PARTE 6ª FINALMENTE SALVATO!

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MARIOCAPALBO
00lunedì 26 marzo 2012 20:37

PARTE 6ª 

FINALMENTE SALVATO! 

 Il titolo di quest’ultimo insegnamento è: Finalmente salvato! Questi messaggi sono basati su un libro dal titolo: “La nascita normale del cristiano”, che ho scritto in 20 anni. In realtà questi messaggi sono solo un assaggio del libro, e queste lezioni sono un sommario di quanto ho scritto. La metà del libro riguarda 24 passi della Bibbia e offre molti più dettagli basati sulla Bibbia di quanto non abbia insegnato in questi giorni. Vi trova risposta a maggior parte delle domande che mi sono state rivolte in questi 20 anni. Vi incoraggio quindi a prenderne una copia quando uscirà nella vostra lingue. In ogni caso, spero che questi messaggi vi abbiano introdotto nell’argomento.  

I 4 passi trattati

Mi sono talmente preoccupato nel costatare che la gran parte dei cristiani ha avuto una nascita spirituale povera … Ricordate i 4 passi di cui vi ho parlato?

1.     Pentirsi nei confronti di Dio;  

2.     Credere nel Signore Gesù, 

3.     Essere battezzati in acqua;       

4.     Ricevere lo Spirito Santo.

Sono pochissimi i cristiani che le hanno ricevute tutte e quattro insieme, e per molti queste esperienze sono state distribuite in un arco di tempo troppo lungo.

Ø       Ho riscontrato che spesso abbiamo la tendenza a portare le persone a Cristo nello stesso modo in cui ci siamo arrivati noi, pensando che come ha funzionato per noi, funzionerà anche per loro. Ma vi incoraggio di cuore a cercare di dare ai vostri convertiti un inizio migliore del vostro.

Dategli questi 4 elementi tutti insieme; prendete il tempo per aiutarli a pentirsi e a credere nel modo giusto.  

"La preghiera del peccatore"? 

Un  modo diverso di vedere ci viene da oltre oceano, dal risveglio americano, che spesso si riassume in ciò che possiamo chiamare la “preghiera del peccatore.” Si chiede alla gente di dare una risposta al vangelo alzando la mano o venendo avanti, poi si chiede loro di ripetere una breve preghiera - e nel mio libro ho riportato una delle preghiere più comunemente usate che dice:

Signore Gesù, so di essere un peccatore. Credo che Tu sei morto per i miei peccati. Ora io mi allontano dai miei peccati, apro la porta del mio cuore e della mia vita e ti ricevo come mio personale Salvatore e Signore. Grazie perché Tu ora mi salvi. Amen.”

Dopo si dice alla persona: “Ora sei nato di nuovo, sei un cristiano e sei salvato.” E tutto è avvvenuto in pochi secondi.

Le lacune di questa preghiera 

Ma esaminiamo questa preghiera alla luce delle 4 tappe che vi ho insegnato.  

1.     Che  ne è del PENTIMENTO?

Notiamo subito che in questa preghiera non ci si rivolge nemmeno a Dio. Eppure il pentimento è verso Dio.

Ø       Qui non si confessano peccati specifici, ma c’è solo una frase generica, mentre insieme abbiamo visto che il pentimento deve essere specifico.

2.      E che ne è della FEDE?

Vediamo che la fede è espressa nell’aprire la porta a Gesù, che come abbiamo visto è il modo invertito di vedere le cose.

Ø       È Gesù che apre la porta ai peccatori, ed è il peccatore a trovarsi fuori dal regno di Dio.

-          In questa preghiera la fede è espressa nel fatto di “ricevere Gesù” Ma abbiamo visto che siamo chiamati a credere in Gesù, ma che riceviamo lo Spirito Santo.

-          Soprattutto, la preghiera contiene solo parole di fede, ma non azioni di fede; mentre la fede senza azioni non può salvare.

3.      IL BATTESIMO IN ACQUA, il terzo passo, non è neppure menzionato.

Ø       Non vi è nessuna indicazione che è proprio questo a dare inizio alla vita del discepolo.

4.      Del BATTESIMO NELLO SPIRITO SANTO poi - il quarto passo poi - non si parla proprio, e le persone possono fare questa preghiera senza neanche sapere dell’esistenza dello Spirito Santo.

