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Salmo 33

Ultimo Aggiornamento: 18/06/2016 11:09
18/06/2016 11:09

Il Signore ci scampa dai mali.



22. [v 18.] Hanno gridato i giusti, e il Signore li ha esauditi, e da tutte le loro tribolazioni li ha liberati. Giusti erano i tre giovinetti: dal mezzo della fornace hanno gridato verso il Signore e i loro cantici hanno spento l'ardore delle fiamme. La fiamma non poté avvicinarsi né bruciare gli innocenti e giusti fanciulli che lodavano Dio, perché Dio li liberò dal fuoco 32. Ma qualcuno mi dirà: Ecco in effetti dei giusti che sono stati esauditi, come sta scritto: Hanno gridato i giusti e il Signore li ha esauditi, e da tutte le loro tribolazioni li ha liberati; io invece ho gridato ed Egli non mi ha liberato: o io non sono giusto, o non faccio ciò che Egli mi comanda, oppure, forse, Egli non mi vede. Non temere, fa' soltanto ciò che Egli ti ordina; e se non ti libererà nel corpo, salverà il tuo spirito. Infatti, Colui che liberò dal fuoco i tre fanciulli, forse liberò dalle fiamme i Maccabei? Forse questi ultimi non cantavano a Dio nel fuoco, eppure nel fuoco spirarono 33? Il Dio dei tre fanciulli non è forse lo stesso Dio dei Maccabei? Ha liberato gli uni e non gli altri; diciamo meglio: ha liberato quelli e questi, ma i tre fanciulli li ha liberati in maniera da confondere anche gli uomini carnali; i Maccabei invece non li ha liberati in tal modo, affinché in più gravi pene precipitassero coloro che li perseguitavano pur sapendo che torturavano dei martiri di Dio. Ha liberato Pietro, quando a lui venne l'angelo, mentre era in prigione, e gli disse: Alzati ed esci; e subito le catene si sciolsero, Pietro seguì l'angelo ed il Signore lo liberò 34. Forse che Pietro aveva perduto la giustizia, quando il Signore non lo liberò dalla croce? Non lo liberò allora? No, lo liberò anche allora. Oppure visse più a lungo per divenire ingiusto? Forse lo esaudì più dopo che prima, allorché veramente lo liberò da tutte le tribolazioni. Infatti, quando lo liberò la prima volta, quante persecuzioni dovette più tardi subire! Dopo, infatti, lo trasportò in un luogo dove non poteva più soffrire alcun male.


23. [vv 19.20.] Il Signore è vicino a coloro che hanno il cuore contrito, e salverà gli umili di spirito. Alto è Dio, umile sia il cristiano. Se vuole che l'alto Dio si avvicini a lui, sia umile. È un grande mistero, fratelli. Dio è sopra ogni cosa; ti innalzi e non lo tocchi, ti umilii ed Egli stesso discende a te. Molte le tribolazioni dei giusti. Dice forse: Per questo i cristiani sian giusti, per questo ascoltino la mia parola, per non subire alcuna tribolazione? Non promette questo; al contrario dice: Molte le tribolazioni dei giusti. Anzi, se sono ingiusti avranno meno tribolazioni; se sono giusti, ne avranno molte. Ma dopo poche, o dopo nessuna tribolazione, gli ingiusti verranno alla sofferenza eterna, dalla quale mai saranno liberati; i giusti invece dopo molte tribolazioni verranno alla pace eterna, dove mai subiranno alcun male. Molte le tribolazioni dei giusti; e da tutte li libererà il Signore.


