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3- AVVERTIMENTI DI BATTAGLIA Ralph Martin

Ultimo Aggiornamento: 15/12/2011 12:18
15/12/2011 12:18

PACCHI ATTRAENTI

 

            Vi sono molte riviste, film e trasmissioni tv che incoraggiano deliberatamente l’immoralità sessuale. Troviamo articoli che spiegano "l’attrattiva di arrendersi al sesso”, di “Darsi alla pazza gioia col Sig. Errore”, e si arriva a promuovere la promiscuità sessuale, a tollerare e incoraggiare l’omosessualità, e via dicendo.

 

            Il nostro atteggiamento verso il sesso è cambiato. Si vuole eliminare il senso di colpa e oggi si ritiene di poter dormire con gli uomini senza troppi problemi – idea che 50 anni fa era molto azzardata. Oggi la gente è favorevole al divorzio, e sono molti i cristiani a favore dell’aborto

 

            Queste idee distorte vengono presentate nei pacchi eleganti ed attraenti di riviste raffinate, ben confezionate e assai diffuse. Ad esempio, l’attraente aspetto esteriore della rivista americana 'Cosmopolitan', fa apparire più plausibile questo tipo di inviti, ma quelle promesse di felicità sono bugie sataniche.

 

 

L'AVIDITÀ SI SERVE DELLA LUSSURIA

 

            Da un recente articolo sulla tv: "Violenza, occulto, sadomasochismo, ribellione contro l'autorità, abuso di droga, promiscuità e omosessualità: sono argomenti tipici che affiorano di continuo sulle varie televisioni... e videocassette. Titoli del tipo: 'Soluzione suicida,' 'Necrofilia,' e 'Danzare tra le lenzuola,' mirano direttamente al mercato dei giovanissimi, e le immagini video sono tanto forti quanto sono espliciti i testi: droga, rapina, incontri lesbici, accoltellamenti, di tutto.”

            "Oggi nelle scuole elementari vi è una falsa pubertà", continua l'analisi, "ma già al 4°, 5° e 6° anno di scuola i ragazzini parlano come adolescenti. Già si oppongono ai genitori" (The National Catholic Register).

 

            É un esempio di come l'avidità si serve della lussuria per corrompere i nostri giovani, per metterli contro i genitori, portarli alla ribellione e a desideri sfrenati, e talvolta per portarli in maniera esplicita e consapevole verso il principe delle tenebre. Il "ministero di insegnamento" del diavolo attraverso i "bugiardi plausibili" sta avendo successo - tra i giovani sia all'interno sia al di fuori delle chiese, ed è altissima la percentuale di ragazzi che hanno avuto o fanno regolarmente esperienze di droghe, leggere o pesanti che siano.

 

 

LA RILUTTANZA A PARLARE DELL'INFERNO

 

            Ancor più grave persino dell'inganno operante su vasta scala nella società, sono gli inganni all'interno delle chiese. Se queste non predicano il vangelo, come faranno le persone a trovare il cammino che conduce alla vita? Ricordo un articolo apparso tempo fa sul New York Times, che parlava del ministero di un pastore cristiano a favore delle vittime dell'AIDS:

 

            "'Chi soffre della malattia, diceva, in diversi momenti può dover combattere con i sensi di colpa, di peccato, di repulsione, di depressione o d’ira. Un paziente una volta affermò, 'Se rinuncerò alla mia omosessualità forse Dio mi salverà.' Altri si chiedono perché devono soffrire così terribilmente, o se Dio non li stia punendo per i loro peccati”.

 

            Quel pastore diceva: “É sempre importante risolvere con delicatezza tali problemi, per non contribuire ad una perdita di fede”. In risposta al giovane che voleva contrattare con Dio e rinunciare all'omosessualità, gli disse semplicemente: “Dio ti ama come sei”.

            L’articolo proseguiva: "Molti hanno anche una paura terribile, non tanto della morte, ma del dolore della morte. Alcuni si preoccupano dei feroci tormenti dell'inferno che pensano di dover affrontare dopo la morte. A tali persone il pastore rispondeva con immagini bibliche di una vita dopo la morte, dove non vi sono né lacrime né dolore ... Se l'opera è difficile, ci sono anche grandi ricompense. Egli ricordava un drogato con l'AIDS, convinto che la malattia fosse una punizione per il peccato. Ma al momento di morire disse al pastore: 'Prima pensavo che Dio mi stesse punendo con questa malattia, ma poi ho deciso che deve amarmi molto se mi ha mandato un amico come te.'"

