PARTE 5ª RICEVERE LO SPIRITO SANTO

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MARIOCAPALBO
00lunedì 26 marzo 2012 20:36

PARTE 5ª 

RICEVERE LO SPIRITO SANTO

L’argomento del quinto messaggio è Ricevere lo Spirito Santo.

Ricevere la potenza di Dio

Una volta Gesù raccontò la parabola di un uomo che aveva una casa abitata da uno spirito maligno. Cacciò via quello spirito dalla casa e la ripulì, lasciandola poi vuota.

Ø       Così sette spiriti maligni trovarono quella casa vuota e pulita e vi si trasferirono, e Gesù disse che l’ultima condizione di quell’uomo era peggiore della prima.

Ø       È crudele svuotare la vita di un uomo dal peccato e poi lasciarla vuota. Quelle persone sono davvero in una condizione miserabile.

I cristiani più miserabili sono quelli che non peccano: non bevono, non fumano, non giocano, non ballano … capite di che tipo di credenti vi parlo? La loro vita è piena di cose da non fare e non fatte, e allora non ci sorprende che siano dei miserabili.

Ø       Un uomo può essere piuttosto contento di essere un peccatore e la Bibbia ci parla dei piaceri - per un certo periodo - del peccato, ma se non hai peccati da gustare e nient’altro di piacevole, sarai un cristiano miserabile.  

Sono necessari due battesimi 

C'è bisogno di due battesimi: uno che riguarda il passato e uno che riguarda il futuro.

Ø       Il battesimo in acqua serve a purificare il passato; vi purifica dal passato e mette fine al passato, ma poi restate vuoti anche se puliti, e avete bisogno di riempire la vostra vita con qualcos’altro.

Ø       il battesimo nello Spirito Santo purifica il futuro e lo riempie di cose buone, e dare a una persona un battesimo senza l’altro, non è certo una cortesia.

Gesù è venuto a fare le due cose, come disse Giovanni Battista: a spazzare via il peccato dal mondo e a battezzarci nello Spirito Santo. Questo è il vangelo completo: non solo perdere i peccati, ma trovare qualcosa di molto meglio che li rimpiazzi.

Ø       Dobbiamo essere svuotati del peccato e riempiti di Spirito Santo, che ci comunica una vita nuova, alla quale sono necessari sia l’acqua, sia lo Spirito.

Ø       Per sperimentare la nuova nascita, come disse Gesù, è indubbiamente necessario nascere da acqua e da Spirito.

La parola greca usata è “ec” e significa “fuori da”.

Ø       Quando Nicodemo chiese: “Come può un uomo nascere di nuovo? Non può rientrare nel corpo di sua madre e uscire di nuovo!” Gesù rispose: “A meno che un uomo non nasca da acqua e da Spirito …." – Come nella prima nascita è uscito dal corpo della madre, nella seconda esce fuori dall’acqua  e dallo Spirito.”

Ø       Ma non puoi uscire fuori da qualcosa se prima non vi sei stato immerso dentro. Così sei sommerso in acqua  per poi uscire dall’acqua, e sommerso nello Spirito per noi uscire dallo Spirito: due immersioni, due battesimi!

Ed è proprio a questi che si riferisce Gesù quando dice che dobbiamo “nascere da acqua e da Spirito.”  

I due battesimi di Gesú, nostro modello 

Giovanni 3,5 ha un parallelo con Tito 3,5, che parla di due cose: di un bagno di rigenerazione e di una effusione dello Spirito Santo. Troviamo ancora una volta tutte le tappe del nostro insegnamento: pentimento, credere, essere battezzati, e ricevere lo Spirito Santo.

Ø       È ciò che successe allo stesso Gesù: fu battezzato nell’acqua del fiume Giordano – non per purificarsi dai peccati perché non ne aveva, e per questo non aveva certo bisogno di essere battezzato o giustificato.

Ø       Eppure ha insistito: “È giusto fare ciò che è giusto”. E io Lo amo per questo: non mi chiede mai di fare qualcosa per Lui che Egli non abbia già fatto. Non ti chiederà mai di fare un sacrificio che Lui Stesso non abbia già fatto. Ha detto: “Seguimi. Io passo per primo e poi voi mi seguite.” Per questo Si fece battezzare.