24. [v 21.] Il Signore custodisce tutte le loro ossa, non una sola di esse sarà spezzata. Non intendiamo in modo carnale queste parole, fratelli. Le ossa sono la fermezza dei fedeli. Allo stesso modo, infatti, per cui nella nostra carne le ossa fanno da sostegno, così nel cuore cristiano la fede costituisce la saldezza. La costanza nella fede costituisce le ossa interiori. Sono queste ossa che non potranno essere spezzate. Il Signore custodisce tutte le loro ossa, non una sola di esse sarà spezzata. Se avesse detto questo riferendosi al nostro Signore Gesù Cristo: Il Signore custodisce tutte le ossa del Figlio suo, e non una sola di esse sarà spezzata come altrove è prefigurato riguardo a Lui, quando si parla dell'Agnello che deve essere immolato e di lui si dice: Non spezzare le sue ossa 35; ebbene nel Signore si compì la profezia, perché mentre pendeva dalla croce spirò prima che gli uomini giungessero alla croce, così che trovarono già esanime il suo corpo, e non vollero spezzare le sue gambe, appunto perché si adempisse quanto era scritto 36. Ma questa promessa è fatta anche a tutti i cristiani: Il Signore custodisce tutte le loro ossa, non una di esse sarà spezzata. Dunque, fratelli, se avremo visto qualche santo patire tribolazioni, e magari esser così sezionato dal medico, oppure essere da qualche persecutore tanto torturato che le sue ossa vengono spezzate, non diciamo: Costui non era un giusto, perché il Signore ha promesso questo ai suoi giusti: Il Signore custodisce tutte le loro ossa, non una sola di esse sarà spezzata. Vuoi vedere di quali altre ossa parla, che abbiamo detto essere la fermezza della fede, cioè la sapienza e la tolleranza nelle tribolazioni? Sono queste infatti le ossa che non si spezzano. Ascoltate e scorgete nella stessa Passione del Signore quanto dico. Il Signore era crocifisso nel mezzo, ai suoi lati stavano i due ladroni: uno lo insultò, l'altro gli credette, uno fu dannato, l'altro giustificato; uno ebbe la sua pena qui e nel secolo futuro, all'altro invece il Signore disse: In verità ti dico, oggi sarai con me in Paradiso 37. E tuttavia quelli che poi vennero non spezzarono le ossa del Signore, ma spezzarono le ossa dei ladroni 38, e furono così spezzate sia le ossa del ladrone che bestemmiava come di quello che credeva. Come si adempiono allora le parole che abbiamo letto: Il Signore custodisce tutte le loro ossa, non una sola di esse sarà spezzata? Non ha potuto dunque custodire tutte le ossa di colui al quale ha detto: oggi sarai con me in Paradiso? Ti risponde il Signore: Certo che le ho custodite: infatti la fermezza della sua fede non ha potuto essere spezzata da quei colpi con i quali gli sono state spezzate le gambe.


La morte del peccatore.



25. [v 22.] Orribile è la morte dei peccatori. State attenti, fratelli, a quanto dicevamo. Veramente grande è il Signore e la sua misericordia, Egli che ci ha dato da mangiare il suo corpo, nel quale tanto ha sofferto, ed il suo sangue da bere. Come considera coloro che pensano male e dicono: Quel tale è morto malamente, è stato divorato dalle belve, non era un giusto, per questo è morto male, altrimenti non sarebbe morto? È giusto dunque colui che muore in casa sua e nel suo letto? È questo - tu dici - che mi meraviglia, perché conosco i suoi peccati e i suoi delitti, ed è morto bene, nella sua casa, tra le sue pareti, senza i fastidi del peregrinare neanche in età avanzata. Ascolta:Orribile è la morte dei peccatori. Quella che a te sembra una buona morte, è orribile, se vedi nell'intimo. Esternamente lo vedi che giace nel suo letto, e non vedi forse che interiormente è rapito all'inferno? Ascoltate, fratelli, e considerate dal Vangelo come sia orribile la morte dei peccatori. Non c'erano forse in questo secolo due uomini, uno ricco che vestiva di porpora e di bisso, che ogni giorno splendidamente banchettava, mentre l'altro, povero, stava disteso pieno di piaghe alla porta del primo, ed i cani venivano a leccare le sue ferite, e desiderava sfamarsi con le briciole che cadevano dalla tavola del ricco? Accadde che quel povero morì - era un giusto - e fu portato dagli Angeli nel seno di Abramo. Chi aveva visto il suo corpo giacere alla porta del ricco senza nessuno che lo seppellisse, quante cose avrà potuto dire? Muoia così quel tal mio nemico, e quegli che mi perseguita, così lo veda ridotto! Quel corpo è coperto di sputi, le sue piaghe puzzano; ma egli riposa nel seno di Abramo. Se siamo cristiani crediamo a tutto questo; se non lo crediamo, fratelli, nessuno si illuda di essere cristiano. È la fede che ci guida. Il Signore ha detto queste cose, e così sono. Oppure è vero quello che ti dice l'astrologo, mentre ciò che dice Cristo è falso? Ebbene, di quale morte è morto quel ricco? Quale morte è avvenuta così nella porpora e nel bisso, quale ricca e sontuosa morte? quali onori funebri gli sono stati resi? con quanti aromi è stato sepolto il suo cadavere? E tuttavia, mentre è in mezzo ai tormenti dell'inferno, brama che una goccia d'acqua sia versata dal dito di quel povero tanto disprezzato sulla sua lingua ardente, e non lo ottiene 39. Imparate dunque che cosa significano le parole:Orribile è la morte dei peccatori, e non state a guardare i letti imbottiti di preziose coperte, il corpo avvolto di grandi ricchezze, i solenni lamenti funebri, la famiglia che piange, la folla che gli rende omaggio precedendo e seguendo il cadavere, quando esso è portato via, e le lapidi di marmo e d'oro. Se interrogate queste cose, esse vi risponderanno il falso, dicendovi che è ottima la morte di molti non invischiati leggermente nel peccato, ma anzi scellerati in tutto, i quali hanno meritato di essere così compianti, così acconciati con aromi, così rivestiti, così trasportati e così seppelliti. Ma chiedete al Vangelo, ed esso mostrerà alla vostra fede l'anima del ricco che arde nei supplizi, questa anima cui nessun soccorso hanno dato tutti gli onori e gli omaggi che la vanità dei viventi ha reso al suo corpo morto.


