PARTE 1ª NASCERE DI NUOVO

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
MARIOCAPALBO
00lunedì 26 marzo 2012 20:31

PARTE 1ª 

NASCERE DI NUOVO 

  Cercheremo di rispondere alla domanda fondamentale: "Come si fa a diventare cristiano?Con l'approssimarsi dell’anno 2000 vogliamo ricordare due cose:

1° - che il Signore Gesù Cristo ritornerà sul pianeta terra e,

2° - che Egli ci ha dato un compito da portare a termine prima del Suo ritorno.

Abbiamo un mandato da Lui: "Predicare il Vangelo ad ogni creatura e fare discepoli di tutte le nazioni."

Nel mondo intero c’è questo sentimento d’urgenza riguardo all’evangelizzazione: i cristiani e le chiese hanno preparato un decennio d'evangelizzazione, e si propongono di fare un regalo a Gesù per il Suo 2000° compleanno e offrirgli un mondo evangelizzato. Quindi, dovremmo aspettarci una moltiplicazione degli sforzi per l’evangelizzazione – e allora il nostro soggetto diventa molto importante sia per il presente, sia per il futuro:  

Come si fa a diventare cristiani? 

Come si può entrare nel regno dei cieli mentre siamo ancora qui sulla terra? Come si può iniziare la vita eterna?”

Ø       Una delle frasi più comunemente usate è: nascere di nuovo, e qui l'espressione di nuovo è della massima importanza, perché implica che la seconda nascita è simile alla prima e che possiamo imparare molte cose su di essa partendo dalla prima nascita.  

Paralleli tra le due nascite: naturale e spirituale 

Un giorno chiesi a una levatrice di parlarmi della nascita di un bambino e di cosa era necessario fare.

Ø       Mi scrisse quattro pagine a macchina: non avrei mai pensato che venire al mondo fosse tanto complicato!

Ø       Ma quando lessi l'elenco di cosa bisognava fare, mi resi conto del parallelo nel portare le persone alla seconda nascita.

La nascita è un processo in entrambi i casi, e può richiedere un certo tempo.

Ø       La mia seconda nascita ha richiesto ben 17 anni, e avrei preferito avere una buona ostetrica: magari ci sarebbero volute solo 17 ore, o 17 minuti, anziché 17 anni, e desidero ardentemente che per le altre persone non sia impiegato tutto questo tempo.

L'origine dei problemi dei cristiani 

Sono pastore dal 1950, ho fatto consulenza spirituale a molti cristiani pieni di problemi, e ripetutamente ho scoperto che quei problemi risalivano alla loro nascita spirituale.

Così, ora all’inizio non parlo più dei loro problemi, ma chiedo loro:

-         "Parlami della tua conversione, torniamo al principio e scopriamo insieme in che modo sei nato di nuovo."

-          Quasi in ogni caso scopro che è mancato qualcosa a quel neonato spirituale.

-          E una volta fatto il passo mancante, il problema si riduce, o si annulla del tutto.  

è Sappiamo che la nascita ha degli effetti sulla vita. Ciò vale per la vita fisica: un parto doloroso o prolungato può produrre un bebè malato. Più veloce e pulito è il parto, più sano sarà il bebè, e a causa di una brutta nascita alcuni bambini hanno sofferto sia fisicamente, sia psicologicamente.

è Ciò è ancora più vero quando si tratta della nascita spirituale.

Una brutta nascita spirituale produce un bebè spiritualmente malato. E pertanto, la maggior parte dei cristiani con cui ho parlato ha avuto una nascita povera: frettolosa, non fatta con cura, e così hanno avuto un inizio povero nella nuova vita.  

In cosa consiste la nuova nascita? 

La nuova nascita consiste in quattro cose, senza le quali è incompleta e il bambino non sarà forte e in salute:

1° - Pentiti dei tuoi peccati verso Dio;

2° - Credi nel Signore Gesù Cristo;

3° - Fatti battezzare in acqua;

4° - Ricevi lo Spirito Santo.

Cosa si insegna oggi sulla nuova nascita?

Sono convinto che tutte queste quattro tappe siano indispensabili per nascere di nuovo, ma nell’evangelizzazione moderna spesso queste sono state ridotte a tre, a due, e talvolta persino ad una sola, e la forma più povera d'evangelizzazione dice: “Credete" e basta.  

