25. COME VA TRATTATA LA "PROFEZIA FALSA"?
Talvolta non ha bisogno di alcun trattamento, perché tutta la comunità, in specie se ben istruita, la riconoscerà come falsa e la rifiuterà. La profezia allora non avrà altro effetto se non quello di far rivolgere il gruppo al Signore per cercare la Sua protezione.
Tuttavia, se la comunità non è matura, oppure se la "profezia falsa" è talmente astuta che solo i leader riescono a discernere la sua origine, in quel caso si dovrà fare qualcosa per prevenirne gli effetti dannosi. I leader dovranno valutare se è il caso di informare subito l'intera comunità del loro discernimento, oppure se farlo in un secondo tempo.
26. NEL DISCERNERE UNA PROFEZIA I LEADER PRENDONO IN CONSIDERAZIONE LA PERSONA CHE L'HA FATTA?
Certo, un discernimento fatto con intelligenza considererà attentamente la persona che ha dato la profezia. Se questa manifesta una bontà profonda nella sua vita e se in passato ha dato profezie vere, si potrà presumere che la profezia sia vera. Se tuttavia la persona è instabile, se la sua bontà è discutibile e se in passato ha dato profezie false, si potrà ugualmente presumere che anche questa volta sia falsa.
Se poi abbiamo a che fare con una profezia scioccante o che dà delle direttive, si dovrà considerare con un’attenzione perfino maggiore la persona che ha dato il messaggio: se davvero Dio vuol comunicare un messaggio importante alla comunità, lo darà a diverse persone al suo interno, oppure ad una persona affidabile, che sarà facilmente creduta.
27. ACCADE MAI CHE LA "PAROLA PROFETICA" VENGA CAMBIATA O MODIFICATA DALLA PERSONA CHE DA' LA PROFEZIA?
I seguenti elementi possono facilmente modificare, invertire o aggiungere qualcosa a un discorso profetico, e vanno quindi presi in considerazione nel discernimento:
a) Il fondamento teologico della persona.
b) La sua situazione emotiva e i suoi problemi.
c) L'atmosfera in cui viene data la profezia, in specie se esistono problemi all'interno della comunità.
Allo stesso modo in cui l'acqua che passa attraverso un tubo arrugginito esce piena di ruggine, così il messaggio di Dio può venir modificato dalla condizione umana della persona che lo trasmette, anche se questa è veramente ispirata dall'attività carismatica di Dio.
F) Profezia e comunità di preghiera
28. É IMPORTANTE LA PROFEZIA PER UNA COMUNITÀ DI PREGHIERA?
In una comunità di preghiera carismatica la profezia ha un ruolo estremamente vitale. La sua assenza denuncia la superficialità della preghiera e rappresenta un ostacolo a qualsiasi tipo di cammino approfondito nello Spirito. S. Paolo disse ai Corinzi che dovevano desiderare la profezia in modo del tutto particolare: "Ricercate la carità. Aspirate pure anche ai doni dello Spirito, soprattutto alla profezia" (1 Cor 14,1). Inoltre, Egli mette i profeti al secondo posto per importanza, subito dopo gli apostoli e prima dei maestri e degli operatori di miracoli (1 Cor 12,28).
29. QUALI SONO GLI SCOPI DELLA PROFEZIA NELLA COMUNITÀ DI PREGHIERA?
Alcuni di questi sono già stati menzionati:
a) É fonte di gioia e di pace sia per l'individuo sia per la comunità.
b) Spesso fornisce il tema all'incontro di preghiera. Questo dovrebbe essere oggetto di meditazione da parte di tutti perché la parola di Dio, sia nella Scrittura sia nella profezia carismatica, produce molti effetti: guarigione, consolazione, illuminazione, ecc.
c) É fonte di direzione e di guida per i leader della comunità.