Ma quando riemerse dall’acqua aveva bisogno di un altro battesimo, di essere unto dallo Spirito Santo.

Ø       La Bibbia ci dice che quando uscì dal Giordano Gesù rimase in riva al fiume a pregare, e lo Spirito Santo scese su di Lui. Giovanni Battista, che non era stato battezzato in acqua, sapeva che quella Persona avrebbe battezzato gli altri nello Spirito Santo, e che lo Spirito sarebbe disceso su di Lui perché  potesse trasmetterlo ad altri.  

Il significato di “Signore Gesú Cristo” 

Quando Lo Spirito Santo discese su Gesù, Egli diventò il CRISTO. Era sempre il Figlio di Dio, ma ora era anche il Cristo. Per 30 anni era stato il Figlio dell’uomo, ma ora era il Cristo, che significa l’UNTO, unto con lo Spirito Santo, ed era Gesù Cristo.

Ø       Dopo la risurrezione Gli fu dato un altro nome, al di sopra di ogni altro nome: SIGNORE. Ed ora Lo conosciamo come il Signore Gesù Cristo.

Alla nascita Gli fu dato il nome Gesù; a 30 anni fu il Cristo e Signore lo divenne a 33.

Ø       La parola "cristiano" deriva da Cristo, e dovrebbe significare che anche noi siamo stati unti. All’inizio era un vezzeggiativo che si dava ai primi cristiani: loro non si definivano così. Oggi invece usiamo liberamente il termine, ma dovremmo fare attenzione a come lo usiamo.

Ø       Se CRISTO significa il Gesù che fu unto con lo Spirito Santo, allora il termine CRISTIANO dovrebbe essere usato solo per coloro che sono stati unti con lo Spirito Santo.  

Il sacerdozio dei credenti - parallelo col Vecchio Testamento 

Torniamo al Levitico. Quando legge la Bibbia, spesso la gente rimane bloccata su questo libro. Ma è bene che ciò avvenga. Parla dei sacerdoti nel Vecchio Testamento, e quando un Levita diventava sacerdote si dovevano compiere due cose:

Ø       doveva essere lavato con acqua, e unto con olio.

Ø       Nel Nuovo Testamento siamo tutti sacerdoti: il popolo di Dio non è più diviso tra sacerdoti e popolo.

Il sacerdozio universale dei cristiani

In una conferenza presso Zurigo parlai sul sacerdozio universale dei cristiani. Al termine della riunione  venne da me un uomo e mi disse: “Era molto interessante, non avevo mai ascoltato questo insegnamento prima.”

Ø       Gli chiesi: “Sei sacerdote?” – “No, sono un laico cattolico.”  Tornai a chiedergli: “Sei sacerdote?” – “No, ti ho detto che sono un laico cattolico.” Glielo tornai a chiedere, e lui cominciò a pensare che fossi sordo.

Ø       Ma alla quinta volta sorrise e mi rispose: “Sì, lo sono.” Allora gli risposi:  “Ora sì che credo tu abbia ricevuto il mio insegnamento.” Ci vollero quelle cinque domande fargli cambiare idea.

Ma se noi tutti, uomini e donne, siamo sacerdoti, allora abbiamo bisogno di due cose:

Ø       di un lavaggio o bagno, e di una unzione, perché è così che si diventa sacerdoti. Nel battesimo ricevi il lavaggio, ma nel ricevere lo Spirito Santo ricevi l’unzione, e sei unto.

Non cercare di essere sacerdote senza queste due cose. É la stessa cosa sia nel Vecchio, sia nel Nuovo Testamento.

Ø       Il segno distintivo o marchio del cristiano è possedere lo Spirito Santo, e senza di esso non puoi esser certo che la persona sia cristiana.

Ø       Si può professare il PENTIMENTO, la FEDE, attraversare le ACQUE DEL BATTESIMO, e tuttavia non essere certi che quella persona sia un cristiano. Se ne ha la certezza quando Dio gli dà il Suo Spirito Santo, perché quella è la Sua conferma che ha accettato quella persona.