 

            Non ci possiamo fidare totalmente della stampa, e magari speriamo che il ministero di quel pastore presso i morenti di AIDS fosse ancor più comprensivo di quanto riferito in quell’articolo. Ma si ha l'impressione della riluttanza ad affermare che il salario del peccato è la morte; una riluttanza a dire che Dio ama te, ma odia quello che stai facendo, e cioè che se l'attività immorale può condurre ORA alla sofferenza, il peggior dolore - come pare percepiscano alcune delle vittime dell'AIDS - è il tormento atroce dell'inferno.

 

            Qui ci vuole più che approvazione e ottimismo: sono necessari il pentimento, il perdono dei peccati, la riparazione e un metodo diverso di vita.

 

Ø      Quale tragedia se dei leader cristiani tengono nascosta la verità di dove trovare la salvezza e di come entrare nel regno di Dio, proprio a coloro che hanno un bisogno disperato di conoscerla! E quale raggiungimento per Satana!

 

 

SOFFOCARE IL VANGELO

 

            Eppure oggi il Vangelo viene talmente soffocato! In molti settori delle chiese il quadro che la Scrittura ci fa dell'universo viene ristretto, e molte delle cose più importanti rivelate da Dio vengono eliminate.

 

            Da molti cristiani moderni si ha l'impressione che il cristianesimo sia semplicemente una questione di preferenza - qualcosa che può arricchire la nostra vita, ma che in fondo non porta una differenza decisiva.

Ø      Pare che nulla dipenda dalla nostra risposta a Gesù Cristo, perché tutti saranno comunque salvati: "Noi siamo tutti buoni e Dio è un Dio buono".

 

            Ma questo non è tutto il quadro fornitoci dalla Scrittura. Quando i discepoli chiesero a Gesù se i salvati sarebbero stati tanti, Egli rispose:

 

"Ampia e larga è la via che porta alla distruzione, e sono molti quelli che la percorrono, ma stretto è il sentiero che porta alla vita e sono pochi quelli che lo trovano" (Mt 7, 13-14).

Non pare una risposta destinata ad alleviare la preoccupazione degli uomini per il loro destino eterno.

 

            Da parte sua, il nemico vorrebbe farci credere che ampia e larga è la via verso il cielo, e che la maggior parte della gente la sta percorrendo. Ma in realtà la gente non si può intrufolare nel regno di Dio se segue le tendenze della società secolare contemporanea, e portarla a credere che invece ciò è possibile, significa diventare i portavoce della propaganda satanica.

 

 

SCELTE DEFINITIVE

 

            Il Nuovo Testamento ci dice che al termine della storia la guerra tra i due regni raggiungerà il suo apice. In 2 Tessalonicesi Paolo scrive che, alla fine dei tempi, sarà tolto ciò che trattiene il "maligno", e vedremo rivelata tutta la sua iniquità (2 Ts 2, 7-8). La potenza del male, che nel corso di tutta la storia ha operato sotto la superficie, verrà esposta all'aperto, e il male nel mondo sarà lasciato libero in maniera radicale e definitiva. Satana si aggirerà dovunque per ingannare uomini e donne fino al punto estremo permessogli dal suo potere, portando così alla rovina quanti sono destinati alla perdizione, coloro "che non hanno aperto il cuore alla verità, per poter essere salvati" (2 Ts 2, 9-10).

 

            Qui l'avvertimento è contenuto sia nella rivelazione che gli sforzi di Satana aumenteranno, sia nel ricordarci che saremo proprio noi a decidere per un destino di rovina,

Ø      chiudendo il cuore alla verità del vangelo e

Ø      respingendo l'invito al pentimento e al perdono offertoci da Dio nella persona di Gesù Cristo.

 

            In 2 Pietro troviamo che:

"Un tempo in mezzo al popolo di Dio ci furono falsi profeti. Allo stesso modo verranno anche tra voi falsi maestri, che cercheranno di diffondere eresie perniciose. Arriveranno perfino a rinnegare il maestro che li ha salvati; ma andranno presto in rovina. Le loro vie immorali faranno deviare molti. Per colpa loro la fede cristiana sarà disprezzata" (2 Pt 2, 1-2).

 

            Oggi vediamo sicuramente che la Verità è oggetto di contesa. Le persone che cercano di seguire la via stretta del vangelo sono chiamate fondamentalisti, ultraconservatori rigidi. Mariti e mogli che rimangono fedeli l'uno all'altra in situazioni matrimoniali difficili, vengono presi in giro. I genitori che pensano non sia bene lasciare che i figli siano formati dalla musica o dalle industrie televisive, sono oggetto di disprezzo e sono considerati persone bizzarre ed arretrate.

            2 Pietro continua:

 

"Per il desiderio di ricchezza vi imbroglieranno con favole fabbricate, ma la loro condanna è già pronta" (v. 3).

 

Dio non si lascia prendere in giro. Il cristianesimo non è un gioco.