Altri scopi includono:
a) La profezia è spesso fonte di grazia per l'individuo. Chiunque abbia frequentato gli incontri di preghiera ricorderà delle profezie che erano "proprio per lui", che l'hanno aperto all'azione di Dio come niente altro aveva fatto mai.
b) La profezia riesce anche a rassicurare un membro esitante della comunità di avere davvero un dono profetico e che la sua profezia è paragonabile a quella degli altri.
30. QUALI SONO I CAMBIAMENTI CHE SI PRODUCONO QUANDO SI SVILUPPA IL DONO DELLA PROFEZIA?
La profezia acquista potenza, si fa più direttiva e più frequente e quindi assume una maggiore importanza nella comunità. Agli inizi di solito essa è generica: consola, rimprovera, mette in rilievo virtù o vizi. Gli errori fatti a questo stadio con il dono della profezia di solito non sono troppo importanti e le guide imparano a discernere. Durante questo periodo, Dio Si prepara dei leader per un dono più altamente sviluppato, per mezzo del quale Egli potrà sempre più determinare l'azione della comunità. Così, quando il dono della profezia emergerà con una potenza maggiore, i leader avranno le fondamenta e il discernimento necessari per usare il dono per l'edificazione e la crescita della comunità e non per la sua distruzione.
31. ESISTONO DELLE "SALVAGUARDIE" PER IMPEDIRE L'ABUSO O IL CATTIVO USO DEL DONO DELLA PROFEZIA?
Tutti i leader dovrebbero tenere bene in mente le seguenti protezioni o "salvaguardie":
a) Le persone possono aggiungere facilmente i propri pensieri personali a una profezia vera. Quindi, alcune parti di una profezia possono provenire da Dio e alcune dalla persona stessa.
b) Nella profezia risulta estremamente difficile discernere l'elemento "tempo". Così una profezia può essere vera, ma la sua realizzazione potrà verificarsi tra molti anni.
c) Non si dovrebbe mai attribuire troppa importanza ad una sola profezia perché Dio, di solito, rivela i Suoi piani lentamente, in un lungo arco di tempo, ad un gruppo che si incontri con regolarità.
G) Profezia personale o privata
32. LA PROFEZIA PUÒ ESSERE MAI "PRIVATA" O "PERSONALE"?
Sì, e questa profezia "privata" o "personale" riveste un'importanza estrema. In quei casi, e in particolare quando la profezia predice il futuro o dà direttive particolari, il "discernimento" va fatto con la massima cura. "Discernere" la profezia tuttavia non significa "disprezzarla", e neppure negarne l'esistenza. Significa solo procedere con cautela fino a quando non si sarà riconosciuta, con l'aiuto del discernimento, la volontà di Dio.
33. QUANDO E COME VIENE DATA UNA PROFEZIA "PERSONALE"?
Essa viene data sia durante un incontro di preghiera sia durante la preghiera personale. Nell'incontro di preghiera, la persona che pronunzia la profezia può anche non aver idea di colui al quale è destinata. Colui che ascolta e sa che è "adatta al suo caso", o che gli parla di un'occasione presente o di un problema, dopo un breve discernimento potrà essere piuttosto sicuro che Dio gli ha parlato attraverso quella persona.
Quando la profezia è ricevuta privatamente, la persona che l'ha ricevuta sa a chi è destinata, anche se può non conoscerne il significato. Ma colui al quale è destinata saprà cosa vuol dire. Ancora, va usato il discernimento, ma se la persona che ha ricevuto la profezia non ha alcuna idea del problema o della decisione che l'altra persona deve affrontare, si potrà credere più facilmente che essa venga da Dio, più che dalla persona che l'ha data.
34. QUESTA ULTIMA FORMA DI PROFEZIA "PERSONALE" É UNA FORMA COMUNE?
Questo tipo specialissimo di profezia di solito non è comune, ma si manifesta solo in coloro che vivono una vita profondissima nello Spirito e che sono stati fedeli per un lungo periodo (almeno di qualche anno) all'ispirazione della grazia.