Nessuna sorpresa quindi se, dopo questa preghiera, non accade niente! Spesso si dice anche alla gente di non aspettarsi che succeda qualcosa.

Deve essere un'esperienza esplosiva! 

Ho letto dei trattati su come diventare cristiani che dicono: “Non aspettarti di sentirti diverso.” Ed è incredibile! Si offre alla gente la cosa più grande che potrebbe  mai succedergli, e gli si dice di non aspettarsi di sentire qualcosa di diverso!

È come dire a un innamorato di non aspettarsi di sentirsi diverso. Se quando mi innamorai di mia moglie le avessi detto che non mi sentivo in niente diverso da prima, penso che si sarebbe preoccupata. 

Non aspettarti di sentirti diverso?

Incontrare il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, e non sentirsi diversi? Ti sono stati perdonati i tuoi peccati, e non ti senti diverso? Sei nato di nuovo, e non lo sai?

Ø       Tutto ciò è molto strano, ma talvolta abbiamo ridotto i 4 passi anche a uno solo: LA FEDE. E facciamo solo una professione di fede,  ma non basta.

Ø       La cosa più grave in questa preghiera è che si presume che la persona sia salva al termine della stessa,  visto che l’ultima frase è un ringraziamento per la salvezza che Gesù mi ha dato.

Si pensa che il solo fatto di recitarla produca la salvezza di chi la recita. Ma è una cattiva interpretazione della parola essere salvati.

In quest’ultimo messaggio vorrei tornare un po’ alla teologia.  

Cosa significa la parola “salvato”? 

Vi sono due significati possibili, e la nostra evangelizzazione sarà molto diversa a seconda del significato che  diamo a questa parola.

  1. Uno è “essere salvato dall’inferno”, ed alcuni sono interessati solo a questo.
  2. L’altro significato è essere salvato dai peccati.

Da una parte le persone sono RISCATTATE; dall’altra sono RICICLATE.

Ø       Il termine “riciclato” è molto usato in Inghilterra: ricicliamo di tutto, dalle bottiglie di vetro alla carta, e significa  prendere dei rifiuti e renderli di nuovo utili.  

Salvati dall'inferno - e riciclati per il paradiso 

La salvezza non è tanto essere riscattati dall’inferno ma piuttosto essere riciclati per il paradiso, tornare ad essere utili per Dio.

Ø       Salvezza non è solo aver i peccati cancellati, ma renderci santi oppure, per usare un termine teologico, non solo essere giustificato ma essere santificato.

Ø       Gesù non è morto solo per portarci il perdono; ma anche per portarci alla santità, alla santificazione. Ed entrambe le cose fanno parte dell’essere salvati.

Ma la maggior parte vuole solo il primo aspetto e non il secondo. Vogliono essere riscattati dall’inferno, senza essere riciclati per il paradiso.

La Lettera a Filemone - Tornare ad essere utili 

Nel Nuovo Testamento c’è un libretto interessantissimo, e forse vi siete già chiesti come mai si trova lì. È la Lettera personale di Paolo a Filemone. È personale e riguarda problemi privati, anche nostri.

Ø       Filemone aveva uno schiavo che era fuggito, e quindi aveva perso un buon servitore. Come molti schiavi fuggiti, questi andò a Roma per nascondersi, e invece incontrò Paolo, un uomo in catene, che liberò quello schiavo presentandolo a Gesù Cristo. Poi gli disse: "Ora se ti sei veramente pentito devi tornare dal tuo padrone. Questo è il vero pentimento."

- Ma lo schiavo gli disse: “Gli ho rubato dei soldi." Paolo disse che avrebbe ripagato lui quel debito: "Scriverò una lettera al tuo padrone: è un mio fratello in Cristo, ed ora lo sei anche tu." Quindi, ecco la lettera:

Ø       “Caro Filemone, lo schiavo che ti è fuggito è venuto da me,  ma è anche venuto a Cristo, così te lo rimando indietro come tuo servitore. Se ti deve dei soldi, pagherò io. Ma da adesso ti sarà utile." E qui  arriva la parte eccitante.

Sapete il nome dello schiavo? Onesimo, che significa UTILE! Paolo disse: ora ti sarà utile!”

Questa breve lettera riassume la salvezza. 

Lo scopo completo della salvezza 

Cosa cerchiamo di fare quando andiamo a predicare il vangelo,?