Ø      Quelli che trovano pace con Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo e l'obbedienza a Lui, entreranno nella benedizione perfetta.

Ø      Quelli che si allontanano dalle vie di Dio e che fanno allontanare altri, ne soffriranno in eterno le conseguenze.

 

 

IMMAGINI DEL GIUDIZIO FINALE

 

            La seconda lettera di Pietro ci parla oggi con chiarezza:

 

"Dio non ha lasciato senza punizione quegli angeli che avevano peccato. Allo stesso modo, non ha lasciato senza punizione il mondo antico... Invece ha salvato Noè che insegnava come si vive da uomini giusti, e altre sette persone insieme con lui quando fece scendere il diluvio sull'umanità malvagia. Dio ha condannato le città di Sodoma e Gomorra distruggendole con il fuoco, dimostrando cosa sarebbe avvenuto in futuro alla gente malvagia.. Dunque il Signore dimostra di saper riscattare il buono dalle difficoltà e di tener da parte i malvagi, per punirli nel giorno del giudizio. Egli punirà soprattutto quelli che si lasciano dominare dai desideri corrotti del corpo e che disprezzano l'autorità" (2 Pt 2, 4-10).

 

            Le espressioni del giudizio di Dio nella storia umana sono immagini della distruzione finale dei malvagi. La punizione della generazione di Noè, di Sodoma e Gomorra e di Gerusalemme dopo la venuta di Gesù, prefigurano il giudizio finale.

 

            La profezia di Gesù sulla distruzione di Gerusalemme, realizzatasi una generazione dopo, nella narrazione evangelica è mescolata alla profezia sulla distruzione del mondo e sulla fine dei tempi (Mt 24; Mc 13; Lc 21).

            Questo è sempre stato un rompicapo per gli studiosi della Bibbia: quali sono i versetti che si riferiscono alla distruzione di Gerusalemme, e quali quelli che si riferiscono alla fine del mondo? Ma io credo che le due cose siano messe insieme per uno scopo: guidati dallo Spirito Santo, gli evangelisti hanno visto un collegamento tra i due eventi. La distruzione di Gerusalemme prefigurava l'intera realtà del giudizio divino sulla cattiveria umana, che sarebbe avvenuto alla fine dei tempi. Gesù quindi offrì l'illustrazione della distruzione di Gerusalemme per prefigurare quanto è detto in 2 Pietro "accadrà in futuro ai cattivi."

 

 

AVVERTIMENTI SUFFICIENTI

 

            Dio è stato generoso nel rivelarSi e nell'avvertirci del conflitto tra i regni in cui siamo immersi e delle conseguenze delle nostre scelte.

Ø      Se le persone non Lo ascoltano, non potranno del tutto sfuggire la responsabilità. Paolo scrive:

 

"Tutto il mondo può conoscere la divinità di Dio e la sua esistenza guardando la creazione" (cf. Rm 1,20).

 

            Il salmista dice: "I cieli dichiarano la gloria di Dio" (Salmo 19, 1-4).

            Per chi vuol vedere o udire, i cieli e la terra, i capolavori di Dio, dichiarano la Sua grandezza e la Sua saggezza. Ci sono profeti e apostoli. I segni di Noè, di Sodoma e Gomorra, della punizione degli Israeliti nel deserto, di Giona, della torre di Siloe, dei Galilei uccisi, della distruzione di Gerusalemme - tutti continuano a parlarci. "Tutti questi fatti sono accaduti per ammonirci ... scritti per essere un esempio per noi che viviamo negli ultimi tempi" (1 Cor 10,6,11).

 

 

SAPERE CHE É IN CORSO UNA GUERRA

 

            Perché è importante sapere di essere in guerra? Sapere che vi è inimicizia tra la discendenza della donna e quella del serpente? Che Gesù Cristo è venuto per combattere? Che Egli è venuto per distruggere le opere del diavolo?

 

Ø      Una mentalità da tempo di guerra forgerà il nostro modo di vivere.

Ø      Vediamo la necessità della vigilanza,

Ø      La necessità di condurre il tipo di vita di cui il Signore Si compiacerà al Suo ritorno.

Ø      Vediamo la necessità di fare uno sforzo da tempo di guerra: ora non è il momento di riposare, ma di combattere e lavorare.

Ø      Diventano chiare le priorità. Per noi lo scopo della vita è entrare e crescere nella relazione salvifica con Gesù Cristo e aiutare gli altri ad entrarvi.

Ø      Il nostro compito è aiutare quante più persone possibile a liberarsi dalle regole del principe delle tenebre, a demolire quante più fortezze di Satana possibili e a liberare e a trattenere quanto più "territorio" possibile.