35. LA PROFEZIA VIENE MAI USATA PER LA "GUIDA PERSONALE" IN UNA DECISIONE ARTICOLARE, COME AD ESEMPIO L'ACCETTAZIONE O MENO DI UN'OFFERTA DI LAVORO O DI UNA OPPORTUNITÀ CHE SI PRESENTA?
La gente parla spesso di "pregare per una decisione". Nel senso giusto, ciò dovrebbe significare che la persona si rivolge a Dio perché la aiuti a fare la scelta giusta. Nel senso sbagliato invece significherebbe che Dio detta una decisione particolare per mezzo del dono carismatico della profezia.
PROFEZIA PERSONALE E DIRETTIVA
Questa sezione particolare viene aggiunta solo con qualche riluttanza all'insegnamento sulla profezia esposto qui sopra. Pare che questo tipo di profezia personale e direttiva esista e che abbia il suo fondamento nella Scrittura. É necessaria tuttavia ogni prudenza naturale e tutta la sensibilità soprannaturale per evitare i gravi problemi che possono insorgere dal suo uso. Si può dire che si tratti di una "nuova frontiera" della quale è difficile scoprire e percepire le direttive. Tuttavia, questo capitolo sulla profezia sarebbe incompleto se non vi fosse menzionata anche questa potente manifestazione della potenza di Dio.
A) Cerchiamo di capire la Profezia Personale
36. COS'É LA PROFEZIA PERSONALE?
É il messaggio di Dio per una persona particolare. Può riguardare il presente e il luogo in cui viene pronunziata, oppure può predire il futuro. Il suo scopo sarà uno di quelli che di solito troviamo nella Scrittura.
37. QUAL É LA DIFFERENZA TRA PROFEZIA PERSONALE E QUELLA CHE DI SOLITO VIENE DATA IN UN INCONTRO DI PREGHIERA?
Ecco qui le qualità che pare appartengano solo alla profezia personale:
a) Si conosce la persona alla quale è destinata.
b) Quindi, di solito, la profezia è più specifica e più potente.
c) A motivo di questa azione divina unica, di solito è più autorevole e decisiva per la vita dell'individuo delle profezie che potrebbe ascoltare ad un incontro di preghiera carismatica.
38. QUAL É LO SCOPO DELLA PROFEZIA PERSONALE?
Può avere i seguenti usi:
a) Portare alla luce alcune qualità dell'anima o alcuni modi di agire di Dio che la persona può avvertire, ma senza riuscire a identificarli né a tradurli in parole. Risulta quindi un aiuto validissimo per corrispondere alla grazia di Dio.
b) Aiuta la persona a comprendere l'amore di Dio e la Sua provvida sollecitudine e a confidare che Egli rivelerà i Suoi pensieri.
c) Aiuterà a rendere chiaro il piano di Dio che, in molti casi, è solo vagamente comprensibile.
B) La Profezia Direttiva
39. COS'É LA PROFEZIA DIRETTIVA?
La profezia direttiva è una profezia personale che contiene direttive più o meno specifiche di come procedere o di cosa aspettarsi in una determinata situazione.
40. È POSSIBILE AVERE ALCUNI ESEMPI DI PROFEZIA DIRETTIVA?
La profezia direttiva potrebbe avere i seguenti scopi (ne sono possibili molti altri):
a) Portare alla preghiera di intercessione a favore di qualcuno.
b) Avvertire che è in arrivo un problema.
c) La sollecitazione ad andare o ad evitare di recarsi in un dato posto.
d) Rendere esplicito un ministero.
e) Chiarire o definire una situazione o un’opportunità confusa.