Ø       Riscattare la gente dall’inferno? Oppure rinviarli a Dio e dirGli: “Ora ti saranno utili”?

La vera salvezza consiste nel rendere le persone nuovamente utili a Dio; fare di loro delle persone che Dio può di nuovo impiegare per portare i Suoi scopi a compimento.

Ø       Non si tratta di salvarle solo dal peccato, ma salvarle per il servizio in vista della santità.

Ø       Ci siamo concentrati troppo sul “da cosa” le persone devono essere salvate, e non sullo scopo completo della salvezza: per che cosa, per quale motivo devono essere salvate.

Un versetto della Bibbia dice:

“Lui che è capace di salvare per il meglio.”

Ø       Non Si limita a salvarvi DA qualcosa,  ma PER qualcosa di meglio, per renderci di nuovo utili per Dio.  

Una doppia sostituzione 

Per tornare indietro, molte persone vogliono il perdono, ma non sono in molte a volere la santità. Una volta un uomo in Inghilterra pregò in questo modo: “Signore, fammi santo, ma subito." Per lo meno era onesto! Infatti sono in molti a pensarlo, ma non si esprimono così!

Ø       Perché è morto Gesù? Perché ha tolto i peccati da noi per prenderli su di Sé? Forse per evitarci l’inferno? Questa è solo una  parte della risposta,  ma non la ragione principale esposta nel Nuovo Testamento.

Ø       Il Nuovo Testamento ci dà questa ragione: “Gesù Si è fatto peccato per noi affinché noi potessimo diventare la rettitudine di Dio.” E qui vi è una doppia sostituzione:

-          non solo Gesù ha scelto di essere il vostro sostituto nella morte e di morire al nostro posto;

-          è venuto anche per essere il vostro sostituto nella vita, e di vivere al vostro posto.

Per questo la risurrezione è importante quanto la morte.

Ø       Nella Sua morte Gesù ha preso su di Sé i nostri peccati, e

Ø       a causa della Sua risurrezione voi potete prendere su di voi la Sua giustizia.

Che scambio straordinario! Ha detto: “Datemi i vostri peccati, e Io vi darò la Mia giustizia.” 

Una scelta fondamentale 

Non dobbiamo più cercare di produrre una giustizia da noi stessi.

Ø       Gesù ha detto: “Tieni, prendi la Mia giustizia, la Mia pazienza, la Mia bontà, il Mio amore, la Mia gioia, la Mia pace, la Mia saggezza."

Ø       Ma sono proprio queste le cose che desideriamo? O vogliamo solo prendere il cielo?

q       La vera scelta che abbiamo davanti è semplicissima: inferno o santità. Senza la santità, infatti, nessuno vedrà il Signore. Se tu non fossi santo, andandoci sporcheresti il cielo, che è un luogo santo per persone sante.

Gesù non è morto solo per toglierci i peccati, MA perché fossimo santi e utili a Dio, e affinché Dio possa rallegrarsi di averci in cielo.  

Perché Dio ci ha creati? 

Torniamo ora all’inizio del tempo e poniamoci questa domanda: “Perché Dio ci ha creati?” La risposta molto semplice.

Ø       Dio aveva già un Figlio e Si rallegrava tanto con Lui, da desiderare una famiglia più grande: voleva più figli, e per questo ci ha creati.

Ø       Ma quest’idea non avrebbe funzionato se noi non avessimo somigliato a Suo Figlio. Dio ci ha creati in modo da poterSi rallegrare con noi. Ma se non somigliamo a Suo Figlio,  non si potrà rallegrare.

Ø       Per Dio non sarebbe un piacere riempire il cielo di peccatori, e così ha provveduto ogni cosa per noi. Non solo perché fossimo perdonati, ma perché diventassimo somiglianti a Suo Figlio.

È questo il centro della predestinazione: Dio ci ha predestinati ad essere conformi all’immagine del Suo Figlio. Sin dall’inizio era questa la Sua intenzione.  

Essere come Gesù 

Quindi, la vera domanda che ci dobbiamo porre non è: “Vuoi essere salvato dall’inferno?” Ma piuttosto:

Ø       “Vuoi essere salvato dai tuoi peccati? Vuoi vivere una vita giusta?

Ø       Vuoi essere santo? Essere come Gesù?” 

Che tipo di salvezza vuoi ricevere? 

