Capitolo Sedicesimo I SACERDOTI E IL RINNOVAMENTO CARISMATICO

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MARIOCAPALBO
00martedì 27 marzo 2012 13:57
INDICE

Capitolo Sedicesimo

  

I SACERDOTI  E IL RINNOVAMENTO CARISMATICO 

 

"In pratica raccomandiamo che i vescovi

permettano ai sacerdoti prudenti

di partecipare al movimento, associandosi

ad esso. I pentecostali cattolici

accoglieranno di buon grado tale partecipazione

e tale guida"

 

                   (Relazione del Comitato per la Dottrina dei

Vescovi Americani, 14 Novembre 1969). 

                                                           

 

INTRODUZIONE

 

Si possono affermare due cose a proposito dei sacerdoti e del Rinnovamento Carismatico:

q       Primo, il Rinnovamento Carismatico ha bisogno di loro e,

q       secondo, i sacerdoti hanno bisogno del Rinnovamento Carismatico.

    I motivi per cui i sacerdoti si mantengono relativamente alla larga dal movimento sono numerosi. I principali sono i seguenti:

 

a)    Non hanno semplicemente sperimentato il movimento (pur avendone sentito parlare, magari anche in abbondanza).

b)            Non ne avvertono la necessità.

c)    Non gradiscono l'emotività.

d)    Non sopportano la preghiera in lingue.

e)    Ritengono che vada bene per alcuni, ma non per tutti.

 

    Altri motivi di fondo possono essere:

    Spesso la partecipazione e il coinvolgimento per un sacerdote avviene lentamente:

 

q       un'attrazione graduale, una curiosità stimolante, la testimonianza di un altro sacerdote che vi partecipa oppure

q       la sensazione che alla propria preghiera e al proprio ministero manchi qualcosa.

 

    Anche dopo una breve partecipazione al gruppo carismatico, il sacerdote potrebbe non essere particolarmente toccato proprio fino al punto di impegnarvisi. Questo libro è stato scritto affinché proprio e anche i sacerdoti possano arrivare a comprendere la saggezza e la potenza che potrebbe facilmente esser scambiata per una moda passeggera o per il gusto di avere un altro movimento.

 

    Sarebbe una vergogna terribile, mentre il Rinnovamento Carismatico rafforza la vita della Chiesa, se gran parte dei sacerdoti se ne stesse ai margini, senza neppure rendersi conto di cosa vi è in gioco.

 

    Al sacerdozio cattolico il Rinnovamento Carismatico offre l'opportunità di riemergere quale forza potente in quest'ultimo scorcio di secolo - non nel senso di dominare o controllare questo potente rinnovamento, ma di offrire ai sacerdoti l'opportunità di essere tra la gente, per servirla e svolgere un ministero per loro. Lo Spirito Santo ha portato a molte persone, persino a quelle che in precedenza avevano abbandonato la Chiesa, doni di preghiera e ministeri. Queste persone sono attirate ai sacramenti e hanno bisogno di un sacerdote per ricevere guida e insegnamento. Gli altri sono felici di avere l'opportunità di pregare con un sacerdote, perché la sua presenza dà loro un senso di sicurezza.

 

    Vi sono qualità che dovrebbero contrassegnare il sacerdote che partecipa a questo rinnovamento: lo spirito di preghiera, il distacco, la capacità di permettere la necessaria libertà allo Spirito, l'impegno, la fedeltà e la capacità di permettere che dei leader laici esercitino varie funzioni, sia carismatiche sia amministrative.

        

    La potenza completa di Gesù potrà essere presente nella Sua Chiesa solo quando ogni livello e settore della stessa saranno attirati a vivere questa vita dello Spirito. La ricetta per il successo assicurato è contenuta nella mescolanza e nella varietà dei membri, e consiste in una risposta che scavalca i limiti e che contribuisce alla pienezza del Corpo. A meno che non vi sia anche la partecipazione attiva di molti sacerdoti, che si immergano in questa vita nuova dello Spirito Santo e in questa Sua opera nuova, nella Chiesa si verrà a perdere gran parte della potenza del movimento.