41. QUAL É LO SCOPO DELLA PROFEZIA DIRETTIVA?
Alcuni dei suoi scopi possono essere:
a) Confermare il corso d'azione che la persona o il gruppo ritengono di dover intraprendere, ma che potrebbe "restare indietro" senza la sollecitazione della profezia.
b) Illuminare il corso d'azione che la persona o il gruppo vorrebbero intraprendere, senza tuttavia sapere esattamente come procedere. In questo campo, l'attività carismatica della profezia potrebbe essere chiamata: "Parola di Conoscenza". La differenza tra le due pare risieda nel grado dell'intervento di Dio e in quello dell'attività dell'intelletto dell'uomo. Probabilmente entrambi i doni sono all'opera.
c) Portare ad intraprendere azioni che né la persona né il gruppo avrebbero mai considerato senza la profezia. In quest'ultimo caso devono essere presenti molte "protezioni" o "salvaguardie", e prima di procedere all'azione sarà necessario "aspettare il momento del Signore".
42. CHI É, DI SOLITO, AD ESERCITARE IL DONO DELLA PROFEZIA PERSONALE E DIRETTIVA?
Trattandosi di un dono di profezia potente ed altamente specializzato, sarà sperimentato solo da membri assai maturi della comunità di preghiera. É un dono potente, sebbene aperto a molti pericoli. Tuttavia, se Dio vuole intervenire presso alcuni con la profezia personale e direttiva, il dono non va respinto. Caso mai il gruppo dovrebbe ricercare un insegnamento solido ed esercitare la massima attenzione affinché la potenza di questo dono possa edificare il gruppo di preghiera, e non distruggerlo.
C) I fondamenti nella Scrittura per il Dono della Profezia Personale e Direttiva.
43. QUALI SONO, NELLA SCRITTURA, ALCUNI ESEMPI DI PROFEZIA PERSONALE?
Cristo ha fatto diverse profezie personali:
Alcuni degli esempi già dati sono profezie personali: la Sua morte e risurrezione; il rinnegamento di Pietro; gli apostoli portati davanti ai Re a causa del Suo nome.
Agabo profetizzò che Paolo sarebbe stato consegnato ai pagani (Atti 12, 11-14).
Profezia che pare Paolo ricevesse in ogni città che visitava (Atti 20,23).
44. QUALI SONO GLI ESEMPI DI PROFEZIA DIRETTIVA DATICI DALLA SCRITTURA?
Nella Scrittura troviamo tante profezie direttive:
Nel Vecchio Testamento Dio dava molte direttive ai Suoi servitori. Eccone qui alcune:
a) A Noè di costruire l'arca (Gn 6).
b) Ad Abramo di sacrificare Isacco (Gn 22).
c) A Mosè di andare dal Faraone (Es 3); poi le direttive di Dio per tutta la storia dell'Esodo.
d) A Samuele di ungere Saul e, in seguito, David (1 Sam 16).
Ed ecco alcuni esempi di profezia direttiva che troviamo nel Nuovo Testamento:
a) La direttiva di Filippo nella conversazione con l'eunuco etiope (Atti 8,20).
b) La direttiva ad Anania relativa a Paolo (Atti 9, 10-19).
c) La direttiva a Paolo dopo la sua conversione (Atti 9,6).
d) La visione profetica di Pietro di andare dai pagani (Atti 10, 9-23).
e) La messa in disparte profetica di Paolo e Barnaba (Atti 13,2).
D) Interpretazione della Profezia Personale e Direttiva
45. CHE SIGNIFICA INTERPRETARE LA PROFEZIA PERSONALE E DIRETTIVA?
"Interpretare" la profezia direttiva significa arrivare a capire, con una certa chiarezza, quali passi Dio intende farci intraprendere. Così Paolo ricevette molte volte una chiara profezia personale: che sarebbe stato consegnato ai pagani. Tuttavia egli la "interpretò" in questo modo: che Dio lo stava preparando a delle prove, e non che gli stesse dicendo di evitare le circostanze che lo avrebbero portato in quelle difficoltà.
Quindi per "interpretare" le profezie personali e direttive sono necessari due passi importantissimi: primo, le persone coinvolte devono essere certe che Dio abbia parlato e, secondo, che esse "interpretino" con chiarezza i passi da intraprendere. Poiché si tratta di un dono potentissimo, si devono prendere diverse misure di sicurezza.