Nel momento in cui pensate alla salvezza in questi termini, allora tutte e quattro le tappe di cui abbiamo parlato in queste lezioni diventano necessarie.

Ø       Ma se pensate di essere salvati solo dall’inferno, allora queste quattro cose non sono necessarie. E se capite cosa vi dico, capirete anche il tipo di salvezza che vi viene predicato.

Ø       A seconda di quali di queste quattro cose vi presenta, vi sarà proposto un tipo di salvezza diverso.

-          Se si tratta di un vangelo che si preoccupa solo di salvarvi dall’inferno, il predicatore potrà dire qualcosa del tipo:  “Se tu muori stanotte andrai in paradiso o all’inferno?” È normale che tutti vogliamo andare in cielo, ma non è questa la vera domanda. La vera domanda è:

-          “Supponi di essere vivo domani, vorrai vivere una vita di peccato o di santità? Vorrai vivere nelle tenebre o nella luce? Vorrai continuare a far parte del regno di Satana, o del regno del Figlio del Suo Amore?”

-          Il vangelo della salvezza dall’inferno pensa ad una linea verticale: o ti trovi ad una estremità e vai all’inferno; oppure ti trovi all’altra estremità e vai in cielo. La cosa urgente dell’evangelizzazione è far attraversare alla gente quella linea.

Quante di queste quattro cose si trovano da un lato, e quante dall’altro lato della linea? Potete mettere la fede e il pentimento da un lato – e il battesimo in acqua e il battesimo nello Spirito dall’altro. Ma non è così che funziona. Guardiamo invece ad un’altra linea. 
MARIOCAPALBO
00lunedì 26 marzo 2012 20:37

Nel Nuovo Testamento

la salvezza è una linea orizzontale

La salvezza è un processo 

Si chiama: PROCESSO DELLA SALVEZZA. Non divide le persone tra salvati e non salvati; ma tra i non salvati, e coloro che sono nel processo della salvezza.

Ø       Questa linea si chiama la via, che poi è il primo nome del cristianesimo. Gesù disse: “Io sono la VIA,” e la via è un viaggio

-          il cui  primo passo è il PENTIMENTO,

-          il secondo la FEDE,

-          il terzo il BATTESIMO e

-          il quarto RICEVERE LO SPIRITO SANTO.

Ø      Ma a quel punto avete appena iniziato il CAMMINO, e c’è tanta più strada da percorrere. Voi siete nel processo della salvezza. Io non sono ancora salvato, ma sono sul cammino.

Prima me ne andavo per i fatti miei, ma a 17 anni ho cominciato a camminare su questa via. Non sono ancora pienamente salvato. Se faccio venire qui mia moglie, in tre minuti vi proverà che ho ancora molta strada da percorrere, ma sono sulla via della salvezza. E mentre cammino nello Spirito e continuo a credere, continuerò ad essere salvato, fino ad arrivare alla salvezza completa; allora sarò perfetto. La mia salvezza totale include un corpo nuovo. Quello che ho è il corpo di quando ero peccatore,  ma quando sarò completamente salvato avrò un corpo nuovo e giovane, e ne sono entusiasta. 

Salvezza anche per la creazione? 

Un giorno anche il pianeta terra sarà salvato, e ci sarà una terra nuova, nuovi cieli, un universo tutto nuovo che potremo esplorare senza bisogno di tuta spaziale.

Ø      Alcuni dubitano del fatto che torneremo nel vigore degli anni,  ma ce lo promette la Bibbia: “il mio corpo sarà come il Suo corpo glorioso,” e Gesù è nel vigore degli anni.

Ø      Nella salvezza tutto sarà nuovo, l’interiore e l’esteriore, cieli e terra: tutto sarà riciclato. E con l'approssimarsi del 21° secolo, l’umore di questo mondo è molto diverso da quello degli inizi del 20° secolo.

-          Allora la parola d’ordine era “progresso”, mentre ora è “sopravvivenza”. Ora nella gente c’è uno sguardo molto più depresso.

-          Cosa sta succedendo al clima, al cibo? Sopravvivrà la razza umana nel 21° secolo? Gli alberi sono avvelenati: intere specie spariscono e c’è grande preoccupazione su tutta la terra: il movimento dei Verdi ha rapidamente invaso anche la politica;

-          e anche sulla scena spirituale, uno dei pericoli più sottili e subdoli per il cristianesimo verrà proprio da movimenti di questo tipo tra cui: la femminilizzazione della religione, l’adorazione della madre Terra.