 

    Molti non avranno neppure la possibilità di sentir parlare del movimento, se ciò non avviene attraverso la parrocchia. La maggior parte dei cattolici non si unirà ai gruppi né riuscirà a perseverarvi, se non vi è la presenza di un sacerdote; e persino quelli che vengono e che continueranno a venire, saranno privati di qualche benedizione se manca tra loro la presenza di un sacerdote ordinato.

 

    Il sacerdote non dovrebbe essere sopraffatto dai laici che esercitano i ministeri carismatici, ma permettere loro di svilupparsi e di crescere. D'altra parte, è necessario che si renda conto di giungere con una preparazione per molti aspetti non carismatica al ruolo di membro dell'équipe dei leader, e che dovrebbe quindi lasciar tempo alla spiritualità carismatica di penetrare nella sua vita per esserne assorbita, lasciarsi andare all'azione di Dio e imparare sui doni. Gradualmente, riuscirà a trovare nel gruppo il suo posto e il suo ruolo, fin quando sia lui sia la gente si rallegreranno di questo felice connubio nello Spirito di clero e laici insieme.

 

    Sebbene questo capitolo sia stato scritto in primo luogo per i sacerdoti, spero che anche il lettore laico lo legga, lo ponderi e preghi per questi ministri. I laici stanno cominciando a rendersi contro, fin troppo dolorosamente, che i sacerdoti sono esseri umani esattamente come tutti gli altri. Chiamati ad un ministero divino mentre sono ancora nella carne, essi hanno bisogno, quale esempio ed ispirazione, della vita semplice dello Spirito che ora tanti laici hanno, in modo che Gesù sarà il loro Signore.

 

 

IL RINNOVAMENTO CARISMATICO E I SACERDOTI

 

 

A)       Indagine sul Rinnovamento Carismatico

 

1. IL SACERDOTE HA L'OBBLIGO DI INVESTIGARE SUL RINNOVAMENTO CARISMATICO?

 

   Qui sotto elenchiamo i motivi per cui riteniamo che dovrebbe farlo:

 

a)    I vescovi americani hanno chiesto che i sacerdoti fossero coinvolti nel movimento, perché in esso vi sia un insegnamento corretto sull'uso dei doni carismatici.

b)    Se la Chiesa Cattolica Romana dovrà essere una forza davvero potente contro i poteri del male nel corso dei prossimi decenni, ciò potrà verificarsi solo attraverso una vita più potente nello Spirito.

c)             Non si dovrebbe privare la gente dell'opportunità di vivere una vita carismatica. Ma in pratica, sarà proprio quanto accadrà se i sacerdoti si rifiuteranno di informarsi su questo movimento.

d)    Se l'esperienza della preghiera e dei carismi devono costituire parte della normale vita di preghiera, di adorazione, di predicazione e di guarigione della Chiesa, allora i sacerdoti dovrebbero conoscere e sperimentare queste cose.

e)    Se questo movimento viene da Dio e se deve avere una qualche importanza per l'efficacia della Chiesa, allora ogni sacerdote dovrebbe fare serie ricerche per sapere cosa sta accadendo.

 

    Non è tanto che Dio voglia un movimento carismatico nella Chiesa, quanto una Chiesa rinnovata dal punto di vista carismatico. Senza un vero coinvolgimento su vasta scala dei sacerdoti, non si potrà mai avere una Chiesa carismatica.

 

 

2. SE I SACERDOTI FANNO COME GAMALIELE, E ASPETTANO PER VEDERE SE IL MOVIMENTO É VERAMENTE DA DIO, NON FANNO GIÀ ABBASTANZA?

 

    Spesso i sacerdoti ritengono che il solo fatto di permettere al movimento di esistere (o persino di aver luogo in parrocchia) sia tutto quanto Dio chiede loro. Ma si dovrebbe rilevare quanto segue:

 

    Primo, se assumere l'atteggiamento di Gamaliele poteva andar bene quando il Rinnovamento Carismatico era agli inizi, restare per sempre in quell'atteggiamento non è certo volontà di Dio.

    Secondo, la stessa crescita e la potenza del movimento dovrebbero portare molti sacerdoti a capire che esso è da Dio.

