in cui la parrocchia media comincerà ad integrarlo alla Messa domenicale, ne verrà compreso il dinamismo, che a quel punto non andrà perduto né sarà inghiottito dalla compenetrazione delle due realtà.  

 

 

GLI INCONTRI DI PREGHIERA CARISMATICA

 

 

A)       Cerchiamo di capire l'Incontro di Preghiera Carismatica

 

1.  COS'É UN INCONTRO DI PREGHIERA?

 

     L'incontro di preghiera è formato da un gruppo di persone, di qualsiasi dimensione, che si raduna per pregare. Negli ultimi anni, anche prima del Movimento Pentecostale Cattolico, molti altri gruppi avevano "incontri di preghiera" che chiamavano: "preghiera partecipata". Questa corrente prevaleva nel Movimento dei Cursillos e tra le donne religiose.

 

 

2.  QUAL É LA DIFFERENZA TRA "INCONTRO DI PREGHIERA CARISMATICA" E "PREGHIERA PARTECIPATA"?

 

    L'incontro di preghiera carismatica, messo a confronto con la preghiera partecipata, presenta le seguenti caratteristiche:

 

a)                 Fornisce un insegnamento più profondo sull'azione dello Spirito Santo e di come ci si può arrendere a quella potenza.

b)                 Usa liberamente i doni carismatici - in particolare la preghiera in lingue e i vari doni della parola.

c)                  Dà grande rilievo alla preghiera di lode e al rendimento di grazie, mentre si sente libero e più aperto nella lode (come la Parola di Lode).

d)    Si avvantaggia della miniera degli inni che si sono sviluppati nel movimento.

 

 

3.  ESISTE QUALCHE "FORMULA FISSA" PER L'INCONTRO DI PREGHIERA CARISMATICA?

 

    Nell'incontro di preghiera carismatica non esiste alcun modello pre-formato, che possa somigliare alla liturgia prescritta per la Messa. Pare tuttavia che in ogni incontro vi siano degli elementi stabili. Questi sono:

 

a)    La preghiera di lode - Una persona prega ad alta voce in italiano, mentre gli altri tacciono (oppure l'intero gruppo loda Dio ad alta voce, contemporaneamente).

b)     La lettura della Scrittura - di brevi passi, che di solito è spontanea da parte dei membri del gruppo.

c)     Gli inni.

d)     La preghiera in lingue.

e)     Il dono delle lingue, seguito dall'interpretazione.

f)     La profezia o gli insegnamenti ispirati.

g)     Periodi di riflessione, di "attesa del Signore".

h)    Testimonianze.

i)     Istruzione (talvolta preparata, altre volte in forma di "Parole di Saggezza" spontanee).

 

   La maniera in cui questi elementi vengono fusi insieme, come vengono usati e l'accento che viene posto su ciascuno, sono fattori che variano da gruppo a gruppo e possono essere chiamati lo "stile" di preghiera di quel determinato gruppo.

 

 

B)    Gli elementi carismatici di un Incontro di Preghiera

 

4.  I DONI CARISMATICI RIVESTONO DAVVERO TANTA IMPORTANZA NEL GRUPPO DI PREGHIERA?

 

    Sono di un'importanza estrema, e il fenomeno della gente che si riunisce spontaneamente per pregare ha cominciato a diffondersi solo quando essi si sono diffusi su vasta scala. Allora anche la preghiera spontanea ha cominciato a diffondersi.

    Proibire i doni o evitarli, costringendo le preghiere "carismatiche" a limitarsi ad essere semplici "preghiere partecipate", significherebbe in realtà storpiare e sminuire l'attività di Dio in questo movimento.

 

 

5.  IN CHE MODO I DONI CARISMATICI INFLUENZANO LA "PREGHIERA REGOLARE" O QUELLA "PARTECIPATA"?

 

    I doni adempiono ai seguenti scopi:

 

a)  Permettono una maggior libertà di movimento allo Spirito di Dio, ponendo così chiari limiti a gran parte dello "spirito umano" che nuoce alla "preghiera partecipata".

b)  Forniscono il senso di unità, ed allora perfino folle immense e raduni giganteschi si sentiranno uniti nello Spirito.

c)  Toccano direttamente le persone, poiché i doni vengono usati da un membro per il bene degli altri.

d)  Offrono la ragione per incontrarsi.

e)  Danno il senso della presenza di Dio, che manca quando non vengono usati i doni.