 

 

MANTENERE LIBERO IL TERRITORIO

 

            Il "territorio", una volta liberato, non si mantiene libero automaticamente. La Scrittura dice:

 

"Al termine della prova [di Gesù] nel deserto, il diavolo si allontanò, ma aspettava un altro momento propizio" (Lc  4,13).

 

            Oggi il diavolo torna dove ieri è stato sconfitto. Ritorna dalle nostre famiglie in momenti opportuni, alla chiesa e alle comunità in momenti più propizi. In occidente vediamo intere nazioni, che si consideravano cristiane, venire strappate a Cristo dal nemico, tornato in un momento a lui opportuno. In questa situazione ci sono richiesti coraggio ed aggressività. Gesù ha detto:

 

"Il regno di Dio subisce violenza e sono i violenti che cercano di impadronirsene, e lo porteranno via" (Mt 11,12).

 

La giusta indignazione dei Salmi dovrebbe essere anche la nostra. É giusto essere adirati dell'ira di Dio contro quelli che fanno fuorviare i piccoli. Gesù ha detto:

 

"Per quelli che fanno perdere la fede alle persone semplici, sarebbe meglio per loro che fosse loro legata una macina al collo e che fossero gettati in mare" (cf. Mt 18,6).

 

Non dobbiamo essere timidi quando, nelle nostre chiese, comunità o parrocchie, i piccoli sono portati a peccare dal falso insegnamento.Quindi dobbiamo:

 

Ø      indossare l'armatura e le armi che Dio ci dà e

Ø      impegnarci nella guerra spirituale,

Ø      per vivere una vita cristiana piena di fervore, vicini a Dio, sempre in preghiera, sempre pronti ad

Ø      evangelizzare e a portare il vangelo agli altri, a prendere l'offensiva, ad usare la parola di Dio come un'arma per abbattere le opere di Satana (vedi Ef 6, 10-20).

 

Infatti, le armi della nostra battaglia non sono solo umane:

 

"Poiché pur vivendo nel mondo, non stiamo combattendo una battaglia del mondo, perché le armi del nostro combattimento non sono armi militari, ma sono armi potenti per distruggere le fortezze. Con esse demoliamo i sofismi e tutto ciò che si oppone orgogliosamente alla conoscenza di Dio. Allo stesso modo noi rendiamo ogni pensiero prigioniero per renderlo obbediente a Cristo" (2 Cor 10, 3-5).

 

Quindi, per combattere la battaglia in cui ci troviamo immersi, abbiamo bisogno di potenza dall'alto. Dio vuole darci il potere di brandire la spada dello Spirito, che è la Parola di Dio. Dobbiamo pronunziare la Parola di Dio nella potenza dello Spirito Santo perché divida la carne dai muscoli, l'anima dallo spirito, smascherando il nemico, esaltando il Signore Gesù Cristo e portando a Lui la gente.

 

            Molti preferirebbero ignorare la ferocia di questa battaglia e dichiarare la neutralità. Ma sarebbe una falsa speranza pensare che tale neutralità sarebbe rispettata a lungo dal diavolo. Per di più, l'essere neutrali in questa battaglia significa non servire a niente nei confronti del nostro Signore Gesù Cristo, né dei fratelli e sorelle in Cristo, e neppure del mondo, che sta morendo spiritualmente.

            In verità, non combattere significa appoggiare la causa del nemico. Starsene lì inattivi mentre il diavolo si aggira come un leone ruggente cercando di divorare gli esseri umani nostri simili - anche se per quanto ci riguarda riteniamo di essere salvati - non è cosa degna di quanti sono chiamati discepoli di Cristo (vedi Pt 5,8).

 

            Il fatto stupendo riguardo al combattere questa battaglia è sapere che il Signore Gesù Cristo ha già conquistato la vittoria. Egli ci ha preceduti. É con noi, per noi e in noi, al di sopra e al di sotto di noi. Per questo motivo il nostro è un combattimento gioioso. Il Salmo 149 (v. 5-9) ci sollecita:

Esultino i fedeli nella gloria, sorgano lieti dai loro giacigli.

Le lodi di Dio sulla loro bocca e la spada a due tagli nelle loro mani,

per compiere la vendetta tra i popoli, e punire le genti;

per stringere in catene i loro capi, e i loro nobili in ceppi di ferro,

per eseguire su di essi il giudizio già scritto: questa è la gloria per tutti i suoi fedeli”.

 

Quale cosa gloriosa cantare con gioia le lodi di Dio e portare nelle nostre mani la spada a due tagli della sua Parola, mentre con Gesù viviamo e operiamo immersi nel conflitto di regni che si svolge intorno a noi!

 

 



Da Faith & Renewal – P.O. BOX 8229, Ann Arbor, MI 48107, U.S.A. – Marzo 1987


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