La nuova nascita nel Nuovo Testamento:

Voglio mostrarvi che nel Nuovo Testamento la nuova nascita è formata da tutte queste quattro cose insieme, e per questo vi dico che a me sono occorsi 17 anni per nascere di nuovo, perché tanto mi ci è voluto per scoprire tutte e quattro queste cose.

I quattro elementi sono legati insieme, eppure sono distinti l’uno dall’altro.

q       Pentirsi non è credere; credere non è pentirsi; e

q       Credere in Gesù non è lo stesso che ricevere lo Spirito Santo.  

Vi è un bel distacco tra l’evangelizzazione moderna e quella del Nuovo Testamento, e lo possiamo vedere anche dal linguaggio: non usiamo più le parole del Nuovo Testamento.

q       Diciamo alla gente di prendere una decisione per Gesù, di lasciarLo entrare nella loro vita, di prendere un impegno con Lui, di dare a Lui la loro vita, di ricevere Gesù come Salvatore, come Signore.

q       Ma nessuna delle parole usate qui si trova nel Nuovo Testamento. Il fatto che ci siamo allontanati dal linguaggio del Nuovo Testamento dimostra che ci siamo allontanati anche dal suo modo di pensare.  

Da dove iniziare nel Nuovo Testamento? Dai Vangeli? 

La prima risposta potrebbe essere quella di partire dai quattro Vangeli.

Ma non possiamo cominciare da lì: sono troppo in anticipo per il nostro proposito, perché coprono il periodo della vita, morte e risurrezione del nostro Signore e seguire Gesù in quel periodo era diverso dall’essere cristiani oggi.

Infatti, delle quattro cose da me menzionate, solo una è esattamente la stessa nel Vangelo del periodo seguente: il pentimento. Le altre tre tappe sono quanto mai diverse:

-          La fede in Gesú prima della Sua morte era diversa dalla fede in Lui dopo la Sua morte. Nel Vangelo troviamo molte persone che credevano in Gesù: credevano che potesse guarire, far risuscitare i morti, nutrire gli affamati. Ma non potevano ancora credere che davvero Egli potesse risuscitare dalla morte.

-          Credere in Gesù oggi è alquanto diverso. Anziché credere in Qualcuno che è sulla terra, noi crediamo in Qualcuno che  è risorto dalla morte ed è asceso al cielo. Dunque la fede relativa al tempo dei quattro vangeli è diversa da quella dei tempi successivi.

-          Il battesimo in acqua nei vangeli era diverso: era un battesimo di pentimento, ma non ancora una sepoltura con Gesù, una risurrezione con Gesù.

-          E anche ricevere lo Spirito Santo era diverso. Nei vangeli non potevano ricevere lo Spirito Santo perché Gesù ancora non era ancora stato glorificato, e solo dopo la Sua ascensione al cielo alla gente fu possibile ricevere lo Spirito Santo.

Così, il fatto di studiare solo il Vangelo non risponderà alla nostra domanda di come si fa a diventare cristiani. I Vangeli  furono scritti troppo presto in rapporto al nostro tema.

Dovremmo forse guardare alle Epistole? - o all'Apocalisse? 

No, perché queste furono scritte troppo tardi, e tutte le Epistole del Nuovo Testamento furono scritte a cristiani già nati di nuovo, e quindi in esse non c’è la possibilità di trovare come si diventa cristiani.

Ø       Forse vi troviamo dei riferimenti al pentimento, alla fede, al battesimo, al ricevere lo Spirito Santo; ma tra tutte le Epistole, solo in un punto i quattro elementi sono menzionati tutti insieme.

Dunque, i Vangeli erano troppo in anticipo e le Epistole troppo in ritardo; anche il Libro dell’Apocalisse viene troppo tardi.

Ø       Rimane solo il Libro degli Atti degli Apostoli, ed è proprio da lì che cominceremo, perché è lì che troviamo la risposta. 

Esaminiamo gli "Atti degli Apostoli": 

Qui osserviamo la Chiesa Primitiva mentre fa evangelizzazione, e vediamo il tipo di Vangelo che predicava, il tipo di risposta che si aspettava all’annuncio del Vangelo, e cosa si diceva alla gente di fare.