 

 

6.  COM'É CHE ATTRAVERSO L'USO DEI DONI, SI PERMETTE ALLO  SPIRITO DI DIO UNA MAGGIORE LIBERTÀ DI AZIONE IN UN  INCONTRO DI PREGHIERA?

 

   Quando una persona comprende l'attività dello Spirito attraverso i doni, quando arriva alla preghiera è più attenta a come lo Spirito vuol pregare in lei.

 

   La preghiera stessa non viene considerata come un qualcosa di importante che la persona dice a Dio, ma un qualcosa verso cui ella è guidata dallo Spirito, che dovrà dire a Dio o agli altri.

 

   Gli incontri di preghiera carismatica possiedono tutta una dimensione di preghiera che non si trova in molte altre parti della Chiesa, e cioè la sensibilità allo Spirito e la resa alla Sua azione nella preghiera.

 

   Avviene così che persino le persone che da anni frequentano gli incontri di preghiera, continuano a "migliorare" pregando insieme.

 

 

7.  COME FANNO I DONI A FORNIRE IL "SENSO DI UNITA"  NELL'INCONTRO DI PREGHIERA?

 

    Tale unità viene conferita da:

 

a)     Il gruppo che prega e canta insieme in lingue, in specie quando tutte le voci si fondono in una bella armonia.

b)     Il gruppo che ascolta la parola di Dio nella profezia.

c)     Il gruppo unito in una preghiera carismatica di lode o nell'ascolto della Scrittura.

d)     Il gruppo mosso dalla potenza della predicazione carismatica, quando la persona è ispirata da Dio a delineare la Sua attività tra loro.

 

 

8.      COME FANNO LE PERSONE, ALL'INCONTRO DI PREGHIERA, AD ESSER TOCCATE DIRETTAMENTE DAI DONI?

 

    La Chiesa afferma che:

 

a)     Tutta l'adorazione pubblica si centra sul Sacrificio della Messa, che nulla può sostituire.

b)     Vi sono altre forme di adorazione pubblica autorizzate dalla Chiesa, che costituiscono parte della sua lode ufficiale a Dio e che estendono a tutto il giorno la lode della Messa. Si tratta in primo luogo della Liturgia delle Ore.

c)    Vengono incoraggiate anche altre forme di adorazione collettiva, al fine di nutrire la vita devozionale dei fedeli.

 

 

13.  POTRANNO MAI ALCUNE PARTI DELL'INCONTRO DI PREGHIERA ARRIVARE A DIVENTARE PARTI DELLA MESSA?

 

    L'incontro di preghiera comprende sicuramente molti elementi utili per rinnovare l'adorazione nella Chiesa, e questi potrebbero essere integrati nella Messa. Nei gruppi carismatici questo sta già accadendo.

 

    Ancora non è chiaro in che modo la potenza presente negli incontri di preghiera carismatica possa arrivare a diventare parte dell'adorazione ufficiale della Chiesa, né quali siano i passi da intraprendere.

 

14.  SE LA LITURGIA É L'ATTO CENTRALE  DELL'ADORAZIONE, PER QUALE MOTIVO OGNI INCONTRO DI PREGHIERA NON INCLUDE L'EUCARESTIA?

 

     I motivi sono diversi:

 

a)     Può darsi che non sia sempre presente un sacerdote.

b)     Per adempiere ad alcuni degli scopi dell'incontro di preghiera - e cioè aiutare la gente a pregare, ad usare i doni carismatici e a lodare Dio spontaneamente, occorre un impiego notevole di tempo. L'incontro settimanale potrebbe diventare troppo lungo se vi si aggiungesse il tempo necessario per celebrare devotamente la Messa in un gruppo numeroso di persone.

c)     La Messa, d'altra parte, è normalmente disponibile in molti altri momenti. Il fatto di frequentare regolarmente gli incontri di preghiera carismatica di solito non solo non diminuisce, ma quasi sempre aumenta la frequenza alla Messa da parte delle persone.

d)     La maggior parte dei gruppi ogni tanto ha la Messa come parte dell'incontro di preghiera (magari mensilmente).