E) Interpretazione e difesa della Profezia Direttiva
46. IN CHE MODO SI DOVREBBE SALVAGUARDARE LA PROFEZIA PERSONALE E DIRETTIVA?
Per fare buon uso del dono, coloro che lo ricevono devono:
a) Trattare questo tipo di profezia con la più grande prudenza, al fine di non sconvolgere o spaventare gli altri.
b) "Aspettare il momento del Signore" fin quando non si è certi che Egli abbia veramente parlato in quel modo.
c) Essere consapevoli delle possibili "aggiunte" del pensiero umano al messaggio di Dio.
d) Rendersi conto dei molti elementi non rivelati, come ad esempio a chi dirlo e quando agire.
e) Discernere il grado di certezza della profezia. Ad esempio, se Dio ha parlato spesso ed ha anche confermato con degli eventi esteriori, vi è allora un grado di certezza maggiore che non in altre profezie, le quali non risultano altrettanto chiare e confermate.
47. COSA SIGNIFICA "ASPETTARE IL MOMENTO DEL SIGNORE"?
Poiché la mente umana riesce a percepire solo una parte della verità, oppure un elemento alla volta di un quadro totale, "aspettare il momento del Signore" significa che la persona continua a pregare finché non avrà capito completamente tutti gli elementi dell'attività profetica di Dio. Anche quando è fatta una "rivelazione", continua a rimanere sconosciuta gran parte di cosa esattamente si dovrebbe fare o di come dovrebbe essere seguita la profezia. Spesso queste cose non risultano chiare, oppure si salta a conclusioni sbagliate.
48. CHE SIGNIFICA: "FARE AGGIUNTE AL MESSAGGIO DI DIO"?
La solida tradizione della Chiesa ammette che Dio fa delle rivelazioni ai Suoi profeti. Inoltre insegna che, una volta che la mente ha cominciato a ricevere i messaggi di Dio, è del tutto possibile che quei processi mentali continuino anche quando il tocco divino è stato tolto, quando è finito. In questo campo è necessaria una grande prudenza, anche quando si è fatto il discernimento e si riconosce che Dio ha parlato in maniera personale e direttiva.
49. COME SI FA A DISCERNERE I VARI GRADI DI CERTEZZA?
Possono essere formulate alcune norme di certezza:
a) Di solito la certezza è maggiore quando le profezie sono più generiche, e diminuisce quando scendono nei dettagli più specifici. La profezia, quindi, potrebbe confermare un certo compito o ministero, ma non necessariamente costituire la conferma di come esattamente procedere in quel compito. Pare che in alcuni di questi campi sia più coinvolta l'attività carismatica della Parola di Conoscenza che non quella della Profezia.
b) Le profezie che continuano a ripresentarsi e che corrispondono alle circostanze esterne del gruppo e alle sollecitazioni interiori dei suoi membri, hanno una certezza maggiore di quelle che invece non vi corrispondono. Di solito queste ultime, se sono veramente profetiche, sono piuttosto lontane nel tempo. Il loro valore consiste nel fatto che, quando in seguito le circostanze e le sollecitazioni interiori cominceranno a corrispondere, la gente coinvolta avrà un grado maggiore di certezza, poiché il Signore aveva parlato loro in precedenza (magari di anni) di quanto sarebbe avvenuto.
c) Quando le profezie fanno luce su un problema attuale o chiariscono l'azione interiore di Dio su una persona, hanno una certezza maggiore di quelle che apparentemente non si adeguano alla situazione interiore o esteriore della persona.
Possiamo affermare che, nel primo caso, la profezia "aderisce" perfettamente alla persona, la porta a rallegrarsi e illumina una zona oscura della sua vita, la libera da una lotta oppure la apre maggiormente alla grazia di Dio. Nel secondo caso invece, essa "non aderisce" o non si adegua, nel senso che la persona non sa che farsene della profezia, poiché questa non è in alcun modo in armonia col suo atteggiamento mentale presente, né con le sue attuali circostanze esteriori. Allora ella dovrebbe sentirsi pienamente libera di metterla in disparte, per lo meno fino a quando i suoi scopi e il suo significato non saranno più chiari.