Ø       Qui troviamo l’immagine più chiara di tutte, in particolare ai capitoli 8 e 19 degli Atti, dove i quattro punti sono esposti in quest’ordine:

-          1. pentimento;

-          2. credere;

-          3. essere battezzato; e

-          4. ricevere.

Ed ecco tutti e quattro gli elementi fondamentali della nuova nascita.

Negli Atti li troviamo menzionati anche in altre conversioni, ma Luca, autore degli Atti – che  era davvero un buono scrittore  -non li menziona tutti ogni volta, perché sarebbe stato noioso.

è È interessante chiedersi la frequenza con cui sono menzionati ognuno dei quattro elementi, e vediamo che il pentimento è quello di cui parla di meno, mentre il più citato è ricevere lo Spirito Santo. L’essere battezzato in acqua è menzionato più spesso che il credere in Gesù.  

Quanto tempo richiedeva nascere di nuovo? 

Considerando la Nuova Nascita dal punto di vista di questi quattro stadi, notiamo che è stato necessario un periodo di tempo diverso per i diversi gruppi di persone.

q       Ai 12 apostoli questi quattro punti hanno richiesto un certo numero di anni;

q       ai discepoli di Efeso furono necessari alcuni mesi;

q       ai Samaritani alcune settimane;

q       a Paolo alcuni giorni;

q       al carceriere di Filippi alcune ore; e

q       a Cornelio pare che tutto sia successo in qualche minuto.

L’importante non è quanto tempo ci è voluto, ma piuttosto se il processo è stato completo.  

Qual è il momento esatto della nascita? 

La nascita naturale - Ho chiesto alla nostra levatrice: “In quale momento si può dire che un bambino è nato?” Mi ha risposto che sull’argomento c’è un grande dibattito. Alcuni dicono che la nascita termina quando i piedi emergono dal colpo della madre; altri quando si taglia e si lega il cordone ombelicale; altri ancora quando il bambino fa il primo respiro e grida. Le ho detto che quest’ultima tappa avviene quando si impongono le mani sul bambino, e spesso è la stessa cosa con la nascita spirituale. La levatrice mi ha risposto:

"È difficile stabilire quale sia il vero momento in cui il bambino è nato, e la mia preoccupazione come levatrice è assicurarmi che tutto sia avvenuto bene: che il bambino sia lavato, che il cordone ombelicale sia stato ben legato e tagliato, che il bambino  respiri bene e gridi."

La nascita spirituale - Deve essere questa la nostra preoccupazione come evangelisti. Anziché stare a discutere sul momento esatto in cui il bambino è nato, ci dobbiamo accertare che la nuova nascita sia completa e che sia stata fatta ogni cosa necessaria per il bambino: perché la vita è molto più importante della nascita.  

La nascita è solo il preludio alla vita 

Ci siamo troppo preoccupati di vedere le persone nascere di nuovo e non abbastanza di vederle vivere pienamente, mentre la vita è più importante della nascita, che ne è solo l’inizio.

è Con una nascita povera, brutta, i credenti saranno vivi solo a metà.

Ve lo spiego in un altro modo:

Esistono dei "credenti minimi" e dei "credenti massimi."

q       I credenti minimi dicono: “Qual è il minimo che devo fare per salvarmi dall’inferno? Devo davvero essere battezzato, devo proprio parlare in lingue? Devo fare questo, devo fare quello? E che dire allora del brigante che era sulla croce?”

Questa è una delle domande che mi viene spesso rivolta:

q       “Lui non ha avuto bisogno di essere battezzato in acqua e nello Spirito. Perché allora non posso andare in cielo allo stesso modo come lui?” Questa è la caratteristica del cristiano minimo: “Qual è il minimo che devo fare per andare in cielo.”

q       Poi ci sono i credenti massimi che dicono: “Qual è il massimo che posso avere…” Questi non ti chiedono se devono essere battezzati, ma : “Posso essere battezzato? Lo voglio! E voglio tutto ciò che Dio ha per me. Voglio una vita piena. Non il minimo, ma il massimo.” 

Torniamo ai Vangeli e alle Epistole:

Una volta visti i quattro punti nel libro degli Atti, potremo tornare ai Vangeli e scoprire che sono presenti tutti e quattro gli elementi e che Giovanni Battista li ha insegnati tutti.