 

 

E)       Importanza dell'Incontro di Preghiera

 

15.  PER QUALI MOTIVI I DOVERI E GLI SCOPI DELLA PREGHIERA NON SI POSSONO RAGGIUNGERE NELLA PREGHIERA PRIVATA?  PERCHÉ É NECESSARIO CHE LA PERSONA FREQUENTI UN INCONTRO DI PREGHIERA SETTIMANALE?

 

     L'idea di frequentare un gruppo di preghiera settimanale risulta nuova alla maggior parte dei cattolici i quali, ovviamente, si chiedono il motivo della necessità di un simile impegno. La pratica tuttavia ha dimostrato che questo tipo d’incontro è indispensabile perché possa verificarsi una qualsiasi crescita spirituale per un lungo periodo.

     Eccone i motivi:

 

a)     L'impegno settimanale con un gruppo di preghiera vince la tendenza umana a rimandare la preghiera stessa.

b)     Il buon esempio degli altri che pregano profondamente costituisce un tipo d’ispirazione di cui abbiamo un grande bisogno.

c)     I doni carismatici sono più abbondanti e vengono usati più attivamente quando si prega con altri che sono pure carismatici.

d)     I problemi delle delusioni nella preghiera, dell'orgoglio spirituale e di moltissimi altri danni elencati dagli autori spirituali diminuiscono quando si fa parte di un gruppo di preghiera e non si cammina più "in solitudine".

e)    L'incontro di preghiera fornisce al laico l'aiuto che da tempo è a disposizione dei religiosi - cioè dei compagni con cui condividere l'ideale di una vita interiore di preghiera.

 

16.  VI SONO ANCHE ALTRI RUOLI PER L'INCONTRO DI PREGHIERA?

 

    Un ruolo importante dell'incontro di preghiera è quello di rendere testimonianza all'azione di Dio in mezzo al mondo moderno. Quando tutto il gruppo si raduna per lodare Dio con fervore e per condividere gli effetti dello Spirito che opera in loro, ne risulta una grande testimonianza dell'attività di Dio nel mondo moderno. La gente ha modo di vedere che le persone toccate dall'azione di Dio non solo non sono un numero esiguo, ma sono moltissime. Questo tipo unico di testimonianza può aver luogo solo quando la gente si raduna.

 

 

F)       Giudichiamo il gruppo di preghiera

 

17.  SI PUÒ DIRE CHE ESISTANO INCONTRI DI PREGHIERA "BUONI" ED ALTRI "NON TROPPO BUONI"?

 

     Sebbene ogni preghiera sia buona e nessun essere umano possa giudicare se una è migliore dell'altra, i leader devono valutare se l'incontro di preghiera è stato "buono" o "non troppo buono", e perché: altrimenti non se ne possono correggere gli errori per migliorarlo.

 

 

18.  QUALI DOVREBBERO ESSERE LE CARATTERISTICHE D’UN "BUON"  INCONTRO DI PREGHIERA CARISMATICA?

 

    In genere saranno le seguenti:

 

a)     Gran parte dell'incontro di preghiera verrà dedicato alla preghiera di lode, di adorazione e di ringraziamento a Dio.

b)     Queste preghiere sono fatte con semplicità, come un bambino, senza forzatureesibizionismi.

c)     Poiché i partecipanti sono molti, il tempo non deve essere monopolizzato da pochi.

d)     I doni carismatici vengono usati apertamente e liberamente.

e)     Si sperimenta il senso della presenza di Dio, che potrà essere avvertito anche dai nuovi venuti.