Eppure i cristiani hanno un atteggiamento diverso dagli altri: siamo al corrente del danno che si sta causando alla terra, ma siamo gli unici a sapere una cosa: ci sarà una terra nuova. Il Dio che ha creato questa terra, ne creerà una nuova dove non ci sarà il peccato né il male, e dove dimorerà solo la giustizia.

Ø       Il vero vangelo sottolinea l’aspetto positivo: non solo salvare la gente da questa spazzatura che chiamiamo inferno, ma riciclare la gente, renderla nuovamente utile per Dio e prepararla per i nuovi cieli e la nuova terra.  

La salvezza totale è un cammino che dura una vita 

In questo vangelo sono assolutamente necessarie tutte e 4 le cose menzionate in queste lezioni, e quando le abbiamo siamo solo al punto di partenza, non certo all'arrivo!

Ø       Ci siamo solo messi in cammino, sulla VIA, cammineremo nello Spirito, dimoreremo in Gesù e allora saremo pronti per i nuovi cieli e la nuova terra.

È un vangelo molto più ampio. Non si tratta certo solo di distribuire biglietti per il cielo:

Ø       dobbiamo preparare la gente per il paradiso. Ciò significa che una volta intrapresi i 4 passi, abbiamo solo iniziato ad essere discepoli.  

Siamo discepoli-apprendisti da addestrare 

Io preferisco la parola “discepoli” a “cristiani”.

Ø       Cristiano significa qualcuno che ha appena attraversato la linea e che ha il biglietto per il paradiso, ma che è solo salvato dall’inferno.

Ø       Discepolo invece cominci ad esserlo il giorno in cui cominci a pentirti. Il giorno in cui credi, sei discepolo; il giorno in cui sei battezzato sei discepolo; il giorno in cui sei ripieno dello Spirito sei un discepolo. E da quel momento sarai sempre un discepolo: stai ancora imparando.

Per te è più prudente dire che sei stato discepolo per 50 anni, piuttosto che dire che sei stato un cristiano per tutto quel periodo, perché il primo termine indica che stai sempre imparando, che sei nel processo, sul cammino.

Ø       Uno dei miei versetti preferiti in Ebrei 11 è questo: dopo che sono stati menzionati  Mosè, Noè e tutti gli eroi della fede, l’autore dice: “Tutti questi uomini, quando morirono, vivevano ancora per fede.”

Molte persone che smettono di credere, ma è formidabile incontrare qualcuno che crede ancora quando sta per morire, che è ancora in cammino e sta ancora crescendo nel processo della salvezza, che somiglia sempre più a Gesù. Sono questi coloro che si rallegrano di vedere il Signore, e la visione del Signore completerà il processo di salvezza. Lo vedranno come Egli è e saranno come Lui. 

Come “fare discepoli”? 

La parola discepolo assomiglia più ad “apprendista” che a studente.

Ø       Troppo spesso dei cristiani cerchiamo solo di fare degli studenti: mettiamo i nuovi cristiani in un gruppo speciale e gli facciamo fare un corso. Vi sono classi specifiche e li forniamo di libri con le istruzioni, il che produce studenti.

Ø       Ma conoscete il significato della parola apprendista? Io sono stato apprendista pastore, e il pastore mi insegnò a far la guardia alle pecore sulle colline inglesi. Il primo compito che mi chiese di svolgere fu il seguente: prendere ago e filo e cucire la palpebra dell’agnello alle sopracciglia. In Inghilterra molti agnelli nascono ciechi perché non sono in grado di sollevare le palpebre. Con quella cucitura al sopracciglio si mantiene l’occhio aperto finché il muscolo è forte abbastanza da farlo da solo. Il filo poi si scuce da sé.

Io non sapevo niente di questa PRATICA fin quando il maestro pastore prese un agnellino sulle ginocchia e gli cucì la palpebra, dicendomi di osservare bene. Poco dopo mi disse che dovevo provare a farne uno io. Provai sotto la sua sorveglianza, e dopo due o tre prove accanto a lui, mi lasciò da solo a fare il resto degli agnelli.  