Ø      Diceva sicuramente alla gente di pentirsi, di credere a Colui che sarebbe venuto dopo di Lui, Gesù; e certamente disse alle persone di battezzarsi nell'acqua, e che un giorno avrebbero potuto ricevere il battesimo nello Spirito Santo.

Ø      Anche Gesù li insegnò tutti e quattro. Anche Lui ha parlato del pentimento, e disse alla gente di credere in Lui; dobbiamo ricordare che Gesù continuò a praticare il battesimo in acqua, anche se Egli Stesso non battezzava ma lasciava che fossero i discepoli a farlo, e penso che così dimostri la Sua saggezza: nessuno avrebbe potuto pensare di aver avuto un battesimo migliore di un altro.

Ø      Anche Paolo e Pietro hanno seguito il Suo esempio. Pietro non ha più battezzato la gente ma lo ha fatto fare ai suoi aiutanti, e Paolo ha fatto lo stesso. In realtà dicevano che l’importante era essere battezzati, non la persona che battezzava.

Non solo troviamo che Giovanni e Gesù insegnavano questi quattro elementi, ma possiamo passare dagli Atti alle Epistole e scoprire che tutti e quattro vi sono menzionati.

Ø       Indubbiamente, senza il libro degli Atti non si possono capire le Epistole. Paolo ad esempio, non ha mai collegato la parola battesimo con la parola acqua, e leggendo solo le sue epistole possiamo concludere che il battesimo non ha niente a che fare con l’acqua; ecco perché il libro degli Atti ci aiuta a capire Paolo.

Ø       Allo stesso modo, Paolo ci parla di essere battezzati in un solo Spirito, senza mai dire cosa intendesse con questa frase; dobbiamo tornare al libro degli Atti per scoprirne il significato.

Ø       Solo in una lettera troviamo menzionati tutti insieme i quattro gli elementi: in Ebrei 6, dove l’autore parla delle cose elementari che ha insegnato, i primi passi nella vita cristiana. Qui egli parla del

-         pentimento dalle opere morte;

-         della fede;

-          del battesimo e

-          dell’imposizione delle mani.
MARIOCAPALBO
00lunedì 26 marzo 2012 20:32

In Ebrei 6  i quattro punti sono esposti insieme, ed insieme danno luogo alla nuova nascita.   

Un poco di teologia: le varie correnti teologiche 

A questo punto vorrei addentrarmi un poco nella teologia. Nel secondo discorso torneremo al semplice insegnamento.

Ø       Nella chiesa vi sono diverse correnti teologiche, che pongono l’enfasi su diversi elementi. Ne troviamo quattro principali, ciascuna delle quali ha messo in evidenza uno dei quattro punti; ma nessuna li ha messi in evidenza tutti. Per meglio chiarire il punto, metterò quattro etichette alle diverse correnti teologiche.

-          La corrente liberale;

-          la corrente evangelica;

-          la corrente sacramentale e

-          la corrente pentecostale.

Ciascuna corrente ha preso UNO dei quattro elementi necessari alla nuova nascita e ne ha fatto il passo principale per diventare cristiani, mentre il Nuovo Testamento li mette tutti e quattro insieme.  

La corrente liberale: Prendiamo ora le quattro correnti partendo da quella "liberale". Spesso i suoi seguaci sono stati rigettati dagli Evangelici perché leggono la Bibbia con un paio di forbici in mano, continuando a tagliarne diversi pezzi e in particolare quelli relativi ai miracoli e a tutto ciò che ha a che fare col soprannaturale.

Ø       Ma questa corrente ha fatto una cosa buona: ha messo l’enfasi sul pentimento, che tratterò nel prossimo insegnamento.

Ø       Hanno sottolineato che diventare cristiani significa cambiare modo di pensare e di vivere. I liberali non sono impressionati dalle dichiarazioni che rivendicano una conversione, se non c'è  l’evidenza di un cambiamento visibile.

Ø       Ma l'aspetto riduttivo è che la corrente liberale pone più enfasi sulle ingiustizie sociali che non  sul peccato di immoralità personale.