    Terzo, Anche se un movimento è da Dio, non potrà necessariamente avere tutti gli effetti che Dio intendeva avesse sulla Chiesa se i sacerdoti non lo prendono sul serio.

 

 

3.  QUANTI SONO I SACERDOTI CHE ATTUALMENTE PARTECIPANO AL  RINNOVAMENTO CARISMATICO?

 

    La percentuale dei sacerdoti coinvolti è certamente piccola, e solo quando sarà molto più elevata sarà possibile vedere il pieno impatto di questo movimento. Ma gli effetti non potranno realizzarsi pienamente fin quando una più vasta percentuale di sacerdoti non capirà cosa sta accadendo oggi nel mondo e non si dedicherà quindi alla diffusione di questa Seconda Pentecoste.

 

 

4.  PERCHÉ I SACERDOTI HANNO TUTTA QUESTA IMPORTANZA NEL MOVIMENTO?

 

   I motivi per cui la loro partecipazione è di estrema importanza sono i seguenti:

 

    Primo, essi portano un insegnamento solido ai gruppi di preghiera e sono in grado di integrare le nuove pratiche e la nuova terminologia (Battesimo dello Spirito, doni carismatici, ecc.) nell'insegnamento tradizionale della Chiesa.

    Secondo, se i sacerdoti concedono i locali della Chiesa perché siano usati dai gruppi di preghiera, la gente non si sentirà estranea alla vita parrocchiale né sarà costretta a ricercare questa vita più profonda di preghiera in altre denominazioni.

    Terzo, anche con la diffusione dell'apostolato laico molti cattolici sono lenti ad accettare qualcosa a cui il sacerdote non partecipi. Se poi egli si oppone attivamente, è ovvio che avranno ancora più difficoltà.

 

 

5. COS'É CHE PORTA I SACERDOTI AD ESSERE COINVOLTI NEL RINNOVAMENTO CARISMATICO?

 

     Sebbene la storia della partecipazione di ciascun sacerdote sia unica, emergono alcuni motivi generali:

 

a)     Il sacerdote avvertiva il bisogno di vedere una maggiore efficacia nel proprio ministero.

b)     Stava affrontando delle difficoltà personali e si rendeva conto che mancava molto alla sua vita spirituale.

c)     Veniva attirato con dolcezza dagli effetti buoni che poteva osservare nella vita di quanti già partecipavano al movimento.

d)     Vi si era interessato per cause od eventi particolari: un laico in un gruppo di preghiera che ha bisogno del suo aiuto.

 

 

B)       Ruolo del sacerdote nel gruppo Carismatico

 

6.  QUALE CONTRIBUTO PUÒ DARE IL SACERDOTE AD UN GRUPPO DI PREGHIERA CARISMATICA?

 

     Il sacerdote medio potrebbe facilmente contribuire a fornire quanto segue:

 

a)     Una base teologica, che potrebbe integrare gli insegnamenti "Pentecostali" con la fede cattolica.

b)     Una base di vita spirituale e l'aiuto necessario in qualità di confessore e di guida.

c)     Un atteggiamento generale alla cura pastorale.

d)     I poteri dei sacramenti, necessari per completare i ministeri carismatici.

 

 

7.  PER QUALE MOTIVO É IMPORTANTE IL FONDAMENTO TEOLOGICO E  SCRITTURISTICO DEL SACERDOTE?

 

     Per mezzo della teologia il sacerdote è in grado di:

 

a)        Spiegare gli "elementi pentecostali", come il Battesimo dello Spirito e i ministeri carismatici, secondo il dogma cattolico.

b)  Aggiungere l'esperienza e gli insegnamenti relativi alla preghiera e alla vita spirituale presenti nella tradizione della Chiesa.

c)  Integrare gli elementi pentecostali nella vita della gente, al fine di non trascurare né lasciar in disparte altri aiuti dati da Dio (sacramenti, insegnamento dottrinale, guida morale).

d)  Discernere quegli elementi dell'insegnamento pentecostale protestante che rappresentano delle caratteristiche particolari di qualche denominazione o le loro interpretazioni, talvolta incompatibili con la dottrina cattolica.

e)  Aiutare la gente a evitare il fondamentalismo nell'interpretazione della Scrittura.