 

 

19.  QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DI UN INCONTRO DI PREGHIERA "NON TROPPO BUONO"?

 

    Si possono citare le seguenti:

 

a)  L'incontro diventa un festival settimanale di canti.

b)  L'insegnamento o la partecipazione predominano sulla preghiera.

c)  Difficilmente vengono usati i doni della parola.

d)  I periodi di silenzio, ammesso che ci siano, non sono produttivi, ma indeboliscono la preghiera.

e)  Solo poche persone godranno veramente la sensazione della presenza o della potenza di Dio.

 

 

20.  COSA DOVREBBERO FARE I LEADER SE GIUDICANO CHE GLI INCONTRI DI PREGHIERA NON VANNO BENE?

 

    In quel caso, ci sarebbero diversi passi da intraprendere:

 

    Primo: dovrebbero discutere con calma tra di loro, cercando di analizzare i problemi e le possibili soluzioni.

    Secondo: i passi che si è deciso di prendere vanno intrapresi anche se ciò significa dover dire alcune cose dure a quelle persone che sono la causa di tali difficoltà.

    Terzo: nel caso in cui i leader non riescano a risolvere i problemi, si dovrebbe chiedere aiuto ai leader di altri gruppi di preghiera.

 

 

G)   Cose DA FARSI e da NON FARSI nell'Incontro di Preghiera

 

21.  QUALI SONO LE COSE DA EVITARE NELL'INCONTRO DI PREGHIERA?

 

     I membri del gruppo:

 

a)    Non dovrebbero cercare di fare pubblicità all'incontro di preghiera. Se è pieno di vitalità e risulta un efficace aiuto spirituale per i partecipanti, essi stessi ne saranno i testimoni davanti agli altri. Spesso la pubblicità attira i curiosi e tradisce l'ansia di raggiungere quantità grandiose di partecipanti, in luogo del desiderio di fare la volontà di Dio. Vi sono tuttavia momenti in cui la pubblicità è conforme alla volontà di Dio, come in occasione delle conferenze o delle giornate speciali di spiritualità.

b)    Non dovrebbero parlare troppo del diavolo.

c)    Non dovrebbero stare in ansia per i normali periodi di quiete durante la preghiera. Le persone ansiose per il fatto che "non accade nulla", sono spesso un ostacolo ad alcune delle azioni più profonde dello Spirito.

d)    Non dovrebbero imporre la quiete, a meno che non sia il frutto del discernimento della volontà di Dio.

 

 

22. QUALI SONO ALCUNI ACCENNI POSITIVI PER L'INCONTRO DI PREGHIERA?

 

    Ve ne sono di due tipi: al di fuori dell'incontro di preghiera e nel corso dello stesso.

 

A): Al di fuori dell'incontro di preghiera ci dovrebbe essere:

 

a)    Durante l'intera settimana, una profonda preghiera personale e la lettura della Scrittura da parte di ciascun membro.

b)            In qualche momento della settimana, l'incontro di preghiera di un piccolo gruppo, i cui membri possono crescere nella preghiera. Tutti dovrebbero fare qualche mortificazione personale per il successo del gruppo più grande.

 

B) Durante l'Incontro di Preghiera ci dovrebbero essere:

 

a)     Dei moderatori accuratamente scelti. Questi dovrebbero avere il tatto necessario per trattare con la gente e la sensibilità allo Spirito.

b)     Che i membri più maturi del gruppo riescano a capire come sostenere il moderatore.

c)     Istruzioni ed insegnamento solidi sull'uso dei doni, sulla tradizione di preghiera della Chiesa e su ogni aspetto della vita cristiana.

d)    Un'atmosfera d'amore verso i fratelli, anche quando si devono correggere gli abusi. Lo spirito di critica, davvero troppo umano, deve lasciare il posto allo Spirito di Dio.

 

 

H)   I leader nell'Incontro di Preghiera

 

23.  QUAL É IL RUOLO DEI LEADER NELL'INCONTRO DI PREGHIERA?

 

   Essi hanno il dovere di sorvegliare che nell'incontro di preghiera si compia lo scopo di Dio. In sintesi, ciò significa che Dio sia lodato e che tutti sperimentino il senso della preghiera. Quando il gruppo è piccolo, quest'obiettivo si raggiunge facilmente con brevi insegnamenti sulla preghiera e sull'uso dei doni.