Ø       In pratica, hanno fatto del pentimento il solo passo per diventare cristiani e dicono: "Cambiate il vostro atteggiamento verso il male e sarete cristiani."

Ø       Ma non è tutta la verità, e diventa un salvare se stessi; in pratica diventa una salvezza attraverso le opere, che non è certo sufficiente.

É giusto tuttavia rilevare che il pentimento è un cambiamento di vita.  

La corrente evangelica ha posto l’enfasi sulla fede, ma va detto che a volte è stato anche un  credere in una verità dottrinale piuttosto che riporre una fiducia personale in Gesù. Tuttavia hanno enfatizzato l’importanza della fede.

Ø       Purtroppo, spesso hanno aggiunto la parola “solo”: siamo giustificati “solo” per la fede. Aveva ragione Giovanni Calvino quando a Ginevra disse che “La fede non è mai sola, ed è accompagnata da azioni, da opere di fede.”

Se diciamo di essere salvato solo per la fede, il battesimo in acqua non ha niente a che fare con l’essere salvati, mentre nel Nuovo Testamento esso ne costituisce una parte essenziale. 

La corrente sacramentale:  La terza corrente, che io chiamo "corrente sacramentale", è associata al punto di vista cattolico. Qui si pone l’enfasi sul battesimo;

Ø       in genere si afferma che si diventa cristiani quando si è battezzati in acqua, e che quello è tutto ciò di cui si ha bisogno.

Ø       Perciò possiamo dare il battesimo ai neonati, anche se non possono né pentirsi né credere: è il battesimo a salvarti, a fare di te un cristiano.

Ma anche qui, dire che il battesimo da solo è sufficiente, è sbagliato; come è sbagliato dire che la fede da sola, o il pentimento da solo, salvano.  

La corrente pentecostale: Arriviamo ora alla quarta corrente teologica, che in Europa è ancora piccola, ma che sta crescendo: la "corrente pentecostale". Qui si sottolinea l’importanza di ricevere lo Spirito Santo, ed è la cosa più importante.  

Tutti questi passi sono necessari 

Ma con quale facilità si può affermare che una di queste cose è la più importante? Il  Nuovo Testamento non lo fa, ma dice semplicemente:

Ø       Pentiti, credi, sii battezzato e ricevi lo Spirito Santo.

Ø       Oggi conosco pochi evangelisti che insegnano tutte e quattro queste cose.

-          Notate che ciò vorrebbe dire che sin dall’inizio ogni cristiano potrebbe avere un’esperienza Trinitaria, perché Dio è Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo, e sin dall’inizio cominciamo ad avere una relazione con questi tre membri della Trinità.

-          Quando ci pentiamo verso il Padre, crediamo nel Figlio e riceviamo lo Spirito Santo, col battesimo in acqua, abbiamo una nuova nascita completa;

-          è davvero una menomazione per il nuovo credente cercare di vivere la vita cristiana senza conoscere tutte e Tre le Persone.

Ø      Si usava dire che per i cattolici la Trinità era il Padre, il Figlio e la beata Vergine Maria.

Ø      Per i protestanti la Trinità era Padre, Figlio e Sacra Scrittura;

se la cosa era vera, nessuno dei due era nel giusto.

Ø      Ma ci sono cattolici che pensano più a Maria che allo Spirito Santo; e protestanti che pensano più alla Bibbia che allo Spirito Santo, anche se la Bibbia è un libro, non una persona, ed è una relazione con una Persona di cui abbiamo bisogno. La Bibbia è stata scritta unicamente perché potessimo arrivare ad avere una relazione personale col Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. 

Se fossimo degli evangelisti del Nuovo Testamento, introdurremmo fin dall’inizio i nuovi convertiti ad una relazione personale con tutte e Tre le Persone della Trinità, e non dovrebbero aspettare anni prima di sentir parlare dello Spirito Santo: la gente Lo conoscerebbe subito, e sarebbe un grande aiuto per vivere la vita cristiana.  

Quindi, tutte queste quattro correnti teologiche sono giuste in ciò che sottolineano, ma nell’errore per ciò che evitano.

La corrente liberale ha ragione nel dare importanza al pentimento, la corrente evangelica ha ragione nel sottolineare la fede; quella sacramentale ha ragione nel sottolineare il battesimo; e la corrente pentecostale ha ragione nel dare enfasi allo Spirito Santo.