Questo è l’apprendistato 
Mi disse: Guarda come faccio. E poi:

Ø       Ora fallo  tu mentre io ti guardo; e quindi:

Ø       Ora fallo da solo.

É così che si addestra un nuovo cristiano per farne un discepolo. Quando gli si danno le quattro basi stiamo facendo di lui un discepolo.

Ø       NON mettete un nuovo cristiano in una folla di cristiani: non imparerà niente.

Ø       Il nuovo credente va messo con un cristiano maturo dello stesso sesso. Questo è molto importante, perché Satana è entrato in molte chiese quando gli uomini fanno consulenza alle donne e viceversa. Il nuovo credente deve essere addestrato come discepolo da un cristiano maturo.

É così che io ho cominciato a predicare. Mi recai con un uomo maturo nella chiesa dove predicava e gli chiesi: “Su cosa predichi stasera?” Mi rispose: “Non sarò io a predicare, ma tu.” Io salii sul pulpito, citai ogni versetto della Bibbia che ricordavo e detti la mia testimonianza, dissi tutto ciò in cui credevo, e in sette minuti avevo finito.

Poi pensai: Non potrò mai più predicare perché non ho più argomenti, ho detto tutto. Ma quest’uomo mi fece fare il giro di diverse chiese facendomi predicare. Mi portò anche a predicare nelle gallerie delle miniere di carbone, nei locali pubblici dove si vendevano alcolici. Ho imparato più da lui che da un cristiano giovane.

Ø       Non lasciate in un angolo i giovani cristiani, ma lasciate che imparino dai cristiani più maturi.  

La necessità di imparare dai cristiani maturi 

Lasciate che le donne più anziane insegnino alle più giovani come amare i mariti” È questo che ha insegnato Paolo.

Ø       In Inghilterra abbiamo molte chiese nuove. Negli ultimi anni mi sono recato in 300 tra città e villaggi, e vi sono nuove comunità dovunque, alcune delle quali composte esclusivamente da nuovi cristiani. Mancano i cristiani maturi.

Ø       Così cercano di aiutarsi a vicenda, ma hanno bisogno di fare un apprendistato, di essere a loro volta apprendisti di un cristiano maturo, più esperto di loro.

Ø       Poi vi sono alcune delle vecchie chiese piene di gente matura, che non hanno giovani a cui insegnare; ma anche se li avessero, non lo farebbero. Dobbiamo mettere insieme i cristiani giovani ed anziani.

È talmente importante che quando qualcuno che ha tutte e 4 queste basi insieme sia introdotto in una comunità dove potrà essere addestrato come discepolo! 

Ma ciò solleva molti problemi. Alcune comunità non riescono a gestire, a curare i nuovi credenti; sono come mia moglie e me: siamo troppo anziani per avere bambini.

Ø       Abbiamo i nipotini più meravigliosi del mondo – questo non è un pregiudizio; è un dato di fatto – ed è formidabile averli, anche se solo per alcune ore. Ma non più a lungo però. Siamo troppo vecchi per avere dei bambini piccoli sempre con noi, che piangono tutta la notte.

Ø       Quando avemmo il nostro primo figlio ci dissero di avere sempre una mano piena e l’altra vuota. Ma quante volte invece dobbiamo occuparci di due cose insieme! Io sono troppo vecchio per farlo.

E molte chiese sono troppo vecchie, e a volte è difficile trovare una chiesa per giovani credenti.  

Tappe  indispensabili per i cristiani 

Riprendiamo ora le 4 fasi, tutte essenziali per diventare membro di una chiesa.

Ø       Non dobbiamo accettare nessuno all’interno del corpo di Cristo, se non ha sperimentato tutte e 4 queste cose. Perché il corpo funzioni, abbiamo bisogno almeno di queste 4 cose. D’altra parte non dobbiamo chiedere niente di più di queste cose che hanno già reso la persona membro del corpo di Cristo.

Ø       Quanto potrebbe essere diversa la situazione in Italia se ogni membro della chiesa avesse queste 4 cose! Il paese ne sarebbe trasformato! Chiunque abbia queste 4 cose è un tuo fratello e sorella e ha tutto il diritto di appartenere alla tua comunità, di essere considerato discepolo.

L’addestramento per crescere come discepolo può durare un’intera vita. Forse alcuni pensano che una volta avute queste 4 cose non avranno più problemi, ma che non così di sicuro lo avrete già scoperto.