 

        

8.  PER QUALE MOTIVO É IMPORTANTE AVERE QUESTA BASE NELLA VITA SPIRITUALE?

 

    Attraverso il Battesimo dello Spirito Santo molti laici sono stati lanciati in una profondissima vita di preghiera e di spiritualità. A quel punto hanno bisogno di guide professionali per evitare le trappole dello zelo eccessivo e dell'imprudenza. Hanno bisogno di consulenti spirituali e pastorali.

 

   Il sacerdote conosce "La Vita Spirituale" di Tanquerey e vari autori di preghiera e di spiritualità (S. Francesco di Sales, Eugenio Boylan, Edward Leen, Dom Marmion) ed anche i principi della consulenza pastorale, specialmente nel campo della psicologia personale.

 

   Inoltre, gli anni trascorsi in Seminario dovrebbero avergli fornito alcune salvaguardie fondamentali per proteggere una sana spiritualità. Tutto ciò comunque, deve essere completato dall'esperienza spirituale e dalla crescita personale dello stesso sacerdote.

 

 

9.  PERCHÉ É IMPORTANTE CHE IL GRUPPO ABBIA IL BENEFICIO DEL MINISTERO SACRAMENTALE DEL SACERDOTE?

 

    Possiamo indicare diversi motivi:

 

a)  Sebbene le esperienze di preghiera e i doni spirituali siano importanti nella vita della Chiesa, i cattolici sono stati nutriti per secoli con la vita sacramentale. Ancora non risulta chiaro il posto che questi poteri carismatici debbano avere nella Chiesa, sebbene alcuni dovrebbero certamente far parte della sua vita normale.

 b)  I sacramenti portano un elemento oggettivo all'aspetto molto soggettivo della preghiera carismatica e della lode e adorazione libera. L'entusiasmo e il fervore sono sostenuti soltanto da riti stabili, che siano sicuri da un punto di vista dogmatico e non solo soggettivi.

c)   La presenza dei sacramenti, tanto intimamente collegata ai Santi Ordini, assicurerà che questa effusione carismatica sia duratura all'interno della Chiesa istituzionale e la rinnovi.

d)   La vita di preghiera dovrebbe essere aiutata non solo per mezzo della lode e dell'adorazione spontanea, ma anche attraverso le preghiere ufficiali della Chiesa.

e)   Il ministero sacramentale lega il gruppo di preghiera alla Chiesa totale, evitando così l'isolamento.

 

 

C) Effetti sulla vita del sacerdote e sul suo ministero

 

10.  IN CHE MODO IL SACERDOTE TRAE BENEFICIO DAL PROPRIO COINVOLGIMENTO NEL RINNOVAMENTO CARISMATICO?

 

    Si potrebbero elencare i seguenti vantaggi:

 

a)              Una vita di preghiera migliorata.

b)     Una fede maggiore nella propria opera e nel proprio ministero.

c)     Un più profondo coinvolgimento nel sacerdozio, a causa delle più strette relazioni coi laici.

d)     La realizzazione di molte necessità umane, attraverso la partecipazione ad un gruppo di preghiera.

 

 

11.  IN CHE MODO LA PARTECIPAZIONE AL MOVIMENTO INFLUENZA LA VITA DI PREGHIERA DEL SACERDOTE?

 

    La maggior parte dei sacerdoti testimonia di aver ricevuto i seguenti effetti:

 

a)     Un'enfasi maggiore sulla preghiera e la dedizione quotidiana di un tempo maggiore alla stessa.

b)     Fede maggiore nella preghiera, in particolare in quella di intercessione del sacerdote per quelli che gli sono stati affidati.

c)     Una maggior attrazione verso la Scrittura ed una migliore comprensione della stessa.

d)     Maggiore familiarità con Dio nei momenti di preghiera.