Ø      Ma ciascuna corrente è in errore nel trascurare gli altri tre aspetti.

Quando Pietro predicò nel giorno di Pentecoste, la gente fu convinta nel profondo del cuore e chiese:  “Cosa dobbiamo fare?”

Ø      Pietro non rispose: “Tutto ciò che dovete fare è credere in Gesù.”

Ø      In effetti, con nostra grande sorpresa, Pietro non ha mai menzionato il fatto di credere in Gesù, perché lo dava per scontato. Infatti quando uno dice: “Che cosa devo fare?” significa che ha già creduto in ciò che ha sentito. È interessante notare che Pietro ha menzionato gli altri tre punti: pentitevi, ognuno si faccia battezzare per il perdono dei peccati, e poi riceverete - non Gesù, - ma il dono dello Spirito Santo.

Sono convinto che dobbiamo tornare a quel versetto quando portiamo delle persone a Cristo. 

Pentimento e conversione 

Ora esamineremo  ad altre due parole del Nuovo Testamento: pentimento e conversione.

Negli altri messaggi parlerò di ognuno di questi quattro elementi:

-         di come pentirsi; credere; essere battezzati; e ricevere lo Spirito Santo.

-          Sono cose che richiedono tempo, e che non si possono fare bene in cinque minuti alla fine di una riunione.

Ø      Gran parte della nostra evangelizzazione invece ha spesso cercato di far precipitare la gente nella vita soprannaturale.

Ø      Facciamo riunioni, predichiamo, cantiamo, facciamo un appello; le persone si fanno avanti, e quindi cerchiamo di farle  nascere di nuovo in cinque minuti.

Ø      Ma non si può fare così!  Ciò che ne soffre di più è il pentimento, e

è se proprio quel passo fondamentale non è stato fatto con cura, ci saranno problemi per tutto il resto della vita cristiana.  

Il pentimento equivale al taglio del cordone ombelicale nella nascita fisica. T

Testimonianza: Voglio raccontarvi una storia per illustrarvi il punto. Stavo predicando il Vangelo in una città nel Mare del Nord, e la seconda sera dopo la riunione venne da me una giovane molto turbata: piangeva, pareva arrabbiata e aveva il viso pieno di macchie rosse. Mi disse di aver partecipato a molte riunioni, di aver risposto a tutti gli appelli, di aver dato la vita a Gesù e di essere stata seguita dai pastori, ma non era successo niente. Lei voleva amare Gesù e voleva essere cristiana.

Ø      Le ho chiesto: “Con chi stai vivendo ora?” Viveva con un uomo senza essere sposata, e lui non l’avrebbe sposata mai perché contrario all’impegno matrimoniale.

Ø      Sta qui la risposta al tuo problema. Devi fare una scelta molto difficile, e decidere con quale uomo vivere, con questo giovane o con Gesù. Non puoi vivere con entrambi, perché Gesù non può far parte di un'unione come questa.“

Ø      Nessuno mi ha mai detto che dovevo fare una cosa simile!” - Si allontanò di corsa, piangendo, e il mio cuore se ne andò con lei. E non è più tornata.  So come deve essersi sentito Gesù col giovane ricco che non volle liberarsi dei suoi soldi, e che partì rattristato.

A quella giovane era stato detto come credere in Gesù, ma nessuno le aveva insegnato a PENTIRSI, e proprio questo le impediva di avanzare.

Vedete l’importanza di intraprendere ciascuno dei quattro punti?  

Conversione e Rigenerazione 

Consideriamo ora queste due parole del Nuovo Testamento. Di solito si usa dire “convertito” o “nato di nuovo”, e spesso si pensa che questi due termini si equivalgano, che siano dei sinonimi e si presume che entrambe le cose accadono contemporaneamente.

Ma studiando con attenzione il Nuovo Testamento vediamo che non è così.

q       La parola convertirsi è una parola umana, è qualcosa che facciamo noi e significa fare una svolta, fare marcia indietro, e la si mette spesso in relazione col pentimento e col credere:

q       Quando ci si pente e si crede siamo convertiti.

Nel Nuovo Testamento puoi sia convertirti, sia convertire qualcun altro.  