In una delle sue Epistole Giovanni ha detto che: "È così che sappiamo di essere figli di Dio, perché ci ha dato il Suo Spirito.”

Ø       Il fondamento della sicurezza cristiana non è la Scrittura, ma lo Spirito. La sicurezza viene attraverso una relazione, e qualunque cosa non funzioni in quella relazione, la prima cosa che se ne va è la certezza, perché questa viene dalla testimonianza dello Spirito al tuo spirito.  

Ricevere lo Spirito Santo 

Stiamo parlando di ricevere lo Spirito Santo, e sarà un insegnamento difficile, perciò vi chiedo di concentrarvi. Per prima cosa devo dirvi che questo 4° punto si distingue veramente dagli altri.

Ø       Ricevere lo Spirito Santo non è la stessa cosa che pentirsi, e credo che la maggior parte di voi lo capisca bene. Lo Spirito Santo aiuterà sicuramente una persona a pentirsi, ma non è questo che nel Nuovo Testamento si intende per ricevere lo Spirito Santo. E se fino a questo punto solo in pochi contesteranno quanto ho detto sull’argomento, molti avranno problemi per quanto dirò che:

Ø       Ricevere lo Spirito Santo non è la stessa cosa che credere in Gesú. Infatti, la maggior parte degli evangelici crede che le due cose siano la stessa cosa, e le mettono insieme chiamando quel passo: ricevere Gesú.

“Ricevere” Gesù”? 

Nel Nuovo Testamento gli apostoli non hanno mai detto a nessuno di “ricevere Gesù. ” 

Ø       Avete ascoltato predicatori che vi hanno detto: “Ricevi Gesù nella tua vita. Ricevilo come tuo Salvatore e Signore.” Ma gli apostoli non hanno mai parlato così.

Ø       Hanno insegnato alla gente a pentirsi nei confronti di Dio, a credere in Gesù e a ricevere lo Spirito Santo.

Parlare di ricevere Gesù porta semplicemente a fare confusione: porta la gente a credere di aver ricevuto lo Spirito Santo, mentre non è così. Ma torniamo al linguaggio del Nuovo Testamento.

Ø       Smettiamola di dire alla gente di “ricevere Gesù.” Quasi tutti i libretti degli evangelici dicono di “ricevere Gesù”, e di solito ci si basa su due testi, grossolanamente mal interpretati:

1.      Apocalisse 3,20: “Ecco, io sto alla porta e busso. Se qualcuno mi apre la porta Io entrerò …” Il versetto è stato usato in tutto il mondo per invitare Gesù ad entrare nella loro vita.

Ma andate a leggerlo nel suo contesto. Non parla a dei non credenti, ma a dei credenti. È rivolto addirittura ad una chiesa, e nel versetto la “porta” non è quella del cuore, ma di una chiesa! È un avvertimento profetico ad una chiesa che ha perso Gesù ed è un messaggio profetico meraviglioso ad una chiesa che ha abbandonato Gesù.

Basta un membro solo per riportare Gesù in una chiesa, ed è una notizia bellissima, che non ha niente a che fare con l’essere convertiti. In questo modo si trasmette un’impressione sbagliata.

Ma on è Gesù a trovarsi fuori dalla porta e a chiedere di entrare; è il peccatore che si trova fuori, è lui a bussare; e sarà Gesù a farlo entrare.

Ø       Gesù in realtà ha detto: “Io sono la porta, entrate attraverso di Me.” Sarebbe uno spadroneggiare dicendo che è Gesù a voler entrare, e dovremmo smetterla di usare quel versetto nella prima evangelizzazione.  

2.      L’altro versetto è Giovanni 1,12: “A quanti Lo hanno ricevuto ha dato il potere di diventare figli di Dio, a quelli che hanno creduto nel Suo nome, che sono nati non da volontà d’uomo o di carne ma dalla volontà di Dio."

Questo versetto parla di ricevere Gesù, nel senso di accoglierLo, e si riferisce al giorni in cui era sulla terra. Allora Lo potevi  accogliere, aprirGli la porta alla lettera e dirGli: “Vieni avanti, Gesù!” Il versetto descrive cosa accadde quando Egli venne al popolo Giudeo: "Gesù andò dalla Sua gente, e loro non Lo hanno ricevuto, non Lo hanno accolto. Ma a quanti Lo hanno accolto ha dato l’autorità di diventare figli di Dio."