26. [vv 22.23.] Ma poiché molti sono i generi dei peccati, ed è difficile non essere peccatori, o forse è impossibile in questa vita, subito aggiunge di qual genere di peccatori pessima è la morte. E coloro che hanno odiato il giusto andranno in rovina, dice. Quale giusto, se non colui che giustifica l'empio 40? quale giusto se non il Signore Gesù Cristo, che intercede anche per i nostri peccati 41? Ebbene, quelli che hanno odiato questo giusto, vanno incontro a una morte pessima, perché muoiono nei loro peccati, dato che per suo mezzo non si sono riconciliati con il nostro Dio. Riscatta, infatti, il Signore le anime dei suoi servi. Riguardo all'anima dobbiamo intendere che la morte è pessima, oppure è ottima: non riguardo alle offese o agli onori resi ai corpi, e che vedono gli uomini. E non periranno tutti coloro che sperano in Lui. Questa è la norma della giustizia possibile all'uomo: che la vita mortale, tendendo per quanto può alla perfezione, dato che non può essere senza peccato, non venga meno in questo, nello sperare in Colui nel quale è la remissione dei peccati. Amen.





1 - Rm 13, 8.2 - Cf. 1 Sam 21, 10-143 - Mt 26, 26.4 - 1 Cor 1, 22-26.5 - Gb 1, 21.6 - Mt 21, 9.7 - Sal 31, 9.8 - Cf. Gv 19, 32 33.9 - Gv 10, 18.10 - Mt 6, 6.11 - Mt 5, 8.12 - Cf. 1 Cor 15, 54.13 - Is 65, 24.14 - Cf. 1 Cor 15, 54.15 - Cf. Mt 22, 30.16 - Cf. Gv 16, 22.17 - Cf. Gv 1, 9.18 - Cf. Is 9, 6, sec. LXX.19 - Gv 6, 53 54.20 - Cf. Tertull. Apol. 3, 1, 48; En in ps. 140, 17.21 - Sal 33, 11.22 - Gv 6, 41.23 - Mt 5, 6.24 - Mt 11, 15.25 - Cf. 2 Re 6, 26-30.26 - Cf. Gn 12, 10; 26, 1.27 - 2 Cor 11, 27.28 - Ef 2, 14.29 - Cf. At 15, 39.30 - Sal 42, 5.31 - Gv 16, 33.32 - Cf. Dn 3, 49.33 - Cf. Mac 6, 3.34 - At 12, 7.35 - Es 12, 46.36 - Cf. Gv 19, 33.37 - Lc 23, 43.38 - Gv 19, 32.39 - Cf. Lc 16, 19-25.40 - Cf. Rm 4, 5.41 - Cf. Gv 2, 2.

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