 

   Con l'aumento dei partecipanti, il ruolo dei leader si fa più complesso. In questo caso è bene che ognuno sappia con esattezza chi sono i leader, per manifestare sia la propria soddisfazione sia le difficoltà sperimentate nell'incontro, e aff
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24.  CHE GIUDIZIO DOVREBBERO DARE I LEADER?

 

    I leader devono ricercare l'equilibrio tra la libertà e il necessario controllo del gruppo, in modo che il gruppo di preghiera possa rispondere allo Spirito.

 

    Se i leader impongono un controllo eccessivo mettendo troppe restrizioni, lo Spirito non potrà operare ed allora il gruppo verrà svuotato e privato del moderatore più importante.

 

    Se tuttavia i leader non impongono alcun controllo, inevitabilmente cominceranno a manifestarsi degli elementi che distruggeranno il senso di preghiera del gruppo e che lasceranno molta gente scoraggiata e spaventata.

 

 

25.  É POSSIBILE AVERE UN ESEMPIO DI "CONTROLLO ECCESSIVO"?

 

    Si potrebbero elencare i seguenti esempi:

 

a)     I leader che all'incontro di preghiera impongono le loro idee, invece di aspettare di capire le intenzioni dello Spirito.

b)     I leader che si sentono in ansia per i momenti di silenzio, e che non sanno come "aspettare il momento del Signore".

c)     I leader che dominano troppo l'incontro, interrompendo il fluire della preghiera con troppi "insegnamenti".

d)     I leader che limitano l'uso dei doni, per l'ansia eccessiva di usarli "impropriamente".

 

 

26.  SI POSSONO AVERE ESEMPI DI "CONTROLLO INSUFFICIENTE"?

 

   Eccone alcuni:

 

a)  Permettere che l'incontro diventi troppo superficiale.

b)     Non promuovere, o non essere consapevoli, della presenza della profezia o dell'interpretazione tra i membri del gruppo.

c)  Permettere che la gente rovini l'incontro di preghiera perché si assume dei ruoli che di solito spettano ai leader.

d)  Permettere a persone emotivamente instabili di dominare l'incontro di preghiera.

 

    In ogni cosa i leader devono tenere presente il bene del gruppo affidato alle loro cure, e rendersi conto che talvolta la correzione è necessaria per il bene comune.

 

 

I)    I nuovi venuti all'Incontro di Preghiera

 

        

27.  I "NUOVI VENUTI" ALL'INCONTRO DI PREGHIERA POSSONO DARE             ORIGINE A DEI PROBLEMI?

 

    Di solito risultano ovvii due problemi:

 

a)    Quando arrivano all'incontro di preghiera, generalmente non sanno di cosa si tratta.

b)    Se vi sono troppi nuovi venuti in una volta sola, è difficile che l'incontro di preghiera possa avere un'atmosfera di "raccoglimento".

 

      Di solito questi ostacoli vengono superati per mezzo di discorsi introduttivi e con la formazione di un gruppo più piccolo per i Seminari di Vita nello Spirito. Così potrà verificarsi una facile integrazione dei nuovi venuti nel gruppo di preghiera.

 

 

28.  SONO MOLTI I NUOVI VENUTI CHE TROVANO DIFFICILE  ACCETTARE LA PRATICA DI PREGARE AD ALTA VOCE, SIA IN PRIVATO SIA NEL GRUPPO?

 

    Spesso i nuovi si sentono molto attratti dalla spontaneità e dalla semplicità del gruppo di preghiera, anche se questa nuova abitudine può sorprenderli. Molti tuttavia fanno presto ad abituarsi a questo e ad altri aspetti nuovi dell'incontro di preghiera.

    Non appena il gruppo di preghiera cercherà di accogliere i nuovi venuti e di spiegare loro cosa sta accadendo, essi smetteranno di sentirsi a disagio e vorranno sentirsi a loro agio.