Ø       Ma dal momento della Sua ascensione è il cielo ad aver ricevuto Gesù, e la parola ricevere non è più usata in riferimento a Lui.

Ø       Il termine "ricevere" è passato dalla seconda alla terza persona della Trinità. Gesù non si trova più sulla terra: è nel più alto dei cieli, ma ha inviato Qualcuno a rimpiazzarlo e che può essere ricevuto.

Quindi, nel resto del Nuovo Testamento. la parola RICEVERE è sempre applicata allo Spirito Santo: Pentitevi, fatevi battezzare e riceverete lo Spirito Santo.

Ø       Per questo Paolo poteva chiedere: “Avete ricevuto lo Spirito Santo quando avete creduto in Gesù?” Il che dimostra che è possibile credere in Gesù senza ricevere lo Spirito Santo; per questo sono due cose distinte.

Ø       Ci pentiamo dei peccati verso Dio, crediamo nel Signore Gesù e riceviamo lo Spirito Santo.

Sono tre cose diverse. Tuttavia, più avvengono insieme, meglio risulterà la nuova nascita.  

Ricevere lo Spirito Santo è un'esperienza visibile 

É interessante notare che nel Nuovo Testamento non vi è un solo caso in cui qualcuno ha ricevuto lo Spirito Santo senza esserne consapevole e senza che lo sappiano anche tutti i presenti.

Ø       Ricevere lo Spirito Santo non era solo un’esperienza interiore, ma era sempre un fatto accompagnato da evidenze esteriori, per questo se ne poteva avere la certezza, perché era un qualcosa di ovvio, con così tante evidenze. Era il sigillo Dio su quella persona, e per questo talvolta è chiamato il “Sigillo dello Spirito.”

Ø       Infatti, è un’esperienza così ricca che per descriverla sono impiegate tante parole: ricevere lo Spirito, essere battezzato nello Spirito, essere unto, sigillato dallo Spirito e soprattutto “RIEMPITO” dallo Spirito.

Tutte queste parole si riferiscono allo stesso evento, ma a diversi suoi aspetti. Di espressioni ve ne sono anche altre: “versato su; venuto su,” e troviamo anche diverse altre frasi e parole usate per indicare questa esperienza, che è sempre accompagnata dall’evidenza.
MARIOCAPALBO
00lunedì 26 marzo 2012 20:36
Ma qual è l'evidenza? 

“Come sapere quando qualcuno ha ricevuto lo Spirito Santo? Come facevano a saperlo ai tempi del Nuovo Testamento?”

Ø       Cercavano di vedere certi segni, senza i quali si presumeva che lo Spirito Santo non era stato ricevuto.

Ø       Ciò non esclude che essi avessero ricevuto l’azione dello Spirito Santo sin dall’inizio della loro conversione: infatti non puoi essere convinto del peccato senza che lo Spirito Santo operi in te; né puoi credere senza che Egli agisca in te. Ma non è questo che il Nuovo Testamento intende per ricevere lo Spirito Santo.

Il fatto di ricevere lo Spirito Santo era un evento chiaro e distinto, e non lasciava dubbi che Dio avesse riversato il Suo Spirito su di una persona.

Ø       Ovviamente, la prima volta in cui ciò accadde fu il Giorno di Pentecoste, e non v’era alcun dubbio che fosse successo! Lo avevano aspettato, avevano pregato perché avvenisse, e avvenne alle 9 del mattino. Fu talmente chiaro che ne sapevano persino l’ora! Come ha detto un maestro della Bibbia, ricevere lo Spirito è un’esperienza reale come prendere l’influenza. Quando la prendi lo sai di sicuro! Allo stesso modo, sai quando ricevi lo Spirito Santo.  

Come fai a saperlo? 

Ricevere lo Spirito è lo stesso che essere riempito dello Spirito. Come fai a sapere quando qualcosa è pieno? Come fai a sapere che il serbatoio di benzina della tua macchina è pieno? Quando trabocca.. É talmente semplice!