 

 

12.  IN CHE MODO LA PARTECIPAZIONE AL RINNOVAMENTO CARISMATICO INFLUENZA IL MINISTERO DEL SACERDOTE?

 

    Attraverso la partecipazione al gruppo di preghiera, il sacerdote dovrebbe:

 

a)  Capire meglio il piano di Dio per l'attività pastorale, rendendosi conto che l'attività di Dio forma sempre un popolo.

b)  Rivalutare i propri scopi e le proprie pratiche pastorali, desiderando impiegare più tempo ed energia per nutrire la comunità cristiana.

c)   Avere più fede nella propria predicazione. Il sacerdote predicherà Cristo e il messaggio evangelico con maggior potenza e semplicità, senza doversi servire della psicologia o della sociologia quale dinamismo della propria predicazione.

d)   Accettare il ruolo di lavorare in équipe, nella consapevolezza che Dio ha dato anche ad altre persone della parrocchia un ministero definito, se pur non sacramentale.

e)   Avere una soddisfazione maggiore nel dire la Messa e più gioia e speranza nel distribuire i sacramenti. Il sacerdote comincerà ad apprezzare ancora di più i sacramenti di guarigione.

 

13. COME PUÒ FARE IL GRUPPO DI PREGHIERA A SUSCITARE UN MAGGIOR COINVOLGIMENTO DA PARTE DEI PROPRI SACERDOTI?

 

     Quando un sacerdote partecipa al gruppo, poi accade naturalmente quanto segue:

 

a)   La sua gente lo vede regolarmente in maniera personale.

b)   Vedendo il suo impegno nella preghiera, sono più propensi a presentargli le loro necessità e i loro problemi spirituali e personali.

c)   Che faccia o no parte dell'équipe dei leader, la gente si rivolgerà spesso a lui per ricevere consigli.

d)   Quando scopre delle difficoltà, la sua compassione e il suo interesse per gli altri lo spingeranno a ricercare quelli che non andrebbero da lui.

 

 

14.  IN CHE MODO LA PARTECIPAZIONE AL GRUPPO DI PREGHIERA PUÒ AIUTARE IL SACERDOTE NELLA PROPRIA REALIZZAZIONE PERSONALE?

 

    Nella vita di un sacerdote la maggior parte della gente ha delle relazioni funzionali con lui. Ha bisogno del suo aiuto e richiede il suo servizio, sia personale sia sacramentale. Se nelle relazioni umane il sacerdote cerca la realizzazione personale, di solito lo fa al di fuori del ministero.

 

    Nel gruppo di preghiera tuttavia, ministero sacerdotale e relazioni personali sono combinati, poiché il sacerdote prega con la gente, partecipa, consiglia, consola ed è consolato.

 

 

D) Obiezioni comuni da parte di sacerdoti al Rinnovamento Carismatico.

 

 

15. QUALI SONO LE OBIEZIONI CHE I SACERDOTI FANNO DI SOLITO AL RINNOVAMENTO CARISMATICO?

 

   Di solito vengono fatte le seguenti obiezioni:

 

a)     Esso attira le persone instabili ed è un paradiso per chi dipende dalle emozioni.

b)     É troppo emotivo, perché mette un accento eccessivo sui sentimenti.

c)     Va contro la ragione e contro una solida teologia.

d)     Manifesta ingenuità nel credere che Dio intervenga direttamente, come nella guarigione e nella profezia.

 

 

16. PER QUALI ALTRI MOTIVI NON VI É COINVOLTO UN NUMERO MAGGIORE DI SACERDOTI?

 

   Probabilmente la maggior parte dei sacerdoti non vi partecipa per i seguenti motivi:

 

a)     Non hanno mai avuto una vera opportunità di frequentare un gruppo di preghiera.

b)     Se tale occasione si è presentata, non si sono sentiti di partecipare.

c)     Se vi hanno partecipato, nel gruppo non hanno trovato nulla di speciale da portarli a un impegno regolare.

d)     Non è mai stato spiegato loro l'insegnamento fondamentale del Pentecostalismo, né l'integrazione di questo nel pensiero cattolico.

e)     Hanno potuto vedere solo alcuni aspetti parziali del movimento, e non si sono resi conto della sua importanza per ogni fase della loro vita e del loro ministero.

 

       

 
MARIOCAPALBO
00martedì 27 marzo 2012 13:58

17. NON HA FORSE RAGIONE IL SACERDOTE A PREOCCUPARSI DEGLI ASPETTI EMOTIVI DEL RINNOVAMENTO CARISMATICO?

 

     Poiché il problema o la questione emotiva nel Rinnovamento Carismatico è una grossa pietra d'inciampo per molti sacerdoti, sarà bene trattarlo nei dettagli.