50. COME E QUANDO LA PROFEZIA PERSONALE E DIRETTIVA VIENE USATA NEL MODO MIGLIORE?
Alcune circostanze costituiscono una salvaguardia e una protezione del dono:
a) L'esistenza di buone relazioni personali tra coloro che esercitano il dono.
b) Il gruppo è impegnato nella diffusione del Regno di Dio, e in realtà le circostanze esteriori rivelano l'incarico ricevuto di servire il popolo di Dio per mezzo di leader confermati. In questo caso la profezia direttiva può quasi essere considerata una grazia di ufficio.
c) Pregano insieme regolarmente. La profezia direttiva si sviluppa con lentezza, e Dio conferma più volte le Sue aspettative riguardo alle azioni da intraprendere, prima di chiedere al gruppo di agire.
d) Le profezie vengono prese nel loro contesto, cioè come parti di un insieme di profezie. Mentre le persone pregano regolarmente insieme ed esercitano normalmente il ministero carismatico, Dio può dare loro, poco a poco, il senso del Suo piano.
e) La parola profetica corrisponde alle responsabilità esteriori dello stato di vita della persona.
f) La profezia corrisponde alla parola interiore di quanto Dio sta facendo nell'intimo della persona. In questo modo le attività interiore ed esteriore di Dio si armonizzano.
51. DOBBIAMO ACCETTARE ALLO STESSO MODO OGNI "ENUNCIAZIONE PROFETICA"?
É necessario che la persona si renda conto che, quando Dio parla all'uomo, vi è tutta una gamma di attività carismatica divina. Talvolta la Sua parola risulta chiara, definita e persino traboccante della Sua potenza. In quei casi, data l'importanza del messaggio, Dio prende con potenza le facoltà della persona e allora resta uno scarsissimo margine all'errore e all'incomprensione umana.
Altre volte tuttavia Dio dà un’illuminazione gentile e generica: una luce solo parziale. In quel caso le persone devono rendersi conto che vi è una gran parte ancora da chiarire e che quindi, se si deduce troppo, è possibilissimo sbagliare.
52. PER QUALE MOTIVO TUTTE QUESTE SALVAGUARDIE E TUTTE QUESTE "DIRETTIVE" SONO TANTO IMPORTANTI?
Principalmente perché il dono della profezia è di estrema importanza per il rinnovamento della vita della Chiesa. Si può senz'altro affermare che non vi è un altro ministero carismatico che abbia in sé il potere di restaurare la Chiesa come si trova nella profezia. É per questo motivo che Paolo lo considera il più alto ministero carismatico (1 Cor 14,1) e che chiede che tutti si arrendano alla sua potenza (1 Cor 14,5).
Quindi, le protezioni o salvaguardie sono necessarie a causa della potenza del dono. Senza di esse la profezia cadrà presto in cattiva fama e sarà causa di confusione tra coloro che, con semplicità di fede, cercheranno di esercitare il dono.
SOMMARIO
Le domande sulla profezia personale e direttiva esposte in questo capitolo non si propongono di incoraggiare o sollecitare l'uso di questo dono (diversamente dall'atteggiamento del libro verso la preghiera in lingue, che va ricercata e incoraggiata). Queste domande cercano piuttosto di indicare che nel movimento si manifesta anche questo tipo di profezia personale e direttiva: talvolta in maniera assai valida, producendo effetti grandiosi; altre volte in maniera del tutto improduttiva; altre ancora con effetti molto dannosi. Queste domande si propongono piuttosto lo scopo di stabilire dei limiti e delle salvaguardie (o protezioni) in quelle situazioni dove sia presente questo tipo di profezia.