La nostra fessura per traboccare 

Ora vorrei fare una confessione. Mi piace tanto meditare nella vasca da bagno, e per me quello è il posto migliore per meditare: siete comodi, guardate nella direzione giusta, avete intorno a voi un’antenna parabolica che capta  i messaggi da lassù – e probabilmente, a causa del mio punto di vista sul battesimo, non potrei mai meditare sotto la doccia – mentre ci riesco nella vasca. Stamani ho riempito la vasca fino all’orlo, e quando vi sono salvato dentro c’è stato un rumore particolare.

Ø       Sotto il rubinetto c’è una fessura, e quando sono entrato in vasca l’acqua è entrata, traboccata in quella fessura e uscendo da lì, ha fatto uno strano rumore.

Ø       Sapete che Dio ha fornito anche a voi un modo di traboccare? Si trova a circa tre cm. Sotto il vostro naso. Gesù ha detto che la bocca è il modo per traboccare, e di qualsiasi cosa tu sarai pieno, uscirà di lì.

Ora voi eravate pieni di gioia, avete riso ed è uscito dalla bocca. Se siete pieni di rabbia, da dove esce? Se siete pieni di paura, come si manifesta? Gridate per la paura! Di qualsiasi cosa sarete pieni, traboccherà dalla bocca. Gesù disse: “Se il tuo cuore è pieno di sporcizia, uscirà di qui.”

Ø       Allora, cosa pensi che succeda quando sei pieno di Spirito Santo? Come farà la gente a saperlo? Dal modo in cui “traboccherete.” Non è semplice?

Il dono delle lingue 

Quando nel Nuovo Testamento qualcuno ha ricevuto lo Spirito Santo, qualcosa è uscito dalla loro bocca. Ma non era sempre la stessa cosa.

Ø       In genere era una forma di linguaggio spontaneo – si ritrovavano a dire cose che non avevano pensato. Era un linguaggio di tipo diverso, a volte una lingua straniera mai imparata.

Ø       Non mi piace la parola “lingue”. La parola greca corrispondente significa linguaggio.

Stavo predicando in una grande sala in Inghilterra nella città di Bristol, e avevo detto semplicemente: “Tu puoi chiederlo a Gesù, da dove sei seduto, e Lui ti riempirà del Suo Spirito Santo.” Una casalinga inglese seduta in prima fila chiese di ricevere lo Spirito Santo. Aprì la bocca, e lodò il Signore in Urdù, una lingua del Pakistan.

Nella sala in sesta fila c’era un uomo di quel paese, che si entusiasmò davvero perché era la lingua del suo paese natale in Pakistan: aveva pensato che fosse qualcuno del suo paese, e invece si trovò di fronte ad una casalinga inglese. Ne fu molto deluso.  

Molti hanno scoperto che questo è il primo segno. In fondo, Dio conosce tutte le lingue: è Lui ad aver donato le lingue presso la Torre di Babele per confondere e dividere le persone: una punizione per il loro orgoglio.

Ø       Ma il giorno di Pentecoste donò loro molte lingue, non più per dividere la gente, ma per riunirla, affinché sapessero di appartenere gli uni agli altri.

Ø       Non disprezzate questo dono! È un dono meraviglioso! Alcuni si chiedono a cosa serva. Ma Paolo disse che è un dono per te stesso, per edificarti, e dice di usarlo più di tutti gli altri.

Vi siete mai chiesti cosa facesse Paolo quando lo lapidavano, quand'era  incarcerato o era naufrago? O quando era frustrato? Pregava in lingue, edificando se stesso. Non usava il dono in chiesa, ma in privato lo usava più di chiunque altro. 

Altri segni  

Ma nel Nuovo Testamento questo non era l’unico segno del ricevere lo Spirito Santo.

Ø       Alcune persone erompevano nella profezia nella propria lingua, ma non erano parole che avevano pensato di dire: Dio aveva dato loro quelle parole. Ciò avvenne nel caso dei discepoli a Efeso: alcuni parlarono in lingue, alcuni profetizzarono.

Ø       In casa di Cornelio avvenne ancora qualcos’altro: i presenti esplosero nelle lodi.