 

 

29.  COME REAGISCONO I NUOVI VENUTI ALLA PREGHIERA IN LINGUE?

 

    Le reazioni sono diverse: alcuni provano grande attrazione verso questo dono, mentre altri lo ritengono un ostacolo al movimento. Altri ancora lo affrontano in tutta semplicità, senza provare né attrazione né spavento.

 

 

30.  QUAL É IL PROGRAMMA NORMALE PER I NUOVI VENUTI?

 

    Molti gruppi di preghiera presentano discorsi introduttivi che spiegano la storia del rinnovamento carismatico e rispondono alle varie domande che possono venir fatte sui doni e sugli incontri di preghiera. Dopo l'introduzione, il nuovo venuto è invitato a iniziare un Seminario di Vita nello Spirito, che servirà ad aprirlo all'azione dello Spirito Santo, inclusa la preghiera in lingue e i doni carismatici.

 

 

J)    Altre domande relative agli Incontri di Preghiera

 

31.  IN QUALE PARTE DELL'INCONTRO DI PREGHIERA SI MANIFESTANO I FRUTTI DELLO SPIRITO?

 

    Dovrebbero risultare evidenti i seguenti frutti dello Spirito:      

a)            La carità fraterna, manifestata dall' "amore verso i fratelli" e dalla sollecitudine gli uni per gli altri, costituisce,  per i

         nuovi venuti, il primo segno che lo Spirito di Dio è all'opera.

b)   La gioia, radicata in una speranza viva e manifestata dall'entusiasmo e dalla disciplina dei membri durante l'incontro di preghiera.

c)   La pace, che si manifesta nella reciproca sopportazione dei membri di fronte agli errori degli altri e nell'assenza di ansia.

 

 

32.  QUAL É LA RELAZIONE TRA INCONTRO DI PREGHIERA E OPERE APOSTOLICHE?

 

    Questa può variare enormemente, a seconda della natura del gruppo di preghiera. La vita di preghiera dovrebbe portare alle opere apostoliche. Talvolta, tuttavia, esiste una tale diversità tra i membri del gruppo che qualsiasi tentativo di "forzare" le opere apostoliche non potrebbe che risultare dannoso. In questo caso, esse vanno lasciate agli individui e verranno compiute nelle circostanze della loro vita.

 

    Altre volte il gruppo potrebbe essere omogeneo, o già precedentemente impegnato in un dato apostolato (come la comunità religiosa). In questo caso gli incontri di preghiera offriranno con naturalezza nuova luce e potenza per promuovere quelle opere apostoliche.

 

    Nella fretta di compiere opere apostoliche, talvolta si sorvola sul gesto più grande che una persona possa fare, e cioè quello di portarne un'altra a conoscere personalmente il Signore. All'interno del gruppo di preghiera viene svolto un grande ministero apostolico, in particolare attraverso l'insegnamento e la partecipazione o condivisione.

 

        

33.  IN UNA DETERMINATA ZONA DOVREBBERO ESSERCI MOLTI  "INCONTRI DI PREGHIERA", OPPURE SOLO UNO GRANDE?

 

    La disposizione più "naturale" (e quindi la migliore) per qualsiasi incontro di preghiera è quella della comunità "naturale". L'incontro di preghiera, infatti, non è altro che "l'espressione settimanale" di una comunità davvero  "centrata sulla "preghiera".

 

    Idealmente parlando, ogni parrocchia dovrebbe essere il centro di un incontro di preghiera, e nelle parrocchie più grandi il gruppo potrebbe essere suddiviso in molti altri. Quando il Rinnovamento Carismatico cesserà di essere un movimento per lasciare il posto ad una Chiesa Cattolica Carismatica, allora ogni parrocchia e ogni altro raggruppamento ecclesiale sarà costituito da una comunità carismatica.

 

     Agli inizi tuttavia, per lo meno fin quando non si sarà raggiunto questo ideale, e in particolare finche non emergerà un più vasto numero di leader, pare sia meglio continuare ad avere gruppi cattolici di preghiera pentecostale, proprio come sta avvenendo: cioè con un gruppo che serve una data zona che di solito comprende molte parrocchie.
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