Non è Dio a convertirci, ma siamo NOI che convertiamo noi stessi, che facciamo marcia indietro e ci orientiamo verso Dio.

Ø      Ci allontaniamo dai nostri peccati, e questo è il pentimento,

Ø      e ci volgiamo verso Dio, e questa è la fede.

Il termine  rigenerazione tuttavia viene usato per dire ciò che FA DIO.

Ø      Quando NOI ci convertiamo, LUI CI RIGENERA.

Ø      Quando ci volgiamo verso Dio, Lui si volge verso di noi e ci dà una vita nuova, una natura nuova.

Dei quattro elementi la rigenerazione viene spesso messa in relazione col battesimo in acqua e col battesimo nello Spirito Santo, perché in questi due passi l’enfasi è su ciò che FA DIO. Per questo in Giovanni 3,5 Gesù ci dice: “Dovete nascere di nuovo da acqua e da Spirito”.  

I quattro passi della nuova nascita:

atti umani o opere di Dio? 

Ora non voglio complicare le cose: Tutti e quattro i punti sono atti umani, e anche divini.

Ø      Nel Nuovo Testamento troviamo dei testi che dicono che è l’uomo a fare tutte e quattro queste cose: tutti e quattro sono in forma imperativa di comando: Dio comanda, ordina agli uomini di pentirsi, comanda loro di credere, di essere battezzati e di ricevere lo Spirito Santo.

Ø      Ma se cercate nel Nuovo Testamento troverete anche dei testi che provano che è Dio a fare quelle quattro cose:

Ø      Dio ci concede il pentimento; la fede è un dono di Dio; nel battesimo è Dio che lava via il peccato, e nel battesimo dello Spirito Santo è Dio a riversare la Sua potenza nella nostra vita.

Così tutti e quattro i passi sono opere umane; ma anche opere divine. 

Considerata da un punto di vista, la nuova nascita è un atto umano; ma da un altro punto è un atto completamente divino.

Ø      I quattro punti formano la conversione dell’uomo – e tutti insieme danno luogo ad una rigenerazione divina. Quindi non serve a molto chiedersi quale è e quale non è. I calvinisti dicono che è tutta unicamente opera di Dio. Chi segue l’insegnamento Armeno dice che è tutta opera dell’uomo. Ma sono stolti entrambi.

Ø      La verità è in entrambe le affermazioni, ed è difficile distinguere tra le due.

Ø      L'importante è sottolineare che sono necessari ed essenziali tutti e quattro i passi per giungere alla salvezza, se davvero vogliamo dare alla gente un buon inizio alla loro vita spirituale.

Io non dirò che una persona è “nata di nuovo” o “salvata” finché non avrà ricevuto tutti e quattro i punti. Solo allora il processo della nuova nascita sarà completo.   

Cosa significa "salvato"? 

Termino il primo messaggio considerando cosa significa salvato, la parola chiave delle nostre riflessioni.

Ø      Quando qualcuno mi chiede se per essere salvato si deve battezzare, rispondo con un’altra domanda, come ha fatto spesso Gesù,  e di solito è un’ottima tecnica per uscire da una situazione difficile:

Ø      Salvato da cosa?” - Di solito dicono: “Salvato dall’inferno.” Ma non è questo che il Nuovo Testamento intende.

Ø      Nel Nuovo Testamento salvato significa riscattato dai propri peccati. Gesù non è venuto per riscattarti dall’inferno, ma dai tuoi peccati, e il battesimo in acqua e nello Spirito Santo si preoccupano più di salvare le persone dai loro peccati, che non dall’inferno.

è Ma noi abbiamo ridotto il Vangelo al fatto di essere salvati dall’inferno.

è Abbiamo offerto alla gente un biglietto per il cielo: il cielo in due minuti. Ma non è il modo di procedere del Nuovo Testamento.

q       Io non sono ancora salvato, ma sono nel processo della salvezza.

Un giorno sarò salvato completamente, ma cominciai quel processo a 17 anni, e mi trovo ancora nel processo della salvezza che, proprio come la nuova nascita, prosegue, e amo la preghiera: “Signore, non so come sarò e non so più ciò che ero, ma grazie a Dio, non sono più quello che ero. Amen!"

 
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:01.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com