 

a)    La frequenza al gruppo carismatico rivelerà che l'emotività è assai minore di quanto pensano gli osservatori esterni. Vi è invece una cortese libertà emotiva nell'esprimere lode e adorazione.

b)    La maggior parte dei gruppi carismatici permette espressioni di gioia e di amicizia che di solito non sono accettate nella società. Spesso tuttavia, le relazioni all'interno della comunità di preghiera sono belle e profonde, in contrasto con le amicizie superficiali presenti in altri ambienti. L'espressione di questi rapporti di amicizia potrebbero quindi, a prima vista, colpire il sacerdote per la loro diversità, ma in realtà rappresentano un’espressione più salutare del sentimento di quanto non avvenga nella nostra malatissima cultura contemporanea.

c)    I sacerdoti non possono aspettarsi che d'un tratto i laici si trasformino in seminaristi o in novizi. Dio sa che molti sono mossi unicamente da esperienze emotive. Di solito dopo un po' di tempo l'esperienza di preghiera si orienta più sul piano tranquillo e pacifico che non su quello stupefacente e impressionante.

 

    Il giovane in particolare vive in un mondo estremamente emotivo e Dio, nella Sua saggezza ed amore, lo tocca spesso emotivamente nella preghiera. Tuttavia, la partecipazione costante e interessata ai gruppi di preghiera dimostrerà che, al di sotto delle emozioni, Dio sta formando i giovani ad una fede profondissima, e possiamo constatare che essi continuano a servirLo anche quando gli elementi emotivi se ne sono andati. 

 

18. I SACERDOTI NON SI TROVANO IN DIFFICOLTÀ DI FRONTE ALLE MOLTE STORIE DI GUARIGIONE CHE SENTONO RACCONTARE DAI CARISMATICI?

 

    I sacerdoti, più dei laici, sperimentano una maggiore difficoltà di fronte ai racconti di interventi divini, probabilmente perché si considerano, giustamente, come coloro che sono in grado di discernere la vera e valida attività divina. Per di più, alcune storie sono state il risultato più dell'entusiasmo che di fatti oggettivi. Si dovrebbe dichiarare quanto segue:

 

a)    Nel Rinnovamento Carismatico ci sono state molte guarigioni - spirituali, psicologiche e fisiche - e probabilmente si verificherà un aumento di questo potere.

b)    Nell'Eucaristia la Chiesa prega ufficialmente per le guarigioni. Questo rinnovamento non fa che restaurare la fede in un potere che è stato trascurato.

c)    Questo movimento ha rinnovato la fede della gente anche nella potenza di guarigione del Sacramento della Penitenza ed ha restaurato quel sacramento all'uso generale.

d)            La Chiesa stessa, nel nuovo rito dell'Unzione degli Infermi, ha accentuato il potere dello Spirito di portare guarigione sia al corpo sia all'anima.

 

19. NON POTREBBE DARSI CHE MOLTI SACERDOTI SIANO STATI INFLUENZATI DAL LIBRO DI RONALD KNOX "ENTUSIASMO", CHE ACCENTUA PESANTEMENTE I PROBLEMI INERENTI AI MOVIMENTI ENTUSIASTI?

 

    É normale che un sacerdote affermi di non poter "accettare a scatola chiusa" il Rinnovamento Carismatico a causa di quanto gli è stato inoculato da Knox, e a questo punto non è certo il caso di imbarcarsi in una discussione a tale proposito. Tuttavia, nei capitoli precedenti ho fatto continuo riferimento e ho dato spiegazioni sui punti che accenno qui di seguito:

 

a)    Le esperienze religiose rappresentano solo una fase della vita della Chiesa e per ottenere una vita spirituale completa ed equilibrata, vanno integrate con gli aspetti sacramentale, dottrinale e morale.

b)    I doni carismatici non sono doni di "santità" ma poteri di "servizio" in aiuto della Chiesa totale.