Testimonianza - Una cosa simile l’ho vista accadere anch’io. In Sud America venne da me un missionario. Eravamo in un parco pubblico e, mentre noi parlavamo, molta gente mangiava sul prato. Mi disse di essere missionario da molti anni e di aver servito Dio fedelmente, ma di non sapere se aveva la potenza dello Spirito Santo, e non ricordava un evento specifico in cui Lo avesse ricevuto.

Ø       Mi chiese: “Vorresti pregare per me?” Gli imposi le mani, pregai, ed egli aprì la bocca e gridò: “Alleluia!” Tutta la gente nel parco si voltò verso di noi. Io cercai di nascondermi nei cespugli e di allontanarmi da lui, e quando la gente smise di guardare, gli chiesi: “Avevi già fatto prima una cosa simile?” – “Giammai. Non l'avrei mai fatto.” Era un inglese del tipo calmo e riservato, di quelli che non fanno di queste cose, tranne che alla partita di calcio, dove altri 70.000 gridano. Ma da soli, giammai!

Ø       Poi mi guardò e mi disse: “È questo?” – “Sì,” risposi, “per me è sufficiente. Ti ho appena sentito traboccare.” – Entro 24 ore aveva guarito due persone malatte, cose mai fatte prima.

Ora aveva la potenza: aveva ricevuto lo Spirito Santo. Aveva creduto in Gesù da tanti anni, l’aveva servito fedelmente, ma finora aveva potuto impiegare solo il suo dono naturale, quello che già aveva anche da incredulo.

è Anche voi avete dei doni naturali: alcuni avranno il dono della musica, il dono naturale di essere leader, responsabile, e sono buoni quando sono dedicati al Signore. Ma visto che i doni naturali non sono distribuiti in maniera equa, alcuni ne hanno molti più di altri.

è Ma dopo aver ricevuto lo Spirito Santo ai doni naturali si aggiungono quelli soprannaturali, e Dio ne donerà almeno uno ad ogni persona che riceve lo Spirito Santo, affinché tutti abbiano un dono da usare. A Dio piace dare questi doni a chi non ha doni naturali.  

Testimonianza: Un canto miracoloso

Vorrei parlarvi di Brian. Pensava di saper cantare, ma era l’unico ad esserne convinto. Gli piaceva cantare in chiesa, e una volta ogni sei mesi glielo permettevamo solo per fargli piacere.

Ø       Mi sentì predicare su come ricevere lo Spirito Santo, e chiese a Gesù: “Voglio il Tuo Spirito Santo.” Gesù rispose alla Sua preghiera, e quando una settimana dopo venne a chiedermi di cantare in chiesa e gliene chiesi il motivo, mi rispose: “Ora ho ricevuto lo Spirito Santo, e ho fatto un sogno: Cantavo in chiesa con una voce meravigliosa e la gente mi ascoltava in silenzio. Allora, posso cantare domenica sera?” – “Ci voglio pregare.” gli ho risposi.

Ø       Mentre pregavo, il Signore mi disse: “Forse non credi che Io possa dargli una nuova voce?” Dissi a Brian che poteva cantare. E lui: “Nel mio sogno a suonare c’era un uomo diverso. Potresti chiedere all’uomo che suona di non suonare domenica prossima?” – “Mio caro, sono già disposto a farti cantare, ma non voglio ferire il pianista a causa del tuo sogno."

Ø       Arrivò la domenica, e il pianista che di solito suonava doveva andare a trovare un parente malato, così cercò un sostituto per quella sera. Ma non avendolo trovato, mandò uno che completamente sconosciuto, dicendo di non sapere se ci sarebbe stato utile. Quando l'uomo entrò in chiesa Brian disse: “È l’uomo del mio sogno!” Egli si alzò per cantare e la sua voce era pura, da tenore, come una campana della chiesa; le sue mani si muovevano, e l’intero corpo cantava. Quando finì di cantare nessuno si mosse né voleva parlare.

Dopo Brian mi disse: “Non canterò più in chiesa, ma solo se lo Spirito Santo me lo chiederà.” Era una persona molto ordinaria, ma quando ricevette lo Spirito Santo cominciarono a succedergli cose straordinarie.  