Ø       I cristiani hanno ancora problemi, ma ho scoperto che è molto più facile risolverli se si hanno queste 4 cose.

Molto spesso la cosa più trascurata è il pentimento. E i problemi risalgono indietro negli anni.  

Tagliare sempre il cordone ombelicale 

Se ad esempio un uomo venisse da me in Inghilterra a dirmi di voler diventare cristiano, una delle prime domande che gli farei è:

Ø       Fai parte della Massoneria?” Se ne facesse parte, gli direi: “Vai e brucia il tuo grembiule e tutto ciò che è in relazione a quel movimento, e poi torna da me, e ti dirò qual è il passo seguente da fare.

É talmente importante tagliare il cordone ombelicale.  

Quando permettiamo a Dio di agire 

Per tornare a quella riunione di giovani in Australia, si era avverato tutto ciò che il Signore aveva detto fuorché le guarigioni dalla forfora. All’ultima sessione dissi ai giovani che una sola cosa non si era verificata, ma che dovevano essere loro a dirmi cos’era. Venne da me una ragazza con dei meravigliosi capelli rossi e mi disse di essere guarita dalla forfora, e poi venne anche un giovane guarito dallo stesso problema.

Ø       Fecero la loro testimonianza, e alla fine dissi a tutti quei giovani che avevano potuto vedere come Dio fa le promesse e le mantiene, e che Lo avevano visto agire: "Ora, se tra voi qualcuno vuole entrare nel regno di Dio, nel  pomeriggio spiegherò cosa fare." E dissi che lo avrei fatto anche se ne fossero venuti solo due o tre.

Ø       Era una giornata bellissima ed eravamo in riva al mare. Così i 1500 giovani andarono tutti a fare il bagno nell’oceano. Tra loro vi erano 15 bagnini che dovevano badare alla spiaggia.

Ø       Uno di loro che voleva venire alla spiegazione su come entrare nel regno di Dio, chiese al secondo bagnino se poteva badare anche al suo tratto di spiaggia, ma il giovane desiderava anche lui venire al raduno. Così andarono dal terzo. In pratica,

Ø       tutti e 15 i bagnini avrebbero voluto venire. Decisero di pregare il Signore, e poco dopo ecco arrivare in quel tratto di mare tre grossi squali.

-          Al grido: “Squali in vista!” tutti i bagnanti rientrarono, e bagnanti e bagnini vennero tutti ad ascoltare come si entra nel regno di Dio.

Ø       Parlai loro dei 4 passi: Il pentimento verso Dio, credere in Gesù; ricevere il battesimo con acqua e poi il battesimo nello Spirito Santo.

Ø       Non chiesi a nessuno di firmare un documento di decisione, ma dissi loro: andate e provate che davvero vi siete pentiti dei vostri peccati – questo è il primo passo.  

Nelle tre settimane successive, viaggiando assieme a mia moglie per la Nuova Zelanda, incontrammo in continuazione dei genitori che ci dicevano:  “Ma cosa avete fatto ai nostri ragazzi?” – “Perché, cos’è successo?” Una mamma mi disse: “È da tre settimane che mio figlio mantiene la sua camera in ordine. Non è da lui! Cosa gli è successo?” – Si era pentito, aveva voltato le spalle al passato.

Ø      Avevamo giovani ricoperti di tatuaggi, e ne ricordo uno posseduto da demoni. Alcuni di loro si erano inginocchiati in terra a quattro zampe abbaiando come cani e mangiando paglia come animali. Quando i demoni avevano il controllo su di loro diventavano come animali.

Ø      Uno di loro aveva dei tatuaggi intorno al collo, e uno aveva tatuata una lettera per ogni dito della mano della parola ODIO. Lo rincontrai per la strada e non lo riconobbi. Gli passai davanti e lui si fece riconoscere. Lo guardai in viso: era totalmente cambiato. Anche i tatuaggi stavano sbiadendo. Si era pentito. Vale davvero la pena far bene il lavoro,  presentare tutti i passi necessari alla gente.  

Quando ti prendi il tempo di dare alle persone un buon inizio, allora otteniamo davvero dei buoni cristiani. Ancora avevano bisogno di essere addestrati come discepoli. Ma è così facile addestrare un bambino sano.

Grazie per avermi seguito, e grazie per la vostra pazienza!

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