c)    I carismi sono sempre soggetti al discernimento dell'ufficio spirituale della Chiesa quale è la gerarchia.

d)    Al di sopra delle manifestazioni carismatiche esistono direttive oggettive: la Scrittura, l'insegnamento della Chiesa e la legge morale.

e)   Sebbene i movimenti "entusiasti" (e il Rinnovamento Carismatico rientra in questa categoria) presentino dei rischi e dei problemi, essi offrono anche una ricchezza e un fervore nuovi alla vita della Chiesa.

f)    I leader sono pienamente consapevoli dei problemi incontrati in precedenza nei movimenti di questo tipo e non desiderano certo ripetere gli errori storici del passato.

 

 

E)    Il coinvolgimento dei sacerdoti

 

20. QUALI PASSI DOVREBBERO FARE I MEMBRI DEI GRUPPI DI PREGHIERA PER AUMENTARE LA PARTECIPAZIONE DEI SACERDOTI A QUESTO RINNOVAMENTO?

 

    Pare che i passi seguenti risultino appropriati:

 

a)     Pregare per i sacerdoti.

b)     Far loro sapere quando ci sono incontri carismatici o avvenimenti speciali.

c)     I sacerdoti già coinvolti dovrebbero esercitare un sereno ministero di testimonianza.

d)     Il coinvolgimento dei laici nell'attività non carismatica della Chiesa.

e)    Chiedere al sacerdote di usare i suoi doni sacramentali e pastorali quando frequenta gli avvenimenti carismatici. Specialmente all'inizio, i sacerdoti hanno bisogno di molto calore e sostegno, poiché sono abituati a guidare e a condurre i gruppi religiosi, non a tornare ad essere solo degli apprendisti.

 

 

21. QUANDO IL SACERDOTE DECIDE DI PARTECIPARE AL MOVIMENTO, DI QUALI RISCHI DOVREBBE ESSERE CONSAPEVOLE?

 

     Egli dovrebbe tenere presente quanto segue:

 

a)   Pur facendo parte del gruppo di preghiera, il suo ministero rimane esteso a tutte le parti della Chiesa, carismatiche e non carismatiche.

b)   I servizi che svolge nell'opera non carismatica dovranno restare totalmente adeguati a quelle esigenze, in modo che la gente e gli altri sacerdoti non abbiano da biasimare il Rinnovamento Carismatico per nessuna inadeguatezza.

c)   Mentre gode il calore delle relazioni personali che si sviluppano nel gruppo di preghiera, dovrebbe fare  attenzione al tipo di coinvolgimento emotivo che potrebbe mettere a repentaglio la sua opera o essere oggetto di scandalo. In generale i laici che partecipano a questi gruppi sono di vedute molto ampie e non sembrano certo dei puritani! Tuttavia è bene che ci sia una certa prudenza.

 

 

22.  SAREBBE MEGLIO CHE CI FOSSE UN "GRUPPO DI PREGHIERA PER SACERDOTI", OPPURE IL SACERDOTE DOVREBBE APPARTENERE A UNA REGOLARE COMUNITÀ DI PREGHIERA?

 

    Probabilmente entrambe le cose. Si può dire che un gruppo di sacerdoti sia una comunità naturale all'interno della quale egli troverà insegnamento, orientamento e sostegno, nonché un livello di preghiera che probabilmente non troverebbe altrove. In pratica, molti sacerdoti si sentono più a loro agio se vengono iniziati al Rinnovamento Carismatico attraverso un gruppo di preghiera per sacerdoti. Poi di solito, dopo quel coinvolgimento iniziale, essi iniziano dei gruppi nelle loro parrocchie o istituzioni.

 

    Inoltre, i sacerdoti già direttamente coinvolti in altre comunità di preghiera avvertono la necessità di riunirsi a pregare con altri sacerdoti che hanno un impegno simile.

 

    In una vasta diocesi, pare che il gruppo di preghiera per sacerdoti sia indispensabile se vogliamo che vengano coinvolti molti sacerdoti. Quando poi i sacerdoti saranno coinvolti in altri gruppi potrebbero uscire dal gruppo di preghiera per sacerdoti, ma quel primo insegnamento e quella opportunità saranno stati necessari.

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