Ricevere lo Spirito Santo

è indispensabile per la nuova nascita 

Non è giusto né leale lasciare che un nuovo convertito viva la vita cristiana senza la potenza dello Spirito Santo. Battezzarlo in acqua non è sufficiente: devono essere battezzati anche nello Spirito Santo.

Ø       Ma non è qualcosa che noi possiamo fare per lui. Noi possiamo farlo battezzare in acqua, ma solo una Persona lo potrà battezzare nello Spirito Santo, e la cosa migliore che possiamo fare è chiederGlielo.

Ø       Nel Nuovo Testamento il metodo usato è imporre le mani sulla gente per chiedere il battesimo nello Spirito Santo. È una forma forte di preghiera, che viene istintiva quando si vuole aiutare qualcuno. Gli mettiamo la mano sul braccio, ed è naturale farlo con i malati o con i morenti.

Ø       Ma nel Nuovo Testamento lo facevano anche con i sani. In genere, dopo che erano stati battezzati si pregava su di loro imponendo le mani affinché ricevessero lo Spirito Santo. Questo è il momento migliore per pregare: dopo che una persona si è pentita, ha creduto ed è stata battezzata. Allora è un bel momento per dire: “Signore, ora riempila col Tuo Spirito Santo!”

Ø       In genere a quel punto la persona non ha alcuna paura, non ci sono in lei blocchi né difficoltà, ed è talmente aperta a tutto ciò che il Signore ha per lei. Ho fatto questa scoperta:

Più aspettate e più diventa difficile.

Chi è già credente da 20 anni poi lo trova talmente difficile! Infatti, hanno imparato a farne a meno, ad agire senza questa potenza, e per chiederla devono ingoiare un po’ d'orgoglio. Può darsi che abbiano delle paure radicate in cuore, paure da affrontare.

Ø       Una delle paure più grandi è quella di apparire ridicoli agli occhi degli altri. C’è poi la paura di perdere il controllo;

Ø       ma nello Spirito Santo nessuno perde mai il controllo. Infatti, uno dei frutti dello Spirito è proprio l’autocontrollo, ed ho scoperto invece che proprio questa è una delle paure più grandi.  

Ostacoli al dono 

Se a qualcuno è stato detto che il dono delle lingue viene da Satana, ciò produce una paura immensa. Gesù Si rese conto della possibilità di tale paura, e per questo ci ha fatto una promessa meravigliosa:

Ø       “Se un bambino chiede del pane a suo padre, gli darà forse una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà forse uno scorpione? No! Se tu allora che sei malvagio, sai dare cose buone ai tuoi figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo se glielo chiedete!”

Il verbo CHIEDERE qui è al presente continuo. Gesù ha detto:

Ø       Continuate a bussare e vi sarà aperto; continuate a cercare e troverete; continuate a chiedere e riceverete!”  

Ma il giorno seguente due ministri episcopali vennero dal mio amico a chiedere: “Vogliamo il dono delle lingue.”  - “Lo volete ancora, malgrado l’esibizione di quel pastore?” – “Certo che lo vogliamo. Non ha niente a che vedere con ciò che hai detto tu, ma è per il pastore metodista!”

Ø       “Amici, non posso crederlo!” – É un uomo molto intelligente, ha cinque lauree in teologia, e se voleva inventare qualcosa poteva fare di meglio! Ma da quando ha cominciato a dire quella parola, la sua chiesa  quasi vuota si è riempita, e avvenivano miracoli.

Ø       Quel mio amico è andato in Africa e camminando per un villaggio africano sentì una voce dietro di sé: “Abidabi, abidabi!” pensò: “Ma cosa ci fa qui quel pastore metodista?” Si voltò e si trovò di fronte un vecchio africano. Ne fu imbarazzato. Poi tornò in America e andò subito dal pastore metodista a chiederli perdono per non aveva mai pensato che avesse il dono delle lingue.

Avevo chiesto al Signore perché gli aveva dato solo due parole, e il Signore mi disse: “Lui è talmente intelligente, che ho dovuto renderlo come un bambino piccolo, perché lui possa amarmi.” Questa è la storia.
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